Ciao, Carlo. Ho letto e riletto il tuo articolo sull'ultimo ON, dal titolo "Il metodo per la forza più in voga negli USA", trovandolo fondamentale per chiunque voglia documentarsi su come vada strutturato un allenamento per la forza e la potenza. Ci sono però alcuni punti che mi restano oscuri. La tabella di figura 4 esemplifica il tipo di periodizzazione del carico per quanto riguarda le alzate dinamiche, ma non sono riuscito a trovare nel testo l'indicazione su come periodizzare il carico delle alzate nei giorni di allenamento pesante. Una frase dice: "Nei giorni pesanti l'ultima serie del riscaldamento è fatta con il 90% del massimale precedente ed è seguita da 2-4 serie di una ripetizione con carichi crescenti e superiori al precedente massimale"; questo nel testo è riferito allo squat, ma credo sia lo stesso anche per la panca (puoi confermarmelo per sicurezza?). Questo significa che nella scelta dei carichi pesanti non si usa una periodizzazione del carico, ma ci si basa esclusivamente sul massimale testato ogni 4 settimane (è questo il massimale a cui ti riferisci?)? Se ho interpretato bene il testo, questo significa che lo scarico viene impiegato solo nelle alzate dinamiche, dove il peso utilizzato varia dal 50% al 60% dell'1RM nel giro di 5 settimane, per poi ritornare, suppongo, al 50% e ricominciare il ciclo. Oppure, ma questa mi sembra un'ipotesi più azzardata, i massimali periodicamente decrescono con il sopraggiungere del superallenamento e i carichi vengono ridotti di conseguenza, attuando così una sorta di scarico? O, ancora, il fatto di limitare le alzate pesanti a 12-20 al mese rende impossibile il sopraggiungere del superallenamento?
Spero di essere stato chiaro nell'esporti i miei dubbi. Ti sarei grato se trovassi il tempo di chiarirmi le idee su questi punti, per il resto posso solo dirti di continuare così, perchè le informazioni che dai con i tuoi articoli sono di genere raro e forse unico, nel panorama editoriale italiano!
Spero di essere stato chiaro nell'esporti i miei dubbi. Ti sarei grato se trovassi il tempo di chiarirmi le idee su questi punti, per il resto posso solo dirti di continuare così, perchè le informazioni che dai con i tuoi articoli sono di genere raro e forse unico, nel panorama editoriale italiano!
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