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Il TUT ideale: specialmente x Claudio Tozzi e Armando

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    Re: Re: valerio

    Originally posted by Eagle



    Scusa ma i principi di Poliquin li chiami studi scientifici?

    Se hai dei lavori seri mi puoi dare gli estremi che me li cerco?


    Eagle
    I "principi di Poliquin" mi sembra un libro abbastanza serio. Nei siti americani (lo so che questo fa poco senso) anche gli altri allenatori della forza lo stimano, lo rispettano e lo criticano (vedi Ian King e il problema sul principio 1-6). Dovresti collegarti al sito www.t-mag.com o leggere il libro alla pag. 27- 29 quando parla della fase di accumulazione e di intensificazione. Il lavoro di Gasovic lo trovi citato nel sito che ti ho indicato. Purtroppo in Italia la letteratura scientifica in materia è un'autentica penuria. Personalmente dovrò trovare il modo per procurarmi i testi in lingua inglese (dagli States! che palle!).

    Valerio

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      Re: Re: Re: valerio

      Originally posted by vabo81
      leggere il libro alla pag. 27- 29 quando parla della fase di accumulazione e di intensificazione.
      Con tutto il rispetto Valerio, ma per le fasi di accumulazione e di intensificazione e intensificazione avevamo bisogno di Poliquin??

      Ho letto roba simile già 10 ANNI FA !!!! Ma purtroppo l'autore degli articoli era italiano e la rivista non era supermegapompate come "qualche rivista attuale" e quindi non fa testo...

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        Re: Re: Re: valerio

        Originally posted by Dark Side


        Finalmente un'altra mente pensante che non si fa mettere sotto dai bla bla bla di qualche presunto guru divenuto tale più per la pubblicità che per l'effettiva competenza!!!!
        Penso che andremo daccordo Eagle!!

        Il problema non è definire un tizio come guru, il problema è verificare la sua attendibilità. Tutto qui. In America, dove opera, trova molto credito il suo pensiero (come trova credito anche quello del defunto M. Mentzer, che sinceramente trovo dogmatico e... divertente), è uno dei tecnici più stimati. E' vero: si fa molta pubblicità, ma chi non lo fa in America, con quel mercato lì? Questo non significa che di certi tecnici bisogna prendere tutto come oro colato, anzi. Ad esempio nelle parole di I. King (altro tecnico) di fama si capisce una certa critica, come quella relativa al volume di allenamento. Ad es., quest'ultimo consiglia microcicli su base settimanale mentre Poliquin afferma che per il 70% degli atleti 3 allenamenti in microcicli di 5 gg è l'ottimale. Ma a quale atleti si riferisce: agli sciatori alpini che concorrono nelle gare di Coppa del Mondo, ai bobbisti che sono riusciti a portare l'oro (credo) alle Olimpiadi di Nagano (insieme agli italiana, credo), ai giocatori di football NFL come David Boston (in testa in una classifica di rendimento), ad hocheysti di livello professionistico come Mkinsey... altri non certo come la maggioranza di chi frequenza questo forum (compreso me!). Ed è per questo che bisogna ignorare uno, solo perché si fa chiamare guru? E poi, in Italia, chi c'è (a parte Bosco) che possa vantare una letteratura attendibile e ricca? Non abbiamo quasi nessuno o per lo meno quelli che ci sono non scrivono (basta vedere l'elenco dei libri della Libreria dello Sport). Una cosa che mi fa arrabbiare sono ad esempio i risultati dei nostri velocisti, abbiamo ragazzi di livello (ci credo fortemente) e poi? Risultati nada. Vedo Cavallaro e mi viene da piangere. Purtroppo (per certi versi, non mi riferisco alle valenze politiche) caduto l'impero comunista, la scienza dell'allenamento in tema di forza, potenza ed ipertrofia si sta fortemente spostando verso gli States (a parte qualche eccezione scandinava vedi lo stesso Bosco, ormai italo- finlandese e gli ex- russi che operano nella terra dello zio Uncle, penso a Verkhoshansky che ci ha lasciato due bei libri ma che potrebbe degnarsi di far produrre la sua versione italiana del libro scritto con Mel Siff).
        Il problema in estrema sintesi (dopo un discorso logorroico un periodo di conclusione ci vuole) quale?
        Credere a Mentzer e alle sue baggianate? Credere a Weider che pare che abbia scoperto pure i principi della relatività? Credere a quel povero di Tozzi che insieme a pochi altri (vedi Cianti e Massaroni) cerca di dare un connotato più scientifico a questa tribù del ferro?
        Se Poliquin ha un certo metodo da proporre, perché non provarlo senza preconcetti e verificare i risultati? Questo sarebbe il vero lavoro e la vera onestà intellettuale.

        Valerio

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          Re: Re: Re: Re: valerio

          Originally posted by Dark Side


          Con tutto il rispetto Valerio, ma per le fasi di accumulazione e di intensificazione e intensificazione avevamo bisogno di Poliquin??

          Ho letto roba simile già 10 ANNI FA !!!! Ma purtroppo l'autore degli articoli era italiano e la rivista non era supermegapompate come "qualche rivista attuale" e quindi non fa testo...

          E' vero, si parla di alternare fasi in cui è preponderante il volume a fasi in cui invece lo è l'intensità dai tempi degli scienziati russi e delle prime forme di periodizzazione. Poi cambiano i termini e le modalità ma i principi sono vicini. Semplicemente volevo indicarti le fonti di ciò che avevo riportato.

          Valerio

          PS: mi parrebbe impossibile un "regressive process" bibliografico in cui leggo Poliquin nel 1999 che cita un lavoro del 1989, vado a prendere questo lavoro e vedo le sue fonti a quando risalgono e così via. Comunque a me piacerebbe avere i lavori originali.

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