è da 6 mesi che uso il metodo mcrobert, ho notato che non sarei più in grado di eseguire una routine da pompatore, dopo tre esercizi non riesco a fare più niente,credo che l'intensità ormai sia buona ma mi chiedo se ormai il mio organismo sia abbituato a sforzi estremamente brevi...sono curioso di sapere se c'è una spiegazione
sforzo breve
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In questo sta il limite degli allenamenti abbreviati.
Pur essendo migliori sotto tanti punti di vista, è troppo specifico;
coinvolge esclusivamente le fibre IIB, le più attive metabolicamente.
Ciò significa incrementi di massa e forza notevoli in tempo abbastanza breve x una persona normale, ma significa anche rapida atrofia.
Con un anno di fermo (può succedere!!) si può perdere tantissimo, forse tutto ciò che si è guadagnato soprattutto come forza: ne parla McRoberts in Brawn, consiglia max 8 settimane di stop, meglio di meno!!
L'allenamento 'tradizionale' per questo è migliore, permette di avere una massa più equilibrata in % di fibre (soprattutto IIA e IIC, le fibre diciamo 'factotum', dotate sia di attività anaerobica che ossidativa) e più durevole.
ho visto pompatori tornare in palestra dopo 2-3 anni e non aver perso molto.
Tra le altre, i metodi troppo abbreviati diminuiscono molto la resistenza alla fatica prolungata, e secondo me ciò non è molto produttivo, anzi, credo che il fisico migliore sia poliedrico, cioè definito ma non troppo, grosso ma non troppo, capace di sostenere sforzi diversi.
Per questo mi sto dedicando ad un allenamento ibrido, cioè breve (45'-60 MAX, ma quando faccio le gambe anche 30') ma facendo qualche serie in più, ovviamente di esercizi base.
Seguo lo schema da powerlifter, cioè trazione/spinta/gambe, allenando cioè più che i muscoli i movimenti.
Certo, credo che allenarmi per 60' solo sui pettorali con croci e spinte di tutti i tipi non lo potrei reggere, però credo di riuuscire ad ottenere uno sviluppo fisico più equilibrato.
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Originally posted by wildcat
In questo sta il limite degli allenamenti abbreviati.
Pur essendo migliori sotto tanti punti di vista, è troppo specifico;
coinvolge esclusivamente le fibre IIB, le più attive metabolicamente.
Ciò significa incrementi di massa e forza notevoli in tempo abbastanza breve x una persona normale, ma significa anche rapida atrofia.
Con un anno di fermo (può succedere!!) si può perdere tantissimo, forse tutto ciò che si è guadagnato soprattutto come forza: ne parla McRoberts in Brawn, consiglia max 8 settimane di stop, meglio di meno!!
L'allenamento 'tradizionale' per questo è migliore, permette di avere una massa più equilibrata in % di fibre (soprattutto IIA e IIC, le fibre diciamo 'factotum', dotate sia di attività anaerobica che ossidativa) e più durevole.
ho visto pompatori tornare in palestra dopo 2-3 anni e non aver perso molto.
Tra le altre, i metodi troppo abbreviati diminuiscono molto la resistenza alla fatica prolungata, e secondo me ciò non è molto produttivo, anzi, credo che il fisico migliore sia poliedrico, cioè definito ma non troppo, grosso ma non troppo, capace di sostenere sforzi diversi.
Per questo mi sto dedicando ad un allenamento ibrido, cioè breve (45'-60 MAX, ma quando faccio le gambe anche 30') ma facendo qualche serie in più, ovviamente di esercizi base.
Seguo lo schema da powerlifter, cioè trazione/spinta/gambe, allenando cioè più che i muscoli i movimenti.
Certo, credo che allenarmi per 60' solo sui pettorali con croci e spinte di tutti i tipi non lo potrei reggere, però credo di riuuscire ad ottenere uno sviluppo fisico più equilibrato.
Io volevo porre una domanda:
se potessimo sapere quali fibre stiamo andando ad attaccare, a quale livello ci dovremmo fermare?
Uno stripping portato all' estremo (che so: 6 rip e scalo, 6 rip e scalo, 6 rip e scalo ....) finirebbe per sfinire e migliorare range più ampio di fibre o sarebbe solo controproducente per le fibre bianche e per la massa?
Si otterrebbe tutta la potenza ma anche un po' di resistenza allo stesso tempo o si rischia solo di rovinare il lavoro?
Io, come molti, penso che se si va troppo oltre con la resistenza, si compromette il lavoro della forza e della massa, ma quando come è possibile sapere quando fermarsi?
(Grazie Nagione!)
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Originally posted by wildcat
In questo sta il limite degli allenamenti abbreviati.
Pur essendo migliori sotto tanti punti di vista, è troppo specifico;
coinvolge esclusivamente le fibre IIB, le più attive metabolicamente.
Ciò significa incrementi di massa e forza notevoli in tempo abbastanza breve x una persona normale, ma significa anche rapida atrofia.
Con un anno di fermo (può succedere!!) si può perdere tantissimo, forse tutto ciò che si è guadagnato soprattutto come forza: ne parla McRoberts in Brawn, consiglia max 8 settimane di stop, meglio di meno!!
L'allenamento 'tradizionale' per questo è migliore, permette di avere una massa più equilibrata in % di fibre (soprattutto IIA e IIC, le fibre diciamo 'factotum', dotate sia di attività anaerobica che ossidativa) e più durevole.
ho visto pompatori tornare in palestra dopo 2-3 anni e non aver perso molto.
Tra le altre, i metodi troppo abbreviati diminuiscono molto la resistenza alla fatica prolungata, e secondo me ciò non è molto produttivo, anzi, credo che il fisico migliore sia poliedrico, cioè definito ma non troppo, grosso ma non troppo, capace di sostenere sforzi diversi.
Per questo mi sto dedicando ad un allenamento ibrido, cioè breve (45'-60 MAX, ma quando faccio le gambe anche 30') ma facendo qualche serie in più, ovviamente di esercizi base.
Seguo lo schema da powerlifter, cioè trazione/spinta/gambe, allenando cioè più che i muscoli i movimenti.
Certo, credo che allenarmi per 60' solo sui pettorali con croci e spinte di tutti i tipi non lo potrei reggere, però credo di riuuscire ad ottenere uno sviluppo fisico più equilibrato.
Come in ogni cosa, c'è bisogno di una buona programmazione, se si parla di BB il discorso da fare è di un tipo, se si parla di strongman un altro, se si parla di "atleti" allora un altro ancora....
C'è chi si interessa SOLO e unicamente al BB, e questo porta a dei risultati, c'è chi è un powerlifter e punta ad altri obiettivi......è tutta una questione di come si approccia l'allenamento, con che idee.....
Se uno vuole essere 100 kg ma avere uno scarso sistema cardiovascolare, nessuno può dirgli nulla, se la scelta è consapevole.....
Credo che hai generalizzato troppo...
C'è un veccio detto che dice suppergiù........."concentrati su 100 cose e non sarai maestro di nessuna...."
Forza e resistenza sono opposti, non vedrai mai un BB canoista, ma un canoista muscoloso si.......
PRIORITA'!
Find a way
Armando
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Da Esperienza non è assolutamente così, anzi!!
Chi è pompatore perde molto ma molto prima la forma, chi è invece un Biier non perde assolutamente in poco tempo, dato che se si fa un mese o due di stop già solo i prima 15 giorni sono il periodo massimo di supercompensazion annuale.
Quindi non è vero niente.
Inoltre qui non si sta a dire quale è meglio o peggio, qui si va a stabilire quale sia la migliore metodica che oltretutto ti fa stare anche in perfetta salute, cosa che il pompaggio ha un grosso rischio di intralciare la salute.
Se ti fai male, è la fine, quindi riflettiamo.
Questa è la mia.
Ciao.
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Ok ecco la mia personale esperienza.
Premesso che da 7-8 mesi mi alleno BII mentre prima seguivo le classiche tabelle con 4 e talvolta 5 allenamenti alla settimana, ho riscontrato la seguente differenza:
quando mi allenavo spesso, diciamo da pompatore, se mi ammalavo per una settimana, al ritorno dovevo quasi dimezzare i carichi, non so perchè, forse era anche una questione psicologica che mi bloccava per l'idea di aver saltato N allenamenti
adesso invece se riprendo in mano lo squat dopo 1 mese che non alleno le gambe, non esagero, sopprto lo stesso peso dell'ultimo allenameto ed incremento pure. E' incredibile ma è così.
Questa è la mia esperienza.
THE ROCKTHE ROCK
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