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  • The Buzz
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    • Apr 2002
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    #16
    Per esempio, è vera la foruma F= m*a, dove uno può scegliere di lavorare sull'accelerazione, ma la teoria è una cosa la pratica è un' altra.
    C - Gli studi e i test ci dicono che lavorando sulla "a" migliora il RFD, questa è la pratica.

    Nel weightlifting, gli atleti sono sani per la durata della loro attività e diciamolo pure sono atleti dotati geneticamente, ma la maggior parte di loro a fine attvività accusa notevoli problemi alla schiena.
    C - Questo è un mito (tipico degli HITters) come quello per cui i bodybuilder che smettono di allenarsi divengono grassi.

    Sugli esercizi che non sono nè buoni ne cattivi, avrei da ridire, un good morning è pericoloso, indipendentemente dalla tecnica usata.
    C - Se analizzi biomeccanicamente un Good Morning vedi che non ci sono motivi per cui sia pericoloso a priori.

    Idem per la panca al collo, le parallele con pieno raggio di movimento
    C - Questo è un non consequitur, infatti non gli esercizi che elenchi, ma la modalità con cui vengono eseguiti può essere errata biomeccanicamente. Quindi la panca e le parallele non sono pericolose di per sé, ma se eseguite in modo errato.

    Ciao,
    Carlo Buzzichelli

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    • valerio90
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      #17
      Originally posted by The Buzz
      Ciao Valerio,

      Al mio arrivo in questo forum è del tutto casuale. Infatti ne ho sentito parlare da Claudio Tozzi e da un suo allievo quando sono andato a Roma a tenere la lezione sulla preparazione atletica (a cui ti consiglierei di partecipare la prossima volta).

      Sulla velocità ne parlerai prossimamente.
      C - L'articolo sulla velocità che apparirà sul prossimo Olympian's si riferisce specificamente al passaggio dalla palestra alla pista (quello che ho fatto io 6 anni or sono).

      Approfondimenti sul metodo coniugato che hai accennato in un tuo articolo precedente?
      C - Il metodo coniugato "puro" viene descritto nell'altro articolo che pubblicheremo sul prossimo Olympian's a proposito del metodo "Westside".
      Al momento non ho intenzione di approfondire il metodo coniugato misto (mia "invenzione") se non durante le mie lezioni o in risposta a richieste specifiche.
      A proposito, sono stato anche a Columbus, nella palestra della "Westside". E' piccolissima, ma in compenso gli atleti sono enormi.

      E poi, perché non ci sono differenze (a priori) d'impostazioni per gli atleti longilinei? C. Staley affermava (letto e forse tradotto male in articolo- Internet) che esercizi come lo squat sono molto più stressanti per questi atleti rispetto ai brevilinei. Anzi consigliava movimenti di maggiore ampiezza come il power clean. Beh, tu che ne pensi sommariamente?
      C - Staley si basa su un approccio metodologico di origine sovietica. La stessa domanda mi è stata posta qualche tempo fa da Juan Carlos De Lellis, plurivittorioso preparatore della Sisley Treviso. Onestamente preferisco valutare il caso del singolo atleta, ma capisci che per lui anche una regola più generale potrebbe avere una valenza maggiore trovandosi a lavorare sempre con soggetti piuttosto alti.
      Quindi, riassumendo, non trovo necessario (né scientificamente sostanziabile) ricercare un approccio generalizzato per gli atleti longilinei. Che poi questi siano biomeccanicamente svantaggiati rispetto ai brevilinei, è ovvio, ma credo che ciò debba rientrare nel più ampio quadro delle risposte adattative del singolo.

      a livello di periodizzazione oltre alla via Bompa per gli sport di potenza quali sono le altre tendenze?
      C - Metodo coniugato, periodizzazione verticale e carico a blocchi.
      I primi due li trovi descritti nel prossimo Olympian. Tutti e tre i metodi sono esposti nelle mie lezioni/seminari.

      Meglio il ciclo 2:1 o 3:1?
      C - Le variabili sono molte. Le principali sono il livello dell'atleta, la fase dell'anno e l'andamento del carico durante il mesociclo (macrociclo nella terminologia di Bompa). Con un andamento del carico a gradini o nel caso di test massimali alla fine del mesociclo o nella fase preparatoria generale, meglio il 3:1. Con un carico a blocchi (senza test massimali alla fine del mesociclo) o nella fase pre-competitiva meglio il 2:1. La risposta è forzatamente generica.

      Ed ancora, come bisogna concepire il microciclo di scarico?
      C - La "regola" che si evince dalle esperienze sovietiche è la riduzione del 40% del volume settimanale. Ovviamente negli sport di forza/velocità/potenza l'intensità è uno stressor altrettanto importante, ma la riduzione necessaria è minore, nell'ordine del 5-10%.
      Quello che normalmente non è compreso è che già modificare soltanto una delle variabili tra volume, intensità e frequenza delle unità d'allenamento, ha un profondo effetto sui tempi di supercompensazione e sulla ritensione della forma fisica.

      Spero di esserti stato d'aiuto.

      A presto,
      Carlo Buzzichelli
      Grazie Carlo, tutto ok, esame passato... scherzavo. Certo che per forza di cose le mie domande erano generiche. Ad esempio al Westside (beato te che ci sei andato) fanno 4 settimane in cui alzano i carichi per poi riscenderli e risalire. Evidentemente questa progressione è più lenta. Non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo articolo, spero che possa superare le aspettative che stanno crescendo di giorno in giorno.
      Purtroppo, prendilo come sfogo, l'editoria italiana è scarsa e scarna. Forse (grazie anche ai tuoi artt.) qualcosa si può salvara con ON. Ad esempio, ci sono libri sugli sport di potenza (100m, weighlifting, lanci...)? Boh... Per non parlare della reperibilità dei testi stranieri. I libri di Poliquin sono introvabili (per non parlare di "Supertraining" di Verkhoshansky&Siff).
      Ti sei allenato con Dan Pfaff? Caspita! A proposito (lo so che incomincio a romperti ma chi ha "visitato" l'America non può che avere la mia invidia addosso) di diete, è vero che Maurice Greene e in generale l'HSI utilizzano la zona? Poliquin e Pfaff come al concepiscono?
      Joe Smith che metodi usa per i suoi allievi (specialmente per la pallattola di Kansas City)?
      se mi rispondi di nuovo faccio festa!
      Un saluto,
      Valerio

      PS: scrivi e riscrivi per ON, così almeno c'è qualcuno che ci parla dei metodi che solo l'editoria Americana (o quasi, qui certo che no!) pubblica

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      • The Buzz
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        #18
        Purtroppo, prendilo come sfogo, l'editoria italiana è scarsa e scarna.
        C - Noi abbiamo libri e articoli che gli americani vorrebbero e viceversa.

        I libri di Poliquin sono introvabili
        C - Negli USA "I principi di Poliquin" (in inglese) è già da collezione, il costo di mercato è di oltre 80$, io ce l'ho. Tra l'altro ho anche la prima e la seconda edizione di "Modern Trends in Strength Training" che probabilmente costano ancora di più, la versione "beta" della terza edizione e la versione finale della terza con dedica di Poliquin.

        "Supertraining" di Verkhoshansky&Siff
        C - Di questo ho l'edizione 1997 e 2000. Tra l'altro avrai letto che sono stato ospite di Siff (che mi chiama "un suo studente").

        Ti sei allenato con Dan Pfaff? Caspita!
        C - Mi ha allenato personalmente per una settimana, due volte nel 2001. E' il migliore.

        A proposito (lo so che incomincio a romperti ma chi ha "visitato" l'America non può che avere la mia invidia addosso) di diete, è vero che Maurice Greene e in generale l'HSI utilizzano la zona?
        C - Sì. Non me lo hai chiesto, ma ti dico che ho visto l'HSI allenarsi a Monaco (ho un'amica che è un'atleta di punta del club di Monaco, per cui posso allenarmi al Luis Deux senza problemi quando ci vado).
        Ho cercato di vederli anche alla UCLA (Los Angeles) ma quando sono arrivato avevano già finito l'allenamento, per cui mi sono guardato le ragazze di Bob Kersee (allenatore di Flo Jo e Gail Devers).

        Poliquin e Pfaff come al concepiscono?
        C - Pfaff non si cura più di tanto della dieta dei suoi atleti, a meno che non glielo chiedano. Alcuni hanno il dietologo personale (Bailey, Thompson). Poliquin usa approcci molto differenziati ma credo che impieghi per lo più la Metabolica e la Zona, inoltre fa larghissimo uso di integratori alimentari.

        Joe Smith che metodi usa per i suoi allievi (specialmente per la pallattola di Kansas City)?
        C - John Smith ha un approccio completamente diverso da Pfaff o da Francis; voglio scrivere un libro a riguardo dei metodi impiegati dai migliori allenatori di velocisti al mondo, per cui dovrai aspettare. Sorry.

        Invitami alla festa.

        Ciao,
        Carlo Buzzichelli
        Last edited by The Buzz; 20-04-2002, 02:07:36.

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        • valerio90
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          #19
          Originally posted by The Buzz
          Purtroppo, prendilo come sfogo, l'editoria italiana è scarsa e scarna.
          C - Noi abbiamo libri e articoli che gli americani vorrebbero e viceversa.

          I libri di Poliquin sono introvabili
          C - Negli USA "I principi di Poliquin" (in inglese) è già da collezione, il costo di mercato è di oltre 80$, io ce l'ho. Tra l'altro ho anche la prima e la seconda edizione di "Modern Trends in Strength Training" che probabilmente costano ancora di più, la versione "beta" della terza edizione e la versione finale della terza con dedica di Poliquin.

          "Supertraining" di Verkhoshansky&Siff
          C - Di questo ho l'edizione 1997 e 2000. Tra l'altro avrai letto che sono stato ospite di Siff (che mi chiama "un suo studente").

          Ti sei allenato con Dan Pfaff? Caspita!
          C - Mi ha allenato personalmente per una settimana, due volte nel 2001. E' il migliore.

          A proposito (lo so che incomincio a romperti ma chi ha "visitato" l'America non può che avere la mia invidia addosso) di diete, è vero che Maurice Greene e in generale l'HSI utilizzano la zona?
          C - Sì. Non me lo hai chiesto, ma ti dico che ho visto l'HSI allenarsi a Monaco (ho un'amica che è un'atleta di punta del club di Monaco, per cui posso allenarmi al Luis Deux senza problemi quando ci vado).
          Ho cercato di vederli anche alla UCLA (Los Angeles) ma quando sono arrivato avevano già finito l'allenamento, per cui mi sono guardato le ragazze di Bob Kersee (allenatore di Flo Jo e Gail Devers).

          Poliquin e Pfaff come al concepiscono?
          C - Pfaff non si cura più di tanto della dieta dei suoi atleti, a meno che non glielo chiedano. Alcuni hanno il dietologo personale (Bailey, Thompson). Poliquin usa approcci molto differenziati ma credo che impieghi per lo più la Metabolica e la Zona, inoltre fa larghissimo uso di integratori alimentari.

          Joe Smith che metodi usa per i suoi allievi (specialmente per la pallattola di Kansas City)?
          C - John Smith ha un approccio completamente diverso da Pfaff o da Francis; voglio scrivere un libro a riguardo dei metodi impiegati dai migliori allenatori di velocisti al mondo, per cui dovrai aspettare. Sorry.

          Invitami alla festa.

          Ciao,
          Carlo Buzzichelli
          Se scrivi un libro così (e con il rigore che hai mostrato negli artt. di ON), giuro che sarò il primo a comprarlo. Cerca di sbrigarti!
          Un saluto,
          Valerio

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            #20
            Originally posted by Armando
            Nel weightlifting, gli atleti sono sani per la durata della loro attività e diciamolo pure sono atleti dotati geneticamente, ma la maggior parte di loro a fine attvività accusa notevoli problemi alla schiena.

            Del settore giovanile del Napoli sò qualcosina..

            Find a way

            Armando
            Non credo che ci sia un aumento di infortuni una volta terminata l'attività... conosco atleti olimpionici di sollevamento pesi che non gareggiano più da almeno 3 anni e non hanno avuto alcun peggioramento. Voglio dire che slancio e strappo non sono pericolosi in se stessi ma vanno usati COL CONTAGOCCIE. Io non ho avuto quest'accortezza e perchè ero completamente circuìto dal dogma "più è meglio" e mi sono rovinato. Certo, ho vinto parecchio ma ripensandoci avrei potuto avere risultati molto MIGLIORI con MENO allenamento e più accortezza.

            Il settore giovanile è luogo di scrematura di talenti... chi resiste viene "arruolato" in programmi maratona" dei collegiali ma non è molto salutare.

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