Originariamente Scritto da Manx
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le forze di taglio sulle ginocchia sono ben maggiore nello squat al parallelo, in quanto la tensione non viene scaricata...ma immagazzinata tutta sulle ginocchia. Prova, anche a corpo libero, e poi confronta le sensazioni...un conto passare per il parallelo un conto "fermarsi".
Lo stesso ironpaolo da qualche parte ne parlava.
Lo stesso ironpaolo da qualche parte ne parlava.
Molte volte chi esegue in questo modo pensa di non poter scendere di più, ma in realtà semplicemente non sa usare i femorali, che sono “rigidi” sotto sforzo. Si nota questo dal fatto che nel punto più basso le ginocchia tendano a scivolare in avanti: è il punto dove i femorali entrano in gioco e, non facendolo, è necessario scaricare il peso sui quadricipiti. Il movimento si chiama “ricercare i quadricipiti”. Altre volte si esegue in questo modo perchè è stato detto di fare così, perchè lo fa quello grosso, perchè astruse teorie biomeccaniche stabilirebbero che è più sicuro, quando invece questa posizione può (può!) essere molto pericolosa per le forze di taglio alle ginocchia, non compensate dalla trazione dei femorali.
Approfondirò... anche se non ho capito se Paolo intenda scendere appena sotto il paralello, in accosciata completa o se ci sia una altezza ottimale...
E' chiaro che rimanere sopra il parallelo, senza l'effetto "schiacciamento a terra", è molto più facile ma meno produttivo: quasi un'altro esercizio!
Comunque non è un mio problema visto che, per attuale e spero temporanea mancanza di rack, eseguo lo zercher squat con stacco da terra: senza accosciata non potrei neppure caricare il bilanciere.
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