Salve ragazzi !!
Poco fa stavo seguendo i quarti di finale dei 200 femminili,ho sentito i telecronisti RAI ( non Mori e Tilli ) che parlavano di quanto gli era stato riferito dagli atleti italiani riguardo le differenze di allenamento con gli atleti caraibici.
In pratica i velocisti italiani parlavano del fatto che loro si fanno il mazzo quadrato in ogni modo,mentre gli atleti caraibici fanno un volume di allenamento molto molto ridotto.
Poco dopo intervistano l'italiana appena ripescata per le semifinali e anche lei parla di allenamenti di ore ed ore...
Mi chiedo io,oltre alle differenze fisiche e di talento che oggettivamente ci sono tra i nostri atleti e i più quotati americani e caraibici,c'è o non c'è una mentalità "sbagliata" dell'allenamento???Una mentalità ferma a 30anni fa( siamo fermi a Vittori?) e che sembra non solo che non sia evoluta ma che proprio non voglia evolversi.
Possibile che nel 2010 ci siano talmente tante differenze nell'approccio all'allenamento?Perchè gli italiani non copiano?
Oppure effettivamente la strada italiana è quella giusta e la differenza sta solo nel talento?
Da semplice appassionato di atletica,mi piacerebbe sapere il vostro parere dato che so che alcuni nel forum sono molto preparati su questi argomenti
Poco fa stavo seguendo i quarti di finale dei 200 femminili,ho sentito i telecronisti RAI ( non Mori e Tilli ) che parlavano di quanto gli era stato riferito dagli atleti italiani riguardo le differenze di allenamento con gli atleti caraibici.
In pratica i velocisti italiani parlavano del fatto che loro si fanno il mazzo quadrato in ogni modo,mentre gli atleti caraibici fanno un volume di allenamento molto molto ridotto.
Poco dopo intervistano l'italiana appena ripescata per le semifinali e anche lei parla di allenamenti di ore ed ore...
Mi chiedo io,oltre alle differenze fisiche e di talento che oggettivamente ci sono tra i nostri atleti e i più quotati americani e caraibici,c'è o non c'è una mentalità "sbagliata" dell'allenamento???Una mentalità ferma a 30anni fa( siamo fermi a Vittori?) e che sembra non solo che non sia evoluta ma che proprio non voglia evolversi.
Possibile che nel 2010 ci siano talmente tante differenze nell'approccio all'allenamento?Perchè gli italiani non copiano?
Oppure effettivamente la strada italiana è quella giusta e la differenza sta solo nel talento?
Da semplice appassionato di atletica,mi piacerebbe sapere il vostro parere dato che so che alcuni nel forum sono molto preparati su questi argomenti
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