Cosa cambia se un esercizio qualsiasi viene eseguito velocemente o lentamente? Tipo la panca: alzate veloci e poi subito si scende o piano piano (sempre a parità di carico)?
Velocità d'esecuzione degli esercizi
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Pare che la parte piu' produttiva di un movimento sia la fase eccentrica cioe' negativa se tu effettui un alzata esplosiva per poi rallentare molto il ritorno enfatizzi molto la negativa e questo sulla carta dovrebbe essere molto produttivo.
ciaoEnrico e stop!
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Sul numero di ON attuale c'è un bell'articolo di Haycock dove spiega alcune particolarità sulla velocità ideale di un movimento per l'aumento di ipertrofia.
In breve e come al solito la fase eccentrica è la fase più produttiva per l'aumento di massa.
Comunque riguardo alla velocità la cadenza giusta deve essere tra i 3 ed i 5 secondi sia nella fase eccentrica che in quella concentrica.
Una cadenza troppo lenta (il Super Slow per fare un esempio) ovvero oltre i 5 secondi può portare ad una scarsa possibilità di apportare ipertrofia.
Secondo gli studi fatti una cadenza troppo lenta rende il movimento per il muscolo come quasi un movimento isometrico con quindi una reale scarsa possibilità di aumento di massa.
Ciao.
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Quindi secondo voi dovrei (in particolar modo per la panca) fare un alzata esplosiva, quindi abbastanza veloce, e poi scendere con più calma (fase negativa) diciamo 3 secondi?
Sarebbe la cadenza migliore per mettere massa?"Di tutte le specie non sopravvive la più forte o la più intelligente ma quella che meglio riesce ad adattarsi ai cambiamenti" C. Darwin
Hardgainer
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Re: Velocità d'esecuzione degli esercizi
Originally posted by Smilzo
Cosa cambia se un esercizio qualsiasi viene eseguito velocemente o lentamente? Tipo la panca: alzate veloci e poi subito si scende o piano piano (sempre a parità di carico)?
Per Buzzichelli un'esecuzione più esplosiva della fase concentrica (la discesa deve essere sempre controllata, più o meno) produce (ovviamente) più tensione, però (ovviamente) tale tensione ha durata minore.
ALcuni studi hanno messo in evidenza che la variazione ciclica (non solo dei carichi ma anche) delle variazioni di velocità produce maggiori effetti sulla forza (e probabilmente anche sull'ipertrofia data anche la natura delle diverse fibre toccate).
Un saluto,
Valerio
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