X The Buzz

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Gigars
    Bodyweb Advanced
    • Sep 2001
    • 1085
    • 1
    • 0
    • €uropa
    • Send PM

    X The Buzz

    Ciao vorrei farti un paio di domande, spero che tu mi risponda...

    1) E' vero che i soggetti longilinei rispondono meglio sulle basse ripetizioni, ovvero 6/5?

    2) Fare tre serie al cedimento con lo stesso carico o farne una cambia qualcosa nel tempo di supercompensazione?

    3) Secondo te è vero che fare più di una serie per esercizio è semplicemente sovrallenarsi?

    4) E' meglio aggiungere serie in più o ripetizioni (forzate) in più?

    5) Ho letto che sei istruttore di terzo livello, non so cosa significhi ma immagino sia piuttosto avanzato come livello, giusto? E' stata dura arrivarci?

    Sper che tu abbia il tempo di rispondermi.

    Grazie, ciao.
  • Gigars
    Bodyweb Advanced
    • Sep 2001
    • 1085
    • 1
    • 0
    • €uropa
    • Send PM

    #2
    P.S:

    Negli altri post che ho letto mi hai dato l'impressione di essere piuttosto ben informato, parlavi di cluster, di onda di carico, ecc.
    Presumo che tu sia anche piuttosto avanzato come atleta, quindi mi chiedevo quali fossero le tue alzate migliori... te lo chiedo per farmi un'idea di quali risultati produca il BIIO "puro" a lungo termine...

    Grazie ancora.

    Commenta

    • The Buzz
      Bodyweb Member
      • Apr 2002
      • 39
      • 0
      • 0
      • Send PM

      #3
      Ciao Cigars,

      1) E' vero che i soggetti longilinei rispondono meglio sulle basse ripetizioni, ovvero 6/5?
      C - Penso che non ci sia nessuna ricerca che dimostri questo. Secondo me, il solo essere longilineo determina poco nella scelta del programma di un atleta.

      2) Fare tre serie al cedimento con lo stesso carico o farne una cambia qualcosa nel tempo di supercompensazione?
      C - Il cedimento comporta sempre un allungamento dei tempi di supercompensazione (rispetto al "non cedimento"). Oviamente il più alto volume delle tre serie rispetto alla serie unica allunga ulteriormente i tempi di supercompensazione. Questo non toglie che una serie possa essere più o meno allenante a seconda dei casi, nel senso che il livello di supercompensazione con una sola serie può non essere soddisfacentemente elevato oppure talmente rapido da portare a una involuzione prima della seduta seguente.

      3) Secondo te è vero che fare più di una serie per esercizio è semplicemente sovrallenarsi?
      C - No. La scelta di una serie come "stressor" è del tutto arbitraria, infatti, a seconda delle variabili del sovraccarico può essere sotto o sovrallenante. Non mi riferisco in particolare al bodybuilding.
      Si possono fare dieci serie di un esercizio e avere un adattamento minimo perché le variabili acute del sovraccarico non sono adeguate o farne una e andare in temporaneo sovrallenamento per un eccesso di metodiche di "densificazione" (quello che i bodybuilder chiamano di "intensificazione"; tipo stripping, forzate, negative, etc.). Con questo non voglio innescare una diatriba con i seguaci di Mentzer: ognuno segua le metodiche con cui ottiene i risultati.
      Però, tornando alla frase iniziale, le variabili acute del sovraccarico sono serie, ripetizioni, tempi di recupero e Tempo d'esecuzione; la scelta di ritenere le serie la "variabile per eccellenza" è del tutto arbitraria.

      4) E' meglio aggiungere serie in più o ripetizioni (forzate) in più?
      C - Non sono affatto un amante delle forzate.

      5) Ho letto che sei istruttore di terzo livello, non so cosa significhi ma immagino sia piuttosto avanzato come livello, giusto? E' stata dura arrivarci?
      C - Non sono un istruttore di terzo livello. Claudio Tozzi mi ha invitato a tenere una lezione sulla preparazione atletica ai "suoi" Personal Trainers di III livello e questo ho fatto, molto volentieri. Spero che in futuro si possa ripetere questa esperienza.
      La mia prima certificazione risale al 1995, dopodiché ne ho prese altre nazionali e internazionali di cui puoi leggere nel mio (semplice) sito www.carlobuzzichelli.com. Come Personal Trainer sono certificato dall'Associazione Nazionale dei Preparatori Atletici Americani (NSCA); questa è l'unica certificazione ufficialmente riconosciuta in tutti gli Stati Uniti (sebbene, di fatto, lo siano anche la ISSA e l'ACSM).

      Negli altri post che ho letto mi hai dato l'impressione di essere piuttosto ben informato, parlavi di cluster, di onda di carico, ecc.
      C - Non per essere puntiglioso, ma "Wave Loading" è meglio tradotto con "carico a onda" o "carico ondulatorio".

      Presumo che tu sia anche piuttosto avanzato come atleta, quindi mi chiedevo quali fossero le tue alzate migliori..
      C - Ho iniziato nel 1991 con il bodybuilding poiché madre natura mi aveva concepito come archetipo dell'ectomorfo, infatti a 18 anni ero 58Kg per 180cm. Dopo 5 anni (e 12kg di massa magra) ho deciso di iniziare a fare velocità: i 100m. Negli ultimi sei anni ho guadagnato ancora e il mio peso si assesta tra i 75 e i 78kg a seconda della fase dell'anno, pur non allenandomi specificamente per l'ipertrofia, se non per brevi periodi.
      Nell'ultimo anno ho avuto un problema di tendinite all'adduttore sinistro, però riesco a fare 190kg di Stop Squat con partenza a 100 gradi, 80kg di girata con incastro in semiaccosciata, 105kg di panca (Tempo 3.0.1.0), effettuate sempre con la fatica residua delle sedute in pista e senza impiego di "stimolanti"; non sono grandi numeri, però considerato da dove provengo "geneticamente" sono più che soddisfacenti.

      te lo chiedo per farmi un'idea di quali risultati produca il BIIO "puro" a lungo termine..
      C - Io non impiego il BIIO. Poiché mi diletto a fare i 100m non me la posso cavare con poche unità di allenamento alla settimana. Le ragioni di questo le puoi capire leggendo il mio articolo sulla velocità che apparirà nel prossimo numero di Olympian's o partecipando al mio prossimo seminario sulla preparazione atletica. Questo non toglie che io ritenga il BIIO un ottimo sistema per i bodybuilders.

      Spero di aver soddisfatto le tue curiosità.


      A presto,
      Carlo Buzzichelli

      Commenta

      • Gigars
        Bodyweb Advanced
        • Sep 2001
        • 1085
        • 1
        • 0
        • €uropa
        • Send PM

        #4
        Grazie per aver risposto in maniera così esauriente, riconosco che le mie domande non erano poche. Stando alle tue certificazioni attesti una preparazione davvero sconfinata, congratulazioni!
        Ciao.

        P.S. Molto interessante la tua osservazione sull'involuzione della prestazione adottando la monoserie.

        Commenta

        • Armando
          Bodyweb Member
          • Nov 2000
          • 3532
          • 5
          • 0
          • Napoli
          • Send PM

          #5
          Beh, finalmente un post che fa ritornare un pò la voglia di scrivere.
          Sono daccordo su tutto.
          A parte qualcosina sugli articoli su olympian's però tutto sommato il forum ha fatto un bell'acquisto..

          Find a way

          Armando
          Kinesiologia Sportiva
          www.armandovinci.com

          NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

          Commenta

          • The Buzz
            Bodyweb Member
            • Apr 2002
            • 39
            • 0
            • 0
            • Send PM

            #6
            Ciao Armando,

            Fammi sapere su cosa non sei d'accordo negli articoli apparsi su Olympian's, così ne discutiamo.

            A presto,
            Carlo Buzzichelli

            Commenta

            • MISTER X
              Bodyweb Member
              • Dec 2000
              • 53747
              • 26
              • 0
              • Send PM

              #7
              bel post.

              molto interessante quello detto da BUZZ.

              spero tu rimanga con noi.

              Commenta

              • valerio90
                Bodyweb Member
                • Feb 2002
                • 404
                • 0
                • 0
                • Send PM

                #8
                Originally posted by The Buzz
                Ciao Cigars,

                1) E' vero che i soggetti longilinei rispondono meglio sulle basse ripetizioni, ovvero 6/5?
                C - Penso che non ci sia nessuna ricerca che dimostri questo. Secondo me, il solo essere longilineo determina poco nella scelta del programma di un atleta.

                2) Fare tre serie al cedimento con lo stesso carico o farne una cambia qualcosa nel tempo di supercompensazione?
                C - Il cedimento comporta sempre un allungamento dei tempi di supercompensazione (rispetto al "non cedimento"). Oviamente il più alto volume delle tre serie rispetto alla serie unica allunga ulteriormente i tempi di supercompensazione. Questo non toglie che una serie possa essere più o meno allenante a seconda dei casi, nel senso che il livello di supercompensazione con una sola serie può non essere soddisfacentemente elevato oppure talmente rapido da portare a una involuzione prima della seduta seguente.

                3) Secondo te è vero che fare più di una serie per esercizio è semplicemente sovrallenarsi?
                C - No. La scelta di una serie come "stressor" è del tutto arbitraria, infatti, a seconda delle variabili del sovraccarico può essere sotto o sovrallenante. Non mi riferisco in particolare al bodybuilding.
                Si possono fare dieci serie di un esercizio e avere un adattamento minimo perché le variabili acute del sovraccarico non sono adeguate o farne una e andare in temporaneo sovrallenamento per un eccesso di metodiche di "densificazione" (quello che i bodybuilder chiamano di "intensificazione"; tipo stripping, forzate, negative, etc.). Con questo non voglio innescare una diatriba con i seguaci di Mentzer: ognuno segua le metodiche con cui ottiene i risultati.
                Però, tornando alla frase iniziale, le variabili acute del sovraccarico sono serie, ripetizioni, tempi di recupero e Tempo d'esecuzione; la scelta di ritenere le serie la "variabile per eccellenza" è del tutto arbitraria.

                4) E' meglio aggiungere serie in più o ripetizioni (forzate) in più?
                C - Non sono affatto un amante delle forzate.

                5) Ho letto che sei istruttore di terzo livello, non so cosa significhi ma immagino sia piuttosto avanzato come livello, giusto? E' stata dura arrivarci?
                C - Non sono un istruttore di terzo livello. Claudio Tozzi mi ha invitato a tenere una lezione sulla preparazione atletica ai "suoi" Personal Trainers di III livello e questo ho fatto, molto volentieri. Spero che in futuro si possa ripetere questa esperienza.
                La mia prima certificazione risale al 1995, dopodiché ne ho prese altre nazionali e internazionali di cui puoi leggere nel mio (semplice) sito www.carlobuzzichelli.com. Come Personal Trainer sono certificato dall'Associazione Nazionale dei Preparatori Atletici Americani (NSCA); questa è l'unica certificazione ufficialmente riconosciuta in tutti gli Stati Uniti (sebbene, di fatto, lo siano anche la ISSA e l'ACSM).

                Negli altri post che ho letto mi hai dato l'impressione di essere piuttosto ben informato, parlavi di cluster, di onda di carico, ecc.
                C - Non per essere puntiglioso, ma "Wave Loading" è meglio tradotto con "carico a onda" o "carico ondulatorio".

                Presumo che tu sia anche piuttosto avanzato come atleta, quindi mi chiedevo quali fossero le tue alzate migliori..
                C - Ho iniziato nel 1991 con il bodybuilding poiché madre natura mi aveva concepito come archetipo dell'ectomorfo, infatti a 18 anni ero 58Kg per 180cm. Dopo 5 anni (e 12kg di massa magra) ho deciso di iniziare a fare velocità: i 100m. Negli ultimi sei anni ho guadagnato ancora e il mio peso si assesta tra i 75 e i 78kg a seconda della fase dell'anno, pur non allenandomi specificamente per l'ipertrofia, se non per brevi periodi.
                Nell'ultimo anno ho avuto un problema di tendinite all'adduttore sinistro, però riesco a fare 190kg di Stop Squat con partenza a 100 gradi, 80kg di girata con incastro in semiaccosciata, 105kg di panca (Tempo 3.0.1.0), effettuate sempre con la fatica residua delle sedute in pista e senza impiego di "stimolanti"; non sono grandi numeri, però considerato da dove provengo "geneticamente" sono più che soddisfacenti.

                te lo chiedo per farmi un'idea di quali risultati produca il BIIO "puro" a lungo termine..
                C - Io non impiego il BIIO. Poiché mi diletto a fare i 100m non me la posso cavare con poche unità di allenamento alla settimana. Le ragioni di questo le puoi capire leggendo il mio articolo sulla velocità che apparirà nel prossimo numero di Olympian's o partecipando al mio prossimo seminario sulla preparazione atletica. Questo non toglie che io ritenga il BIIO un ottimo sistema per i bodybuilders.

                Spero di aver soddisfatto le tue curiosità.


                A presto,
                Carlo Buzzichelli
                Cavoli! Finalmente sono riuscito a leggerti in questo forum, sei una delle penne che più apprezzo in ON! Wow. Una curiosità (dato che per il resto avrei risposto come te). Sulla velocità ne parlerai prossimamente. Approfondimenti sul metodo coniugato che hai accennato in un tuo articolo precedente? E poi, perché non ci sono differenze (a priori) d'impostazioni per gli atleti longilinei? C. Staley affermava (letto e forse tradotto male in articolo- Internet) che esercizi come lo squat sono molto più stressanti per questi atleti rispetto ai brevilinei. Anzi consigliava movimenti di maggiore ampiezza come il power clean. Beh, tu che ne pensi sommariamente?
                Un saluto,
                Valerio

                PS: a livello di periodizzazione oltre alla via Bompa per gli sport di potenza quali sono le altre tendenze? Meglio il ciclo 2:1 o 3:1? Ed ancora, come bisogna concepire il microciclo di scarico?
                Ti prego rispondimi così ci guadagneremo in 10 000 in questo forum

                Commenta

                • The Buzz
                  Bodyweb Member
                  • Apr 2002
                  • 39
                  • 0
                  • 0
                  • Send PM

                  #9
                  Ciao Valerio,

                  Al mio arrivo in questo forum è del tutto casuale. Infatti ne ho sentito parlare da Claudio Tozzi e da un suo allievo quando sono andato a Roma a tenere la lezione sulla preparazione atletica (a cui ti consiglierei di partecipare la prossima volta).

                  Sulla velocità ne parlerai prossimamente.
                  C - L'articolo sulla velocità che apparirà sul prossimo Olympian's si riferisce specificamente al passaggio dalla palestra alla pista (quello che ho fatto io 6 anni or sono).

                  Approfondimenti sul metodo coniugato che hai accennato in un tuo articolo precedente?
                  C - Il metodo coniugato "puro" viene descritto nell'altro articolo che pubblicheremo sul prossimo Olympian's a proposito del metodo "Westside".
                  Al momento non ho intenzione di approfondire il metodo coniugato misto (mia "invenzione") se non durante le mie lezioni o in risposta a richieste specifiche.
                  A proposito, sono stato anche a Columbus, nella palestra della "Westside". E' piccolissima, ma in compenso gli atleti sono enormi.

                  E poi, perché non ci sono differenze (a priori) d'impostazioni per gli atleti longilinei? C. Staley affermava (letto e forse tradotto male in articolo- Internet) che esercizi come lo squat sono molto più stressanti per questi atleti rispetto ai brevilinei. Anzi consigliava movimenti di maggiore ampiezza come il power clean. Beh, tu che ne pensi sommariamente?
                  C - Staley si basa su un approccio metodologico di origine sovietica. La stessa domanda mi è stata posta qualche tempo fa da Juan Carlos De Lellis, plurivittorioso preparatore della Sisley Treviso. Onestamente preferisco valutare il caso del singolo atleta, ma capisci che per lui anche una regola più generale potrebbe avere una valenza maggiore trovandosi a lavorare sempre con soggetti piuttosto alti.
                  Quindi, riassumendo, non trovo necessario (né scientificamente sostanziabile) ricercare un approccio generalizzato per gli atleti longilinei. Che poi questi siano biomeccanicamente svantaggiati rispetto ai brevilinei, è ovvio, ma credo che ciò debba rientrare nel più ampio quadro delle risposte adattative del singolo.

                  a livello di periodizzazione oltre alla via Bompa per gli sport di potenza quali sono le altre tendenze?
                  C - Metodo coniugato, periodizzazione verticale e carico a blocchi.
                  I primi due li trovi descritti nel prossimo Olympian. Tutti e tre i metodi sono esposti nelle mie lezioni/seminari.

                  Meglio il ciclo 2:1 o 3:1?
                  C - Le variabili sono molte. Le principali sono il livello dell'atleta, la fase dell'anno e l'andamento del carico durante il mesociclo (macrociclo nella terminologia di Bompa). Con un andamento del carico a gradini o nel caso di test massimali alla fine del mesociclo o nella fase preparatoria generale, meglio il 3:1. Con un carico a blocchi (senza test massimali alla fine del mesociclo) o nella fase pre-competitiva meglio il 2:1. La risposta è forzatamente generica.

                  Ed ancora, come bisogna concepire il microciclo di scarico?
                  C - La "regola" che si evince dalle esperienze sovietiche è la riduzione del 40% del volume settimanale. Ovviamente negli sport di forza/velocità/potenza l'intensità è uno stressor altrettanto importante, ma la riduzione necessaria è minore, nell'ordine del 5-10%.
                  Quello che normalmente non è compreso è che già modificare soltanto una delle variabili tra volume, intensità e frequenza delle unità d'allenamento, ha un profondo effetto sui tempi di supercompensazione e sulla ritensione della forma fisica.

                  Spero di esserti stato d'aiuto.

                  A presto,
                  Carlo Buzzichelli

                  Commenta

                  • Armando
                    Bodyweb Member
                    • Nov 2000
                    • 3532
                    • 5
                    • 0
                    • Napoli
                    • Send PM

                    #10
                    Ciao Carlo, leggo i tuoi articoli su olympian's e si vede che hai avuto un indirizzo sulla preparazione di tipo classico.
                    Ovvero alta specificità utilizzando in palestra movimenti che imitano ciò che si fa sul campo e l'uso di movimenti esplosivi che dovrebbero rendere più veloci.
                    Beh, personalmente non sono tanto daccordo su questi due aspetti, anche perchè vedo la cosa in diversa prospettiva, ma con ciò non dico che il metodo classico non è efficace.
                    Prima di tutto per un fatto di sicurezza, fare per esempio jump-squat, a mio parere pone dello stress eccessivo sulle articolazioni.
                    Saltare con un carico pesante, può in teoria far pensare ad uno sviluppo del salto maggiore senza peso.
                    Ma le ginocchia?
                    In più i movimenti olimpici sono potenzialmente pericolosi, se non pericolosi nel lungo termine per quasi la maggior parte degli atleti.
                    La colonna vertebrale è colpita in modo ripetuto e soprattutto compressa in modo eccessivo, soprattutto nella fase di caricamento dello slancio e la finale dello strappo.
                    E la colonna vertebrale è la base per un atleta in buone codizioni sia fisiche che mentali.
                    Da come vedo io le cose, nel metodo classico si pone troppa importanza a ciò che si deve fare sul campo da gioco (o altro) perdendo un pò d'occhio la razionalità dei gesti fatti compiere a dun atleta.
                    Per esempio, in palestre di Kick Boxing, si fa boxe e si calcia con pesi attaccati alle caviglie, cosa estremamente deleteria!
                    Il braccio si ferma a casua del "fine corsa" ma lo slancio causato dal peso continua nella sua traiettoria, causando danni spiacevoli.
                    Credo che la scienza della velocità e permettitmi anche in parte dell'allenamento, si sia fermata a modelli per lo più est europei poi trasportati in America, senza mai avere un rinnovamento.

                    In più aggiungo due cose:

                    1) Non ho ben capito cosa intendevi diere sul TUT (time under tension) a pagina 153 (fig 8) del numero 48 di olympian's (meglio, ho una mia idea, però non so se corretta o sbagliata )

                    2) Sempre nell stesso numero leggo dei metodi per il decremento dei tempi di recupero che il migliore a tuo parere sia il massaggio.
                    Non sono molto daccordo, poiche massaggiando si fa un lavoro molto generale, utile, ma la cosa finisce lì.
                    L'ART (che poi ruba in parte il rilassamento della fascia dalla kinesiologia) e l'agopontura sono ultra efficaci.
                    Posso portarti un esempio pratico e lampante.
                    Io studio da qualche anno kinesiologia specializzata, una medicina olistica, alternativa.
                    Diciamo che prende il meglio da agopuntura, digitopressione, chiropratica, lavori di integrazione celebrale ecc...
                    Ho assistito, per quanto possibile al mio livello, il recuper di mio padre, che ha avuto una frattura del malleolo peronale, con conseguente operazione e impianto di una placca.
                    Bene, con due sedute di agopressione, la funzionalità del piede e il gonfiore sono praticamente migliorati del 50%.
                    In più, un muscolo fermo 30 giorni è "intasato" metabolicamente, e sono riuscito a riattivarlo semplicemente toccando dei punti specifici.
                    Diciamo 3 sedute e risultati, a mio parere eccellenti.
                    Ci sono possibilità anche di recupero post allenamento molto efficaci.
                    Personalmente ho provato l'agopuntura dopo l'allenamento con i pesi e l'ho trovata eccellente, forse perchè l'agopuntore è cinese.
                    Quindi eviterei di sminuire alcune metodiche, come in ogni campo ci sono i cialtroni, i meno bravi, i bravi e i "guru".

                    Ultima cosa, cosa pensi del metodo utilizzato al Westside.
                    Alcune metodiche come gli speed day sono interessanti, oltre che l'uso degli elastici e catene, ma non credi che alcuni esercizi siano eccessivamente pericolosi? (tipo box squat, good-morning).

                    Finisco dicendo che questo non è un post polemico contro di te, o i metodi che tu apprezzi e utilizzi, ma solo un modo per fare 2 chiacchiere.

                    Ciao!

                    Find a way

                    Armando
                    Kinesiologia Sportiva
                    www.armandovinci.com

                    NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

                    Commenta

                    • The Buzz
                      Bodyweb Member
                      • Apr 2002
                      • 39
                      • 0
                      • 0
                      • Send PM

                      #11
                      Ciao Armando,

                      leggo i tuoi articoli su olympian's e si vede che hai avuto un indirizzo sulla preparazione di tipo classico.
                      C - Questa è una tua interpretazione, infatti le mie metodiche sono spesse considerate "rivoluzionarie" dai preparatori "classici". In fondo capisco che sia difficile trarre una conclusione sul mio metodo di lavoro da quel solo articolo (che in alcuni punti è volutamente non approfondito).

                      Ovvero alta specificità utilizzando in palestra movimenti che imitano ciò che si fa sul campo e l'uso di movimenti esplosivi che dovrebbero rendere più veloci.
                      C - La specificità e l'imitazione sono due concetti completamenti diversi. Gli esercizi d'imitazione sono i cosidetti esercizi "speciali" che io impiego in misura molto limitata.

                      ma con ciò non dico che il metodo classico non è efficace.
                      C - In definitiva, nella preparazione atletica, l'efficacia, intesa come transfer sul campo/pista, è ciò che importa di più.

                      Prima di tutto per un fatto di sicurezza, fare per esempio jump-squat, a mio parere pone dello stress eccessivo sulle articolazioni.
                      C - Gli esercizi fatti correttamente e con un carico progressivo con soggetti che non abbiano una patologia in corso o che ne siano predisposti sono del tutto sicuri. Gli esercizi di per sé non sono né buoni né cattivi.

                      Saltare con un carico pesante, può in teoria far pensare ad uno sviluppo del salto maggiore senza peso.
                      C - Per prima cosa il carico da impiegare nel Jump Squat è generalmente pittosto basso (se hai letto le mie tabelle consiglio in genere dal 20 al 30% del peso corporeo) e comunque si deve rispettare certi tempi d'appoggio che con pesi importanti non sono neppure possibili, e quando lo sono è perché l'atleta è strutturato in modo da poter sostenere tali carichi.
                      Puoi togliere "in teoria" perché l'efficacia degli esercizi ballistici sulla velocità d'espressione della forza è più che comprovata. Lo si può anche derivare semplicemente dalla formula F=m.a, per cui allenando il fattore "a" si ha un incremento della RFD (rate of force development).
                      Al prossimo congresso dell'Associazione Italiana Preparatori Atletici Calcio verrà presentato il risultato del Metodo Coniugato Misto sulla forza (forza massimale dinamica, forza esplosiva e coordinazione intermuscolare) dei giocatori del settore giovanile del Napoli (la Primavera è attualmente 3° a 4 punti dalla prima), le misurazioni sono state effettuate con il Dyna-Biopsy.


                      In più i movimenti olimpici sono potenzialmente pericolosi, se non pericolosi nel lungo termine per quasi la maggior parte degli atleti.
                      C - Il sollevamento olimpico è lo sport con minor numero di infortuni in assoluto, questo basterebbe a rispondere a questa obiezione; però anche in questo caso devo precisare che gli esercizi devono essere eseguiti con tecnica perfetta. Qualche settimana fa ho spedito un programma a un velocista Keniano, tra i favoriti ai prossimi mondiali juniores in Jamaica per i 400m. Il suo allenatore per la forza mi ha chiamato per mostrargli di persona alcuni esercizi di cui avevo scritto. Una volta incontrato l'atleta e testate le sue capacità esecutive e le sue limitazioni fisiche (problemi articolari e muscolari dovuti alla genetica e ad infortuni) ho dovuto regredire nella scelta degli esercizi fino a fargli fare, ad esempio, il mezzo squat alla smith machine (che per me è un esercizio orrifico). Questo per farti capire che nella preparazione atletica si abbisogna di grande elasticità mentale e non esistono formule da applicare pedissequamente a tutti gli atleti.

                      Per esempio, in palestre di Kick Boxing, si fa boxe e si calcia con pesi attaccati alle caviglie, cosa estremamente deleteria!
                      C - Anche questo è un esercizio "speciale", uno di quelli a cui sono contrario. Lo si evince anche dalla mia risposta all'allenatore di pallavolo Zoppellaro.

                      Credo che la scienza della velocità e permettitmi anche in parte dell'allenamento, si sia fermata a modelli per lo più est europei poi trasportati in America, senza mai avere un rinnovamento.
                      C - Alcuni autori dell'Est Europeo sono forti sostenitori degli esercizi speciali e negli USA attualmente c'è questa moda del "functional training" (un'esasperazione del concetto di specificità), però ti assicuro che i preparatori atletici bravi e "veri", che sono quelli che lavorano quotidianamente con decine di atleti, non quelli che lo sono per auto-certificazione, sanno piuttosto bene come muoversi. Quello che giunge alla "massa" tramite le riviste di fitness è soltanto ciò che è "modaiolo" e molto scevro dei fondamenti tecnico-scientifici.

                      1) Non ho ben capito cosa intendevi diere sul TUT (time under tension) a pagina 153 (fig 8) del numero 48 di olympian's (meglio, ho una mia idea, però non so se corretta o sbagliata )
                      C - L'applicazione pratica (e un'ulteriore spiegazione teorica) della figura 8 la potrai leggere nell'articolo di Chris Thibaudeau che apparirà nel prossimo numero di Olympian's .

                      Sempre nell stesso numero leggo dei metodi per il decremento dei tempi di recupero che il migliore a tuo parere sia il massaggio.
                      Non sono molto daccordo, poiche massaggiando si fa un lavoro molto generale, utile, ma la cosa finisce lì.
                      L'ART (che poi ruba in parte il rilassamento della fascia dalla kinesiologia) e l'agopontura sono ultra efficaci.
                      C - I metodi non erano in ordine di preferenza. Ovviamente li uso tutti, quindi non ho bisogno di ulteriori prove d'efficacia di un metodo piuttosto che un altro. A seconda dei casi decido quale impiegare. tra l'altro uso molto l'agopuntura.

                      Alcune metodiche come gli speed day sono interessanti, oltre che l'uso degli elastici e catene, ma non credi che alcuni esercizi siano eccessivamente pericolosi? (tipo box squat, good-morning).
                      C - Il Box Squat e il Good Morning (in particolare quello da seduti)possono essere MOLTO pericolosi per la spina lombare se eseguiti in maniera non corretta. Altrimenti sono esercizi come gli altri.
                      Se vedessi le misure dei Westsider capiresti perché non hanno problemi con il Good Morning.


                      Mi sembra che nell'articolo sul MCM ho sottolineato più volte l'importanza della proficienza tecnica dell'atleta, la scelta degli esercizi si basa molto su questa.

                      Come ho modo di dire nelle mie lezioni/seminari, il "gurismo" è un fenomeno tipico delle situazioni in cui ci sono grossi interessi economici. Direi che Claudio Tozzi è un'eccezione, perché animato da vera passione per lo sport del bodybuilding.
                      In altri casi il "catechizzare" gli adepti facendo loro vedere un mondo manicheo in cui la verità sta tutta da una parte e si fonda su paradigmi che assomigliano più ad atti di fede che a fondamenti scientifici ha portato, in realtà, a una scarsa circolazione delle informazioni e a una bassa predisposizione alla dialettica tra le varie posizioni teoriche (o meglio terico-economiche) del bodybuilding. Nella preparazione atletica o nell'ambiente della scienza dello sport, in particolare anglo-sassone, ti assicuro che è totalmente diverso, anche perché gli interessi economici sono più bassi e il livello degli interlocutori è quasi sempre accademico.
                      Spero di poter portare un po' di questa predisposizione alla dialettica nel mondo del fitness italiano, ma non mi faccio illusioni sul numero delle persone che accetteranno questo approccio, d'altra parte, come dice Moretti, <<sarò sempre d'accordo con la minoranza>>.

                      A presto,
                      Carlo Buzzichelli
                      Last edited by The Buzz; 19-04-2002, 15:08:28.

                      Commenta

                      • PANTERA
                        Bodyweb Member
                        • Nov 2001
                        • 1211
                        • 1
                        • 0
                        • Giungla
                        • Send PM

                        #12
                        Questo post sta diventando da repertorio


                        "E' certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non puo volere che ciò che vuole."
                        Shopenauer

                        Commenta

                        • MISTER X
                          Bodyweb Member
                          • Dec 2000
                          • 53747
                          • 26
                          • 0
                          • Send PM

                          #13
                          Originally posted by PANTERA
                          Questo post sta diventando da repertorio
                          io sono estasiato quando ci sono post così.

                          Commenta

                          • flexer77
                            Bodyweb Senior
                            • Apr 2001
                            • 11993
                            • 3
                            • 33
                            • Send PM

                            #14
                            io invece ci capisco una cippa di minkia,.
                            scusasse la gnoranza.

                            Commenta

                            • Armando
                              Bodyweb Member
                              • Nov 2000
                              • 3532
                              • 5
                              • 0
                              • Napoli
                              • Send PM

                              #15
                              Grazie della risposta, ma su alcune cose rimango in disaccordo.
                              Per esempio, è vera la foruma F= m*a, dove uno può scegliere di lavorare sull'accelerazione, ma la teoria è una cosa la pratica è un' altra.
                              Lo stress balistico sui tessuti è elevato.
                              Nel weightlifting, gli atleti sono sani per la durata della loro attività e diciamolo pure sono atleti dotati geneticamente, ma la maggior parte di loro a fine attvività accusa notevoli problemi alla schiena.
                              Poi non tutti hanno a disposizione uno staff medico che risolve i problemi appena compaiono.

                              Sugli esercizi che non sono nè buoni ne cattivi, avrei da ridire, un good morning è pericoloso, indipendentemente dalla tecnica usata.
                              Idem per la panca al collo, le parallele con pieno raggio di movimento ecc.
                              Il bene è il male è ovunque...

                              Del settore giovanile del Napoli sò qualcosina..

                              Per il resto...buon lavoro e continua a scrivere a lungo su olympian's!

                              Find a way

                              Armando
                              Kinesiologia Sportiva
                              www.armandovinci.com

                              NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

                              Commenta

                              Working...
                              X