Re: Re: x Valerio
Originally posted by valerio74
Caro Deep,
ti ringrazio per i complimenti. Il tuo punto di vista che hai espresso è chiarissimo e (paradossalmente) anche il mio! Voglio dire: se una cosa funziona meglio di un'altra vuol dire che è migliore! Il concetto (banalissimo volendo) sottoindtende qualcosa di profondo nel mio (strettissimo) animo. Perché? Ciò che mi affascina quando osservo le cose è quella di vedere il filo conduttore che le unisce. Cosa abbiamo in comune io, tu, Arnold? Il trovare qualcosa che spiega il mio, il tui, il suo allenamento è qualcosa che mi affascina più di tutto! In pratica (non parlo in termini assoluti), se potessimo utilizzare dei dati (cioè caratteristiche) sulla persona e trovare un vestito (cioè un piano di allenamento) che meglio si confacia senza perdere anni di allenamenti- prova, non pensi che sarebbe una grandissima cosa?
D'accordissimo su tutto!
Pensi che siano solo velleità?
Sta a noi renderle concrete, però penso che potrebbero realmente restare velleità senza approfondimenti non solo teorici ma pratici.
Purtroppo (e mi rimpiange il fatto) da noi (cioè in Italia) la bibliografia specifica per l'allenamento è scarsissima! Leggevo (in siti americani) come far crescere i bicipiti brachiali utilizzando i lavori per potenziare i trapezi ed i muscoli pelvici! Esistono variabili dell'allenamento che non conosciamo (non per pigrizia ma solo che non abbiamo i mezzi per documentarci) che ci permetterebbero (avendone conoscenza) di migliorare i nostri allenamenti del 300%! Ad esempio leggendo un articolo di C. Poliquin su www.t-mag.com leggevo su come ricercare l'equilibrio muscolare per la parte superiore del corpo. L'autore affermava (tra l'altro) che eventuali squilibri porterebbero ad inibizioni neurali della forza. In pratica, è lo stesso cervello che non ci fà spingere in certi esercizi per non avere infortuni (e noi non ce ne accorgiamo). Lavorando sui muscoli deboli (tralasciando quelli più forti) si riuscirà ad incrementare i carichi su quest'ultimi, senza averli lavorati. Poliquin proponeva (grosso modo, senza entrare nel dettaglio) questi parametri:
Calcolo massimale panca stretta (pollici distanti 36 cm);
Massimale panca inclinata 45°= 83% panca stretta;
Massimale trazioni supinate= 81% panca stretta;
Massimale lento dietro= 64% panca stretta;
Massimale curl= 46% panca stretta;
Massimale curl inversi = 30% panca stretta;
Massimale sulle 8 rps rotazione extrarotatori= 9% panca stretta
Al di là delle veridicità su tali tests questo è un passo importante sulla conoscenza e pianificazione dell'allenamento.
Se mi permetti una piccola critica, mi sembra che tendi a prendere per buono forse un pò troppo di quello che si afferma teoricamente; ho visto che ammiri molto Poliquin ma hai cercato di verificare alcune delle cose che ti ho sentito affermare? (Sui muscoli deboli, ad esempio), oppure hai letto delle critiche alle sue affermazioni? (positive o negative che siano!)
Prendi ad esempio il tuo allenamento con lo schema A-B-A; B-A-B. In pratica alleni gli stessi esercizi (muscoli) ogni 4/5 gg. In pratica (è una mia ipotesi) hai sperimentato che aumentando il carico (aumentare il volume di allenamento mantenendo la stessa intensità di allenamento) occorre più tempo per supercompensare ed utilizzando il tuo schema (o forse schemi con maggiore densità di allenamento, il che sarebbe ovviamente peggiore) di allenamento non ci riesci. E se ne usassi un altro? E se tra due stesse sedute, amplieresti il recupero? E se utilizzassi sedute intermedie (con carichi bassi) per incrementare i tempi di recupero?
Sono tutti consigli che potrebbero rivelarsi buoni, infatti sto pensando a qualcosa del genere, poi ti farò sapere o ti chiederò consigli.
Ad esempio ho sperimentato (e ciò l'ho pure letto da Buzzichelli, Staley, Verkhoshansky) che facendo squat (con meno serie e il 20% in meno di peso) due gg dopo lo squat pesante recupero prima. Incredibile ma vero! Ad esempio ho provato a fare squat (con il mio schema di set/rps) ogni 5 gg. Risultato? Appena mi sono messo il bilanciere sulle spalle l'ho rimesso sui fermi del power rack. Non recupero in 5 gg. Invece con la panca ci riesco.
Non mi stupisco di quello che mi dici, è vero!
Ancora poco sappiamo sul sostegno ormonale (endogeno) dell'allenamento. Possiamo sostenere grossi carichi di allenamento? E per che periodi? Vale per tutti? Quanto influenzano le differenze individuali? E così via. Se ti capitasse un superatleta tra le mani cosa faresti? Useresti (dopo un certo periodo di adattamento) volumi ridotti (a parità di intensità) rispetto a te oppure proporresti carichi maggiori? Vedi, il problema è quello di trovare lo schema (o meglio gli schemi, bisogna per me periodizzare) più efficiente nel minore tempo possibile. Purtroppo (come ben sai e so) il tempo del furore è limitato).
Questi argomenti invece sono più difficili da introdurre nella pratica dell'allenamento corretto (specialmente quando parli di sostegno ormonale), se ne sa ancora molto poco in generale e poco è stato sperimentato. Non per questo non bisogna abbandonare la ricerca continua.... ma sarà mai possibile ingabbiare tutte le variabili dell'allenamento in schemi predeterminati, seppur flessibili?
Spero che (date queste logorroiche) con queste premesse tu possa capire meglio le mie invettive. Non contesto certi schemi di allenamento (lungi da me) ma quel senso di assolutismo che li segue.
Un saluto,
Valerio
Non posso che esserti solidale nel non racchiudere schemi di allenamento in un assolutismo che non serve a nessuno. Per farti un esempio concreto, sono convinto che una stessa persona potrebbe trovare due allenamenti, completamente diversi come metodologia, ma che producano gli stessi risultati negli stessi tempi.... questo estremismo per farti comprendere appieno che anch'io sono sempre alla ricerca della perfezione... anche se non sarà mai possibile raggiungere (altrimenti che perfezione è!?)
Ciao!,
Deep
Caro Deep,
ti ringrazio per i complimenti. Il tuo punto di vista che hai espresso è chiarissimo e (paradossalmente) anche il mio! Voglio dire: se una cosa funziona meglio di un'altra vuol dire che è migliore! Il concetto (banalissimo volendo) sottoindtende qualcosa di profondo nel mio (strettissimo) animo. Perché? Ciò che mi affascina quando osservo le cose è quella di vedere il filo conduttore che le unisce. Cosa abbiamo in comune io, tu, Arnold? Il trovare qualcosa che spiega il mio, il tui, il suo allenamento è qualcosa che mi affascina più di tutto! In pratica (non parlo in termini assoluti), se potessimo utilizzare dei dati (cioè caratteristiche) sulla persona e trovare un vestito (cioè un piano di allenamento) che meglio si confacia senza perdere anni di allenamenti- prova, non pensi che sarebbe una grandissima cosa?
D'accordissimo su tutto!
Pensi che siano solo velleità?
Sta a noi renderle concrete, però penso che potrebbero realmente restare velleità senza approfondimenti non solo teorici ma pratici.
Purtroppo (e mi rimpiange il fatto) da noi (cioè in Italia) la bibliografia specifica per l'allenamento è scarsissima! Leggevo (in siti americani) come far crescere i bicipiti brachiali utilizzando i lavori per potenziare i trapezi ed i muscoli pelvici! Esistono variabili dell'allenamento che non conosciamo (non per pigrizia ma solo che non abbiamo i mezzi per documentarci) che ci permetterebbero (avendone conoscenza) di migliorare i nostri allenamenti del 300%! Ad esempio leggendo un articolo di C. Poliquin su www.t-mag.com leggevo su come ricercare l'equilibrio muscolare per la parte superiore del corpo. L'autore affermava (tra l'altro) che eventuali squilibri porterebbero ad inibizioni neurali della forza. In pratica, è lo stesso cervello che non ci fà spingere in certi esercizi per non avere infortuni (e noi non ce ne accorgiamo). Lavorando sui muscoli deboli (tralasciando quelli più forti) si riuscirà ad incrementare i carichi su quest'ultimi, senza averli lavorati. Poliquin proponeva (grosso modo, senza entrare nel dettaglio) questi parametri:
Calcolo massimale panca stretta (pollici distanti 36 cm);
Massimale panca inclinata 45°= 83% panca stretta;
Massimale trazioni supinate= 81% panca stretta;
Massimale lento dietro= 64% panca stretta;
Massimale curl= 46% panca stretta;
Massimale curl inversi = 30% panca stretta;
Massimale sulle 8 rps rotazione extrarotatori= 9% panca stretta
Al di là delle veridicità su tali tests questo è un passo importante sulla conoscenza e pianificazione dell'allenamento.
Se mi permetti una piccola critica, mi sembra che tendi a prendere per buono forse un pò troppo di quello che si afferma teoricamente; ho visto che ammiri molto Poliquin ma hai cercato di verificare alcune delle cose che ti ho sentito affermare? (Sui muscoli deboli, ad esempio), oppure hai letto delle critiche alle sue affermazioni? (positive o negative che siano!)
Prendi ad esempio il tuo allenamento con lo schema A-B-A; B-A-B. In pratica alleni gli stessi esercizi (muscoli) ogni 4/5 gg. In pratica (è una mia ipotesi) hai sperimentato che aumentando il carico (aumentare il volume di allenamento mantenendo la stessa intensità di allenamento) occorre più tempo per supercompensare ed utilizzando il tuo schema (o forse schemi con maggiore densità di allenamento, il che sarebbe ovviamente peggiore) di allenamento non ci riesci. E se ne usassi un altro? E se tra due stesse sedute, amplieresti il recupero? E se utilizzassi sedute intermedie (con carichi bassi) per incrementare i tempi di recupero?
Sono tutti consigli che potrebbero rivelarsi buoni, infatti sto pensando a qualcosa del genere, poi ti farò sapere o ti chiederò consigli.
Ad esempio ho sperimentato (e ciò l'ho pure letto da Buzzichelli, Staley, Verkhoshansky) che facendo squat (con meno serie e il 20% in meno di peso) due gg dopo lo squat pesante recupero prima. Incredibile ma vero! Ad esempio ho provato a fare squat (con il mio schema di set/rps) ogni 5 gg. Risultato? Appena mi sono messo il bilanciere sulle spalle l'ho rimesso sui fermi del power rack. Non recupero in 5 gg. Invece con la panca ci riesco.
Non mi stupisco di quello che mi dici, è vero!
Ancora poco sappiamo sul sostegno ormonale (endogeno) dell'allenamento. Possiamo sostenere grossi carichi di allenamento? E per che periodi? Vale per tutti? Quanto influenzano le differenze individuali? E così via. Se ti capitasse un superatleta tra le mani cosa faresti? Useresti (dopo un certo periodo di adattamento) volumi ridotti (a parità di intensità) rispetto a te oppure proporresti carichi maggiori? Vedi, il problema è quello di trovare lo schema (o meglio gli schemi, bisogna per me periodizzare) più efficiente nel minore tempo possibile. Purtroppo (come ben sai e so) il tempo del furore è limitato).
Questi argomenti invece sono più difficili da introdurre nella pratica dell'allenamento corretto (specialmente quando parli di sostegno ormonale), se ne sa ancora molto poco in generale e poco è stato sperimentato. Non per questo non bisogna abbandonare la ricerca continua.... ma sarà mai possibile ingabbiare tutte le variabili dell'allenamento in schemi predeterminati, seppur flessibili?
Spero che (date queste logorroiche) con queste premesse tu possa capire meglio le mie invettive. Non contesto certi schemi di allenamento (lungi da me) ma quel senso di assolutismo che li segue.
Un saluto,
Valerio
Non posso che esserti solidale nel non racchiudere schemi di allenamento in un assolutismo che non serve a nessuno. Per farti un esempio concreto, sono convinto che una stessa persona potrebbe trovare due allenamenti, completamente diversi come metodologia, ma che producano gli stessi risultati negli stessi tempi.... questo estremismo per farti comprendere appieno che anch'io sono sempre alla ricerca della perfezione... anche se non sarà mai possibile raggiungere (altrimenti che perfezione è!?)
Ciao!,
Deep
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