Ecco una domanda per la serie “Miti e leggende metropolitane in palestra”. Alcune interessanti variazioni, che si raddoppiano se formulate come affermazioni assolutamente certe.
Ok, l’inizio è sufficientemente polemico? Bene.
In teoria
L’esercizio è una forma di stress a cui il corpo umano reagisce, adattandosi. E’ chiaro che a seguito di un allenamento la risposta dell’organismo sarà una variazione dei suoi parametri interni, fra cui l’intero assetto ormonale.
Ma… cosa è un “ormone”? Inutile cioè parlare se non è chiaro il concetto. Io, ad esempio, me lo sono dovuto studiare. “E’ quella cosa che…”, “dicesi ormone…” non son spiegazioni, dài… Concludiamo con un “come è umano lei…” e ci manca solo la poltrona sgonfia fantozziana.
La rappresentazione più corretta è che un ormone è un messaggero che trasporta informazioni fra cellule. Gli ormoni sono prodotti dal sistema endocrino, l’insieme delle ghiandole che producono queste sostanze.
Ipofisi, surrenali, testicoli sono alcune delle ghiandole del sistema endocrino. Il sistema endocrino deve essere messo in relazione con il sistema nervoso: un neurone ha anch’esso la capacità di trasportare informazioni fra cellule.
Il sistema nervoso e il sistema endocrinocostituiscono pertanto i due “network” di scambio dei segnali interni:
Potremmo parlare per ore del perché la Natura, Dio, l’Architetto di Matrix abbiano creato strutture simili e analizzare le peculiarità di questi due sistemi. Però io non sono specializzato in neuroendocrinologia e questo è un posto dove si parla di ghisa spostata e dei neurotrasmettitori ce ne frega il giusto, alla fine.
Fra tutti questi ormoni alcuni sono per noi più importanti, ad esempio il classico testosterone o il GH. Questi ormoni a noi piacciono perché fanno diventare grossi, così andiamo a selezionare studi che riguardano questi nostri amici.
E’ qui che sorgono i primi problemi: la Ricerca Scientifica non eleva questa roba a fonte primaria di studio maniacale, dato che a nessuno scienziato frega molto di far diventare ancora più grosse persone già grosse. Sono ormoni importanti di cui si deve comprendere il significato pieno ma… null’altro. E’ la maniacale selezione del materiale disponibile che crea casino.
L’allenamento con i pesi impone all’organismo un adattamento per sopportare l’allenamento stesso: induce, fra i vari effetti, una crescita del tessuto muscolare. Questo lo sapeva anche Sandow a fine ‘800. Poiché vi è una crescita muscolare, l’allenamento per forza di cose deve far variare i livelli di ormoni anabolici, perciò GH e Testosterone.
Ci sono un sacco di studi che mostrano come il ruolo dell’acido lattico sia importante ai fini di tutto questo: acido lattico, risposta infiammatoria a seguito dell’allenamento, aumento dell’acidità dei tessuti perché i microtraumi alterano le strutture cellulari causando la fuoriuscita di certe sostanze.
Io non mi sono mai informato molto di queste cose e in seguito sarà chiaro il perché, né ho voglia di farlo e perciò tutto questo non sarà preciso, ma sarà anche chiaro il perché non sia rilevante: l’acidosi ha la capacità di innalzare il GH che a sua volta innesca la produzione di IGF-1 nel fegato che a sua volta ha un ruolo nella crescita muscolare. Il testosterone? Boh… mettetelo voi da qualche parte.
Tutto questo è vero, troverete TONNELLATE di studi condotti con protocolli con serie ad alte ripetizioni. E’ a questo punto che scatta il cortocircuito logico
In alto quello che è di fatto vero entro certi limiti, al centro il primo passaggio arbitrario: è vero che vi è un innalzamento degli ormoni, è vero che questi sono anabolici, è vero che ci sono studi che mostrano una ipertrofia. Non è vero che tutto questo abbia rilevanza in palestra, nel senso che è tutto da vedere se poi si diventa più grossi. Banale, sono in ipocalorica, non cresco nemmeno se mi gonfio con il compressore.
In basso il passaggio finale: se l’acido lattico “serve”, lo produco abbestia con serie tipo 3×30 o similari. La freccia di ritorno completa il quadro: se serve l’acido lattico per diventare più grossi, più acido lattico produco e più divento grosso, perciò più serie lattacide, e se 1×20 va bene, 2×20 è meglio.
Questo è sbagliato.
Quello che, in teoria, manca è uno studio sul campo che metta a confronto quale protocollo sia più idoneo ad innalzare i livelli ormonali in maniera ottimale. Confrontate queste situazioni:
Quello che varia è il carico che posso usare in tutti gli schemi. L’ultimo è il gruppo di controllo, quello che si allena e basta, che sia estate, inverno, con Gigi d’Alessio o con i Metallica. Quale è meglio? Pensateci.
In pratica
Ecco che arriviamo al punto che mi piace: il motivo per cui io ritengo che questa roba sia un insieme di idiozie. Ripeto: mi spiace, veramente, ma sono troppo ingegnere. Una teoria si sperimenta sul campo. Come? Misurando. Vorrei sapere come fate a sapere quale protocollo ha fatto salire di più il vostro GH, anzi, vorrei proprio sapere come fate a capire che il vostro GH sia salito.
Ragazzi, voi non misurate un ***** di nulla: leggete roba che dice che il GH salga a fare quella cosa o quell’altra e deducete cosa sia meglio o peggio per voi, ma di fatto seguire queste teorie equivale ad andare a caso. Questa situazione, come molte altre, mi manda in bestia: qua parliamo di livelli di GH, ma c’è la storiella del cortisolo, della supercompensazione, del pH, del colore delle fibre, tutte “storielle” perché NESSUNO MISURA l’effetto di quello che viene detto.
Ma se voi non misurate, come cacchio fate a capire che state facendo bene oppure male? Chi ve lo dice?
Chi ragiona così ha un approccio meccanico al corpo umano, di stretta correlazione causa-effetto fra quello che fa e il risultato che ottiene. Mi sta bene, a patto che però in questo meccanicismo sia inserito l’elemento fondamentale, la misurazione degli effetti. Altrimenti più che Scienza questa la chiamo Fede, fiducia incondizionata in quello che si è letto.
Io non leggo mai di millimoli per litro o di livelli di concentrazione post-allenamento, mentre leggo invece spesso “sento che sto meglio”.“Sento”…
La solita associazione fra “durezza percepita” dell’allenamento ed efficacia di quello che stiamo facendo: sono tutto rotto, mi sono impegnato, il mio GH è salito perché l’ho letto in uno studio.
Devo credere perciò che i livelli di testosterone o di GH si “sentano”, ma a questo punto vorrei sapere fra 1×20 e 2×10 i livelli di GH cosa “dicono” perché si possano “sentire” differentemente? Cosa si “sente” durante la “spinta anabolica”? No perché io vorrei veramente capirla questa cosa degli ormoni che si “sentono”.
La situazione reale, invece, è che uno è in stallo, ha perso anche un po’ di grinta, legge queste cose, pompa di brutto, è di nuovo tutto rotto e bang! di nuovo a palla con la giustificazione scientifica che quello che sta facendo è corretto. Magari migliora lo stesso, ma poi? Poi stop, fine.
Perché l’ipertrofia, come sempre, è una qualità multifattoriale e chi picchia solo su una variabile ottiene meno di chi queste variabili le alterna. Avete mai visto uno enorme perché ha fatto SOLO 1×20 o SOLO negative o SOLO squat o SOLO movimenti esplosivio o SOLO qualunque altra cosa?
Perciò, il mio consiglio è di inquadrare tutti questi studi per quello che dicono: a seguito di un allenamento con i pesi vi è un innalzamento dei picchi ormonali che, a loro volta, creano una risposta ipertrofica.
Sapere che il lattato sia importante significa che posso creare allenamenti in cui in certi periodi volutamente creo una condizione di acidosi.
Sperimento, vedo cosa succede, non occorre punzecchiarsi con gli aghi per la glicemia. Un minimo di buon senso permetterà di capire se i miglioramenti riscontrati siano in linea con quelli attesi e se il merito è del protocollo “acido” o se ciò è dovuto alla variazione degli stimoli o del volume.
Gli “studi scientifici” (o meglio le review) sono delle guide per la retta via, ma non c’è scritto da nessuna parte come sia meglio percorrerla.
- Lo squat a 20 ripetizioni aumenta il testosterone?
- L’acido lattico aumenta il GH che a sua volta aumenta il testosterone?
- Le serie ad alte ripetizioni incrementano i livelli di IGF-1?
- Quale esercizio ha più spinta anabolica?
- E’ vero che l’esercizio X incrementa il testosterone di Y%?
Ok, l’inizio è sufficientemente polemico? Bene.
In teoria
L’esercizio è una forma di stress a cui il corpo umano reagisce, adattandosi. E’ chiaro che a seguito di un allenamento la risposta dell’organismo sarà una variazione dei suoi parametri interni, fra cui l’intero assetto ormonale.
Ma… cosa è un “ormone”? Inutile cioè parlare se non è chiaro il concetto. Io, ad esempio, me lo sono dovuto studiare. “E’ quella cosa che…”, “dicesi ormone…” non son spiegazioni, dài… Concludiamo con un “come è umano lei…” e ci manca solo la poltrona sgonfia fantozziana.
La rappresentazione più corretta è che un ormone è un messaggero che trasporta informazioni fra cellule. Gli ormoni sono prodotti dal sistema endocrino, l’insieme delle ghiandole che producono queste sostanze.
Ipofisi, surrenali, testicoli sono alcune delle ghiandole del sistema endocrino. Il sistema endocrino deve essere messo in relazione con il sistema nervoso: un neurone ha anch’esso la capacità di trasportare informazioni fra cellule.
Il sistema nervoso e il sistema endocrinocostituiscono pertanto i due “network” di scambio dei segnali interni:
- Il sistema nervoso è il network veloce, il north bridge del chipset di un PC se volessimo tentare un paragone azzardato: i segnali elettrochimici raggiungono rapidamente la destinazione, ma devono essere veicolati da un canale punto-punto, l’assone del neurone stesso. Per contrarre l’alluce sinistro è necessario un fascio di motoneuroni che dal midollo arrivino fino alla punta del piede partendo dal midollo spinale. In questo caso vi sono dei “canali” della lunghezza di circa un metro!
- Il sistema endocrino è il network lento, il south bridge dell’esempio precedente: i segnali sono scambiati lentamente, nell’arco di secondi, minuti, ore, giorni. Tutto questo senza però un collegamento diretto fra origine e destinazione dato che gli ormoni sono trasportati dal sangue e dal sistema linfatico dal punto in cui vengono prodotti alle strutture bersaglio.
Potremmo parlare per ore del perché la Natura, Dio, l’Architetto di Matrix abbiano creato strutture simili e analizzare le peculiarità di questi due sistemi. Però io non sono specializzato in neuroendocrinologia e questo è un posto dove si parla di ghisa spostata e dei neurotrasmettitori ce ne frega il giusto, alla fine.
Fra tutti questi ormoni alcuni sono per noi più importanti, ad esempio il classico testosterone o il GH. Questi ormoni a noi piacciono perché fanno diventare grossi, così andiamo a selezionare studi che riguardano questi nostri amici.
E’ qui che sorgono i primi problemi: la Ricerca Scientifica non eleva questa roba a fonte primaria di studio maniacale, dato che a nessuno scienziato frega molto di far diventare ancora più grosse persone già grosse. Sono ormoni importanti di cui si deve comprendere il significato pieno ma… null’altro. E’ la maniacale selezione del materiale disponibile che crea casino.
L’allenamento con i pesi impone all’organismo un adattamento per sopportare l’allenamento stesso: induce, fra i vari effetti, una crescita del tessuto muscolare. Questo lo sapeva anche Sandow a fine ‘800. Poiché vi è una crescita muscolare, l’allenamento per forza di cose deve far variare i livelli di ormoni anabolici, perciò GH e Testosterone.
Ci sono un sacco di studi che mostrano come il ruolo dell’acido lattico sia importante ai fini di tutto questo: acido lattico, risposta infiammatoria a seguito dell’allenamento, aumento dell’acidità dei tessuti perché i microtraumi alterano le strutture cellulari causando la fuoriuscita di certe sostanze.
Io non mi sono mai informato molto di queste cose e in seguito sarà chiaro il perché, né ho voglia di farlo e perciò tutto questo non sarà preciso, ma sarà anche chiaro il perché non sia rilevante: l’acidosi ha la capacità di innalzare il GH che a sua volta innesca la produzione di IGF-1 nel fegato che a sua volta ha un ruolo nella crescita muscolare. Il testosterone? Boh… mettetelo voi da qualche parte.
Tutto questo è vero, troverete TONNELLATE di studi condotti con protocolli con serie ad alte ripetizioni. E’ a questo punto che scatta il cortocircuito logico
In alto quello che è di fatto vero entro certi limiti, al centro il primo passaggio arbitrario: è vero che vi è un innalzamento degli ormoni, è vero che questi sono anabolici, è vero che ci sono studi che mostrano una ipertrofia. Non è vero che tutto questo abbia rilevanza in palestra, nel senso che è tutto da vedere se poi si diventa più grossi. Banale, sono in ipocalorica, non cresco nemmeno se mi gonfio con il compressore.
In basso il passaggio finale: se l’acido lattico “serve”, lo produco abbestia con serie tipo 3×30 o similari. La freccia di ritorno completa il quadro: se serve l’acido lattico per diventare più grossi, più acido lattico produco e più divento grosso, perciò più serie lattacide, e se 1×20 va bene, 2×20 è meglio.
Questo è sbagliato.
Quello che, in teoria, manca è uno studio sul campo che metta a confronto quale protocollo sia più idoneo ad innalzare i livelli ormonali in maniera ottimale. Confrontate queste situazioni:
- Squat 1×20 a cedimento
- Squat 2×10 a cedimento, recupero 3’
- Squat 2×10 a cedimento, recupero 10’
- Squat 1×10 rest pause
- Squat 10×1 recupero 30”
- Allenamento normale senza farsi tante seghe mentali: picchio duro negli esercizi seri, piazzo qualche complementare, mi sfondo di cagate finali per rilassarmi.
Quello che varia è il carico che posso usare in tutti gli schemi. L’ultimo è il gruppo di controllo, quello che si allena e basta, che sia estate, inverno, con Gigi d’Alessio o con i Metallica. Quale è meglio? Pensateci.
In pratica
Ecco che arriviamo al punto che mi piace: il motivo per cui io ritengo che questa roba sia un insieme di idiozie. Ripeto: mi spiace, veramente, ma sono troppo ingegnere. Una teoria si sperimenta sul campo. Come? Misurando. Vorrei sapere come fate a sapere quale protocollo ha fatto salire di più il vostro GH, anzi, vorrei proprio sapere come fate a capire che il vostro GH sia salito.
Ragazzi, voi non misurate un ***** di nulla: leggete roba che dice che il GH salga a fare quella cosa o quell’altra e deducete cosa sia meglio o peggio per voi, ma di fatto seguire queste teorie equivale ad andare a caso. Questa situazione, come molte altre, mi manda in bestia: qua parliamo di livelli di GH, ma c’è la storiella del cortisolo, della supercompensazione, del pH, del colore delle fibre, tutte “storielle” perché NESSUNO MISURA l’effetto di quello che viene detto.
Ma se voi non misurate, come cacchio fate a capire che state facendo bene oppure male? Chi ve lo dice?
Chi ragiona così ha un approccio meccanico al corpo umano, di stretta correlazione causa-effetto fra quello che fa e il risultato che ottiene. Mi sta bene, a patto che però in questo meccanicismo sia inserito l’elemento fondamentale, la misurazione degli effetti. Altrimenti più che Scienza questa la chiamo Fede, fiducia incondizionata in quello che si è letto.
Io non leggo mai di millimoli per litro o di livelli di concentrazione post-allenamento, mentre leggo invece spesso “sento che sto meglio”.“Sento”…
La solita associazione fra “durezza percepita” dell’allenamento ed efficacia di quello che stiamo facendo: sono tutto rotto, mi sono impegnato, il mio GH è salito perché l’ho letto in uno studio.
Devo credere perciò che i livelli di testosterone o di GH si “sentano”, ma a questo punto vorrei sapere fra 1×20 e 2×10 i livelli di GH cosa “dicono” perché si possano “sentire” differentemente? Cosa si “sente” durante la “spinta anabolica”? No perché io vorrei veramente capirla questa cosa degli ormoni che si “sentono”.
La situazione reale, invece, è che uno è in stallo, ha perso anche un po’ di grinta, legge queste cose, pompa di brutto, è di nuovo tutto rotto e bang! di nuovo a palla con la giustificazione scientifica che quello che sta facendo è corretto. Magari migliora lo stesso, ma poi? Poi stop, fine.
Perché l’ipertrofia, come sempre, è una qualità multifattoriale e chi picchia solo su una variabile ottiene meno di chi queste variabili le alterna. Avete mai visto uno enorme perché ha fatto SOLO 1×20 o SOLO negative o SOLO squat o SOLO movimenti esplosivio o SOLO qualunque altra cosa?
Perciò, il mio consiglio è di inquadrare tutti questi studi per quello che dicono: a seguito di un allenamento con i pesi vi è un innalzamento dei picchi ormonali che, a loro volta, creano una risposta ipertrofica.
Sapere che il lattato sia importante significa che posso creare allenamenti in cui in certi periodi volutamente creo una condizione di acidosi.
Sperimento, vedo cosa succede, non occorre punzecchiarsi con gli aghi per la glicemia. Un minimo di buon senso permetterà di capire se i miglioramenti riscontrati siano in linea con quelli attesi e se il merito è del protocollo “acido” o se ciò è dovuto alla variazione degli stimoli o del volume.
Gli “studi scientifici” (o meglio le review) sono delle guide per la retta via, ma non c’è scritto da nessuna parte come sia meglio percorrerla.
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