Ottima spiegazione. Infatti io penso che il miglior coinvolgimento della catena cinetica posteriore è svolto con lo squat con sitting back, appunto. Ma sono troppo di parte.
Femorali, Squat e ginocchia: considerazioni
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sigpic I miei articoli
Originariamente Scritto da Sandro Rossi, presidente FIPLE' straordinariamente, selvaggiamente bello bruciare un giorno della nostra vita in trenta secondi di pedana!!
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioInvece io penso che i curl di gamba siano necessari ed auspicabili. I flessori di coscia sono 3: bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso. Tutti e tre origininano prossimalmente dalla tuberosità ischiatica, tranne il capo corto del bicipite che origina dalla linea aspra femorale; le inserzioni distali sono parte mediale del condilo tibiale per semimembranoso e semitendinoso, testa della fibula e condilo laterale tibiale per il bicipite. Per una visualizzazione approssimativa dunque, semimembranoso e semitendinoso costituiscono la parte mediale della faccia posteriore della coscia, il bicipite la parte laterale.
Andando ad analizzare i tiranti (le forze di trazione sulle inserzioni ossee), osserviamo come semimembranoso e semitendinoso applicano una forza tendente al varismo del ginocchio, il bicipite viceversa contrappone un controbilanciamento in valgismo. Il capo breve del bicipite è l'unico dei flessori con inserzione prossimale laterale. Io credo che, per la stabilità dell'articolazione del ginocchio, sia necessario un buon tono basale di quest'ultimo: è l'unico "tirante" con inserzione ossea prossimale laterale.
Nei movimenti che prevedono solo l'estensione dell'articolazione dell'anca (stacchi e good morning) il capo breve del bicipite non è coinvolto, siccome la sua inserzione prossimale femorale gli permette solo la funzione di flettere la gamba sulla coscia.
Credo anche che il motivo principale, per cui molti bber trovano i leg curls insoddisfacenti, è perchè la maggior parte delle macchine apposite fanno contrarre i flessori di gamba in accorciamento massimo delle fibre (stando in posizione supina, i flessori di gamba sono nella posizone più accorciata possibile). E' assodato che la potenza sviluppata da un sarcomero è la somma di tensione attiva (contrazione) + tensione passiva (pre-allungamento): ciò vuol dire che un muscolo lavora, ottimalmente, ad una determinata lunghezza. Se la tensione passiva oltrepassa una certa soglia (se allunghiamo la fibra muscolare oltre un certo punto) la tensione totale (forza espressa) cala. Da ciò se ne deduce che un muscolo andrebbe allenato alla lunghezza ottimale, che ne permetta di esprimere la massima tensione complessiva. Questo è il motivo per cui riusciamo ad alzare meno carico con i curl per i bicipiti brachiali in concentrazione (le fibre sono al di sotto della lunghezza soglia ottimale, e la potenza espressa è inferiore), e tiriamo di più se facciamo lo stesso curl ma con lo schienale leggermente declinato; se decliniamo lo schienale oltre un certo angolo, la lunghezza delle fibre brachiali oltrepassa la soglia ottimale, e la tensione complessiva (la forza espressa) cala di nuovo.
Questo principio è anche alla base del potenziamento di contrazione col pre-stretching intra-contrazioni. Il tutto è legato alle sovrapposizioni tra le differenti miofibrille nel sarcomero, ed ai rapporti fra le differenti bande. Però, non so fino a che punto possa interessare addentrarsi in una descrizione minuziosa dell'argomento, in questa sede.
Ritornando ai leg curl dunque, ed applicandovi quanto detto, provate a farli con la macchina che permette di applicare una buona tensione negativa sui flessori di coscia, come una leg curl machine in posizione seduta e non supina
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioInvece io penso che i curl di gamba siano necessari ed auspicabili. I flessori di coscia sono 3: bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso. Tutti e tre origininano prossimalmente dalla tuberosità ischiatica, tranne il capo corto del bicipite che origina dalla linea aspra femorale; le inserzioni distali sono parte mediale del condilo tibiale per semimembranoso e semitendinoso, testa della fibula e condilo laterale tibiale per il bicipite. Per una visualizzazione approssimativa dunque, semimembranoso e semitendinoso costituiscono la parte mediale della faccia posteriore della coscia, il bicipite la parte laterale.
Andando ad analizzare i tiranti (le forze di trazione sulle inserzioni ossee), osserviamo come semimembranoso e semitendinoso applicano una forza tendente al varismo del ginocchio, il bicipite viceversa contrappone un controbilanciamento in valgismo. Il capo breve del bicipite è l'unico dei flessori con inserzione prossimale laterale. Io credo che, per la stabilità dell'articolazione del ginocchio, sia necessario un buon tono basale di quest'ultimo: è l'unico "tirante" con inserzione ossea prossimale laterale.
Nei movimenti che prevedono solo l'estensione dell'articolazione dell'anca (stacchi e good morning) il capo breve del bicipite non è coinvolto, siccome la sua inserzione prossimale femorale gli permette solo la funzione di flettere la gamba sulla coscia.
Credo anche che il motivo principale, per cui molti bber trovano i leg curls insoddisfacenti, è perchè la maggior parte delle macchine apposite fanno contrarre i flessori di gamba in accorciamento massimo delle fibre (stando in posizione supina, i flessori di gamba sono nella posizone più accorciata possibile). E' assodato che la potenza sviluppata da un sarcomero è la somma di tensione attiva (contrazione) + tensione passiva (pre-allungamento): ciò vuol dire che un muscolo lavora, ottimalmente, ad una determinata lunghezza. Se la tensione passiva oltrepassa una certa soglia (se allunghiamo la fibra muscolare oltre un certo punto) la tensione totale (forza espressa) cala. Da ciò se ne deduce che un muscolo andrebbe allenato alla lunghezza ottimale, che ne permetta di esprimere la massima tensione complessiva. Questo è il motivo per cui riusciamo ad alzare meno carico con i curl per i bicipiti brachiali in concentrazione (le fibre sono al di sotto della lunghezza soglia ottimale, e la potenza espressa è inferiore), e tiriamo di più se facciamo lo stesso curl ma con lo schienale leggermente declinato; se decliniamo lo schienale oltre un certo angolo, la lunghezza delle fibre brachiali oltrepassa la soglia ottimale, e la tensione complessiva (la forza espressa) cala di nuovo.
Questo principio è anche alla base del potenziamento di contrazione col pre-stretching intra-contrazioni. Il tutto è legato alle sovrapposizioni tra le differenti miofibrille nel sarcomero, ed ai rapporti fra le differenti bande. Però, non so fino a che punto possa interessare addentrarsi in una descrizione minuziosa dell'argomento, in questa sede.
Ritornando ai leg curl dunque, ed applicandovi quanto detto, provate a farli con la macchina che permette di applicare una buona tensione negativa sui flessori di coscia, come una leg curl machine in posizione seduta e non supina
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioMi autoquoto perchè ho dimenticato di fare un paragone nel mezzo del post, che può chiarire ancora ulteriormente: pensare di allenare in modo ottimale il bicipite femorale solo con movimenti di estensione dell'anca (stacchi e good mornings) è un pò come voler allenare bicipite e tricipite brachiali solo con movimenti coinvolgenti la flesso-estensione dell'omero. Certo, in quei movimenti sono coinvolti i capi lunghi del bicipite (ad esempio nel lento avanti a presa stretta) o del tricipite (movimento opposto al primo: un pull-over, per esempio), in virtù delle loro inserzioni prossimali. Ma quale bber penserebbe mai di trascurare il capo breve del bicipite brachiale o i capi mediale e laterale del tricipite, che possono solo esser coinvolti nei movimenti di flesso-estensione del gomito?Consulenza nutrizionale e allenamento.
Biologo nutrizionista.
Guida alle ripetizioni e modalità di carico
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Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioAmico ma Yash fa il GHR che coinvolge gli stessi muscoli del leg curl...
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioMi autoquoto perchè ho dimenticato di fare un paragone nel mezzo del post, che può chiarire ancora ulteriormente: pensare di allenare in modo ottimale il bicipite femorale solo con movimenti di estensione dell'anca (stacchi e good mornings) è un pò come voler allenare bicipite e tricipite brachiali solo con movimenti coinvolgenti la flesso-estensione dell'omero. Certo, in quei movimenti sono coinvolti i capi lunghi del bicipite (ad esempio nel lento avanti a presa stretta) o del tricipite (movimento opposto al primo: un pull-over, per esempio), in virtù delle loro inserzioni prossimali. Ma quale bber penserebbe mai di trascurare il capo breve del bicipite brachiale o i capi mediale e laterale del tricipite, che possono solo esser coinvolti nei movimenti di flesso-estensione del gomito?
a maggior ragione il gruppo dei femorali che ha funzioni cinetiche di importanza fondamentale sia in estensione dell'anca che in flessione del ginocchio.
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Originariamente Scritto da kickboxer_87 Visualizza Messaggiodomanda:
se uno non allena mai i quadricipiti con movimenti monoarticolari,rimane fondamentale trattare il femorale coi leg curl?
nello squat recluti in modo enorme i quad, che sopportano un lavoro notevole.
il fondamentale di riferimento per i fem diventerebbe lo stacco...ma sappiamo quanto sia difficile reclutare questo gruppo in modo efficace, si tende spesso a tirare più di schiena che altro. e cmq solo per una metà della loro completa funzionalità (estensione dell'anca)
ergo: va a finire che i fem fanno un "mezzo" lavoro sia su squat che su stacchi, mentre i quad sopportano lo squat e vengono toccati anche dallo stacco completo.
da qui l'esigenza di un lavoro specifico per i fem, in ogni caso.
my two cents.
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Originariamente Scritto da kickboxer_87 Visualizza Messaggioquindi assumendo che un soggetto negli squat tenda a buttare le ginocchia verso l'interno sarebbe giusto priorizzare le flessioni della gamba?Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza MessaggioIo invece tendo ad avere le ginocchia che puntano verso l'esterno, specie una... che tipo di lavoro mi conviene prediligere?
Non ha senso pianificare se allenarlo o meno, solo in virtù della conformazione in varo o valgo delle ginocchia, perchè quest'ultima dipende sopratutto dall'architettura ossea. Il discorso è correlato, ma non si limita a quello però
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioIl capo breve del bicipite crurale va allenato comunque: se lo si trascura, si crea uno sbilancio articolare sul piano coronale, per le dinamiche descritta prima.
Non ha senso pianificare se allenarlo o meno, solo in virtù della conformazione in varo o valgo delle ginocchia, perchè quest'ultima dipende sopratutto dall'architettura ossea. Il discorso è correlato, ma non si limita a quello peròConsulenza nutrizionale e allenamento.
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Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioOttimo Tongue, ma sei fisio o qualcosa del genere?
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza MessaggioNo, un chirurgo a cui piace il bbConsulenza nutrizionale e allenamento.
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Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza MessaggioIo invece tendo ad avere le ginocchia che puntano verso l'esterno, specie una... che tipo di lavoro mi conviene prediligere?
io le ho ke tendono ad andare verso l'interno,mi hanno dato un programma di fisioterapia col quale fo lavorare molto i muscoli della parte esterna della coscia perche cosi questi "tirano" le rotule verso l'esterno...magari te potresti provare a far lavorare di + i muscoli dell'interno coscia,ma nn sn un medico,ti conviene chiedere a qualcuno ke ne capisce
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