ancora nuoto.curiosità

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  • Steel77
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    ancora nuoto.curiosità

    forse mi sbaglio ma mi sembra che nel nuoto non ci siano atleti di colore.qualcuno sa darmi una spiegazione?
  • Benve
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    • Sep 2000
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    #2
    ...Anche io mi sono fatto 'sta domanda.

    X me è una questione di struttura fisica poco adatta:

    ossatura + pesante e peso specifico (densità corporea) maggiore
    e quindi minore galleggiabilità.

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    • Shirko
      Bodyweb Member
      • May 2002
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      #3
      Ricordo di aver letto da qualche parte che c'è stato un solo campione di nuoto di colore nella storia...

      il motivo dipende dalla differente distribuzione del tipo di fibre muscolari fra uomini bianchi e neri...

      se trovo l'articolo, ti dirò di più!

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      • vabo92
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        • May 2002
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        #4
        Re: ancora nuoto.curiosità

        Originally posted by Steel77
        forse mi sbaglio ma mi sembra che nel nuoto non ci siano atleti di colore.qualcuno sa darmi una spiegazione?
        Prima di tutto gli atleti di coloro in genere vivono in Paesi dove non esistono né strutture né tecnici preparati per "sfornare" atleti di livello. Manca allora anche il reclutamento.
        E se il reclutamento esistesse il fattore tecnico sarebbe troppo preponderante. Prendiamo ad esempio i tecnici USA e australiani contro quelli europei. In generale sono molto più preparati tanto che trovare un atleta americano oppure australiano scarsino nella subacquea è un evento raro (vedi Moses, Thorpe, Hackett, Klim, Huigill, Coughlin... che sono veri e propri mostri della subacque e non, evidentemente) mentre tra gli europei solo Frolander se la cava (partenze e virate di Fioravanti o VDH, per citarne due, lasciando il Brembo, Boggiatto, la Mocanu, Vismara, Rosolino, sono da schifo! Popov solo dopo 8 anni di alto livello le ha imparate!).
        A Sydney Fioravanti vinse su Moses di 27 centesimi, ebbene, nel nuotato (escludendo quindi partenza e virata) ebbe un vantaggio di circa 1"20. Per fortuna che anche Sludnov sbagliò la virata (non la partenza).
        Vi immaginate (dopo tutto questo) un africano che dovrebbe andare a nuotare! Uhm!
        Inoltre ci sono considerazioni antropometriche e fisiologiche per quanto riguarda i colored provenienti dal Golfo di Guinea (i colored americane e caraibici sono i nipoti di schiavi catturati in questa zona. Ovvero in zone come Nigeria, Ghana, Liberia, Camerun, Senegal...). Hanno una densità ossea maggiore, meno grasso (nella zona dei glutei, importante per il galleggiamento), più massa muscolare (nociva per il galleggiamento in quanto il peso specifico dei muscoli è elevato).
        Non è questione di fibre evidentemente. Cmq sia, queste caratteristiche permettono a questi ragazzi di eccellere negli sprint. A proposito, conoscete un africano campione olimpico di 100 0 200 m (recentemente si intende). No! Questione di tecnici! In America ci sono, altrove manco l'ombra. Certo c'è Kenteris ma in un periodo buio come i 200 m, chiunque poteva vincere Olimpiadi e Mondiali (tra gli atleti di un certo livello, si intende).
        Distinzione a parte va fatta per gli africani degli altopiani (zona del Kenia e dell'Etiopia, Rift Valley, la patria dell'umanità) che presentano caratteristiche opposte. Scarsa muscolatura, densità ossea scarsa. Ma ve li immaginate mentre nuotano? Dove? Nelle paludi, se ne hanno!
        Il campione di colore che avete citato è Anthony Nesty che vinse l'oro olimpico a Seoul nel 1988 (53"00 contro 53"01 di Matti Biondi) e l'oro mondiale a Perth nel 1991 (dove Lamberti vinse l'oro dei 200 sl).
        Ci sono stati (vado a memoria) due cubani fortissimi dei 200 dorso nel periodo delle olimpiadi di Atlanta mentre un afro- americano ha vinto l'oro ex- equo sui 50 m a Sydney (mi riferisco ad Ervin che vinse insieme a Gary Hall Jr) e 50 e 100 m agli ultimi mondiali di Fukuoka. A proposito di americani, un fulmine in partenza a dispetto di VDH!
        Spero sia stato chiaro.
        Un saluto,
        Valerio

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        • Shirko
          Bodyweb Member
          • May 2002
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          #5
          Re: Re: ancora nuoto.curiosità

          Originally posted by vabo92


          Prima di tutto gli atleti di coloro in genere vivono in Paesi dove non esistono né strutture né tecnici preparati per "sfornare" atleti di livello. Manca allora anche il reclutamento.
          E se il reclutamento esistesse il fattore tecnico sarebbe troppo preponderante. Prendiamo ad esempio i tecnici USA e australiani contro quelli europei. In generale sono molto più preparati tanto che trovare un atleta americano oppure australiano scarsino nella subacquea è un evento raro (vedi Moses, Thorpe, Hackett, Klim, Huigill, Coughlin... che sono veri e propri mostri della subacque e non, evidentemente) mentre tra gli europei solo Frolander se la cava (partenze e virate di Fioravanti o VDH, per citarne due, lasciando il Brembo, Boggiatto, la Mocanu, Vismara, Rosolino, sono da schifo! Popov solo dopo 8 anni di alto livello le ha imparate!).
          A Sydney Fioravanti vinse su Moses di 27 centesimi, ebbene, nel nuotato (escludendo quindi partenza e virata) ebbe un vantaggio di circa 1"20. Per fortuna che anche Sludnov sbagliò la virata (non la partenza).
          Vi immaginate (dopo tutto questo) un africano che dovrebbe andare a nuotare! Uhm!
          Inoltre ci sono considerazioni antropometriche e fisiologiche per quanto riguarda i colored provenienti dal Golfo di Guinea (i colored americane e caraibici sono i nipoti di schiavi catturati in questa zona. Ovvero in zone come Nigeria, Ghana, Liberia, Camerun, Senegal...). Hanno una densità ossea maggiore, meno grasso (nella zona dei glutei, importante per il galleggiamento), più massa muscolare (nociva per il galleggiamento in quanto il peso specifico dei muscoli è elevato).
          Non è questione di fibre evidentemente. Cmq sia, queste caratteristiche permettono a questi ragazzi di eccellere negli sprint. A proposito, conoscete un africano campione olimpico di 100 0 200 m (recentemente si intende). No! Questione di tecnici! In America ci sono, altrove manco l'ombra. Certo c'è Kenteris ma in un periodo buio come i 200 m, chiunque poteva vincere Olimpiadi e Mondiali (tra gli atleti di un certo livello, si intende).
          Distinzione a parte va fatta per gli africani degli altopiani (zona del Kenia e dell'Etiopia, Rift Valley, la patria dell'umanità) che presentano caratteristiche opposte. Scarsa muscolatura, densità ossea scarsa. Ma ve li immaginate mentre nuotano? Dove? Nelle paludi, se ne hanno!
          Il campione di colore che avete citato è Anthony Nesty che vinse l'oro olimpico a Seoul nel 1988 (53"00 contro 53"01 di Matti Biondi) e l'oro mondiale a Perth nel 1991 (dove Lamberti vinse l'oro dei 200 sl).
          Ci sono stati (vado a memoria) due cubani fortissimi dei 200 dorso nel periodo delle olimpiadi di Atlanta mentre un afro- americano ha vinto l'oro ex- equo sui 50 m a Sydney (mi riferisco ad Ervin che vinse insieme a Gary Hall Jr) e 50 e 100 m agli ultimi mondiali di Fukuoka. A proposito di americani, un fulmine in partenza a dispetto di VDH!
          Spero sia stato chiaro.
          Un saluto,
          Valerio
          Cacchio!

          Ho qui l'articolo...evidentemente non ho capito un cacchio! E' proprio come dice Valerio, nome del campione nero compreso!

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          • tnalor
            Bodyweb Member
            • Nov 2001
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            #6
            le spiegazioni di valerio io me le stampo e me le conservo!
            icq: 33302822

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