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tendenze moderne dell'allenamento della forza massimale.

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    tendenze moderne dell'allenamento della forza massimale.

    Prima di entrare nel vivo del primo intervento sulle tendenze moderne dell'allenamento della forza massimale, vorrei esprimere alcune brevi considerazioni. Qualsiasi disciplina sportiva, nel nostro caso bodybuilding e powerlifting, parte da presupposti seri e metodologicamente corretti. Pur consapevole che la maggior parte di noi non si dedicherà ad alcuna manifestazione agonistica, ovvero non si esibirà sul palco e neppure su di una pedana, sono sicuro che, sarà utile comprendere quanto le discipline di forza siano oggetto di continua indagine di studio e, i protocolli di forza, tabelle, altro non sono che frammenti incompiuti di organizzazioni complesse di allenamento, . Quello che segue qui sotto è un riassunto di uno studio , per chi mastica di teoria dell'allenamento un "deja vu" ma non per questo non interessante, di uno ricercatore famoso che ha indagato a fondo lo sviluppo della forza massimale, il tedesco peter tschiene, il quale dà una pianificazione scientifica e organizzata dell'allenamento alla forza massima. Certo dimostra, caso mai ce ne fosse necessità, di come esista un percorso stabile e ben delineato del processo di acquisizione della forza massima, tale precisione essenzialmente rispecchia quanto indagato e realizzato nel trascorrere degli anni e dei quadrienni olimpici con atleti dediti al sollevamento pesi e al settore dei lanci.

    A cosa deve tendere il moderno allenamento alla forza massimale?:

    1) al controllo dell'intero processo di allenamento
    2) all'aumento della quantità delle unità di allenamento durante il ciclo annuale, ovviamente la durata delle unità allenanti sarà ridotta.
    3) ad una sicura specializzazione del carico, più dominante sarà questo perfezionamento, maggiore saranno le misure di recupero per l'atleta.
    4) la tendenza a combinare, abilmente, metodi tradizionali per l'accrescimento della forza massimale, con nuove tendenze di sviluppo.
    Lo scopo è l'ottenimento di un carico ottimale di allenamento a favore del nostro atleta.

    Significato dell'allenamento moderno alla forza massimale
    l'allenamento moderno alla Fm, deve prevedere:

    a) variazione e differenziazione del carico
    
    b) esecuzione tecnica ed elevata intensità nell'effettuazione delle ripetute.

    perchè quindi è importante la variazione del carico nell'allenamento della forza massimale?
    Pensiamo prima di tutto, non vorrei scoraggiare nessuno, che il processo di allenamento per migliorare la propria prestazione di forza, è ovviamente a Lungo Termine, tutti gli esercizi forza devono essere scaturire da metodi adeguati.
    Occorre evitare, quanto possibile, una ripetizione di stimoli in modo identico, questo per eludere un adattamento non desiderato del snc, la monotonia e il rischio infortuni durante l'allenamento, per scongiurare questa serie di eventi negativi, gli stimoli durante l'allenamento di forza dovranno essere variati.

    "Se l'allenamento di forza massimale non si modifica nè in estensione, nè nel contenuto, si verifica un ristagno prestativo"

    Inutile parlare di allenamenti per la Forza Massimale, quando non si hanno presupposti organizzativi e metodologici relativi a:
    1) Variazione a lungo termine: alternanza di gruppi di metodi fondamentalmente diversi, distribuiti nella carriera pluriennale dell'atleta.
    2) Variazione a breve termine: cambiamento del carico all'interno di un ciclo di allenamento, anche di più cicli nel corso dell'anno
    Nella variazione a breve termine, si varia l'intensità della forza massima nell'allenamento sui 3 grandi esercizi.
    In questo contesto è decisivo adottare l'alternanza dei carichi: pesante-leggero, con velocità contrastanti: lentamente-velocemente.
    un esempio "nella seduta" di panca:
    intensità di carico:
    primo periodo: 60%-30%
    secondo periodo: 70%-35%
    terzo periodo: 80%-40%

    metodi di allenamento della forza massimale

    1) metodo delle stazioni, con intensità e ripetizioni costanti, un esempio:
    75%/10r--75%/10r--75%/10r--75%/10r esecuzioni veloci

    2) metodo delle stazioni con intensità variabile e stesso numero di reps:
    30%/10r--40%/10r--50%10r--40%10r--50%10r esecuzioni esplosive

    3) metodo piramidale "forma stretta" detto anche massimale intensivo:
    85%4r--95%2-3reps--97,5%1r--100%1r--95%2-3reps

    4) metodo delle reps massimali o "cedimento"
    serie per esercizio 2 o 3, peso variabile dal 75% al 85% di 1rm, completare da 6 a 12 rpes per ogni serie di esercizi. Aumentare gradualmente i pesi, mantenere costante il numero di reps. Con questo metodo si ottiene un grande effetto sulla risintesi dell'albumina nel lavoro.

    5) per chi ha la possibilità "metodo nautilus", con esecuzione lenta e carichi da bassi a medi per singoli muscoli (complementari).

    i metodi su menzionati, un capitolo a parte l'allenamento isometrico, pliometrico ed eccentrico, sono considerati generali e speciali, si devono alternare secondo gli scopi prestabiliti:
    1) nei cicli di 3-4 settimane
    2) entro una settimana
    3) entro un programma di allenamento.
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
    MANX SDS

    #2
    Potrei avere maggiori delucidazioni su questo punto ?

    4) metodo delle reps massimali o "cedimento"
    serie per esercizio 2 o 3, peso variabile dal 75% al 85% di 1rm, completare da 6 a 12 rpes per ogni serie di esercizi. Aumentare gradualmente i pesi, mantenere costante il numero di reps. Con questo metodo si ottiene un grande effetto sulla risintesi dell'albumina nel lavoro.

    Come andrebbe contestualizzato in una programmazione ?
    Va bene per qualsiasi esercizio ( es panca ok stacco idem , squat no) ?
    Come programmare il numero di reps ed il loro incremento e con quale incremento % (es. 2,5 o minore/maggiore) ?

    Grazie .

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      #3
      Mi permetto di spostare il 3d in "allenamento", almeno per il momento, in quanto cosi' avrà piu' visibilità.

      SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
      Anarco-Training
      M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
      No mental :seg: Crew
      Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
      I.O.M Jesi & Vallesina

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      la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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        #4
        Come al solito..."articolo estremamente interessante"

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          #5
          Originariamente Scritto da Strikeout Visualizza Messaggio
          Potrei avere maggiori delucidazioni su questo punto ?

          4) metodo delle reps massimali o "cedimento"
          serie per esercizio 2 o 3, peso variabile dal 75% al 85% di 1rm, completare da 6 a 12 rpes per ogni serie di esercizi. Aumentare gradualmente i pesi, mantenere costante il numero di reps. Con questo metodo si ottiene un grande effetto sulla risintesi dell'albumina nel lavoro.

          Come andrebbe contestualizzato in una programmazione ?
          Va bene per qualsiasi esercizio ( es panca ok stacco idem , squat no) ?
          Come programmare il numero di reps ed il loro incremento e con quale incremento % (es. 2,5 o minore/maggiore) ?

          Grazie .
          Il discorso è complesso e in un certo modo di vedere la cosa, mi appartiene, per questo prendiamolo come interpretazione personale. E' mio parere che nell'allenamento alla forza, alla voce ipertrofia, possa trovare spazio nelle fasi di PPG l'utilizzo del metodo delle ripetizioni massimali condotte al cedimento.
          dico questo perchè al seguito di biopsie muscolari prelevate dopo 4-6sec di esercizio sia statico (massimale o vicino al massimale) che dinamico (vincente/concentrico), si è notato che l'acido lattivo costituisce la quota più rilevante delle sostanze acide intracellulari prodotte durante l'esercizio (questa tesi è suffragata da questi studi: Hill A.V.., Kupalov P.: Anaerobic and aerobic activity in isolated muscle.). Di pari i fosfati in particolare la PC (fosfocreatina) presentano una relazione inversa, non lineare, circa la quantità , con l'acido lattico prodotto durante l'esercizio, e dopo la contrazione, il contenuto di lattato è generalmente più elevato proprio nelle fibre FT (veloci). Questo ci induce a pensare che quanto più le scorte di PC sono state consumate durante un esercizio prolungato e intenso quale quello delle reps massimali a cedimento, tante più fibre FT (quelle che servono a noi per grandi sviluppi di forza) son state reclutate.
          In base a questa personale supposizione, nel periodo preparatorio generale (parte finale del ciclo) verranno inseriti alcuni esercizi ad hoc per provvedere a quanto esposto sopra.
          La pratica mi impone di sottolineare alcuni aspetti:
          esercizi del tipo:
          distensioni con manubri su svariate angolazioni della panca.
          rematori con manubri/bil
          scrollate con manubri/bil
          ecc...
          esercizi dotati di transfer/ausilio/supporto con il movimento principale.
          condizioni esecutive:
          carico: dal medio al pesante con sviluppo del cedimento sull'ultima serie con il carico maggiore delle serie previste.
          GUTTA CAVAT LAPIDEM
          http://albertomenegazzi.blogspot.it/
          MANX SDS

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            #6
            by menez :"carico: dal medio al pesante con sviluppo del cedimento sull'ultima serie con il carico maggiore delle serie previste*."

            *leggi: precedenti
            GUTTA CAVAT LAPIDEM
            http://albertomenegazzi.blogspot.it/
            MANX SDS

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              #7
              Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
              Il discorso è complesso e in un certo modo di vedere la cosa, mi appartiene, per questo prendiamolo come interpretazione personale. E' mio parere che nell'allenamento alla forza, alla voce ipertrofia, possa trovare spazio nelle fasi di PPG l'utilizzo del metodo delle ripetizioni massimali condotte al cedimento.
              dico questo perchè al seguito di biopsie muscolari prelevate dopo 4-6sec di esercizio sia statico (massimale o vicino al massimale) che dinamico (vincente/concentrico), si è notato che l'acido lattivo costituisce la quota più rilevante delle sostanze acide intracellulari prodotte durante l'esercizio (questa tesi è suffragata da questi studi: Hill A.V.., Kupalov P.: Anaerobic and aerobic activity in isolated muscle.). Di pari i fosfati in particolare la PC (fosfocreatina) presentano una relazione inversa, non lineare, circa la quantità , con l'acido lattico prodotto durante l'esercizio, e dopo la contrazione, il contenuto di lattato è generalmente più elevato proprio nelle fibre FT (veloci). Questo ci induce a pensare che quanto più le scorte di PC sono state consumate durante un esercizio prolungato e intenso quale quello delle reps massimali a cedimento, tante più fibre FT (quelle che servono a noi per grandi sviluppi di forza) son state reclutate.
              In base a questa personale supposizione, nel periodo preparatorio generale (parte finale del ciclo) verranno inseriti alcuni esercizi ad hoc per provvedere a quanto esposto sopra.
              La pratica mi impone di sottolineare alcuni aspetti:
              esercizi del tipo:
              distensioni con manubri su svariate angolazioni della panca.
              rematori con manubri/bil
              scrollate con manubri/bil
              ecc...
              esercizi dotati di transfer/ausilio/supporto con il movimento principale.
              condizioni esecutive:
              carico: dal medio al pesante con sviluppo del cedimento sull'ultima serie con il carico maggiore delle serie previste.
              Grazie per la risposta , anche se non conoscevo la teoria , ho eseguito degli allenamenti su questa falsariga , applicando un principio simile ma solo per determinati gruppi muscolari .
              Dorsali , dopo un 14*3 di trazioni prone/supine e neutre con sovraccarico , immediatamente dopo facevo seguire un 4*8/10 di trazioni orizzontali con recuperi minimi .
              Bicipiti , dopo un curl bilanciere pesante 4*6 seguiva un curl manubri su panca inclinata a 60° 4*10/12 .
              Posso dire che il trofismo è aumentato in maniera considerevole , anche se non era l'obiettivo primario , mi allenavo e mi allenerò sempre per la forza , anche se in certe fasi inserivo tecniche come questa o super serie per i complementari , per gruppi "piccoli" .
              Avevo in mente un lavoro simile per le spalle , ma non è stato possibile provarlo causa infortunio,rinviato, appena riprendo ed entro in un minimo di condizione lo proverò.

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                #8
                Menez come sempre i tuoi articoli sono sempre molto interessanti, ma per me sempra complesso ora ti domando sempre se è possibile creare un programma di 4 settimane di allenamento con questo metodo per quelli come me " ignoranti in materia" e cercare di capire e sperimetare il metodo su di me. Grazie comunque

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