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perché è pre-stancaggio e non post?

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    perché è pre-stancaggio e non post?

    Come mai non viene mai usato il post-affaticamento e viene preferito sempre il primo metodo?


    Grazie...

    multipower

    #2
    Con il prestancaggio in teoria (ma anche in pratica) puoi terminare con un volume inferiore (quindi una intensita' maggiore) con post stancaggio dovresti utilizzare un volume superiore e ti spiego il perche':

    con il prexaust cosi' come viene applicato nell'heavy duty fai seguire ad un movimento d'isolamento portato a cedimento un movimento composto anch'esso portato a cedimento il primo esercizio nel prestancaggio fa' una irruzione minima a livello energetico (affaticamento locale) e quindi permettere al movimento composto grazie all'ausilio di muscoli di supporto di far contrarre ulteriormente il muscolo bersaglio.

    Nel post-stancaggio invece parti subito con un movimento composto cioe' mette in movimento piu' articolazioni e se lo porti a cedimento (come dovrebbe essere) rischi di esaurire le scorte energetiche non a LIVELLO LOCALE(diciamo cosi' va') ma a LIVELLO GENERALE se poi ti porti verso un esercizio d'isolamento rischi di non far contrarre affatto ulteriormente il muscolo bersaglio in quanto oramai l'affaticamento è diffuso e allora si è costretti a fermarsi e poi riprendere con una nuova serie e questo è tutto volume in piu' che va a cozzare con l'intensita'

    Personalmente preferisco il prexaust!
    ciao
    Enrico e stop!

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      #3
      Inoltre è utile per evitare in alcuni casi infortuni.
      Una cosa è fare lo squat con 150 kg e una cosa farlo con 100kg dopo che hai fatto la leg-extension.

      Io infatti ho avute qualche difficoltà alla bassa schiena per via dei carichi elevati allo squat (mentre le gambe ce la facevano benissimo) e ho dovuto usare il pre-stancaggio.

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        #4
        Originally posted by swanz
        Inoltre è utile per evitare in alcuni casi infortuni.
        Una cosa è fare lo squat con 150 kg e una cosa farlo con 100kg dopo che hai fatto la leg-extension.

        Io infatti ho avute qualche difficoltà alla bassa schiena per via dei carichi elevati allo squat (mentre le gambe ce la facevano benissimo) e ho dovuto usare il pre-stancaggio.
        Questo rischia di divenire un problema atavico. Le teorie contrapposte si accavallano nel tempo. Ad esempio ho notato che tutti coloro che hanno problemi con lo squat e certi carichi preferiscono la sequenza leg extension- squat. Chi invece si basa sulle analisi elettromiografiche afferma invece che sia proprio lo squat a stimolare il maggior numero di fibre e che quindi va eseguito per prima. Seguirà un esercizio tipo pressa 45° e poi per finire la leg extension. TUtto ovviamente in superserie e senza pause tra gli esercizi (a parte il tempo naturale per sforzarsi). C'è da dire che questa sequenza porta la logica anche del fatto che un esercizio di notevole difficoltà (come lo squat) è meglio eseguirlo per prima. Certo, vale anche il fatto che se fatto alla fine si userebbero carichi minori (ma c'è sempre il fatto del reclutamento di fibre. Ma anche quello degli infortuni).
        La tesi di ErikZ è come quella pubblicata da Cianti (cioè il proprietario sicuro di una decina di macellerie e tanto amanto da Tozzi) sull'ON n. 37. Posso aggiungere che la tecnica del prestancaggio va a fagiolo per coloro che hanno le spalle molto in avanti.
        In sintesi:
        1) il pre- stancaggio è meglio del post- stancaggio;
        2) se si prevedono pause significative tra gli esercizi la sequenza migliore è esercizio pluriarticolare e poi quello monoarticolare. Se si fanno insieme si possono eseguire con modalità diverse (rimaneggio di Harfield) di tempi di esecuzione e/o n. di rps.
        Un saluto,
        Valerio

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          #5
          Originally posted by swanz
          Inoltre è utile per evitare in alcuni casi infortuni.
          Una cosa è fare lo squat con 150 kg e una cosa farlo con 100kg dopo che hai fatto la leg-extension.

          Io infatti ho avute qualche difficoltà alla bassa schiena per via dei carichi elevati allo squat (mentre le gambe ce la facevano benissimo) e ho dovuto usare il pre-stancaggio.
          Questo rischia di divenire un problema atavico. Le teorie contrapposte si accavallano nel tempo. Ad esempio ho notato che tutti coloro che hanno problemi con lo squat e certi carichi preferiscono la sequenza leg extension- squat. Chi invece si basa sulle analisi elettromiografiche afferma invece che sia proprio lo squat a stimolare il maggior numero di fibre e che quindi va eseguito per prima. Seguirà un esercizio tipo pressa 45° e poi per finire la leg extension. TUtto ovviamente in superserie e senza pause tra gli esercizi (a parte il tempo naturale per sforzarsi). C'è da dire che questa sequenza porta la logica anche del fatto che un esercizio di notevole difficoltà (come lo squat) è meglio eseguirlo per prima. Certo, vale anche il fatto che se fatto alla fine si userebbero carichi minori (ma c'è sempre il fatto del reclutamento di fibre. Ma anche quello degli infortuni).
          La tesi di ErikZ è come quella pubblicata da Cianti (cioè il proprietario sicuro di una decina di macellerie e tanto amanto da Tozzi) sull'ON n. 37. Posso aggiungere che la tecnica del prestancaggio va a fagiolo per coloro che hanno le spalle molto in avanti.
          In sintesi:
          1) il pre- stancaggio è meglio del post- stancaggio;
          2) se si prevedono pause significative tra gli esercizi la sequenza migliore è esercizio pluriarticolare e poi quello monoarticolare. Se si fanno insieme si possono eseguire con modalità diverse (rimaneggio di Harfield) di tempi di esecuzione e/o n. di rps.
          Un saluto,
          Valerio

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            #6
            Brevemente ...

            1) Valerio non si capisce (o meglio 'non capisco') mai se sei daccordo o in disaccordo ...
            2) Concordo TOTALMENTE con Erik ...
            3) Tozzi e Cianti non è che si 'amino' così tanto ...

            Ciao
            Mike

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              #7
              Originally posted by mikeshell
              Brevemente ...

              1) Valerio non si capisce (o meglio 'non capisco') mai se sei daccordo o in disaccordo ...
              2) Concordo TOTALMENTE con Erik ...
              3) Tozzi e Cianti non è che si 'amino' così tanto ...

              Ciao
              Mike
              Come ho scritto (a questo punto malamente) sono d'accordo con ErikZ.
              Dall'ultimo n. di ON sappiamo che Tozzi e Cianti (che rimane proprietario di una catena di macellerie) non si amino. La mia voleva essere una battuta ironica.
              Restano le mie conclusioni finali sulla sequenza degli esercizi.
              Un saluto,
              Valerio

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