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AFI: allenamento funzionale isometrico o di Forza Supplementare

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    AFI: allenamento funzionale isometrico o di Forza Supplementare

    uno degli esercizi più efficaci ed utilizzati nel campo dell'allenamento alla forza, è proprio l'allenamento funzionale isometrico (AFI). Si sviluppa all'interno di un castello o gabbia multisupporto, si inseriscono i fermi nelle posizioni in cui si intende bloccare il percorso del bilanciere (specificità di azione), si inizia l'azione con un carico specifico, verrà percorso il breve tratto sino ad un blocco angolare, qui verrà volontariamente aumentata l'azione di spinta ovvero la forza di spinta, per un certo tempo di tensione massimale.
    Qualcuno si domanderà dell'utilità. Osservando meglio noteremo, come i regimi di contrazione muscolare siano concatenati dai legami del proprio destino, così la contrazione concentrica su un'azione di squat o di panca o di altro esercizio, si esaurisce, meglio dire si trasforma naturalmente in contrazione isometrica, il destino del concentrico è di terminare il proprio compito di sollevamento sino al fermo, da qui in poi il carico in questione diviene tensione immobile, un'improvvisa variazione di intensità alla quale seguirà un immediato adattamento a carico del sistema neuromuscolare.
    il risultato concentrico-->isometrico è utile per la fissazione del bilancere nei sollevamenti, per incrementare la forza in un angolo specifico.
    Utilizzando un bilancere dal 50% al 70% di 1Rmax, l'intensità del sollevamento aumenterà nel progresso verso l'alto, sino a quando non si bloccherà di colpo trasformando, in tempo brevissimo la forza vincente/superante, in una forza massimale isometrica, trasformando così il valore intensivo ben oltre il valore di forza concentrica (ricordo superiore anche del 15%), eccoci nello stadio che io definisco di Forza Supplementare. Ma c'è di più.
    L'efficacia dell'isometria è utile quando viene collegata ad un successivo allenamento o contrazione concentrica, pliometrica o eccentrica, la validità del metodo è che il lavoro successivo viene svolto con un muscolo già attivato, sfruttando completamente la capacità nervosa. Si attua così il principio del preaffaticamento (Buhrle, Werner 1984).
    un esempio:
    ripeti per 4 volte con rec di 1minuto fra gli esercizi e 3minuti fra i cicli.
    squat metodo AFI 4 reps di 5" l'una
    squat dinamico con 80%di 1Rm con impegno accelerativo vincente 8reps
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
    MANX SDS

    #2
    In poche parole utilizzi il metodo statico-dinamico per effettuare la fase di preaffaticamento. Non male come idea!!!

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      #3
      In realtà, non si tratta di uno stato-dinamico come da definizione. Nello stato-dinamico, prendiamo lo squat, durante l'estensione si utilizza una breve sosta,e poi si termina il movimento in modo esplosivo.
      Nel caso specifico il movimento non è completato, infatti il rom è parziale, l'isometria viene soddisfatta per 5-6secondi, e il bilancere impatta con una certa violenza contro il fermo, questo per effetto dell'accelerazione massimale richiesta all'atleta.
      Le durate delle isometrie per singole ripetizioni sono brevi, vale la sommatoria delle ripetizioni, da qui il titolo di allenamento isometrico intermittente, orientato vero il miglioramento dei tempi di resistenza.......
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
      MANX SDS

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