Annuncio

Collapse
No announcement yet.

come dare un senso logico?

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza Messaggio
    Marco purtroppo sai quale è il problema? Che se uno ha trovato (come te pare) schemi infallibili deve anche dimostrare sul proprio corpo cosa è riuscito a fare.

    Io ad esempio mi metto sempre in discussione e cerco di apprendere anche da chi (apparentemente) ne sa meno di me, se vedo che ha ottenuto più di me (sia come forza che come massa muscolare).

    Tu invece sei arroccato sulle tue convinzioni ma poi il confronto pratico non giustifica le tue scelte.
    E' solo la prima impressione. Chi mi conosce bene (sia in internet che nella vita reale), sa quante volte ho chiesto consigli su cose che non sapevo (alimentazione, integrazione), sa quante volte ho detto di essermi sbagliato e sa quante volte ho espresso dubbi sulla programmazione altrui senza però imporre il mio pensiero.

    Ho postato i video di panca e squat proprio per farmi dare un parere nella sezione PLing, e cercherò di migliora sia l'arco che la schienata come mi è stato consigliato.

    L'essere categorico fa parte del mio modo di pensare e interpetare la realtà.
    Nei miei post argomento sempre quello che sostengo e sono educato, ma non tanto per formalità, ma perchè una padronanza del linguaggio e una buona esposizione indicano una certa conoscenza di quello che si sta esponendo. La forma è sempre funzionale al contenuto, quindi va adeguata. Se poi ci riesco o meno è un altro discorso.
    In più, il più delle volte, evito volontariamente di scrivere "secondo me", "secondo la mia esprienza e simili", perchè sono sottointesi.

    A questo va aggiunto il modo di ragionare di taglio scietifico, che tende a quantificare tutto e procede per prove ed errori formulando modelli volutamente parziali e limitati,ma cmq coerenti. Per esempio l'allenamento per principianti che ho proposto è piaciuto a molti e ha sempre funzionato, ma è chiaro che essendo per principianti appena i carichi salgono un po', emergono difetti che prima erano vantaggi: nessuna ciclizzazione del volume complessivo, nessuna ciclizzazione del carico, complementari non mirati e altro... In pratica si lavora sempre pesante, ma lo si può fare perchè il massimale non è stabile.


    Mi rendo conto che in questo forum sono un "diverso", che crea scompiglio a equilibri precostituiti, quindi offesse, illazioni e fraintendimenti sono il naturale modo del sistema "forum BW" di riequilibrarsi. Se veramente avessi torto in modo così netto come pensano in molti, sarebbe facile mettermi a tacere e i tread non avrebbero modo di scadere.
    IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
    CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
    LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

    Commenta


      Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
      Marco ma che dici?

      5 minuti di Gironda? e che è, un allenamento o una pausa caffè?

      Non è così che si impostano le cose... la resistenza al lattacido si sviluppa anche con carichi degni e con movimenti di base... leggi quanto scritto da Paolo sullo schema di menez e Manx... esistono anche le serie a 8-10 reps sui movimenti composti... e il lattato deve andare progressivamente aumentando lungo TUTTA la sessione, all'interno di un mesociclo di alto volume...
      Si le pause sono di 15-20 secondi tra i set.

      Non mi sembra di avere parlato ne di esercizi di isolamento ne di esercizi multiarticolari, quindi il sottolineare che "la resistenza al lattacido si sviluppa anche con carichi degni e con movimenti di base", mi sembra una tua libera interpretazione di quanto ho scritto. Questo schema di panca, che ho fatto e fatto fare, rientra proprio nel range lattacido di cui parli sia in termini di carico che di ripetizioni.

      2x2 @90% #90''
      2xMax @80% #90''
      2xMax @70% #90''
      2xMax @60% #90''

      L'idea del 10x10 viene fuori dalla necessità di separare il più possibile lo stimolo pesante da quello lattacudi per evitare di sovrapporre i recuperi.
      IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
      CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
      LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

      Commenta


        Non capisco a chi ti riferisci giacchè non ti ho mai offeso, nè tanto mai ho chiesto il tuo ban (cosa che ho fatto in casi patologici).

        Ti scrivo perchè anche io ho avuto il tuo stesso background e le tue stesse "fissazioni", quindi non critico "a priori", ma critico perchè ci "son passato" anche io.

        Anche io mi son allenato per il PLers per qualche tempo, perchè credevo che fosse il miglior modo per migliorarmi fisicamente (o almeno nel tempo in cui raggiungessi carichi decenti nei "3 big").

        Ho capito, poi, che era tutto fuorchè un'ottima scelta e ho invertito marcia, senza per altro abbondare l'idea di diventare più forte (proprio in questi gg ho provato i massimali).

        La pensavo esattamente come te: la cosa fondamentale è la multifrequenza, gli esercizi accessori hanno ben poca importanza, fare tante serie di panca, squat e stacchi, non a cedimento per padroneggiare la tecnica, etc etc.

        Guardandomi attorno però vedevo tutta gente che era più grossa di me, usava più kg di me (anche in proporzione al peso) anche se allenava ogni movimento 1 volta a settimana, non andava quasi mai sotto le 5-6 reps e non si fissava sulla tecnica facendo filmati su filmati come me.

        La mia mente diceva: vabbè ma loro son talenti genetici, io son sfigato e questa è la migliore via di procedere. Poi per caso provai un programma totalmente diverso, con meno frequenza, più esercizi accessori e STRANAMENTE migliorai anche i massimali.

        Da quel punto man mano ho capito che invece non erano gli altri i talenti genetici, ma ero io che sbagliavo, chiedendo troppo al mio corpo.
        Consulenza nutrizionale e allenamento.

        Biologo nutrizionista.

        Guida alle ripetizioni e modalità di carico

        Commenta


          Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza Messaggio
          Non capisco a chi ti riferisci giacchè non ti ho mai offeso, nè tanto mai ho chiesto il tuo ban (cosa che ho fatto in casi patologici).

          Ti scrivo perchè anche io ho avuto il tuo stesso background e le tue stesse "fissazioni", quindi non critico "a priori", ma critico perchè ci "son passato" anche io.

          Anche io mi son allenato per il PLers per qualche tempo, perchè credevo che fosse il miglior modo per migliorarmi fisicamente (o almeno nel tempo in cui raggiungessi carichi decenti nei "3 big").

          Ho capito, poi, che era tutto fuorchè un'ottima scelta e ho invertito marcia, senza per altro abbondare l'idea di diventare più forte (proprio in questi gg ho provato i massimali).

          La pensavo esattamente come te: la cosa fondamentale è la multifrequenza, gli esercizi accessori hanno ben poca importanza, fare tante serie di panca, squat e stacchi, non a cedimento per padroneggiare la tecnica, etc etc.

          Guardandomi attorno però vedevo tutta gente che era più grossa di me, usava più kg di me (anche in proporzione al peso) anche se allenava ogni movimento 1 volta a settimana, non andava quasi mai sotto le 5-6 reps e non si fissava sulla tecnica facendo filmati su filmati come me.

          La mia mente diceva: vabbè ma loro son talenti genetici, io son sfigato e questa è la migliore via di procedere. Poi per caso provai un programma totalmente diverso, con meno frequenza, più esercizi accessori e STRANAMENTE migliorai anche i massimali.

          Da quel punto man mano ho capito che invece non erano gli altri i talenti genetici, ma ero io che sbagliavo, chiedendo troppo al mio corpo.
          No non mi hai mai offeso. Il discroso era generale ed esteso nel tempo.

          Gli esercizi accessori nel PLing sono importanti, ma chi ha provato lo stess dovuto a molti set su esercizi fondamentali poi appena legge croci 3x10, nemmeno ci fa caso.

          Se leggi questo pezzo, puoi trovare alcuni allenamenti di CinghialePL. Certo sono del tutto decontestualizzati ma si vede l'uso e il volume dei complementari. Se vuoi puoi anche leggere il diario di Gagan, ottimo atleta, ma umano. Anche lui usa molto i complementari e si allena per il PLing e il fisico che sfoggia in foto è di tutto rispetto anche in ambito BBing.

          Mi rendo conto che la tua esperienza sia contraddittoria in tal senso, ma certi metodi sono più complicai di altri da usare, quindi o le cose si fanno bene oppure niente risultati, e poi ovviamente si da la colpa al metodo.
          IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
          CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
          LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

          Commenta


            Marco ero seguito da gente esperta...
            Consulenza nutrizionale e allenamento.

            Biologo nutrizionista.

            Guida alle ripetizioni e modalità di carico

            Commenta


              Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza Messaggio
              Marco ero seguito da gente esperta...
              Se ti chiedo nomi e referenze, poi divento antipatico? Il dubbio è legittimo a questo punto.
              IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
              CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
              LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

              Commenta


                Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                E' solo la prima impressione. Chi mi conosce bene (sia in internet che nella vita reale), sa quante volte ho chiesto consigli su cose che non sapevo (alimentazione, integrazione), sa quante volte ho detto di essermi sbagliato e sa quante volte ho espresso dubbi sulla programmazione altrui senza però imporre il mio pensiero.

                Ho postato i video di panca e squat proprio per farmi dare un parere nella sezione PLing, e cercherò di migliora sia l'arco che la schienata come mi è stato consigliato.

                L'essere categorico fa parte del mio modo di pensare e interpetare la realtà.
                Nei miei post argomento sempre quello che sostengo e sono educato, ma non tanto per formalità, ma perchè una padronanza del linguaggio e una buona esposizione indicano una certa conoscenza di quello che si sta esponendo. La forma è sempre funzionale al contenuto, quindi va adeguata. Se poi ci riesco o meno è un altro discorso.
                In più, il più delle volte, evito volontariamente di scrivere "secondo me", "secondo la mia esprienza e simili", perchè sono sottointesi.

                A questo va aggiunto il modo di ragionare di taglio scietifico, che tende a quantificare tutto e procede per prove ed errori formulando modelli volutamente parziali e limitati,ma cmq coerenti. Per esempio l'allenamento per principianti che ho proposto è piaciuto a molti e ha sempre funzionato, ma è chiaro che essendo per principianti appena i carichi salgono un po', emergono difetti che prima erano vantaggi: nessuna ciclizzazione del volume complessivo, nessuna ciclizzazione del carico, complementari non mirati e altro... In pratica si lavora sempre pesante, ma lo si può fare perchè il massimale non è stabile.


                Mi rendo conto che in questo forum sono un "diverso", che crea scompiglio a equilibri precostituiti, quindi offesse, illazioni e fraintendimenti sono il naturale modo del sistema "forum BW" di riequilibrarsi. Se veramente avessi torto in modo così netto come pensano in molti, sarebbe facile mettermi a tacere e i tread non avrebbero modo di scadere.
                Beh, qualcuno (PL e sotto allenato) ci è riuscito, grazie a dio:


                SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
                Anarco-Training
                M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
                No mental :seg: Crew
                Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
                I.O.M Jesi & Vallesina

                Le domande dell'aspirante bidibolder
                Originariamente Scritto da TONY_98
                Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
                Originariamente Scritto da Perineo
                vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
                Originariamente Scritto da Spratix
                C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
                Fai da te - Il tagliando
                Originariamente Scritto da erstef
                Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
                Disagio alimentare & logistica bidibolder
                Originariamente Scritto da Gianludlc17
                se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
                Estetica rulez
                Originariamente Scritto da 22darklord23
                la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

                Commenta


                  Non ricordo tutto il contesto, ma Paolo fa riferimento a gente forte, di cui nemmeno tu fai parte. Su come si dovrebbero allenare quelli forti non mi sono mai pronunciato ne potrei farlo.
                  IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
                  CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
                  LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                    Ho inventato tante cose, ma poi alla fine qualcuno le aveva gia invetate prima di me e lo aveva fatto pure meglio. Per quelle che sono le mie capacità attuali lo Smolov rappresenta il limite di allenamento che riesco a reggere, ma proprio il limite, perchè ho dovuto tagliare pure i complementari che avevo presuntuosamente inserito. Nel primo ciclo ci stanno, ma dal secondo in poi gia terminare uno dei quattro schemi risulta davvero impegnativo perchè si cede prima del previsto, perchè si fa tanto volume con carichi elevati, perchè mettere su un esercizio il 5% in più dopo due settimane è quasi infattibile, perchè non si recupera abbastanza... Poi come ogni cosa la si prova, la si approfondisce, la si adatta e la si ottimizza in base alle esigenze. La novità in questo caso nel nel fare qualcosa di estremo che mette davvero di fronte al proprio limite ed evidenzia i punti debboli, perchè davati alle difficoltà sono i primi ad emergere.

                    Onestamente non vedo nessuna contraddizione in quello che ho detto, la scelta di allenare i vari gruppi una sola volta a settimana è del tutto arbitraria non potendo conoscere quando avviene il picco di supercompensazione (picco che in realtà non esiste perchè ci sono sistemi diversi che hanno tempi di recupero differenziati). A questo punto non farebbe differenza che i giorni fossero 8 o 6.

                    Con sottoallenante (rispetto a qualcos'altro) intendo che uno schema da risultati in tempi più lunghi rispetto ad altri schemi. I progressi in termini di massa, misure e quant'altro avvengono però in tempi troppo lunghi per potere essere il metro dell'efficacia di un metodo di allenamento, quindi l'unica cosa affidabile è l'incremento della prestazione (sul volume, sul carico, sul carico spostato per un certo volume allenante). Quindi se un metodo mi da un +X e un'altro un +3/4X nella stessa unità di tempo, è chiaro che il primo funziona meglio del secondo.

                    Lo smolov per esempio da un incremento tra il 7,5% e il 10% sul massimale in 6 settimane, senza però perdere confidenza con il lavoro lattacido ad alta intesità (fatica percipica in questo caso) tipico del BBer. Mi sembra che ben pochi altri metodi abbiano tale efficacia. Anche il russo da incrementi simili e dando spazio ai complementari (cosa più difficile con lo smolv) vengono mantenute anche le qualità lattacide. Tutta via in questo caso sono necessarie 8 settimane nella versione proposta da Paolo e 6 (se non ricordo male) nella versione originale.
                    ciao marco, la contraddizione in quanto hai riportato è insita nel ragionamento, e lo è ancora palese ora quando tratti dell'eterocronismo e di un picco di supercompensazione, la quale per sua natura non possiede picchi, ma di questo vorrei farti notare la tua immediata correzione segno spesso delle nostre sicurezze ma spesso limite della nostra fallacia, ma è umana natura. La supercompensazione infatti presenta dei plateau i quali a loro volta scadono con il tempo regolarmente a seconda dell'inutilizzo del sistema oppure dell'utilizzo del sistema.
                    la differenza dei giorni è fondamentale, perchè da questa e dallo studio dei recuperi dipende la condizione di forma dell'atleta e il mantenimnto della stessa. 6 giorni o 8 giorni possono essere determinanti.
                    Lo schema nasce dalla mente del preparatore per apportare dei guadagni a breve-medio e lungo termine, egli sa che utilizzando un certo intervento può agire proprio su uno di questi principi.
                    La cosa affidabile non è l'incremento della prestazione, vi sono dei lunghi periodi in cui la prestazione non incrementa, ma volutamente decrementa per effetto di tecniche tendenti data l'intensità, a far diminuire la prestazione stessa, questa è una regola aurea per ogni allenatore considerato di successo, il principio fondamentale dell'allenamento è il non adattamento, e non l'adattamento.
                    nel ragionamento utilizzato sopra circa la diversità di due metodi, ancora ti dico che dipende cosa cerchi:
                    se il mio interesse è il volume e non l'intensità, allora non mi interessa il lavoro nell'unità di tempo, quindi il ragionamento corretto è esattamente all'opposto di quanto spieghi sopra.
                    Lo smolov come si chiama potrebbe dare dal 7% al 10%, ma non sarebbe l'unico ad apportare simili guadagni, la fatica percepita è soggetiva tant'è che la scala di valori dipende dalle qualità fisiologiche dell'atleta.
                    le componenti lattacide sono fondamentali per il bber, ma la mia domanda allora è perchè se sono fondamentali non ci si allena solo con queste?
                    e perchè non si raggiunge con queste il processo inverso sino al versus forza massimale?
                    perchè dovrei mantenere le condizioni lattacide?
                    quando queste sono fondamentali per la sintesi proteica?
                    come vedi le domande sono molte, non deteniamo l'assoluto e mi sembra che tu hai molta buona volontà e possiedi molte certezze, la mia unica certezza invece è l'incertezza di quanto poco sappia e di quanto vasto sia il mondo dell'allenamento.
                    c'è spazio per tutti.
                    GUTTA CAVAT LAPIDEM
                    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                    MANX SDS

                    Commenta


                      Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                      ciao marco, la contraddizione in quanto hai riportato è insita nel ragionamento, e lo è ancora palese ora quando tratti dell'eterocronismo e di un picco di supercompensazione, la quale per sua natura non possiede picchi, ma di questo vorrei farti notare la tua immediata correzione segno spesso delle nostre sicurezze ma spesso limite della nostra fallacia, ma è umana natura. La supercompensazione infatti presenta dei plateau i quali a loro volta scadono con il tempo regolarmente a seconda dell'inutilizzo del sistema oppure dell'utilizzo del sistema.
                      la differenza dei giorni è fondamentale, perchè da questa e dallo studio dei recuperi dipende la condizione di forma dell'atleta e il mantenimnto della stessa. 6 giorni o 8 giorni possono essere determinanti.
                      Lo schema nasce dalla mente del preparatore per apportare dei guadagni a breve-medio e lungo termine, egli sa che utilizzando un certo intervento può agire proprio su uno di questi principi.
                      La cosa affidabile non è l'incremento della prestazione, vi sono dei lunghi periodi in cui la prestazione non incrementa, ma volutamente decrementa per effetto di tecniche tendenti data l'intensità, a far diminuire la prestazione stessa, questa è una regola aurea per ogni allenatore considerato di successo, il principio fondamentale dell'allenamento è il non adattamento, e non l'adattamento.
                      nel ragionamento utilizzato sopra circa la diversità di due metodi, ancora ti dico che dipende cosa cerchi:
                      se il mio interesse è il volume e non l'intensità, allora non mi interessa il lavoro nell'unità di tempo, quindi il ragionamento corretto è esattamente all'opposto di quanto spieghi sopra.
                      Lo smolov come si chiama potrebbe dare dal 7% al 10%, ma non sarebbe l'unico ad apportare simili guadagni, la fatica percepita è soggetiva tant'è che la scala di valori dipende dalle qualità fisiologiche dell'atleta.
                      le componenti lattacide sono fondamentali per il bber, ma la mia domanda allora è perchè se sono fondamentali non ci si allena solo con queste?
                      e perchè non si raggiunge con queste il processo inverso sino al versus forza massimale?
                      perchè dovrei mantenere le condizioni lattacide?
                      quando queste sono fondamentali per la sintesi proteica?
                      come vedi le domande sono molte, non deteniamo l'assoluto e mi sembra che tu hai molta buona volontà e possiedi molte certezze, la mia unica certezza invece è l'incertezza di quanto poco sappia e di quanto vasto sia il mondo dell'allenamento.
                      c'è spazio per tutti.
                      Il senso del discorso sul picco di supercompensazione era riferito al fatto che troppo spesso leggo frasi riferite all'impossibilità o inutilità di allenarsi quando si è in fase di recupero. Cosa vera solo in certe condizioni. Per esempio se oggi ho fatto il massimale di sicuro domani non potrò replicare la prestazione, però un bel 4x10 latticido potrei anche farlo senza influire eccessivamente sul recupero del sistema nervoso dopo lo sforzo massimale. Sistemi diversi che recuperano in tempi diversi.

                      Il discorso dei 6-8 giorni era volutamente un'esagerazione. Se il picco non esiste, e anche se esistesse non ci sarebbe modo di determinare quando avviene, la scelta della frequenza con cui ripetere stimoli simili è del tutto arbitraria, non nel senso di "scelta a a caso" ma di "dettata dall'esperienza". Ora per quanto io mi possa mi massacrare in un allenamento una settimana è davvero un periodo troppo lungo per recuperare, già dopo 5 giorni sono al top (muscolarmente parlando, il snc sicuramente ha bisogno di più tempo, ma stiamo parlando di massa), quindi perchè recuperare 7 giorni? Dovendo però fare i conti con le domeniche in cui le palestre sono chiuse (o cmq è preferibile fare altro), è chiaro che risulta comodo adattare il tutto a un periodo di 7 giorni invece che di 5. Sono sicuro che se fosse possibile trovare una palestra sempre aperta in un periodo di tempo ragionevole sarebbe possibile trovare la frequenza allenamente ideale per ogni tipo di stimolo, semplicemente facendo esperienza e sperimentando.

                      Tornando sempre al discroso dello smolov, la frequenza proposta per me è leggermete troppo elevata rispetto allo stimolo e in 3-4 allenamenti accumulo troppa fatica, quindi sono costretto a fare due giorni di scarico tra i vari cicli intermedi. Se invece potessi allenare la panca sempre ogni 3 giorni (quindi anche la domenica quando capita), probabilmente potrei fare tutto il ciclo di seguito senza dovere fare dei piccoli scarichi. Si tratta quindi di adattare le condizioni esterne alle esigenze del singolo.


                      Incremento o decremento della prestazione ha poca importanza, perchè si misurano cmq variazioni di grandezze indipendenti indipendenti che mutano in tempi sufficientemente brevi da poter trarre conclussioni immediate. Se ci si affida alle misure o al peso corporeo ci sono troppi fattori esterni che le possono influenzare e i tempi di rilevamento sono troppo lunghi. Quindi queste grandezze sono poco adatte per misurare i progressi (o i regressi se ricercati) dati da un dato tipo di allenamento.

                      Putroppo per rispondere davvero alle domande che hai posto, ci vogliono studi scientifici (quindi campione ben scelto, condizioni al contorno monitorate e ben scelte, strumenti di misura adeguati, esperienza sul campo di quello che si sta facendo, raccolta e sintesi dei dati e certamente molto altro che non saprei dire). Noi possiamo solo andare a tentavi cercando di capire cosa funziona e cosa no, formulando delle teorie approssimate su quello che gia sappiamo e speculando su quello che non sappiamo. Affidandoci solo a questo però l'opinione e la soggettività rendono poco generali le nostre considerazioni che in realtà sono più un "a me riuscito questo" che non "tot% del campione è passato da una situazione A a una situazione B, dopo tot tempo di X stimolo", che cmq non è ancora una teoria finale ma solo un dato oggettivo.
                      IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
                      CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
                      LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

                      Commenta


                        Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                        Il senso del discorso sul picco di supercompensazione era riferito al fatto che troppo spesso leggo frasi riferite all'impossibilità o inutilità di allenarsi quando si è in fase di recupero. Cosa vera solo in certe condizioni. Per esempio se oggi ho fatto il massimale di sicuro domani non potrò replicare la prestazione, però un bel 4x10 latticido potrei anche farlo senza influire eccessivamente sul recupero del sistema nervoso dopo lo sforzo massimale. Sistemi diversi che recuperano in tempi diversi.

                        Il discorso dei 6-8 giorni era volutamente un'esagerazione. Se il picco non esiste, e anche se esistesse non ci sarebbe modo di determinare quando avviene, la scelta della frequenza con cui ripetere stimoli simili è del tutto arbitraria, non nel senso di "scelta a a caso" ma di "dettata dall'esperienza". Ora per quanto io mi possa mi massacrare in un allenamento una settimana è davvero un periodo troppo lungo per recuperare, già dopo 5 giorni sono al top (muscolarmente parlando, il snc sicuramente ha bisogno di più tempo, ma stiamo parlando di massa), quindi perchè recuperare 7 giorni? Dovendo però fare i conti con le domeniche in cui le palestre sono chiuse (o cmq è preferibile fare altro), è chiaro che risulta comodo adattare il tutto a un periodo di 7 giorni invece che di 5. Sono sicuro che se fosse possibile trovare una palestra sempre aperta in un periodo di tempo ragionevole sarebbe possibile trovare la frequenza allenamente ideale per ogni tipo di stimolo, semplicemente facendo esperienza e sperimentando.

                        Tornando sempre al discroso dello smolov, la frequenza proposta per me è leggermete troppo elevata rispetto allo stimolo e in 3-4 allenamenti accumulo troppa fatica, quindi sono costretto a fare due giorni di scarico tra i vari cicli intermedi. Se invece potessi allenare la panca sempre ogni 3 giorni (quindi anche la domenica quando capita), probabilmente potrei fare tutto il ciclo di seguito senza dovere fare dei piccoli scarichi. Si tratta quindi di adattare le condizioni esterne alle esigenze del singolo.


                        Incremento o decremento della prestazione ha poca importanza, perchè si misurano cmq variazioni di grandezze indipendenti indipendenti che mutano in tempi sufficientemente brevi da poter trarre conclussioni immediate. Se ci si affida alle misure o al peso corporeo ci sono troppi fattori esterni che le possono influenzare e i tempi di rilevamento sono troppo lunghi. Quindi queste grandezze sono poco adatte per misurare i progressi (o i regressi se ricercati) dati da un dato tipo di allenamento.

                        Putroppo per rispondere davvero alle domande che hai posto, ci vogliono studi scientifici (quindi campione ben scelto, condizioni al contorno monitorate e ben scelte, strumenti di misura adeguati, esperienza sul campo di quello che si sta facendo, raccolta e sintesi dei dati e certamente molto altro che non saprei dire). Noi possiamo solo andare a tentavi cercando di capire cosa funziona e cosa no, formulando delle teorie approssimate su quello che gia sappiamo e speculando su quello che non sappiamo. Affidandoci solo a questo però l'opinione e la soggettività rendono poco generali le nostre considerazioni che in realtà sono più un "a me riuscito questo" che non "tot% del campione è passato da una situazione A a una situazione B, dopo tot tempo di X stimolo", che cmq non è ancora una teoria finale ma solo un dato oggettivo.
                        se per prestazione massimale intendi carico superiore a quello cui l'individuo è normalmente soggetto nella sua routine quotidiana (overload principle), allora lo squilibrio al grado di sopportabilità potrebbe essere accentuato quindi indipendentemente dall'eterocronismo, potresti pregiudicare la successiva rigenerazione, così l'apparente semplicità con cui promuoverseti un "bel lattato" 4 x 10 potrebbe essere deleterio quando certi programmi non prevedono la presenza del trainer in loco o la conoscenza pratica dell'atleta. Infatti potresti consigliare uno stimolo la cui apparenza sembrerebbe innocua, la cui intensità da te giudicata normale, potrebbe invece variare il potere di eccitazione, e risolversi nel fenomeno opposto.
                        Il picco esiste, ma tale fenomeno è rivolto ai massimi vertici di trainer che lavorano da anni nel settore e conoscono gli atleti o l'atleta sotto il profilo biologico-muscolare-psicologico-volitivo e altro.
                        il momento prestativo o peak performance coincide con la massima prestazione realizzata in un contesto di personal best.
                        E' un errore grossolano e metodologico basarsi sulla frequenza di stimoli simili, in quanto non è la sola componente correlata all'alchimia prestativa, la frequenza di stimoli simili, non può essere solamente arbitraria ma deve seguire l'overload principle, per questo avevo rimarcato il non adattamento agli stimoli come unica risorsa allenante.
                        se tutto fosse solamente dettato dalle esperienze personali avremmo un bel caos, fortunatamente la scienza dell'allenamento ci viene incontro e ci dà i mezzi per comprendere al meglio la nature delle cose.
                        la prestazione è correlata ad alcuni fattori che conosciamo tutti ma dei quali la condizione o corredo genetico è trascritto in ognuno di noi e determina per stimoli identici, risposte dissimili nel tempo.
                        la rigenerazione è un processo personale oltre che biologico, ma entro certi limiti può essere manipolato.
                        ci si allena regolarmente minimo per tre sedute settimanali. Il nostro organismo non è a conoscenza del fatto che tu sollevi pesi, innesca una risposta energetica legata ad un certo sistema di erogazione, il risultato di una seduta di pesi orientata sul dorsale determina due tipologie di affaticamento:
                        locale
                        sistemico
                        ovviamente se il livello o intensità di esercizio è elevata, la risposta sistemica necessita di maggior tempo per recuperare e così la locale.
                        così se tu avessi una palestra sempre aperta non sfuggiresti a questa legge, quindi ti ritroveresti ad allenare seguendo i ritmi personali dell'affaticamento locale e sistemico.
                        certo che devi adattare le condizioni al singolo, ma siamo tutti diversi, significa che quello che provi tu non è provato da un altro, devi vestire il tuo atleta dell'abito su misura, non con cenci ritrovati per strada.
                        probabilmente non faresti microscarichi, o probabilmente dovresti incrementare con macroscarichi, dipende dal problema e da quanto con certezza scienticfica (o incertezza) sei disposto a formulare ipotesi e a valorizzarle ma non sul tuo personale vissuto.
                        incrementi e decrementi: questi sconosciuti. e sai perchè? perchè i più:
                        a) non gareggiano in nulla
                        b) non preparano atleti che gareggiano
                        c) non hanno confronti se non alcuni utenti che dicono di migliorare o si sentono migliorati.
                        per questo si hanno dubbi oppure si trattano come sconosciute dinamiche prestative la cui verifica e positività risale alla notte dei tempi della storia della preparazione fisica.
                        Il finale conferma quanto detto sopra.
                        vi sono delle regole nell'allenamento da rispettare, avanzare con piccoli passi rimanendo fedeli allo studio della fisiologia e della scienza dell'allenamento, poi aver fortuna di aver lavorato in ambienti professionistici, vedendo, sentendo, proponendo, e verificando con dati alla mano, con strumenti appositi, questo è vero, ma siamo pochi ad aver avuto questa fortuna.
                        GUTTA CAVAT LAPIDEM
                        http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                        MANX SDS

                        Commenta


                          Il discordo è diventato troppo generale, e alla fine non si parla di nulla, perchè senza specifità ci sono troppi gradi di libertà.

                          Per esempio il discorso sul picco che esiste o che non esiste. Senza specificare l'argomomento si possono effermare tesi del tutto contrarie. E' chiaro che un atleta dovrà raggiungere il picco il giorno della gara, e per questo si useranno strategie apposite, ma il si tratta di una questione ben diversa da quella della condizione di forma ottimale raggiunta in allenamento.
                          IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
                          CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
                          LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

                          Commenta


                            Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                            Il discordo è diventato troppo generale, e alla fine non si parla di nulla, perchè senza specifità ci sono troppi gradi di libertà.

                            Per esempio il discorso sul picco che esiste o che non esiste. Senza specificare l'argomomento si possono effermare tesi del tutto contrarie. E' chiaro che un atleta dovrà raggiungere il picco il giorno della gara, e per questo si useranno strategie apposite, ma il si tratta di una questione ben diversa da quella della condizione di forma ottimale raggiunta in allenamento.
                            quoto.

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da Marco pl Visualizza Messaggio
                              Il discordo è diventato troppo generale, e alla fine non si parla di nulla, perchè senza specifità ci sono troppi gradi di libertà.

                              Per esempio il discorso sul picco che esiste o che non esiste. Senza specificare l'argomomento si possono effermare tesi del tutto contrarie. E' chiaro che un atleta dovrà raggiungere il picco il giorno della gara, e per questo si useranno strategie apposite, ma il si tratta di una questione ben diversa da quella della condizione di forma ottimale raggiunta in allenamento.
                              ...eccoci giunti al fin della licenza...
                              non è affatto generale il discorso (credo sia edificante , almeno per me lo è), altrimenti non avresti detto che l'argomento deve essere specificato in seconda riga.
                              esiste un picco nella fase di supercompensazione ed è relativo al sistema energetico prevalente, si parla in gergo di biodisponibilità massima del meccanismo energetico, è un concetto avanzato, ma altamente specifico, tant'è che quando hai parlato di picco pensavo ti riferissi a questo, ma non era così.
                              la forma ottimale dell'allenamento è qualcosa che qualcuno si è inventato per giustificare una progressine naturale della forza o della resistenza, il sentirsi bene non è sintomo di buon allenamento ma di buona salute raggiunta grazie all'allenamento corretto salutistico non agonistico.
                              quale è la condizione di forma ottimale raggiunta in allenamento?
                              come e cosa misura?
                              un raffreddore può inficiare la forma ottimale?
                              quante volte alla settimana devo o dovrò misurare la condizione di forma?
                              esiste una condizione di forma per un metodo, e diverse condizioni di forma per altri metodi o capacità condizionali?
                              e poi elemento importante, se non sono forte mediamente, posso definirmi in condizione ottimale di forma nella forza?
                              come vedi, si potrebbe argomentare a lungo, data appunto la generalità e la specificità.
                              GUTTA CAVAT LAPIDEM
                              http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                              MANX SDS

                              Commenta

                              Working...
                              X
                              😀
                              🥰
                              🤢
                              😎
                              😡
                              👍
                              👎