Variante circuito: può essere veramente efficace?

[Trattore]

Ho fatto un search, e un altro membro aveva già lanciato nella sezione "PL e forza",senza ottenere risposte, la discussione se un circuit-training per la forza fosse efficace o no. Ora, a quanto mi è parso di capire, alcuni di voi non vedono bene i CT; e, dall'alto della mia ignoranza, mi rendo conto di come sia effettivamente meno efficace di un allenamento classico per l'incremento della forza massimale, per i discorsi sui carichi elevati, i tempi di recupero necessariamente lunghi, l'allenamento di più distretti che ai fini della forza max sarebbe controproducente, ecc...
Anche se le cose tipo nè carne nè pesce non danno mai risultati ottimali, mi chiedevo cose ne pensavate della possibilità di conciliare le due cose, cioè fare in sessioni tipo A-B due fondamentali secondo i classici canoni x la forza max, e poi inserire un mini-circuito da eseguire due volte con 4 stazioni e recuperi di almeno 30'' tra le stazioni. Un esempio molto grezzo giusto x rendere l'idea:

A) panca-squat (carichi prossimi al 90% per forza max)
circuito: panca-squat-bilanc. piedi-tirate mento (70%@1RM,reps 5-6)

B) stacchi-military press (carichi prossimi al 90% per forza max)
circuito: stacchi-military press-dips-trazioni (70%@1RM, reps 5-6)

Per evitare di fare troppe serie per i fondamentali (che nel circuito si ripetono) nella prima parte di allenamento come li fareste? un 2x3 o max 3x3, con recupero di 3'?
Una considerazione finale che vi sottopongo è la seguente:questo allenamento non avrà di certo la stessa efficacia delle metodologie classiche per l'incremento della forza max; ma per alcuni potrebbe risultare più "divertente" o stimolante...a questo punto, il gioco vale la candela? cioè la rinuncia in termini di risultati finali è accettabile alla luce dell'elemento "ludico" (passatemi il termine anche se poco appropriato)?

Attendo le vostre preziose considerazioni....

[Trattore]

Ho la vaga impressione di non aver sollecitato molto interesse...
almeno scrivete "è un programma ridicolo" oppure "lascia assolutamente stare !"

[the_drifter]

perchè un circuito in fase di forza?

il ct è un allenamento ottimo, ma nel suo contesto.
personalmente, in forza, farei altro. oltre al fatto che quella struttura là non mi piace granchè.

[Trattore]

perchè un circuito in fase di forza?

il ct è un allenamento ottimo, ma nel suo contesto.
personalmente, in forza, farei altro. oltre al fatto che quella struttura là non mi piace granchè.

Quindi dici che l'accoppiata forza-circuito proprio non va?
Mi dici per favore cosa non ti convince della struttura e perchè? per capire un po'..

[the_drifter]

non mi convince fare i due ex su schemi di forza per poi ripeterli in circuito.

ma a parte ciò....un ct è un allenamento "tipico" da cutting, che può essere adattato bene anche su altre situazioni....ma per la forza proprio non ce lo vedo.
cioè: hai diverse altre fasi nella periodizzazione in cui puoi inserire con profitto il CT...cutting, densità, lavori lattacidi....non ho capito perchè lo vuoi mettere proprio in fase di forza.

[Trattore]

Il CT mi ha sempre intrigato come allenamento più dinamico rispetto al tradizionale, poi avevo letto questo articolo

Think Muscle - 56.1

e mi era sorta la curiosità..anche se dall'inizio mi sono chiesto come un allenamento a circuito, che come detto dinamico, possa accordarsi con un obiettivo come la forza massimale che richiede poche reps e recuperi lunghi.

[the_drifter]

vabbè se ti va di provarlo, a quel punto perchè non fai esattamente quello che dice staley? senza stare a rielaborare e aggiungere roba tua?

staley ha la prerogativa di diffondere wo "umani", a differenza di altri coach che pretenderebbero tutti pro....se ti piace l'idea, provalo.

per quanto mi riguarda rimango della mia: ci vedo poco senso in fase di forza.
ma i concetti di staley mi piacciono.

[Trattore]

vabbè se ti va di provarlo, a quel punto perchè non fai esattamente quello che dice staley? senza stare a rielaborare e aggiungere roba tua?

Anche tu non hai tutti i torti..però volevo rielabolarlo seguendo un originario schema di forza basato su due allenamenti settimanali, e i cui esercizi ricalcano quelli citati nel circuito da me rielaborato. Più che altro, volevo un parere da chi avesse più competenza di me per capire se un programma ibrido (singoli ex+circuito) potesse avere una qualche validità.
comunque ti ringrazio per gli interventi!

[menez]

l'effetto raggiunto è il non scorrimento dei sistemi energetici impiegati, bensì l'effetto contrastante.
A mio avviso, questo potrebbe essere utile in un contesto di preparazione fisica da utilizzare in caso di impiego di forza aciclica, in cui viene impiegata la forza massimale e a seguire una forza di natura submassimale di tipo più lattacido.
senz'altro un allenamento di questo genere richiede un elevata concentrazione applicativa, e viene utilzzato poco perchè nel contesto ipertrofico non offre una resa simile ad altri metodi in uso.

[the_drifter]

menez, come ce lo vedresti un circuit in un meso di densità "qualitativa"?

circuitino basato massicciamente su fondamentali, ampio buffer, rest adeguato....un qualcosa per togliersi dai soliti superset, giant-set, pre/post exhausting e compagnia bella...che è poi ciò che mi scazza della densità "classica": l'utilizzo esasperato di isolamenti.

[menez]

si tratta di come "costruirlo".
impostato con i presupposti elencati da te: "basato massicciamente su fondamentali, ampio buffer, rest adeguato" ha un'elevata valenza allenante.
Il problema è "che cosa chiedere al circuito", nel senso che i circuiti devono, o dovrebbero, essere strutturati seguendo un determinato obbiettivo.
Nell'organizzazione di circuiti per l'ipertrofia, il vocabolario di palestra riporta "serie gigante",che tutti noi conosciamo, ma che in sostanza è una forma di circuito in cui si ricerca l'esclusiva sollecitazione ipertrofia o coinvolgimento massivo delle fibre muscolari.
Ecco drifter, forse ho trovato una soluzione personale al circuito in chiave massa:
"successione di esercizi coinvolgenti lo stesso gruppo muscolare o gruppi muscolari agonisti e antagonisti, la cui finalità è il coinvolgimento massivo delle fibre muscolari attraverso dinamiche di sollevamento alternate a percentuali di carico differenziate a seconda della tipologia di esercizio utilizzata (base-complementare). In questo contesto i recuperi devono adeguarsi al livello di intensità (carico sollevato) richiesto."

[the_drifter]

capisco...mi viene in mente l'EDT di staley, su questa falsariga.

sarà un protocollo che inserirò quest'anno.