ciao ragazzi,
io sono uno dei tanti che non sa fare lo squat. Leggendo in giro per il forum e su altri articolid el web ho notato che ho i soliti "difetti" nella tecnica dello squat. Lo squat ci tengo molto a farlo bene perchè oltre a piacermi come esercizio lo ritengo, per quello che spero e penso di aver capito sull'allenamento, un esercizio che non deve mancare mai (e che il mio istruttore mi mette sempre). I problemi che riscontro è una limitata flessibilità della caviglia che non mi permette di portare bene il bacino dietro senza darmi quella sensazione di cadere in avanti. Le ginocchia le porto sempre oltre la linea del piede il che non è un bene evidentemente. La soluzione, da quello che ho sentito, è quella di fare molto stretching. Io ho dato un occhiata al libro di David De Angelis - Power-Flex ma sinceramente non spiega in modo molto chiaro quello che dovrei fare, non fa un riferimento preciso. Il mio istruttore dice che devo farlo per molto tempo affinchè l'articolazione si abitui ma ho paura di farmi male. Chiedo gentilmente se qualcuno di voi può aiutarmi e spiegarmi come dovrei comportarmi. Lo stretcing vorrei possibilmente farlo a casa nei giorni di riposo ma posso anche farlo in palestra se richiede l'utilizzo di pesi perchè avevo visto sul libro di De Angelis che alcune tecniche di stretching prevedono l'utilizzo di pesi. Io mi sono anche ripreso mentre lo faccio ma purtroppo il rack è messo in un posto bastardo e non reisco a riprendermi bene tutto, cioè o la parte alta o la parte bassa, senza contare che sono faccia al muro (specchio) mentre lo faccio. Di solito per ovviare a questi errori uso il solito rialzo che vorrei eliminare.
Un altra curiosità. Io avevo visto che i piedi andavano a 45 gradi circa per permette una giusta direzione per le ginocchia. Il mio istruttore l'altra volta mi aveva bacchettato perchè li tenevo cosi, secondo lui dovevo tenerli meno angolati. Ho sbagliato io o ha sbagliato lui?
Grazie in anticipo.
io sono uno dei tanti che non sa fare lo squat. Leggendo in giro per il forum e su altri articolid el web ho notato che ho i soliti "difetti" nella tecnica dello squat. Lo squat ci tengo molto a farlo bene perchè oltre a piacermi come esercizio lo ritengo, per quello che spero e penso di aver capito sull'allenamento, un esercizio che non deve mancare mai (e che il mio istruttore mi mette sempre). I problemi che riscontro è una limitata flessibilità della caviglia che non mi permette di portare bene il bacino dietro senza darmi quella sensazione di cadere in avanti. Le ginocchia le porto sempre oltre la linea del piede il che non è un bene evidentemente. La soluzione, da quello che ho sentito, è quella di fare molto stretching. Io ho dato un occhiata al libro di David De Angelis - Power-Flex ma sinceramente non spiega in modo molto chiaro quello che dovrei fare, non fa un riferimento preciso. Il mio istruttore dice che devo farlo per molto tempo affinchè l'articolazione si abitui ma ho paura di farmi male. Chiedo gentilmente se qualcuno di voi può aiutarmi e spiegarmi come dovrei comportarmi. Lo stretcing vorrei possibilmente farlo a casa nei giorni di riposo ma posso anche farlo in palestra se richiede l'utilizzo di pesi perchè avevo visto sul libro di De Angelis che alcune tecniche di stretching prevedono l'utilizzo di pesi. Io mi sono anche ripreso mentre lo faccio ma purtroppo il rack è messo in un posto bastardo e non reisco a riprendermi bene tutto, cioè o la parte alta o la parte bassa, senza contare che sono faccia al muro (specchio) mentre lo faccio. Di solito per ovviare a questi errori uso il solito rialzo che vorrei eliminare.
Un altra curiosità. Io avevo visto che i piedi andavano a 45 gradi circa per permette una giusta direzione per le ginocchia. Il mio istruttore l'altra volta mi aveva bacchettato perchè li tenevo cosi, secondo lui dovevo tenerli meno angolati. Ho sbagliato io o ha sbagliato lui?
Grazie in anticipo.
Commenta