Per chi alterna esercizi di spinta a esercizi di trazione il problema si minimizza, in quanto sia in stile HIT (dove la pausa si avvicina a 0 secondi) sia utilizzando altri metodi il tempo dipende più che altro dal recupero dallo sforzo precedente.
Altra storia se si devono eseguire 2 o più esercizi di spinta (o di trazione). L'ottimale sarebbero i fatidici 8 minuti per la ricostruzione completa dell'ATP, ma così facendo allungheremmo troppo il volume dell'allenamento e avremmo altri effetti negativi dovuti a sbalzi di intensità, cose non propriamente produttive.
Preciso che, naturalmente, si escludono esercizi fatti in superserie e tecniche particolari che prevedono determinati tempi di recupero. Per essere il più chiaro possibile faccio un esempio: panca piana seguita da lento, oppure panca piana seguita da panca stretta. Il primo problema già deriva dal numero di serie per singolo esercizio (se non lavoriamo in monoserie); in seguito, il recupero previsto passando all'altro esercizio deve essere sicuramente maggiore di quello relativo a quello fra le serie dello stesso. Per le serie dello stesso, a sua volta, possiamo fidarci dei vari metodi, tutti più o meno validi, che non cito per non annoiare.
Volevo invece porre la vostra attenzione sull'altro tempo di recupero nominato, quello occorrente quando si passa ad altro esercizio dello stesso genere (spinta o trazione). Personalmente ritengo che una persona che abbia deciso di effettuare più esercizi dello stesso genere in sequenza, deve aver deciso forzatamente di allontanarsi dai metodi simil HIT, quindi deve essere disposto a non eseguire un circuito con pause molto brevi, ma a dare maggiore importanza al fattore recupero per dare il massimo in ogni esercizio: filosofia esattamente opposta a quella HIT.
Mi scuso per la logorroità di queste disquisizione e volevo sapere un vostro parere sugli effettivi tempi, a vostro giudizio, da adottare nel caso ci si sia allontanati dai simil HIT.
Grazie
Altra storia se si devono eseguire 2 o più esercizi di spinta (o di trazione). L'ottimale sarebbero i fatidici 8 minuti per la ricostruzione completa dell'ATP, ma così facendo allungheremmo troppo il volume dell'allenamento e avremmo altri effetti negativi dovuti a sbalzi di intensità, cose non propriamente produttive.
Preciso che, naturalmente, si escludono esercizi fatti in superserie e tecniche particolari che prevedono determinati tempi di recupero. Per essere il più chiaro possibile faccio un esempio: panca piana seguita da lento, oppure panca piana seguita da panca stretta. Il primo problema già deriva dal numero di serie per singolo esercizio (se non lavoriamo in monoserie); in seguito, il recupero previsto passando all'altro esercizio deve essere sicuramente maggiore di quello relativo a quello fra le serie dello stesso. Per le serie dello stesso, a sua volta, possiamo fidarci dei vari metodi, tutti più o meno validi, che non cito per non annoiare.
Volevo invece porre la vostra attenzione sull'altro tempo di recupero nominato, quello occorrente quando si passa ad altro esercizio dello stesso genere (spinta o trazione). Personalmente ritengo che una persona che abbia deciso di effettuare più esercizi dello stesso genere in sequenza, deve aver deciso forzatamente di allontanarsi dai metodi simil HIT, quindi deve essere disposto a non eseguire un circuito con pause molto brevi, ma a dare maggiore importanza al fattore recupero per dare il massimo in ogni esercizio: filosofia esattamente opposta a quella HIT.
Mi scuso per la logorroità di queste disquisizione e volevo sapere un vostro parere sugli effettivi tempi, a vostro giudizio, da adottare nel caso ci si sia allontanati dai simil HIT.
Grazie
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