io è un po' di tempo non calcolo il tempo di recupero tra una serie e l'altra a volte faccio 30 secondi a volte 1 min a volte 1.30,ma non lo cronometro...può compromettere anche i risultati?
è importante la pausa tra una serie l'altra
Collapse
X
-
dov'è la telecamera nascosta?
scherzi a parte, certo che compromette il risultato...
è come se tu mi chiedessi se c'è differenza tra 2 x 8ripetizioni e 1 x 16ripetizioni...
Converrai che il peso sarà drammaticamente diverso no?
ovviamente il tipo di pausa distingue un tipo di allenamento da un'altro...
ad esempio c'è la modalità da fatica cumulativa...ove parti con un peso GESTBILI per le reps prescritte...ma usando RECUPERI INCOMPLETI giungi all'ultima serie stravolto...
Inoltre va valutato se sei un bb neurologicamente efficiente o meno...anche questo influenza l'importanza delle pause...
vedi è una domanda da "dummy" ma se ne potrebbe paerlare all'infinito...
-
-
Ciao,
la pausa (periodo di ristoro), il numero di ripetizioni ed il carico sollevato determinano l’intensità allenante. Pertanto, se manipoli una di tali 3 variabili vari anche l’intensità!
Normalmente la durata della pausa da utilizzare (più o meno lunga) è in funzione del numero delle ripetizioni delle serie e queste dipendono dal tipo di stimolo allenante che vuoi indurre!
Ad esempio, la secrezione di GH durante l’allenamento è correlata positivamente all’incremento della lattacidemia (acido lattico nel sangue), quindi più aumenta (fino ad un certo valore) la concentrazione di acido lattico nel sangue, tanto maggiore sarà la secrezione di GH! Poiché il GH è un ormone anabolico sulla muscolatura scheletrica striata e lipolitico sul tessuto adiposo, è nostra intenzione mantenere durante tutto l’allenamento un tipo di metabolismo energetico di tipo anaerobico-lattacido (cioè un tipo di sistema energetico che utilizzando il glucosio in assenza di ossigeno porta alla formazione di acido lattico).
Il mantenimento di tale aspetto energetico-metabolico è funzione di 2 variabili:
1)La durata di tempo per la quale si protrae lo sforzo fisico con impegno massimale; la durata che garantisce l’evocazione di un metabolismo anaerobico-lattacido va dai 10 ai 45 secondi di attività continuativa massimale. Tale durata (a seconda di diverse variabili quali: tipo di esercizio svolto, lunghezza soggettiva delle leve corporee, percezione soggettiva di correttezza della durata esecutiva della singola ripetizione , grado di affaticamento fisico etc.) è di solito soddisfatta da un numero di ripetizioni compreso tra 6 e 12. Quindi, tale range di ripetizioni favorisce l’innesco della tipologia di metabolismo energetico che più si confà ai connotati anabolici dei quali vogliamo plasmare l’intensità della nostra seduta d’allenamento.
2)Rendere prevalente (rispetto ad altri meccanismi energetici possibili) l’innesco del sistema anaerobico-lattacido nelle serie successive attraverso l’opportuna pausa di recupero tra le stesse.
Una pausa troppo breve, non consentirebbe una sufficiente rimozione di acido lattico compromettendo in tal modo al sistema anaerobico-lattacido di poter riprendere nella serie successiva. Pertanto, in presenza di un recupero troppo breve o insufficiente, la prosecuzione dello sforzo fisico, nelle serie successive, sarebbe caratterizzata da una intensità inferiore supportata da un metabolismo di tipo aerobico, che nel nostro caso, ai fini della crescita muscolare non interessa!
Un periodo di riposo molto lungo tale da favorire la resintesi delle scorte muscolari di ATP, determinerebbe la ripresa del lavoro muscolare della serie successiva a partire da un metabolismo anaerobico-alattacido invece che dal più profittevole anaerobico lattacido (date le sue peculiarità anaboliche).
La soluzione, se il vostro obiettivo è la crescita muscolare, è un tempo di recupero intermedio, cioè che permetta la rimozione di acido lattico per rimettere in gioco il sistema energetico che lo produce, ma non così lungo da far ripartire il lavoro successivo dal più potente sistema anaerobico- alattacido (se si riprendesse da quello alattacido, la stimolazione anabolica dell’allenamento avverrebbe a partire da dopo i primi 10 secondi circa di lavoro che risultano necessari per mettere fuori uso il sistema alattacido e reclutare quello lattacido) .
Quantificare tale soluzione significa adottare una pausa che vada dai 60 ai 90 secondi di recupero.
Se invece il vostro obiettivo è la forza massima dinamica (1RM) o la forza che normalmente si allena in palestra e che corrisponde al 90% del massimale alla cui percentuale corrispondono 3-4 ripetizioni, allora dovete far presa su due fattori:
1)Evocazione del sistema anaerobico-alattacido. Tale sistema energetico non utilizza combustibili organici quali glucidi o lipidi ma ATP di pronto utilizzo presente nel muscolo. Tale tipologia di sistema energetico è innescato da una durata esecutiva con impegno massimale non superiore ai 10 secondi,
2)Utilizzare un tempo di recupero lungo, circa 5 minuti per favore la resintesi di ATP muscolare, riserva altamente energetica e la sola che è usata per gesti di breve durata con impegno massimale sulla quale poggia il meccanismo anaerobico-alattacido stesso.
In conclusione:
Se il vostro obiettivo è stimolazione ipertrofica della massa muscolare, usate un range di ripetizioni tra 6 e 12 con periodo di ristoro tra le serie di 60-90 secondi.
Se il vostro obiettivo è l’aumento della forza massima dinamica (cioè la forza massima per una ripetizione – 1RM) o del miglioramento dei carichi per serie da 3-4 ripetizioni (corrispondenti al 90% del carico massimo per una ripetizione) usate periodi di ristoro di 5 minuti circa.Last edited by Sean; 09-04-2009, 21:58:38.http://www.frankcasillo.com/
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da FRANK CASILLO Visualizza MessaggioCiao,
la pausa (periodo di ristoro), il numero di ripetizioni ed il carico sollevato determinano l’intensità allenante. Pertanto, se manipoli una di tali 3 variabili vari anche l’intensità!
Normalmente la durata della pausa da utilizzare (più o meno lunga) è in funzione del numero delle ripetizioni delle serie e queste dipendono dal tipo di stimolo allenante che vuoi indurre!
Ad esempio, la secrezione di GH durante l’allenamento è correlata positivamente all’incremento della lattacidemia (acido lattico nel sangue), quindi più aumenta (fino ad un certo valore) la concentrazione di acido lattico nel sangue, tanto maggiore sarà la secrezione di GH! Poiché il GH è un ormone anabolico sulla muscolatura scheletrica striata e lipolitico sul tessuto adiposo, è nostra intenzione mantenere durante tutto l’allenamento un tipo di metabolismo energetico di tipo anaerobico-lattacido (cioè un tipo di sistema energetico che utilizzando il glucosio in assenza di ossigeno porta alla formazione di acido lattico).
Il mantenimento di tale aspetto energetico-metabolico è funzione di 2 variabili:
1)La durata di tempo per la quale si protrae lo sforzo fisico con impegno massimale; la durata che garantisce l’evocazione di un metabolismo anaerobico-lattacido va dai 10 ai 45 secondi di attività continuativa massimale. Tale durata (a seconda di diverse variabili quali: tipo di esercizio svolto, lunghezza soggettiva delle leve corporee, percezione soggettiva di correttezza della durata esecutiva della singola ripetizione , grado di affaticamento fisico etc.) è di solito soddisfatta da un numero di ripetizioni compreso tra 6 e 12. Quindi, tale range di ripetizioni favorisce l’innesco della tipologia di metabolismo energetico che più si confà ai connotati anabolici dei quali vogliamo plasmare l’intensità della nostra seduta d’allenamento.
2)Rendere prevalente (rispetto ad altri meccanismi energetici possibili) l’innesco del sistema anaerobico-lattacido nelle serie successive attraverso l’opportuna pausa di recupero tra le stesse.
Una pausa troppo breve, non consentirebbe una sufficiente rimozione di acido lattico compromettendo in tal modo al sistema anaerobico-lattacido di poter riprendere nella serie successiva. Pertanto, in presenza di un recupero troppo breve o insufficiente, la prosecuzione dello sforzo fisico, nelle serie successive, sarebbe caratterizzata da una intensità inferiore supportata da un metabolismo di tipo aerobico, che nel nostro caso, ai fini della crescita muscolare non interessa!
Un periodo di riposo molto lungo tale da favorire la resintesi delle scorte muscolari di ATP, determinerebbe la ripresa del lavoro muscolare della serie successiva a partire da un metabolismo anaerobico-alattacido invece che dal più profittevole anaerobico lattacido (date le sue peculiarità anaboliche).
La soluzione, se il vostro obiettivo è la crescita muscolare, è un tempo di recupero intermedio, cioè che permetta la rimozione di acido lattico per rimettere in gioco il sistema energetico che lo produce, ma non così lungo da far ripartire il lavoro successivo dal più potente sistema anaerobico- alattacido (se si riprendesse da quello alattacido, la stimolazione anabolica dell’allenamento avverrebbe a partire da dopo i primi 10 secondi circa di lavoro che risultano necessari per mettere fuori uso il sistema alattacido e reclutare quello lattacido) .
Quantificare tale soluzione significa adottare una pausa che vada dai 60 ai 90 secondi di recupero.
Se invece il vostro obiettivo è la forza massima dinamica (1RM) o la forza che normalmente si allena in palestra e che corrisponde al 90% del massimale alla cui percentuale corrispondono 3-4 ripetizioni, allora dovete far presa su due fattori:
1)Evocazione del sistema anaerobico-alattacido. Tale sistema energetico non utilizza combustibili organici quali glucidi o lipidi ma ATP di pronto utilizzo presente nel muscolo. Tale tipologia di sistema energetico è innescato da una durata esecutiva con impegno massimale non superiore ai 10 secondi,
2)Utilizzare un tempo di recupero lungo, circa 5 minuti per favore la resintesi di ATP muscolare, riserva altamente energetica e la sola che è usata per gesti di breve durata con impegno massimale sulla quale poggia il meccanismo anaerobico-alattacido stesso.
In conclusione:
Se il vostro obiettivo è stimolazione ipertrofica della massa muscolare, usate un range di ripetizioni tra 6 e 12 con periodo di ristoro tra le serie di 60-90 secondi.
Se il vostro obiettivo è l’aumento della forza massima dinamica (cioè la forza massima per una ripetizione – 1RM) o del miglioramento dei carichi per serie da 3-4 ripetizioni (corrispondenti al 90% del carico massimo per una ripetizione) usate periodi di ristoro di 5 minuti circa.
Last edited by Sean; 09-04-2009, 21:59:01.That's much too vulgar a display of power, Karras.
Commenta
-
-
Ciao,
chi ti ha parlato di me?
Dott.Frank Casillo - Personal Trainer Cagliari - Personal trainer Cagliari - Frank Casillohttp://www.frankcasillo.com/
Commenta
-
-
Ciao,
la pausa (periodo di ristoro), il numero di ripetizioni ed il carico sollevato determinano l’intensità allenante. Pertanto, se manipoli una di tali 3 variabili vari anche l’intensità!
Normalmente la durata della pausa da utilizzare (più o meno lunga) è in funzione del numero delle ripetizioni delle serie e queste dipendono dal tipo di stimolo allenante che vuoi indurre!
Ad esempio, la secrezione di GH durante l’allenamento è correlata positivamente all’incremento della lattacidemia (acido lattico nel sangue), quindi più aumenta (fino ad un certo valore) la concentrazione di acido lattico nel sangue, tanto maggiore sarà la secrezione di GH! Poiché il GH è un ormone anabolico sulla muscolatura scheletrica striata e lipolitico sul tessuto adiposo, è nostra intenzione mantenere durante tutto l’allenamento un tipo di metabolismo energetico di tipo anaerobico-lattacido (cioè un tipo di sistema energetico che utilizzando il glucosio in assenza di ossigeno porta alla formazione di acido lattico).
Il mantenimento di tale aspetto energetico-metabolico è funzione di 2 variabili:
1)La durata di tempo per la quale si protrae lo sforzo fisico con impegno massimale; la durata che garantisce l’evocazione di un metabolismo anaerobico-lattacido va dai 10 ai 45 secondi di attività continuativa massimale. Tale durata (a seconda di diverse variabili quali: tipo di esercizio svolto, lunghezza soggettiva delle leve corporee, percezione soggettiva di correttezza della durata esecutiva della singola ripetizione , grado di affaticamento fisico etc.) è di solito soddisfatta da un numero di ripetizioni compreso tra 6 e 12. Quindi, tale range di ripetizioni favorisce l’innesco della tipologia di metabolismo energetico che più si confà ai connotati anabolici dei quali vogliamo plasmare l’intensità della nostra seduta d’allenamento.
2)Rendere prevalente (rispetto ad altri meccanismi energetici possibili) l’innesco del sistema anaerobico-lattacido nelle serie successive attraverso l’opportuna pausa di recupero tra le stesse.
Una pausa troppo breve, non consentirebbe una sufficiente rimozione di acido lattico compromettendo in tal modo al sistema anaerobico-lattacido di poter riprendere nella serie successiva. Pertanto, in presenza di un recupero troppo breve o insufficiente, la prosecuzione dello sforzo fisico, nelle serie successive, sarebbe caratterizzata da una intensità inferiore supportata da un metabolismo di tipo aerobico, che nel nostro caso, ai fini della crescita muscolare non interessa!
Un periodo di riposo molto lungo tale da favorire la resintesi delle scorte muscolari di ATP, determinerebbe la ripresa del lavoro muscolare della serie successiva a partire da un metabolismo anaerobico-alattacido invece che dal più profittevole anaerobico lattacido (date le sue peculiarità anaboliche).
La soluzione, se il vostro obiettivo è la crescita muscolare, è un tempo di recupero intermedio, cioè che permetta la rimozione di acido lattico per rimettere in gioco il sistema energetico che lo produce, ma non così lungo da far ripartire il lavoro successivo dal più potente sistema anaerobico- alattacido (se si riprendesse da quello alattacido, la stimolazione anabolica dell’allenamento avverrebbe a partire da dopo i primi 10 secondi circa di lavoro che risultano necessari per mettere fuori uso il sistema alattacido e reclutare quello lattacido) .
Quantificare tale soluzione significa adottare una pausa che vada dai 60 ai 90 secondi di recupero.
Se invece il vostro obiettivo è la forza massima dinamica (1RM) o la forza che normalmente si allena in palestra e che corrisponde al 90% del massimale alla cui percentuale corrispondono 3-4 ripetizioni, allora dovete far presa su due fattori:
1)Evocazione del sistema anaerobico-alattacido. Tale sistema energetico non utilizza combustibili organici quali glucidi o lipidi ma ATP di pronto utilizzo presente nel muscolo. Tale tipologia di sistema energetico è innescato da una durata esecutiva con impegno massimale non superiore ai 10 secondi,
2)Utilizzare un tempo di recupero lungo, circa 5 minuti per favore la resintesi di ATP muscolare, riserva altamente energetica e la sola che è usata per gesti di breve durata con impegno massimale sulla quale poggia il meccanismo anaerobico-alattacido stesso.
In conclusione:
Se il vostro obiettivo è stimolazione ipertrofica della massa muscolare, usate un range di ripetizioni tra 6 e 12 con periodo di ristoro tra le serie di 60-90 secondi.
Se il vostro obiettivo è l’aumento della forza massima dinamica (cioè la forza massima per una ripetizione – 1RM) o del miglioramento dei carichi per serie da 3-4 ripetizioni (corrispondenti al 90% del carico massimo per una ripetizione) usate periodi di ristoro di 5 minuti circa.http://www.frankcasillo.com/
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da FRANK CASILLO Visualizza MessaggioCiao,
chi ti ha parlato di me?
Dott.Frank Casillo - Personal Trainer Cagliari - Personal trainer Cagliari - Frank Casillo
i prima e dopo sono impressionantisigpicthe worst day at the beach, is better, than a good day at work
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da FRANK CASILLO Visualizza MessaggioCiao,
chi ti ha parlato di me?
Dott.Frank Casillo - Personal Trainer Cagliari - Personal trainer Cagliari - Frank Casillo
infatti a suo tempo avevo chiesto qua sul forum se qualcuno mi potesse dare informazioni su di te.
cmq potrebbe essere anche che ne riparliamo + seriamente in un futuro lontano (si fa x dire),devo subire un intervento chirurgico-ANZI,AVREI DOVUTO GIA ESSERE STATO OPERATO-quindi nel breve periodo avro' prima bisogno di un buon fisioterapista che di un PT.
pero' dopo il fisioterapista e dopo riessermi rimesso a livelli di decenza ,avendo visto ora anche il tuo sito penso tu possa essere la persona giusta x recuperare il tempo e la forma perdutiThat's much too vulgar a display of power, Karras.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da FRANK CASILLO Visualizza MessaggioCiao,
la pausa (periodo di ristoro), il numero di ripetizioni ed il carico sollevato determinano l’intensità allenante. Pertanto, se manipoli una di tali 3 variabili vari anche l’intensità!
Normalmente la durata della pausa da utilizzare (più o meno lunga) è in funzione del numero delle ripetizioni delle serie e queste dipendono dal tipo di stimolo allenante che vuoi indurre!
Ad esempio, la secrezione di GH durante l’allenamento è correlata positivamente all’incremento della lattacidemia (acido lattico nel sangue), quindi più aumenta (fino ad un certo valore) la concentrazione di acido lattico nel sangue, tanto maggiore sarà la secrezione di GH! Poiché il GH è un ormone anabolico sulla muscolatura scheletrica striata e lipolitico sul tessuto adiposo, è nostra intenzione mantenere durante tutto l’allenamento un tipo di metabolismo energetico di tipo anaerobico-lattacido (cioè un tipo di sistema energetico che utilizzando il glucosio in assenza di ossigeno porta alla formazione di acido lattico).
Il mantenimento di tale aspetto energetico-metabolico è funzione di 2 variabili:
1)La durata di tempo per la quale si protrae lo sforzo fisico con impegno massimale; la durata che garantisce l’evocazione di un metabolismo anaerobico-lattacido va dai 10 ai 45 secondi di attività continuativa massimale. Tale durata (a seconda di diverse variabili quali: tipo di esercizio svolto, lunghezza soggettiva delle leve corporee, percezione soggettiva di correttezza della durata esecutiva della singola ripetizione , grado di affaticamento fisico etc.) è di solito soddisfatta da un numero di ripetizioni compreso tra 6 e 12. Quindi, tale range di ripetizioni favorisce l’innesco della tipologia di metabolismo energetico che più si confà ai connotati anabolici dei quali vogliamo plasmare l’intensità della nostra seduta d’allenamento.
2)Rendere prevalente (rispetto ad altri meccanismi energetici possibili) l’innesco del sistema anaerobico-lattacido nelle serie successive attraverso l’opportuna pausa di recupero tra le stesse.
Una pausa troppo breve, non consentirebbe una sufficiente rimozione di acido lattico compromettendo in tal modo al sistema anaerobico-lattacido di poter riprendere nella serie successiva. Pertanto, in presenza di un recupero troppo breve o insufficiente, la prosecuzione dello sforzo fisico, nelle serie successive, sarebbe caratterizzata da una intensità inferiore supportata da un metabolismo di tipo aerobico, che nel nostro caso, ai fini della crescita muscolare non interessa!
Un periodo di riposo molto lungo tale da favorire la resintesi delle scorte muscolari di ATP, determinerebbe la ripresa del lavoro muscolare della serie successiva a partire da un metabolismo anaerobico-alattacido invece che dal più profittevole anaerobico lattacido (date le sue peculiarità anaboliche).
La soluzione, se il vostro obiettivo è la crescita muscolare, è un tempo di recupero intermedio, cioè che permetta la rimozione di acido lattico per rimettere in gioco il sistema energetico che lo produce, ma non così lungo da far ripartire il lavoro successivo dal più potente sistema anaerobico- alattacido (se si riprendesse da quello alattacido, la stimolazione anabolica dell’allenamento avverrebbe a partire da dopo i primi 10 secondi circa di lavoro che risultano necessari per mettere fuori uso il sistema alattacido e reclutare quello lattacido) .
Quantificare tale soluzione significa adottare una pausa che vada dai 60 ai 90 secondi di recupero.
Se invece il vostro obiettivo è la forza massima dinamica (1RM) o la forza che normalmente si allena in palestra e che corrisponde al 90% del massimale alla cui percentuale corrispondono 3-4 ripetizioni, allora dovete far presa su due fattori:
1)Evocazione del sistema anaerobico-alattacido. Tale sistema energetico non utilizza combustibili organici quali glucidi o lipidi ma ATP di pronto utilizzo presente nel muscolo. Tale tipologia di sistema energetico è innescato da una durata esecutiva con impegno massimale non superiore ai 10 secondi,
2)Utilizzare un tempo di recupero lungo, circa 5 minuti per favore la resintesi di ATP muscolare, riserva altamente energetica e la sola che è usata per gesti di breve durata con impegno massimale sulla quale poggia il meccanismo anaerobico-alattacido stesso.
In conclusione:
Se il vostro obiettivo è stimolazione ipertrofica della massa muscolare, usate un range di ripetizioni tra 6 e 12 con periodo di ristoro tra le serie di 60-90 secondi.
Se il vostro obiettivo è l’aumento della forza massima dinamica (cioè la forza massima per una ripetizione – 1RM) o del miglioramento dei carichi per serie da 3-4 ripetizioni (corrispondenti al 90% del carico massimo per una ripetizione) usate periodi di ristoro di 5 minuti circa.
Grande Frank,
chiaro ed esauriente.
Thanks" Non sforzarti di essere migliore degli altri, cerca di essere migliore di te stesso " (Faulkner W.)
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da FRANK CASILLO Visualizza Messaggio
Ad esempio, la secrezione di GH durante l’allenamento è correlata positivamente all’incremento della lattacidemia (acido lattico nel sangue), quindi più aumenta (fino ad un certo valore) la concentrazione di acido lattico nel sangue, tanto maggiore sarà la secrezione di GH!
Una pausa troppo breve, non consentirebbe una sufficiente rimozione di acido lattico compromettendo in tal modo al sistema anaerobico-lattacido di poter riprendere nella serie successiva. .
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da nicholasdwolfwood Visualizza Messaggioscusami non mi è chiara la correlazione. se il GH aumenta all'aumentare del lattacido, perchè deve essere rimosso prima della serie successiva?
tu ti alleni, produci acido lattico,come diceva Frank, riposi xchè se non si assorbe poi dopo ti alleni male e nn puoi,x fatica stimolare ancora acido lattico e tutte quelle reazioni associate da debito di ossigeno,ad esempio ripristinare il glicogeno muscolare richiede circa 1 minuto.
quindi nel breve termine devi allenarti bene, quindi fare pause,poi prima di andare a nanna passi alla cassaThat's much too vulgar a display of power, Karras.
Commenta
-
Commenta