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Continuità VS ciclizzazione.....datemi la vostra opinione

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    Continuità VS ciclizzazione.....datemi la vostra opinione

    Rimuginando su alcuni punti di vista di vari autori di testi per il BB volevo una vostra opinione riguardo ad un discorso in particolare.
    E cioè: Secondo voi è meglio ciclizzare l'allenamento in macrocicli o mesocicli in stile BIIO di Tozzi dando così enfasi a cicli di pura forza ad altri di massa, oppure in stime HD o BII alla Mentzer e McRobert (per citarne solo due) dove un programma di allenamento viene eseguito fino a che si può incrementare il ferro sui bilancieri.
    Tutto è soggettivo e tutto è da sperimentare per cosa è meglio per noi.
    Ma volevo una vostra opinione senza soggettività della questione.
    Magari una vostra preferenza o teorica o pratica o addirittura istintiva.
    Grazie

    #2
    1) Le cose semplici sono sempre le migliori.
    2) Finchè puoi caricare carica.


    (Grazie Nagione!)

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      #3
      a mio avviso le cose semplici son le migliori! il concetto della periodizzazione è sicuramnete giusto, ma poi lo trovo di non facile applicazione!
      non è facile stare col calcolatore i mano a fare programmi di mesocicli macrocicli scarico forzatamente, solo perche la tabella lo richiede.
      io mi trovo bene con mcrobert, non sempre seguo l'incremneto dei carichi, pero la base è quella!
      io comunque non faccio vita da bodybuilder, non vivo per il bodybuilding, l'anno scorsomi son allenato come dio comanda e i risultati ci son stati, la mia struttura biafrotica ha avuto miglioramenti buoni.
      tutto con solo esercizi base. quest'anno non riesco ad allenarmi con intensità come vorrei, causa lavoro, palestra lontana.
      voto Mc Robert, anche se il concetto di periodizzare lo trovo valido, ma a mio avviso non troppo schematico come quello di tozzi sarebbe meglio, insomma periodizzare in base alle voglie

      sajan

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        #4
        Originally posted by Sauron
        1) Le cose semplici sono sempre le migliori.
        2) Finchè puoi caricare carica.
        hehehe
        Living or dying we all feed the fire

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          #5
          le cose semplici non sono sempre le migliori, per dirla alla Tozzi potremmo fare 1000km con una semplicissima bicicletta oppure farli con un complicato aereo e metterci il 1/1000 del tempo necessario in biciletta.
          Il BIIO non è complicato, sempre che a qualcuno non sembri complicato calcolare una percentuale o programmare un microciclo di scarico ogni 2 di carico.

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            #6
            ho pensato piu di una volta di fare allenamenti periodizzati, seguire i mesocicli di tozzi e prendermi il suo libro!
            non l'ho fatto perchè non penso che riuscirei a tenere una simile periodizzazione!!
            se non ho voglia di fare lo scarico?? perchè magari il giorno mi sento di tirare pesoni? io condivido la periodizzazione, ma a mio avviso seguire alla lettera ste schede imposte non mi va, non riuscirei prorpio!! tali suddivisioni però mi han fatto riflettere sul fatto che magari, prendendo in considerazione il fatto che magari abbassando le reps, lavoro piu sulla forza, piramidale inverso sulla massa, ritengo piu produttivo alternare tali mesocicli in base ale proprie esigenze
            sulla periodizzazione niente da dire, però mela faccio da me
            comunque se ho imparato qualcosa sull'allenamneto lo devo inprimis a tozzi, in quanto non avevo mai letto di bii vari, comprandomi oltre brawn ho imparato il necessario...

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              #7
              Ciclicizzare è intelligente.

              Ma avere tutto scritto a tavolino è eccessivo.

              Esempio: Il ciclo di forza dura 3 settimane e poi smetto. Ma chi lo dice che magari alla 4° o 5° settimana (dopo un periodo di adattamento) non riuscivo a fare un nuovo massimale?

              Cercare di ottenere il massimo da ciò che funziona secondo me è il modo migliore per evitare di vagare poi nel buio.

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                #8
                Originally posted by swanz
                Ciclicizzare è intelligente.

                Ma avere tutto scritto a tavolino è eccessivo.

                Esempio: Il ciclo di forza dura 3 settimane e poi smetto. Ma chi lo dice che magari alla 4° o 5° settimana (dopo un periodo di adattamento) non riuscivo a fare un nuovo massimale?

                Cercare di ottenere il massimo da ciò che funziona secondo me è il modo migliore per evitare di vagare poi nel buio.

                siamo d'accordo...quando esce il tuo libro infatti me lo compero
                ___________________

                Originally posted by buldozer
                LO CONOSCHI HA RIKI
                "sE QuAlCOSa mI Và sTORtO LO rADdRIzzO A cALCI iN CuLO!"

                -A.D.B.A. Registered-

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                  #9
                  Originally posted by Sauron
                  1) Le cose semplici sono sempre le migliori.
                  2) Finchè puoi caricare carica.
                  parole sante

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                    #10
                    Re: Continuità VS ciclizzazione.....datemi la vostra opinione

                    Originally posted by goku77
                    Rimuginando su alcuni punti di vista di vari autori di testi per il BB volevo una vostra opinione riguardo ad un discorso in particolare.
                    E cioè: Secondo voi è meglio ciclizzare l'allenamento in macrocicli o mesocicli in stile BIIO di Tozzi dando così enfasi a cicli di pura forza ad altri di massa, oppure in stime HD o BII alla Mentzer e McRobert (per citarne solo due) dove un programma di allenamento viene eseguito fino a che si può incrementare il ferro sui bilancieri.
                    Tutto è soggettivo e tutto è da sperimentare per cosa è meglio per noi.
                    Ma volevo una vostra opinione senza soggettività della questione.
                    Magari una vostra preferenza o teorica o pratica o addirittura istintiva.
                    Grazie
                    Non so se vi ricordavate di quando proposi un thread con i metodi di allenamento. Alcuni mi rispondevono citando Mike, Stuart, Tozzi, Arnold... Insomma mi ero espresso male.
                    E' questo il thread dove sfogarsi in quanto chiede sulle strategie di allenamento, non sui metodi!
                    Chiusa parentesi.
                    Trovo banale ridurre tutto il discorso con frasi tipo: "le cose semplice...".
                    Troverei invece bello se uno dicesse: "Ehi ragazzi, allenarsi quando piace è ritrovarsi in uno stato di beata semplicità!"
                    In poche parole cioè che Phill Jackson esprime citando lo "Zen e l'arte di riparare la bicicletta" (o giù di lì).
                    La semplicità sta nello stato di allenamento, non nella sua costruzione!!!
                    Se volete, mettetevi in una bella notte d'estate in un luogo dove le luci ed i rumori sono lontani ed il cielo è terso... sdraitevi su un campo (se siete con una ragazza mi sdraierete sopra, quindi mi dico di farlo da soli) ed incominciate ad ammirare la volta celeste. Continuate ad ammirare.
                    Cosa proverete? Sarete beati nel compiacervi della completezza del quadro che è l'universo, mi sentirete in uno stato in cui le tensioni emotive calano e tutto si focalizza sull'ammirazione. Questo semplice stato delle cose vi annienterà per la contentezza.
                    D'altronde chi ricorda i sentimenti di quando ci si innamora? Più semplidi di così si muore! Avete mai letto il racconto di chi ha vinto un mondiale od una Olimpiade e parla di quello stato di meravigliosa "semplicità" che porta alla trance agonistica dove esiste solo il piacere puro e semplice di giocarsela?
                    Ora ritornate sul prato ed alla nostra notte.
                    Arriva quello scassa palle di Valerio che si avvicina e voi e chiede:"Ma tu sai qualcosa sul Big Bang?"
                    A questo punto la semplicità in cui eravate immersi è terminata, siete caduti in uno stato diverso, cioè quella della investigazione.
                    Due campi diversi: il fare ed il come fare.
                    Ora gli allenamenti sono una cosa complicatissima! SOno una tortura implementarli specie nel corso dei mesi (cioè prevedere cosa fare tra due mesi ma oggi).
                    Ma allenarsi pensando." beh, potrei fare questo ma è meglio questo. Ho letto questo... bla bla bla. Questo non è allenamento!Manca la beatà semplicità.
                    Beata semplicità che deve mancare quando dobbiamo determinare come allenarci, a priori.

                    Veniamo alle critiche su Tozzi:
                    1) i suoi allenamenti mancano delle ultime vie in tema di allenamento (ad esempio il tempo);
                    2) la gamma degli esercizi da lui scelta è semplicistica;
                    3) manca di certe (sottolineo certe) linee guide;
                    4) fa uso dei massimali come se fossimo Ben Johnson, allenato da Charlie Francis. Basta vedere il libro sulla periodizzazione di Bompa. A proposito Beh Johson non ha mai fatto un massimale per lo squat. Tozzi lo consiglia?;
                    5) applica la periodizzazione ma non ne sfrutta le potenzialità e cioè quella dell'accumulo di lavoro (non parlo di fasi di accumulazione o intensificazione, badate). Dà microcicli stile McRobert e poi scarica. Non ha senso.

                    Veniamo ai pregi:
                    1) presenta un'impostazione al problema BB moderna;
                    2) tratta con accuratezza al fattore forza;
                    3) dà linee guide al tema della overtraining (leggetele);
                    4) per chi ha poco voglia di ragionarci sopra dà schede, mesociclo per mesociclo. Il target di riferimento di questa opera non è solo chi vuole conoscere un certo metodo/strategia (il BIIO appunto) ma anche chi vuole seguirlo senza complicazioni culturali. Ditemi quanti libri conoscete che vi guidano nel corso di almeno due anni. Non per forza si deve seguirlo passo, passo. In questo caso c'è la teoria a supporto. Ma chi incomincia il bb, non sa niente e acquista un libro, il suo e vuole metodi... che fà non lo segue. Pensate che per questo target occorra solo teoria. Credetemi c'è gente che abbisogna del cucchiaino!);
                    5) è scritto con amore.

                    Periodizzare o no, l'importante è dare linee guide. Non esistono frasi, formule scolpite sulla roccia. Ma indicazioni di massima. D'altronde penso che con Armando eravamo rimasti con il fatto che l'allenamento (la preparazione non l'esecuzione!) era uno stato dell'arte.
                    Ma non venitemi a parlarmi di improvvisazione o cos'altro. Fandonie!

                    Un caro saluto,
                    Valerio

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                      #11
                      anch'io credo che un metodo vero e proprio sia eccessivo (BIIO), è il motivo per cui il libro di tozzi non mi è piaciuto molto, caspita è troppo restrittivo
                      è meglio dare delle linee generali, cmq del resto anche su OB di mc forse dei suggerimenti su impostare un periodo di forza non sarebbe stato male, e poi è troppo stracciato, almeno per me, caricare per quasi 40 giorni, in questo i microcicli frequenti di scarico di tozzi li reputo ideali
                      sigpicMEMENTO AUDERE SEMPER

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                        #12
                        Il mio approccio è questo:
                        Cerco di caricare sempre di più. di allenamento in allenamento.
                        In genere ALMENO un allenamento su due non riesco a completare l' ultima ripetizione (è vero che faccio incrementi piuttosto alti, in genere non inferiori al chilo sugli esercizi potenti).
                        Quando comincio a non migliorare più per troppo stacco, oppure stacco anche se mi va di staccare ma non troppo spesso.
                        Riprendo dopo un breve periodo di riposo e continuo a caricare.
                        A un certo punto sono assuefatto. La tecnica è pure peggiorata.
                        Mi riposo a lungo.
                        Riprendo con delle full-body (in genere faccio la due split) cercando una tecnica impeccabile, senza forzare troppo.
                        Quando sono arrivato a forzare, con dei carichi non troppo lontani da quelli con cui avevo smesso, ma la tecnica è migliorata, di solito ci impiego 2 settimane o 3 al massimo, riprendo la due split, tirando e spingendo al limite.
                        Continuo a caricare etc.
                        Ho preovato un periodo con carichi elevati e basse ripetizioni ma non ho avuto aumenti quando sono tornato al solito numero di ripetizioni.
                        Per questo sono un po' dubbioso sui cicli di forza (anche se non ho fatto dei veri cicli di forza, solo dei miei tentativi con carichi elevati).
                        Ciao.


                        (Grazie Nagione!)

                        Commenta


                          #13
                          Grazie a tutti per le vostre opinioni in merito.
                          Concordo con tutti voi e con le semplici parole che la semplicità è tutto e essa stessa non è facile da applicare.
                          Ciao.

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                            #14
                            il mio pensiero GOKU lo conosci già.

                            io il BIIO di Tozzi non l'ho mai provato perchè per ora il BII su di me funziona.non lo seguo alla lettera,ma con semplicimodifiche riesco a progredire senza bisogno di impostare una settimana di scarico ogni 2 o 3 per esempio.

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                              #15
                              Grazie anche a te Misterx.
                              Comunque devo dire che il tema del discorso si è un po spostato dove non volevo.
                              E' nata più una diatriba BII Vs BIIO mentre io intendevo le differenze di ciclizzazione anche all'interno din un semplice programma BII o HD o HIT con piccole variazioni e non stravolgimenti come possono accadere nel BIIO che poi in realtà è una proposta di allenamento con mesocicli prestabiliti.
                              E nonostante tutto tranne il nomignolo che sembra avere grosse uguaglianze con il BII, il BIIO è molto più complesso anche se i principi in fin dei conti sono gli stessi.

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