Allenamento, alcuni punti da considerare!

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  • vabo92
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    #16
    Originally posted by Zio


    Bell'intervento.
    In effetti,in questi giorni anche io pensavo di passare a 2 sedute settimanali però poi in 2 sedute,và a finire che nn riesco mai a dare il massimo...ma queste sono questioni personalissime...

    Quello che invece pensavo è che con una 2 split settimanale otterrò risultati...ma come dire...al minimo sindacale...

    ...io nn sono per la programmazione maniacale del training altrimenti anche la componente umana che ci permette di prenderci delle soddisfazioni quando siamo UP e divertirci andrebbe a farsi benedire...però credo che una corretta pianificazione sia basilare...LO SCARICO che io temo
    dovrebbe invece essere un punto fondamentale quanto i giorni di allenamento pesante,in quanto parte di un programma d'insieme .
    Il difficile,e qui si ritorna al solito punto è prevedere,quando pianifichiamo,con una certa veridicità,altrimenti faremo cmq progresi lenti,ciò che funziona per noi
    Hai colto il senso delle mie parole ma soprattutto i miei timori impliciti. Proporre schemi più complicati e soprattutto più cibernetici con la convinzione che siano migliori è un'operazione è complicata. Per questo si parla di programmazione, periodi di carico, scarico, cicli, controcicli... e che *****! Diviene uno stato dell'arte vero e proprio! Ma forse si perderà più tempo per calibrare queste variabili. Ma almeno ci arricchiremo culturalmente... già sento le orecchie fischiare.
    Un saluto,
    Valerio

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    • ICEberg
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      #17
      volevo prima rispondere a FLEX sul fatto della gente grossa che usi bassi carichi: ormai non mi stupisco + di niente, pensa a tutta la gente che hai visto nelle palestre, quanti sono + grossi di te? aspetta, considera chi è + grosso strutturalmente o chi parte già da un fisico massiccio, considera chi ha molta massa grassa, considera chi è geneticamente molto dotato e cresce come niente (per la verità sono pochi), ma soprattutto considera che le xsone che fanno uso anche relativo di farmaci è moolto + di quello che crediamo.. ovviamente parlo di gente che usa metodi stile "pumping". Ecco, considera quelle cose e vedi che i fenomeni magici non esistono, tutto ha una spiegazione, se sei convinto come me di certe idee non farti "impressionare" solo xchè tu che segui un metodo sei + piccolo di uno che si allena con un altro o addirittura alla *****.
      Per quanto riguarda l'argomento vero e proprio, be' la mia idea di allenamento l'ho descritta bene nella mia discussione con Ruahhh nella sezione "Heavy Pumping".
      Riguardo all'arrivare sempre al limite oppure andare in progressione: francamente non so se per certi soggetti sia + produttivo aumentare viavia l'intensità, cmq posso dire che secondo me è solo uno spreco di energie e tempo.
      Mi spiego: io penso allo stimolo allenante come ad un recipiente che se riempito tutto da lo stimolo migliore, se vai oltre non migliori anzi hai dei danni (sovrallenamento...), se non arrivi a riempirlo tutto non hai raggiunto abbastanza stimolo.
      Quello che bisogna cercare è il giusto insomma. Qual è questo giusto è un argomento lungo ed è soggettivo, ma certamente son convinto che non bisogna andare di proposito al di sotto del limite.
      Infatti secondo la mia logica ha senso allenarsi al limite poi recuperare, allenarsi al limite poi recuperare, ecc.
      Non capisco perchè allenarsi non al limite per poi usare come argomento il fatto che cosi si può recuperare in meno tempo..
      La progressione non la capisco, perchè dovrei sottoporre un muscolo ad uno stimolo volutamente inferiore? in che modo cresco meglio così facendo? forse sono necessari adattamenti intermedi del muscolo? non so, chiedo, pronto ad ascoltare chiarimenti.

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      • ICEberg
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        #18
        in definitiva penso che la progressione lenta sia solo un modo per allungare i tempi per arrivare al limite fisiologico di crescita, cioè il punto in cui uno arriva al top delle sue potenzialità genetiche (sempre se non ti fermi proprio..)
        Per quanto riguarda lo scarico, penso sia soggettivo e dipende da caso a caso e da mille fattori, cmq è certamente uno strumento utile se non indispensabile per ottimizzare un programma di allenamento.
        A questo punto però mi vengono dei dubbi riguardo alla validità di periodi di lavoro a bassa intensità (all'interno di una periodizzazione), che ho sempre ritenuto validi.
        Infatti seguendo il mio ragionamento di prima, sarebbero da considerare esattamente come il metodo della progressione lenta, infatti non vedo l'utilità nel lavorare in maniera + blanda, se non quella di "scarico attivo", ma allora sarebbe + utile riposarsi del tutto, giusto? con lo scarico totale infatti si è sicuri di recuperare veramente e sai che il lavoro a massima intensità che dovrai affrontare non sarà influenzato da stress precedente.
        Insomma ripeto: io la cosa + logica la vedo nell'allenamento al max seguito da un giusto recupero (inserendo gli scarichi) e via cosi.

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        • vabo92
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          #19
          Originally posted by ICEberg
          in definitiva penso che la progressione lenta sia solo un modo per allungare i tempi per arrivare al limite fisiologico di crescita, cioè il punto in cui uno arriva al top delle sue potenzialità genetiche (sempre se non ti fermi proprio..)
          Per quanto riguarda lo scarico, penso sia soggettivo e dipende da caso a caso e da mille fattori, cmq è certamente uno strumento utile se non indispensabile per ottimizzare un programma di allenamento.
          A questo punto però mi vengono dei dubbi riguardo alla validità di periodi di lavoro a bassa intensità (all'interno di una periodizzazione), che ho sempre ritenuto validi.
          Infatti seguendo il mio ragionamento di prima, sarebbero da considerare esattamente come il metodo della progressione lenta, infatti non vedo l'utilità nel lavorare in maniera + blanda, se non quella di "scarico attivo", ma allora sarebbe + utile riposarsi del tutto, giusto? con lo scarico totale infatti si è sicuri di recuperare veramente e sai che il lavoro a massima intensità che dovrai affrontare non sarà influenzato da stress precedente.
          Insomma ripeto: io la cosa + logica la vedo nell'allenamento al max seguito da un giusto recupero (inserendo gli scarichi) e via cosi.
          Guarda che la progressione lenta deve essere un must, specie all'inizio dei lavori in palestra. E questo per abituarci ai carichi (beh, penso ai tendini in primis). Dopo vanno intraprese altre strade. Perché si usano approcci con progressioni partenti da carichi inferiori ai massimali per un dato xRM? Per il semplice motivo che il nostro sistema non ha capacità infinite di recupero. Per questo si pensa ai cicli alla Stuart ma con pochi allenamenti per microciclo (lungo).
          Pianificazione in cui si sottopone l'organismo a carichi massivi abbisognono di periodi di scarico più rilevanti. Pensa al metodo Westside. Non credo che quelle bestie siano pulite. Però facendo lavoro sempre sulle singole (te lo immagini), allenandosi 4 volte la settimana (due per la forza e altre due per la forza veloce) non pensi che anche questi superman scoppino prima o poi? Infatti ogni 3 settimane scaricano drasticamente l'intensità (nel senso di carico sul bilanciere).
          Se adottasero una progressione più "corta" probabilmente sarebbero costretti a scaricare prima.
          Semplice o no? Ma probabilmente temerebbero per la creazione di maggiori squilibri... boh!
          Un saluto,
          Valerio

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            #20
            certo, io escludevo apposta il discorso dei principianti, ovvio che all'inizio l'approccio è graduale.
            x il resto so benissimo che il nostro fisico ha capacità di recupero limitate, ma riflettevo sul fatto che forse periodi di lavoro a minor intensità non sono poi così utili e forse sono da preferire scarichi totali; se un lavoro a bassa intensità può essere utile vorrei sapere il perchè.. certo serve a recuperare, ma un recupero di tipo totale non è meglio?

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            • vabo92
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              #21
              Originally posted by ICEberg
              certo, io escludevo apposta il discorso dei principianti, ovvio che all'inizio l'approccio è graduale.
              x il resto so benissimo che il nostro fisico ha capacità di recupero limitate, ma riflettevo sul fatto che forse periodi di lavoro a minor intensità non sono poi così utili e forse sono da preferire scarichi totali; se un lavoro a bassa intensità può essere utile vorrei sapere il perchè.. certo serve a recuperare, ma un recupero di tipo totale non è meglio?
              Ci sono motivi legati alle "abilità" di esecuzione degli esercizi. Ma ancora meglio è il fatto che ci sono muscoletti che è fondamentale non scordarsi. Mi riferisco ad addominali e rotatori esterni. Si può aggiungere lavoro anche per altri mini distretti. Trovo assurdo quindi quando si propongono scarichi totali (non mi riferisco a te ma a Tozzi)
              Un saluto,
              Valerio

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                #22
                hai ragione, però per quanta riguarda i muscoli grandi? ok invece dello scarico totale magari faccio un tipo di lavoro x certi distretti ma i muscoli grandi però li lascio stare..
                cosa intendi x abilità? che forse mantieni una certa padronzanza e manualità che andrebbe magari persa lasciando troppo tempo fra un allenamento x l'altro x un certo muscolo? non so è la prima cazzata che mi è venuta in mente

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                  #23
                  Originally posted by ICEberg
                  hai ragione, però per quanta riguarda i muscoli grandi? ok invece dello scarico totale magari faccio un tipo di lavoro x certi distretti ma i muscoli grandi però li lascio stare..
                  cosa intendi x abilità? che forse mantieni una certa padronzanza e manualità che andrebbe magari persa lasciando troppo tempo fra un allenamento x l'altro x un certo muscolo? non so è la prima cazzata che mi è venuta in mente
                  Bravo per abilità intendevo ciò che dice. Non ritenerlo un aspetto secondario. Pensa al lavoro con manubri, bilancieri, lo stesso squat, le trazioni. Quindi mi riferisco ai grandi esercizi, quelli più impegnativi. Per questo penso che sia buona idea spingere con altri (minuscoli) muscoli. Non mettono carico sul sistema.
                  Guarda che mi è capitato di non fare squat per dei gg, e mi sono trovato un po' imbranatello. Non ero "spastico" però ci voleva tempo per trovare confidenza. Con lo stacco (che "stacco" nella settimana di scarico) il problema è evidente. D'altronde esiste il riscaldamento. Però l'abitudine a certi carichi, beh quella è un'abitudine che va allenata!
                  Un saluto,
                  Valerio

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