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  • Rimpoche
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    #16
    ...

    Io t'insegnerò ad allenarti con la MENTE...

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    • Armando
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      #17
      Due libri molto belli per comprendere e anche praticare qualche tecnica meditativa buddhista sono:

      Tecniche di Meditazione Tibetana,
      Ngakpa Chongyam
      UBALDINI EDITORE-ROMA

      IL BUDDISMO DEL BUDDHA
      Alexandra David Nèel (una delle maggiori studiose di buddhismo del mondo)
      L'ALEPH - NEWTON & COMPTON EDITORI

      Armando
      Kinesiologia Sportiva
      www.armandovinci.com

      NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

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      • Deep
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        #18
        Originally posted by Armando
        Due libri molto belli per comprendere e anche praticare qualche tecnica meditativa buddhista sono:

        Tecniche di Meditazione Tibetana,
        Ngakpa Chongyam
        UBALDINI EDITORE-ROMA

        IL BUDDISMO DEL BUDDHA
        Alexandra David Nèel (una delle maggiori studiose di buddhismo del mondo)
        L'ALEPH - NEWTON & COMPTON EDITORI

        Armando
        NOOOOOOOOOOO....... anche su questo sei preparato????????

        Find a way ...

        Deep
        Originale inviato da Cris_RM:
        Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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        • Armando
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          #19
          Originally posted by Deep


          NOOOOOOOOOOO....... anche su questo sei preparato????????

          Find a way ...

          Deep
          Così mi fai imbarazzare...

          Armando

          P.S.: find a way
          Kinesiologia Sportiva
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          • Deep
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            #20
            Re: Re: x Rimpoche

            Originally posted by Zio


            Fico...io studio hagakure di Yamamoto dall'età di 14 anni...
            Lo sospettavo da quello che mi avevi detto in un altro Post.

            Allora tu e Rimpoche potreste chiarirmi un concetto che per noi occidentali è quasi impossibile percepire (.... lasciate perdere questo distorto ragionamento!).

            Come è possibile che una persona abbia una devozione totale e incondizionata, pur sapendo che con la morte perderà qualsiasi contatto con il mondo, e non avendo nessuna prospettiva di tipo Eden, oltrepassata quella soglia "vita", a sostenere le sue convinzioni???
            Originale inviato da Cris_RM:
            Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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            • LEON
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              #21
              Originally posted by fox5ma
              Sapreste consigliarmi qualche testo o qualche sito che mi permetta di approfondire il discorso sul buddismo.
              M'ha affascinato.


              è IL SITO DI UN MONASTERO BUDDISTA DI TRADIZIONE THERAVADA. CREDO CHE NON SIA LA STESSA TRADIZIONE DI CUI FA PARTE O SI INTERESSA RIMPOCHE, MA I PRINCIPI FONDAMENTALI, TRA LE VARIE SCUOLE, NON CAMBIANO.

              FORTUNATAMENTE NEL BUDDISMO NON SI è MAI COMBATTUTA UNA GUERRA DI RELIGIONE.

              CIAO
              tutto è impermanente

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              • Rimpoche
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                #22
                Deep vuoi sapere com’è possibile essere servitori devoti ed ubbidienti se non vi è la prospettiva di una ricompensa? Potresti essere più chiaro?
                LEON hai ragione sui theravadin, ma non sulle guerre di religione. In Giappone se ne combatterono tante, tra il tredicesimo ed il quindicesimo secolo dopo Cristo. Intransigenza ce n’era molta anche a quei tempi ed anche tra le fila dei seguaci delle molte sette esistenti. Le più colpite furono le sette Shin e Nichiren.
                Armando sono felice di scoprire che t’interessi anche tu a queste cose e che hai letto testi tanto impegnativi.

                Io t'insegnerò ad allenarti con la MENTE...

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                • Zio
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                  #23
                  Re: Re: Re: x Rimpoche

                  Originally posted by Deep


                  Lo sospettavo da quello che mi avevi detto in un altro Post.

                  Allora tu e Rimpoche potreste chiarirmi un concetto che per noi occidentali è quasi impossibile percepire (.... lasciate perdere questo distorto ragionamento!).

                  Come è possibile che una persona abbia una devozione totale e incondizionata, pur sapendo che con la morte perderà qualsiasi contatto con il mondo, e non avendo nessuna prospettiva di tipo Eden, oltrepassata quella soglia "vita", a sostenere le sue convinzioni???
                  Per il Samurai,la morte in sè è esaltante...come la nascita è unica e pone il compimento e il coronamento della vita.
                  Per questo per un samurai morire di malattia era un disonore.
                  Al contrario,morire di spada o tramite il suicidio rituale(Seppuku) era un momento di giusto coronamento per una vita eminenentemente improntata al combattimento e al controllo totale di se stessi.poter controllare anche la propria morte.
                  Ricorda le parole di Jocho:2se devi fallire,fallisci splendidamente".
                  Pensare alla morte,"preventivarla" e nn temerla per Jocho,rende l'uomo immortale nel suo coraggio.

                  Jocho morì di vecchiaia...purtroppo,per molti,invece voleva dire che un abile guerriero samurai come Jocho poteva essere sorpreso solo dalla morte...un nemico,nn lo avrebbe mai sorpreso...

                  Ma il discorso è lungo e forse noioso per i più
                  ___________________

                  Originally posted by buldozer
                  LO CONOSCHI HA RIKI
                  "sE QuAlCOSa mI Và sTORtO LO rADdRIzzO A cALCI iN CuLO!"

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                  • Rimpoche
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                    #24
                    Re: Re: Re: Re: x Rimpoche

                    Originally posted by Zio


                    Per il Samurai,la morte in sè è esaltante...come la nascita è unica e pone il compimento e il coronamento della vita.
                    Per questo per un samurai morire di malattia era un disonore.
                    Al contrario,morire di spada o tramite il suicidio rituale(Seppuku) era un momento di giusto coronamento per una vita eminenentemente improntata al combattimento e al controllo totale di se stessi.poter controllare anche la propria morte.
                    Ricorda le parole di Jocho:2se devi fallire,fallisci splendidamente".
                    Pensare alla morte,"preventivarla" e nn temerla per Jocho,rende l'uomo immortale nel suo coraggio.

                    Jocho morì di vecchiaia...purtroppo,per molti,invece voleva dire che un abile guerriero samurai come Jocho poteva essere sorpreso solo dalla morte...un nemico,nn lo avrebbe mai sorpreso...

                    Ma il discorso è lungo e forse noioso per i più
                    Notevole!

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                      #25
                      Re: Re: Re: Re: x Rimpoche

                      Originally posted by Zio


                      Per il Samurai,la morte in sè è esaltante...come la nascita è unica e pone il compimento e il coronamento della vita.
                      Per questo per un samurai morire di malattia era un disonore.
                      Al contrario,morire di spada o tramite il suicidio rituale(Seppuku) era un momento di giusto coronamento per una vita eminenentemente improntata al combattimento e al controllo totale di se stessi.poter controllare anche la propria morte.
                      Ricorda le parole di Jocho:2se devi fallire,fallisci splendidamente".
                      Pensare alla morte,"preventivarla" e nn temerla per Jocho,rende l'uomo immortale nel suo coraggio.

                      Jocho morì di vecchiaia...purtroppo,per molti,invece voleva dire che un abile guerriero samurai come Jocho poteva essere sorpreso solo dalla morte...un nemico,nn lo avrebbe mai sorpreso...

                      Ma il discorso è lungo e forse noioso per i più
                      Originale inviato da Cris_RM:
                      Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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                        #26
                        Re: Re: Re: Re: x Rimpoche

                        Originally posted by Zio


                        Per il Samurai,la morte in sè è esaltante...come la nascita è unica e pone il compimento e il coronamento della vita.
                        Per questo per un samurai morire di malattia era un disonore.
                        Al contrario,morire di spada o tramite il suicidio rituale(Seppuku) era un momento di giusto coronamento per una vita eminenentemente improntata al combattimento e al controllo totale di se stessi.poter controllare anche la propria morte.
                        Ricorda le parole di Jocho:2se devi fallire,fallisci splendidamente".
                        Pensare alla morte,"preventivarla" e nn temerla per Jocho,rende l'uomo immortale nel suo coraggio.

                        Jocho morì di vecchiaia...purtroppo,per molti,invece voleva dire che un abile guerriero samurai come Jocho poteva essere sorpreso solo dalla morte...un nemico,nn lo avrebbe mai sorpreso...

                        Ma il discorso è lungo e forse noioso per i più
                        Grazie, era questa la risposta che, purtroppo, prevedevo.

                        Significa che sono riuscito ad interpretare correttamente quell'unico testo che ho letto, ma non riesco a comprendere, da buon (o cattiv) occidentale, come si possa vivere, rispettando regole così ferree e, apparentemente, senza ragioni plausibili e senza prospettive per un futuro che potrebbe essere troncato da un momento all'altro.

                        A mio modestissimo parere bisognerebbe calarsi completamente in quel contesto, ovvero essere nati e temprati fin dall'infanzia a determinati modi di concepire la vita.

                        Forse, una persona atea, comprenderebbe meglio un samurai, ma non ne sono molto convinto!


                        Ciao,
                        Deep
                        Originale inviato da Cris_RM:
                        Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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                          #27
                          Re: Re: Re: Re: Re: x Rimpoche

                          Originally posted by Deep


                          Grazie, era questa la risposta che, purtroppo, prevedevo.

                          Significa che sono riuscito ad interpretare correttamente quell'unico testo che ho letto, ma non riesco a comprendere, da buon (o cattiv) occidentale, come si possa vivere, rispettando regole così ferree e, apparentemente, senza ragioni plausibili e senza prospettive per un futuro che potrebbe essere troncato da un momento all'altro.

                          A mio modestissimo parere bisognerebbe calarsi completamente in quel contesto, ovvero essere nati e temprati fin dall'infanzia a determinati modi di concepire la vita.

                          Forse, una persona atea, comprenderebbe meglio un samurai, ma non ne sono molto convinto!


                          Ciao,
                          Deep
                          Il discorso qui,si fà molto lungo,ricorda comunque che per un guerriero Samurai ,il proprio daymio è necessario.
                          Il Samurai però,nn vive in funzione e per il proprio daymio,il samurai vive per migliorare continuamente se stesso.
                          Come una sinusoide prolunga all'infinito la sua esistenza,tendendo verso l'immortalità dei suoi gesti.
                          L'apparente calma del Samurai,nasconde una concezione della vita "in movimento" prevedere gli ostacoli e prepararsi ad ogni vittoria o sconfitta nn vuol dire prevedere i pro e i contro(come ben sai,chi prevede pro e contro di ogni cosa,niente è se non un codardo per Jocho)il samurai ha il coraggio della tempestività,si lancia in ogni cosa perchè ,ha imparato a nn temere niente,vive secondo precetti che appaiono sacrifici agli occhi delle mollezze dell'epoca,ma che per il samurai sono solo complementi desiderabili per aspirare all'invincibilità,che si attiva e si assume cristallizzandosi in una fine degna.
                          Il Samurai nn si pone il problema di una religione,perchè nn è affare di questa dimensione.
                          Ricorda,che il Samurai ,nn può concedersi alole arti o alla speculazione filosofica.Almeno nn totalmente,visto che la specializzazione,porta all'inettitudine.
                          In realtà,il samurai sviluppa un'immensa sensibilità al bello e al divino,che in primis manifesta con la cura del suo aspetto e del suo atteggiamento sociale.
                          Simbolo di rispetto e di cura per la persona e l'uomo come essere materico,o meglio,come perfezione astratta(a cui il guerriero aspira)rinchiusa in un essere materico.

                          Quando il livello delll'acqua sale,la bgarca sale con essa ,perchè affannarsi se l'acqua sale allora?
                          ___________________

                          Originally posted by buldozer
                          LO CONOSCHI HA RIKI
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                            #28
                            Bellissima la tua descrizione.

                            Il samurai non si può definire ateo perchè non si pone nemmeno il problema. Anche il fatto che la s di samurai sia in minuscolo ha un significato, come la D di Daimio in maiuscolo, oppure (tanto per citare un altro esempio) la V di "unica Via da seguire".

                            Eppure il samurai non posso non pensare che non abbia mai rivolto un pensiero, seppur per sbaglio, alla sua essenza dopo la morte. Yamamoto mi rimprovererebbe per questo, perchè è segno di debolezza (immagino con la mia mente cosa direbbe...) e perchè contraddice il più volte ripetuto "l'unica Via è la morte".
                            Originale inviato da Cris_RM:
                            Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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                              #29
                              Jocho Yamamoto,si contraddice molte volte...ricorda quello che ho detto prima,su come un guerriero sviluppa la sua sensibilità...beh...pensi che un Samurai,nn pensasse mai ad una futuribile esistenza...

                              rifletti
                              ___________________

                              Originally posted by buldozer
                              LO CONOSCHI HA RIKI
                              "sE QuAlCOSa mI Và sTORtO LO rADdRIzzO A cALCI iN CuLO!"

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                                #30
                                Originally posted by Zio
                                Jocho Yamamoto,si contraddice molte volte...ricorda quello che ho detto prima,su come un guerriero sviluppa la sua sensibilità...beh...pensi che un Samurai,nn pensasse mai ad una futuribile esistenza...

                                rifletti
                                Mi hai mandato in tilt il cervello.... ma come ha fatto allora Yamamoto a scrivere, descrivere e giudicare un samurai?
                                Allora il testo che ho letto non va preso tutto per buono...
                                Mi sembrava di notare delle contraddizioni durante la lettura, ma pensavo che fosse colpa della mia interpretazione; tra l'altro il testo ha subito un'altra interpretazione durante la sua traduzione in italiano..... ti sembra corretto stravolgere i neuroni di una persona?

                                p.s. Non è meglio, vista la piega che ha preso il discorso, che qualcuno spostasse il Post in Caffetteria?
                                Originale inviato da Cris_RM:
                                Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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