Nuoto invece di corsa

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Bearcat
    Banned
    • Mar 2002
    • 9
    • 0
    • 0
    • Milano
    • Send PM

    Nuoto invece di corsa

    Secondo voi 30 minuti di nuoto lentissimo 3 volte alla settimana sono un valido sostituto dell'equivalente di corsa?

    A livello catabolico sarebbe molto dannoso?

    Ciao
    Grazie
    Bearcat
  • CHEF
    Bigger stronger faster
    • Mar 2002
    • 22408
    • 670
    • 666
    • LA CUCINA DI UNA TAVERNA SUDICIA CON UNA MANDRIA DI BACAROZZI DENTRO!!!!!
    • Send PM

    #2
    Secondo me il nuoto è la migliore attività aerobica che si possa fare. ma attenzione a non esagerare con le sessioni, potresti avere effetti controproducenti. (tipo perdere molta massa)
    Prova due sessioni da 20 minuti l'una.

    Commenta

    • sdregone78
      Bodyweb Member
      • Aug 2001
      • 234
      • 0
      • 0
      • sud
      • Send PM

      #3
      io con 2 serie da 50 bracciate ero quasi out
      ma e' ovvio che si possa migliorare
      ma arrivare a 20 minuti ragazzi è da campioni.
      anche xke' specie noi lavoratori del ferro non siamo assolutamente allenati a fare del lavoro aerobico sfruttando le braccia. Mi ricordo quel coso li' in palestra, lo chiamano TOp, costa na barca di milioni e non e' nient'altro che una bike montata alla rovescia dove si pedala con le mani!


      quanno ero povero ce magnavamo solo patate e pasta, facevamo certe scuregge, e me vergognavo nsacco!
      ma lei, dottor berlusconi??? nze mette vergogna mai???

      Commenta

      • vabo92
        Bodyweb Member
        • May 2002
        • 171
        • 0
        • 0
        • Send PM

        #4
        Re: Nuoto invece di corsa

        Originally posted by Bearcat
        Secondo voi 30 minuti di nuoto lentissimo 3 volte alla settimana sono un valido sostituto dell'equivalente di corsa?

        A livello catabolico sarebbe molto dannoso?

        Ciao
        Grazie
        Bearcat
        Non penso che il nuoto sia così catabolico come la corsa. Altrimenti i nuotatori si allenerebbero quanto (o meno) dei runners.
        Parlo ovviamente degli atleti di elite.
        I runners arrivano a correre max 3 ore al giorno (salvo esempi sporadici tra gli africani) mentre i nuotatori fanno due sedute giornaliere di 2h/2h30' aggiungendo 3 volte la settimana una seduta in palestra.
        Se fosse catabolico non potrebbero allenarsi di più.
        Lo stesso vale per basket contro calcio o pallavolo contro questi due sport.
        In Italia (dove i controlli sono più seri dal punto di vista del doping) le squadre che giocano la Champion's sembrano un gruppo di cadaveri la domenica. AI mondiali le "top four" arrivano a giocare 7 volte in 30 gg. Ai mondiali di pallavolo si giocano più partite ma in metà tempo!
        Con lo stesso discorso si può vedere come il ciclismo sia meno catabolico della corsa. Resta il fatto che è particolarmente pericoloso (perché si va in strada).
        Quindi preoccupazione per il catabolismo eccessivo? Non direi!
        Il problema è che non è un'attività altrettanto efficace come la corsa per il dimagrimento. Vuoi perché il consumo calorico per ora di attività (o volendo per minuto...) è maggiore per la corsa, vuoi perché per arrivare un certo carico cardio sul sistema bisogna essere bravi a nuotare, ma veramente!
        Nuoto e atleti del ferro.
        Il problema non è che chi faccia bbing non sia preparato aerobicamente. Il problema è che gli adattamenti prodotti da questo sport (o altri in cui la forza è preponderante) ostano con la natura intrinseca del nuoto.
        Partiamo dalle gambe. Chi fà pesi ha coscie più grosse del normale. Questo porta ad avere una distribuzione dei pesi un po' sballata, quindi l'idrodinamica ne paga le conseguenze (in pratica si nuota quasi in verticale piuttosto che in orizzontale!).
        Insomma, chi è sviluppato muscolarmente (specie nelle gambe) si ritrova a nuotare con il freno a mano tirato.
        I nuotatori d'elite, basta vederlo, hanno gambe ridicole, esili come un gressino. Inoltre sono quasi tutti alti 1,90 m o più.
        Questione di leve e idrodinamica.
        Guardate le ragazze invece. Nuotano meglio nello stile libero perché hanno meno muscolatura giù e più grasso nella zona del trocantere (quindi galleggiano meglio).
        La corsa invece non comporta questi rischi (in termini di sforzo) ma va meglio programmata. Compreso i mezzi di allenamento da adottare.
        Un saluto,
        Valerio

        Commenta

        • Shirko
          Bodyweb Member
          • May 2002
          • 65
          • 0
          • 0
          • Send PM

          #5
          Valerio sei un grande, i tuoi consigli e le tue osservazione sono sempre opportune e tornano sempre molto utili...

          spero tu possa collaborare attivamente non appena la nuova sezione in Bodyweb sarà pronta... si parlerà di tutti gli altri sport con un occhio di riguardo ad un eventuale allenamento complementare coi pesi!

          Ah, una domanda... mi sapresti spiegare in sintesi chi è Poliquin e magari riportare una summa dei suoi principi??? Scusa l'ignoranza!

          Ciao!

          Commenta

          • tnalor
            Bodyweb Member
            • Nov 2001
            • 598
            • 0
            • 0
            • Send PM

            #6
            cavolo...ecco perchè l'istruttrice mi dice sempre ti tirare il culo in su quando nuoto...affonda assieme alle gambe per il peso della massa muscolare....
            sempre eccezionale valerio...
            icq: 33302822

            Commenta

            • vabo92
              Bodyweb Member
              • May 2002
              • 171
              • 0
              • 0
              • Send PM

              #7
              Originally posted by Shirko
              Valerio sei un grande, i tuoi consigli e le tue osservazione sono sempre opportune e tornano sempre molto utili...

              spero tu possa collaborare attivamente non appena la nuova sezione in Bodyweb sarà pronta... si parlerà di tutti gli altri sport con un occhio di riguardo ad un eventuale allenamento complementare coi pesi!

              Ah, una domanda... mi sapresti spiegare in sintesi chi è Poliquin e magari riportare una summa dei suoi principi??? Scusa l'ignoranza!

              Ciao!
              Poliquin è un allenatore della forza canadese, tra i più preparati al mondo (forse tra i primi 3). Ha avuto la fortuna (nel senso di bravura) di allenare tanti atleti di tanti sport, compreso il BB. Ovviamente non mancano sciatori alpini, bobbisti (ad es. Pierre Lueders, campione olimpico a Nagano, ex equo con l'equipaggio italiano di Huber- Tartaglia), velocisti dell'atletica, pattinatori veloci (tra cui FitzRandolph campione olimpico a Salt Lake City), shortracker (una specie di pattinaggio veloce ma su un anello di appena più di cento metri. Ha curato Marc Gagnon, ora suo assistente tecnico, campione olimpico quest'anno a Salt Lake City), giocatori di baseball, football (famoso tra tutti l'enorme wide reicever degli Arizona Cardinals, David Boston), hockey su ghiaccio.
              E' un mostro (lo ribadisco) di sapere e conoscenza. E pensare che in Italia (tra i tecnici accademici) pochi lo conoscono (in questo sito lo conoscono di fama in molti ma non è studiato da nessuno o quasi). Figurati che ho cercato referenze (tramite un conoscente) sui suoi libri a docenti della Scuola dello Sport di Tor Vergata. O non lo conoscevano o lo sconsigliavano perché superato (beh, forse si riferivano al testo di Siff&Verkhoshansky che probabilmente conoscono maluccio. Mah, pessima figura). Mentre negli USA, i suoi libri vanno a ruba ed è richiesto da tutti. Me lo ha assicurato Carlo Buzzichelli. E' un mito vivente, in poche parole.
              Questi i pregi.
              I difetti. Classico "americano", arrogante ed indisponente.
              Si fà chiamare Guru. Certo se lo merita, però compiacersene così, spudoratamente. Potreste ribattere che è meglio avere a che fare con questa gente piuttosto che con altri, più "ipocriti" (questo termine non lo uso mai, perché credo che a rigor di logica non possa esistere un attributo tale. Ma ho usato questo termine per meglio farmi capire).
              Inoltre si pavoneggia molto (non parlo solo al fatto che si fà chiamare guru). Dichiarando delle cavolate. Come quella volta che dichiarò, "pubblicizzando" un suo metodo di allenamento (il principio 1-6), che sia Valery Borzov (campione olimpico sia nei 100 m sia nei 200 m a Monaco '72) e ben Johson usavano fare squat pesante prima dei loro (fortunati) tentativi di record.
              Quando ho letto questa affermazione mi sono venuti più di un dubbio.
              Infatti, poco tempo dopo, Charlie Francis (tecnico di Ben Johnson ai tempi d'oro) dischiarò come questa affermazione fosse falsa per impossibilità di esecuzione: infatti negli antistadi non ci sono palestre o bilancieri!
              Resta il fatto che il metodo funziona (per certi atleti, per altri deve essere adottato).
              Penso pure che sia rissoso, visto che non resiste per molto tempo su una rivista in cui scrive. E' molto legato agli affari quindi si scontra con molti.
              Per quanto riguarda le sue parcelle, ecco i seguenti dati:
              - 350 $ per ora di consulenza;
              - assicurare un minimo di 16 incontri annuali per almeno 3 annualità;
              - 500 $ per seminario (un giorno), 800$ per due giornate.

              Ora passiamo a "I principi di Poliquin".
              Letti superficialmente, si prendono e si buttano. Sono scoraggianti per l'atleta normale (anche discretamente dotato ma non dedito allo sport per intero).
              Ma se vengono studiati su larga scala (letti e riletti) con altri scritti e moderati con altri principi di altri grandi tecnici della forza, allora i principi di Poliquin sono una grande guida nell'allenamento con i pesi. Una grande guida. Di sicuro.
              Ad esempio, io mi affido a Ian King, altro famosissimo tecnico della forza, australiano, come moderatore. Credetemi a tutto un senso.
              Vediamo in cosa consistono i principi di Poliquin (rileggendo i capitoli del suo primo libro):
              - Determinazione rps: i pesi determinano le rps; in base ai tipi di muscoli (e di fibre) dell'individuo occorre determinare il range ottimale di rps;
              - Determinazione volume di allenamento: a parte le ovvie considerazioni logiche legate ai metodi usati e al n. di esercizi, viene annunciato un principio interessante: il drop off.
              Ovvero il limite oltre il quale non andare. Ovvero se si cala del 5- 7% nella forza di un esercizio (2- 4 rps in meno); oppure del 20% nei lavori di ipertrofia. Ad esempio Ian King (il nostro moderatore afferma) che non bisogna aspettare questo calo (nei lavori di forza) ma bisogna fermarsi prima. La verità sta in mezzo.
              Poi alla fine Poliquin afferma che il n. ottimale che ha riscontrato per l'ipertrofia è quella di 20- 25 sets per seduta. Da cestinare come affermazione. Qui interviene il nostro moderatore. Famoso e bravo come lui che ne dimezza il n. Cmq, resta sempre il principio del drop off come guida.
              - la scienza del tempo: variare periodicamente il tempo di esecuzione delle alzate porta a maggiori e più profondi miglioramenti in termini di forza, potenze e ipertrofia.;
              - Determinazione delle pause tra le serie: il tipo di lavoro e gli effetti voluti e sperati nell'allenamento determinano le pause da effettuare tra le serie. Su questo niente da dire. Anche se aspetto lavori più approfonditi tra scienziati e tecnici (anche in termini di variazioni endocrine, bilancio azotato e attivazione muscuolare);
              - Determinazione della frequenza: provare per determinare la propria frequenza ideale. Cmq sia, il suo cavallo di battaglia è la split routine in 3 giornate (Prima giornata: petto/schiena; II giornata: gambe; terza giornata. spalle e braccia). Lui è affezionato a microcicli di 55 gg. Cioè ogni split si ripete ogni 5 gg.
              Ovviamente sopraggiunge il nostro moderatore che propone per i più microcicli di 7 gg. Poliquin propone cicli del tipo 3 + 1. Anche King (ma non si spinge al "massimissimo" sempre). Se si seguono queste vie, a mio avviso, si può adottare anche uno schema 2 + 1 (due settimane di carico, una di scarico);
              - Variazione periodica dei metodi di allenamento: il corpo si adatta velocemente ai metodi. Specie se si è avanzati con l'allenamento;
              - Avere ben presente il tempo sotto tensione quando si programmano obiettivi e metodi per raggiungerlo;
              - applicazione del metodo kaizen e dei carichi ad onda per accrescere i sovraccarichi. Ed altri "trucchetti". Come le modificazione delle curve di forza. Ma questo è un discorso più complicato;
              - Capire l'importanza dei metodi di recupero (diete appropriate, integrazioni ed altri metodi). Il capitolo relativo fà schifo. Assicura che nella sua seconda edizione è molto migliorato. Aspetto che mi arrivi;
              Implementazione pratica degli allenamenti: idee su allenamento delle gambe, dei femorali, polpacci, spalle, braccia, addominali...


              Spero che vi abbia accontentato nelle vostre curiosità.
              Un saluto,
              Valerio

              Commenta

              • The Buzz
                Bodyweb Member
                • Apr 2002
                • 39
                • 0
                • 0
                • Send PM

                #8
                Valerio,

                Come sai conosco bene Charles:

                - abbiamo condiviso la stessa palestra a New York, quando possibile facendo lunghe chiaccherate sulla teoria dell'allenamento
                - ho partecipato a due suoi seminari durante i quali mi ha anche allenato
                - mi ha invitato a partecipare ad una sua lezione a numero chiuso, a cui potevano accedere soltanto i suoi collaboratori più stretti
                - ho letto tutto ciò che ha scritto in inglese dal 1995 a oggi
                - mi ha fatto leggere la bozza dell'ultima edizione di "Modern Trends in Strength Training" prima della versione definitiva per sapere la mia opinione ed eventualmente scorgere errori di stampa (che ho trovato)

                Detto questo, diciamo che ha avuto prima la fortuna e poi la bravura di lavorare come specialista per la forza per un numero spropositato di atleti. A differenza di Bompa o King, però, lui lavora quasi esclusivamente come allenatore della forza, non occupandosi, se non in misura minore, della "integrazione" delle varie componenti dell'allenamento atletico.

                Mi piacerebbe proprio sapere chi lo ha definito "superato" a Tor Vergata, se davvero ci fossero tali talenti i nostri diplomati ISEF (o almeno il professore che lo ha detto) sarebbero a fare le consulenze a giro per il mondo a $350 l'ora anziché a dannarsi per avere leggi che proteggano la loro "professionalità" o a fare gli istruttori in palestra per 10 Euro l'ora.

                Il discorso di Poliquin sull'allenamento della forza è talmente specifico che non credo possa essere superato dal "Supertraining" di Siff & Verkhoshansky, testo che ritengo fondamentale per ogni preparatore atletico o amante della teoria e della metodologia dell'allenamento.

                Nel tariffario che hai esposto manca la prestazione di ART, che costa $250 per 20-30 minuti di trattamento e a cui non è permesso assistere (io sono stato presente numerose volte ai suoi trattamenti ma non si poteva avvicinarsi più di tanto).

                Sicuramente Charles non ha un buon carattere, avendo litigato sia con Check sia con King, con i quali ha lavorato/collaborato a lungo. Personalmente nutriamo reciproca stima e simpatia.

                Non so come mai in Italia molti lo ritangano fissato con le Swiss Balls, quando in realtà le relega ad un impiego piuttosto marginale. Casomai è Check che fa largassimo uso delle Swiss Balls. Ad un seminario Charles ha addirittura criticato l'uso eccessivo di queste da parte del collega californiano.

                Come ho avuto modo di dirti in precedenza, la prima edizione dei "Principi di Poliquin" (in inglese) negli USA è un oggetto da collezione che vale almeno $85.

                A presto,
                Carlo Buzzichelli

                Commenta

                • vabo92
                  Bodyweb Member
                  • May 2002
                  • 171
                  • 0
                  • 0
                  • Send PM

                  #9
                  Originally posted by The Buzz
                  Valerio,

                  Come sai conosco bene Charles:

                  - abbiamo condiviso la stessa palestra a New York, quando possibile facendo lunghe chiaccherate sulla teoria dell'allenamento
                  - ho partecipato a due suoi seminari durante i quali mi ha anche allenato
                  - mi ha invitato a partecipare ad una sua lezione a numero chiuso, a cui potevano accedere soltanto i suoi collaboratori più stretti
                  - ho letto tutto ciò che ha scritto in inglese dal 1995 a oggi
                  - mi ha fatto leggere la bozza dell'ultima edizione di "Modern Trends in Strength Training" prima della versione definitiva per sapere la mia opinione ed eventualmente scorgere errori di stampa (che ho trovato)

                  Detto questo, diciamo che ha avuto prima la fortuna e poi la bravura di lavorare come specialista per la forza per un numero spropositato di atleti. A differenza di Bompa o King, però, lui lavora quasi esclusivamente come allenatore della forza, non occupandosi, se non in misura minore, della "integrazione" delle varie componenti dell'allenamento atletico.

                  Mi piacerebbe proprio sapere chi lo ha definito "superato" a Tor Vergata, se davvero ci fossero tali talenti i nostri diplomati ISEF (o almeno il professore che lo ha detto) sarebbero a fare le consulenze a giro per il mondo a $350 l'ora anziché a dannarsi per avere leggi che proteggano la loro "professionalità" o a fare gli istruttori in palestra per 10 Euro l'ora.

                  Il discorso di Poliquin sull'allenamento della forza è talmente specifico che non credo possa essere superato dal "Supertraining" di Siff & Verkhoshansky, testo che ritengo fondamentale per ogni preparatore atletico o amante della teoria e della metodologia dell'allenamento.

                  Nel tariffario che hai esposto manca la prestazione di ART, che costa $250 per 20-30 minuti di trattamento e a cui non è permesso assistere (io sono stato presente numerose volte ai suoi trattamenti ma non si poteva avvicinarsi più di tanto).

                  Sicuramente Charles non ha un buon carattere, avendo litigato sia con Check sia con King, con i quali ha lavorato/collaborato a lungo. Personalmente nutriamo reciproca stima e simpatia.

                  Non so come mai in Italia molti lo ritangano fissato con le Swiss Balls, quando in realtà le relega ad un impiego piuttosto marginale. Casomai è Check che fa largassimo uso delle Swiss Balls. Ad un seminario Charles ha addirittura criticato l'uso eccessivo di queste da parte del collega californiano.

                  Come ho avuto modo di dirti in precedenza, la prima edizione dei "Principi di Poliquin" (in inglese) negli USA è un oggetto da collezione che vale almeno $85.

                  A presto,
                  Carlo Buzzichelli
                  www.carlobuzzichelli.com
                  Carlo, il tuo intervento calza a pennello. beh, tu hai avuto la fortuna di frequenterla sul campo. Io (tramite la Libreria dello sport) sto cercando di importare la seconda ed. dei suoi principi e il libro sulle nuove tendenze di allenamento per la forza. Per quest'ultimo forse ci siamo. Beh, anch'io mi sono messo a tradurre i suoi artt (ho un fascicolo a pila) come traduco Ian King (il mio personalissimo moderatore).
                  Si capisce dalle letture che è un "arraggiato" (beh, termine delle mie parti). Però è molto più chiaro nell'esposizione (in quanto scendi più sullo specifico) rispetto agli altri tecnici della forza (come Ian King). Un esempio è l'articolo sugli squilibri muscolari della parte superiore del corpo. Ammettendone la sua validità (non sta a me giudicarla) per come espone il problema e per come propone la soluzione, considero l'articolo una pietra miliare nell'allenamento della forza. Punto e basta.
                  Anch'io conosco (tramite traduzioni si intende) la vicenda sulla palla svizzera. Non so invece dei litigi in particolare con l'australiano né con Paul Check. Però possono sempre capitare.
                  Ad esempio Paul Check affermava che nell'allenamento della panca per evitare sovraccaricchi dannosi alle spalle si poteva evitare di affondare il bilanciere negli ultimi 10- 15 cm della discesa, in quanto il miglioramento (grazie all'allenamento) avvenendo su un range di + o - 15° portava pure ad allenare la forza agli angoli più bassi della panca (cioè dall'uscita dal petto).
                  Poliquin negò la validità di questa affermazione in quanto il principio era valido solo per i lavori isometrici. Ma non ha citato il nome di Check! Quindi non credevo avesse delle dispute con questi.
                  Invece su lui e Ian King so che (a detta sua) l'australiano lo battesse alle alte rps mentre lui primeggiava con i carichi più elevati. E basta.
                  Cmq sia, un po' di cortile (da noi si dice " 'u curttigghiu) ogni tanto non fà male!
                  Ricordando bene (mi posso sempre sbagliare) lo sconosciuto era Poliquin mentre il superato era il libro. Il mio conoscente (studente di quella Università) mi ha riportato che l'insegnante gli ha pure detto come i due (Siff e Verkhoshansky) fossero "litigati" e che il libro debba appartenere solo al primo... Mah!
                  Per quanto mi rigurda cercavo semplicemente i testi che ho citato ed avevo chiesto un favore a questo mio amico. A cui puntualmente è stata data risposta negativa. Questo so e questo riferisco!
                  Ho saputo pure di Bosco, penso che in un intervento hai accennato pure tu al suo stato.
                  A proposito che fine hanno fatto le figlie? Da un giorno all'altro me le sono ritrovate dal suo libro (fotografate) ai campi di atletica! Carine, cmq. Ma meglio che non aprano bocca ai microfoni della Rai: non penso che il finno- canadese sia una lingua ben ascoltabilie!
                  Un saluto, una buona domenica a tutti, un evviva alla Sud Corea (se potessero acceca'), forza Ferrari (non Giuliano),
                  Valerio
                  Valerio

                  Commenta

                  • The Buzz
                    Bodyweb Member
                    • Apr 2002
                    • 39
                    • 0
                    • 0
                    • Send PM

                    #10
                    Ho incontrato per la prima volta il Prof. Bosco sabato scorso a Bellaria. Stavamo andando a cena io e il Dr. Di Pasquale quando il professore ha fermato Mauro per salutarlo. Ci ha raccontato come sia stato forte (e fortunato) dopo l'operazione che ha subito, nonché degli spettacolari risultati che la pedana vibrante sta ottenendo con le persone affette da osteoporosi.
                    Il professore di Tor Vegata ha ragione a riguardo di Siff e Verkhoshansky.
                    Penso che Manuela Bosco abbia il record dei 100h cat. allieve, forse ne ha altri ma non ne sono al corrente. In definitiva è molto brava e, a giudicare dalle foto, anche carina.

                    A presto,
                    Carlo Buzzichelli
                    Last edited by The Buzz; 23-06-2002, 13:29:24.

                    Commenta

                    Working...
                    X