accidenti Paolo è una vita........so dei tuoi impegni.
comunque meglio sentirti raramente che mai.
vi sono nel tuo scritto alcuni punti fondamentali per chi volesse aprirsi alla prepazione fisica di atleti.
si evincono concetti generali quali:
a) specificità: si parla di panca, quindi di esercizio e di sua modalità esecutiva che si riconduce necessariamente alla tipologia di contrazione: che cosa voglio ottenere? con quale dispendio energetico? con quale probabilità di infortunio?.
b) di "guadagno" prodotto in termini di vantaggio nell'espressione di forza del gesto specifico.
c) di indice di correlazione tra ciò che un preparatore richiede in palestra all'atleta e ciò che l'allenatore richiede sul campo all'atleta.
d) di"reversibilità degli effetti" ovvero transfert degli effetti: esempio se sollevo più pesante e corro più forte, allora sino a che punto sollevare più pesante?
e) schemi motori e loro maturazione: tempo addietro proprio qui parlai della necessità di inserire l'allenamento con indirizzo di forza nei ragazzi prima ancora di apprendere la tecnica dei sollevamenti, proprio perchè in grado di affinare precocemente alcuni schemi motori.
più nello specifico, non è diagnosi definitiva:
una panca realizzata con l'inversione rapida del movimento è annessa nelle esercitazioni d'urto a mio parere "misto" o "combinato".
sarebbe a tutti gli effetti d'urto se il carico esterno fosse quasi nullo, oppure nel caso dei plio-pushup da varie altezze.
vediamolo a rallentatore, tu in questo sei molto bravo, il bilancere cade, la forza applicata sull'asta è inferiore al peso esercitato dal bilancere, quando avviene l'impatto sulla spugna o sul torace (sono due elementi "elastici" differenti ma non facciamo ora differenze) avviene l'inversione del movimento.
questa fase dovrebbe essere una forza di ammortizzazione, apparato motorio e sistema nervoso sono costretti a reagire alle condizione esterne con un livello veramente elevato di attività contrattile dei muscoli.
Quanto è interessante è la velocità di inversione del movimento, una elevata inversione significa elevata velocità di contrazione muscolare nella fase di spinta, infatti una parte del potenziale di caduta viene trasformata, per effetto del rapido passaggio da eccentrico a concentrico, in supplemento di forza per il lavoro superante.
la questione è codificarne la posizione di partenza, la "preparazione" neuromuscolare per questo tipo di esecuzione, il posizionamento e l'eventuale spostamento (scivolamento) delle mani in fase di volo (eccentrico), la brachistocrona o percorso ottimale del bilancere.
Per concludere e salutare ancora Paolo, vorrei sottolineare quanto già scritto da Paolo, esiste un dialogo in frequenza tra cervello e periferia, molti studiosi confermano "l'ascolto" del segnale trasdotto dalla fibra, si può cioè "ascoltare" il muscolo durante una contrazione isometrica, ma c'è di più esisterebbe una correlazione tra le vibrazioni meccaniche (vibromiografia) del muscolo e la sua attività elettrica (elettromiografia), ecco che assumerebbe grande importanza comprendere come e che cosa avviene nel muscolo durante la fase eccentrica della panca ( le variazioni di forza contrattile determinano vibrazioni in tutto l'apparato muscolare) eseguita in modo standard rispetto ad una esecuzione con tempo di inversione del movimento volutamente breve.
ciao paolo a presto.
comunque meglio sentirti raramente che mai.
vi sono nel tuo scritto alcuni punti fondamentali per chi volesse aprirsi alla prepazione fisica di atleti.
si evincono concetti generali quali:
a) specificità: si parla di panca, quindi di esercizio e di sua modalità esecutiva che si riconduce necessariamente alla tipologia di contrazione: che cosa voglio ottenere? con quale dispendio energetico? con quale probabilità di infortunio?.
b) di "guadagno" prodotto in termini di vantaggio nell'espressione di forza del gesto specifico.
c) di indice di correlazione tra ciò che un preparatore richiede in palestra all'atleta e ciò che l'allenatore richiede sul campo all'atleta.
d) di"reversibilità degli effetti" ovvero transfert degli effetti: esempio se sollevo più pesante e corro più forte, allora sino a che punto sollevare più pesante?
e) schemi motori e loro maturazione: tempo addietro proprio qui parlai della necessità di inserire l'allenamento con indirizzo di forza nei ragazzi prima ancora di apprendere la tecnica dei sollevamenti, proprio perchè in grado di affinare precocemente alcuni schemi motori.
più nello specifico, non è diagnosi definitiva:
una panca realizzata con l'inversione rapida del movimento è annessa nelle esercitazioni d'urto a mio parere "misto" o "combinato".
sarebbe a tutti gli effetti d'urto se il carico esterno fosse quasi nullo, oppure nel caso dei plio-pushup da varie altezze.
vediamolo a rallentatore, tu in questo sei molto bravo, il bilancere cade, la forza applicata sull'asta è inferiore al peso esercitato dal bilancere, quando avviene l'impatto sulla spugna o sul torace (sono due elementi "elastici" differenti ma non facciamo ora differenze) avviene l'inversione del movimento.
questa fase dovrebbe essere una forza di ammortizzazione, apparato motorio e sistema nervoso sono costretti a reagire alle condizione esterne con un livello veramente elevato di attività contrattile dei muscoli.
Quanto è interessante è la velocità di inversione del movimento, una elevata inversione significa elevata velocità di contrazione muscolare nella fase di spinta, infatti una parte del potenziale di caduta viene trasformata, per effetto del rapido passaggio da eccentrico a concentrico, in supplemento di forza per il lavoro superante.
la questione è codificarne la posizione di partenza, la "preparazione" neuromuscolare per questo tipo di esecuzione, il posizionamento e l'eventuale spostamento (scivolamento) delle mani in fase di volo (eccentrico), la brachistocrona o percorso ottimale del bilancere.
Per concludere e salutare ancora Paolo, vorrei sottolineare quanto già scritto da Paolo, esiste un dialogo in frequenza tra cervello e periferia, molti studiosi confermano "l'ascolto" del segnale trasdotto dalla fibra, si può cioè "ascoltare" il muscolo durante una contrazione isometrica, ma c'è di più esisterebbe una correlazione tra le vibrazioni meccaniche (vibromiografia) del muscolo e la sua attività elettrica (elettromiografia), ecco che assumerebbe grande importanza comprendere come e che cosa avviene nel muscolo durante la fase eccentrica della panca ( le variazioni di forza contrattile determinano vibrazioni in tutto l'apparato muscolare) eseguita in modo standard rispetto ad una esecuzione con tempo di inversione del movimento volutamente breve.
ciao paolo a presto.
Commenta