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petto: effetto "torsione del braccio"

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    petto: effetto "torsione del braccio"

    nella strutturazione di una seduta dedicata al petto è usuale parlare di esercizi, serie, ripetizioni e recuperi.
    meno di velocità esecutiva e tempo sotto tensione.
    meno ancora di "torsione del braccio" durante l'esecuzione di esercizi con manubri.
    la convenzionalità degli esercizi impone quasi un tacito consenso sull'esecuzione. Ma a veder bene per atleti con qualche anno di esperienza, in alcuni microcicli sarebbe interessante utilizzare la tecnica già peraltro sperimentata da alcuni campioni di bbing, una tecnica che potrebbe sorprendere il muscolo costretto ad aumentare l'intensità di esercizio.
    la tecnica in questione si utilizza nei press con manubri:
    viene qui supinata la presa, volgendo i pollici verso l'esterno nella posizione superiore così si ottiene una contrazione maggiore a carico della porzione esterna del petto.
    e nelle croci:
    qui i manubri vanno tenuti con palmo tenuto avanti durante l'estensione e in supinazione durante la contrazione.
    Last edited by menez; 11-08-2008, 14:14:08.
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
    MANX SDS

    #2
    interessante come sempre menez
    [

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      #3
      menez ti chiedo una cosa (un pò OT):
      Pensi che il movimento che si fa durante le croci sia cosi tanto diverso dalla parte iniziale del press con manubri?mi spiego.. davvero il pettorale ha bisogno di lavorare in tutti e due i modi secondo te?sono due movimenti cosi tanto diversi per il petto?
      Last edited by uruk; 03-08-2008, 19:15:49.

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        #4
        ciao uruk penso che supinazioni e pronazioni possano intervenire:
        1) effettivamente sulla complessità dell'esercizio
        2) sull'ampiezza del movimento
        3) sui tempi esecutivi
        4) sul picco di tensione.
        credo alla luce di alcuni punti indiscutibilmente diversi dallo standard condotto, la supinazione e la pronazione possa in qualche modo e per certi periodi essere utile.
        Last edited by menez; 03-08-2008, 19:30:00.
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          #5
          Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
          ciao uruk penso che supinazioni e pornazioni possano intervenire:
          1) effettivamente sulla complessità dell'esercizio
          2) sull'ampiezza del movimento
          3) sui tempi esecutivi
          4) sul picco di tensione.
          credo alla luce di alcuni punti indiscutibilmente diversi dallo standard condotto, la supinazione e la pronazione possa in qualche modo e per certi periodi essere utile.
          ma allora mi faccio un press a presa neutra, carico il doppio delle croci e lo sento di più! Ciò che ti chiedo è se davvero abbiamo bisogno di fare croci o se non sono altro alla fine che una parte di un movimento che già con il press manubri viene usato. è un discorso un pò ot rispetto a questo 3d

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            #6
            è praticamente la mia tecnica base, sento molto di piu lo sforzo
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              #7
              Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
              nella strutturazione di una seduta dedicata al petto è usuale parlare di esercizi, serie, ripetizioni e recuperi.
              meno di velocità esecutiva e tempo sotto tensione.
              meno ancora di "torsione del braccio" durante l'esecuzione di esercizi con manubri.
              la convenzionalità degli esercizi impone quasi un tacito consenso sull'esecuzione. Ma a veder bene per atleti con qualche anno di esperienza, in alcuni microcicli sarebbe interessante utilizzare la tecnica già peraltro sperimentata da alcuni campioni di bbing, una tecnica che potrebbe sorprendere il muscolo costretto ad aumentare l'intensità di esercizio.
              la tecnica in questione si utilizza nei press con manubri:
              viene qui supinata la presa, volgendo i pollici verso l'esterno nella posizione superiore così si ottiene una contrazione maggiore a carico della porzione esterna del petto.
              nelle croci:
              qui i manubri vanno tenuti con palmo tenuto avanti durante l'estensione e in supinazione durante la contrazione.
              una cosa menez, il petto non funzione di extrarotatore della spalla? perchè se così fosse potrebbe essere buona cosa un movimento contrario a quello che dici.
              sigpic milf member n° 7

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                #8
                in quel modo non si aumenta il carico sui deltoidi?
                sigpic
                La disciplina deve cominciare dall'alto se si vuole che sia rispettata in basso !

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                  #9
                  nelle croci si parte in posizione alta con il palmo delle mani verso i piedi per intenderci, si scende mantenendo questa posizione.
                  giunti alla massima apertura si ruotano i palmi delle mani verso l'alto e si riportano le braccia verso l'alto.
                  nelle distensioni si parte con il palmo delle mani verso il viso (stile arnold press) si scende operando una torsione del braccio sino a raggiungere la posizione più bassa dei gomiti, qui si inverte il movimento, si sale e giunti al termine della distensione del braccio si opera la rotazione del braccio per portare il palmo della mano supina.
                  GUTTA CAVAT LAPIDEM
                  http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                  MANX SDS

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                    #10
                    Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                    nella strutturazione di una seduta dedicata al petto è usuale parlare di esercizi, serie, ripetizioni e recuperi.
                    meno di velocità esecutiva e tempo sotto tensione.
                    meno ancora di "torsione del braccio" durante l'esecuzione di esercizi con manubri.
                    la convenzionalità degli esercizi impone quasi un tacito consenso sull'esecuzione. Ma a veder bene per atleti con qualche anno di esperienza, in alcuni microcicli sarebbe interessante utilizzare la tecnica già peraltro sperimentata da alcuni campioni di bbing, una tecnica che potrebbe sorprendere il muscolo costretto ad aumentare l'intensità di esercizio.
                    la tecnica in questione si utilizza nei press con manubri:
                    viene qui supinata la presa, volgendo i pollici verso l'esterno nella posizione superiore così si ottiene una contrazione maggiore a carico della porzione esterna del petto.
                    nelle croci:
                    qui i manubri vanno tenuti con palmo tenuto avanti durante l'estensione e in supinazione durante la contrazione.
                    1) Scusa non ho capito molto bene: si parte dal punto di massima contrazione con le mani prone e si arriva al punto di massimo allungamento (braccia dritte) con le mani supine? Il vantaggio sarebbe esclusivamente (oltre ad insegnare pattern motori diversi) l'aumento della contrazione dei fasci esterni del pettorale?

                    2) Ma a questo punto mi sorge anche un'altra domanda: perchè non fare panca manubri con mani direttamente a posizione neutra e addirittura supina?Cosa cambierebbe?
                    My diary (lotta all'immondità)
                    Originariamente Scritto da Manx
                    Devi metter massa, non vincere un concorso in trigonometria.

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                      #11
                      gli esercizi come spiegato sono due.
                      un "press" con rotazione finale.
                      un "croci" con rotazione durante l'arco di movimento.
                      queste varianti permettono di cambiare (invito la prova) le traiettorie, la biomeccanica del movimento e per questo la sollecitazione risultante potrebbe essere positiva in termini di sensazioni e di resa ovvero di intensità di lavoro.
                      non credo vi sia altro da aggiungere se non di inserire, per chi è interessato, queste due varianti con lo scopo di sorprendere la muscolatura attraverso un movimento inusuale.
                      sappiamo tutti che l'intensità di un esercizio è attivata attraverso alcuni parametri tra i quali appare anche la "difficoltà esecutiva" di un certo esercizio.
                      questa difficoltà esecutiva viene realizzata con variazioni degli angoli di lavoro o con l'alternanza delle prese, o ancora con posizioni di lavoro inusuali.
                      detto ciò, alcuni bber inseriscono nei loro wo queste due tecniche, ripeto non le ho inventate io, le ho usate e mi sembrano interessanti ed efficaci rispettando le regole del buon senso esecutivo e utilizzando l'estrema cautela motoria.
                      GUTTA CAVAT LAPIDEM
                      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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                        #12
                        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                        gli esercizi come spiegato sono due.
                        un "press" con rotazione finale.
                        un "croci" con rotazione durante l'arco di movimento.
                        queste varianti permettono di cambiare (invito la prova) le traiettorie, la biomeccanica del movimento e per questo la sollecitazione risultante potrebbe essere positiva in termini di sensazioni e di resa ovvero di intensità di lavoro.
                        non credo vi sia altro da aggiungere se non di inserire, per chi è interessato, queste due varianti con lo scopo di sorprendere la muscolatura attraverso un movimento inusuale.
                        sappiamo tutti che l'intensità di un esercizio è attivata attraverso alcuni parametri tra i quali appare anche la "difficoltà esecutiva" di un certo esercizio.
                        questa difficoltà esecutiva viene realizzata con variazioni degli angoli di lavoro o con l'alternanza delle prese, o ancora con posizioni di lavoro inusuali.
                        detto ciò, alcuni bber inseriscono nei loro wo queste due tecniche, ripeto non le ho inventate io, le ho usate e mi sembrano interessanti ed efficaci rispettando le regole del buon senso esecutivo e utilizzando l'estrema cautela motoria.

                        a me piace ogni tanto intraruotare nella fase di risalita per esaltare la funzione del petto (intrarotazione dell'omero)e poi aprire nella fase di discesa.

                        Routine:
                        http://www.youtube.com/watch?v=ZX0KunkVOog

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                          #13
                          nell'osservazione di Melvin Anthony relativa alla concentrazione e all'allungamento "forzato/pensato" del pettorale c'è un interessante procedimento esecutivo per croci e distensioni su inclinata.
                          consiglia per esperti, l'esecuzione di croci e distensioni per il petto con le spalle al di fuori dello schienale, questo si ottiene con l'innalzamento del busto sulla panca, stando quasi in piedi.
                          ho provato ed è particolarmente efficace.
                          GUTTA CAVAT LAPIDEM
                          http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                          MANX SDS

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                            #14
                            Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                            nell'osservazione di Melvin Anthony relativa alla concentrazione e all'allungamento "forzato/pensato" del pettorale c'è un interessante procedimento esecutivo per croci e distensioni su inclinata.
                            consiglia per esperti, l'esecuzione di croci e distensioni per il petto con le spalle al di fuori dello schienale, questo si ottiene con l'innalzamento del busto sulla panca, stando quasi in piedi.
                            ho provato ed è particolarmente efficace.
                            ciao menez in pratica devo far sporgere le spalle dallo schienale?

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                              #15
                              ciao uruk, si proprio così, inizialmente ero titubante data la particolarità della posizione ma l'ho fissata mettendo a contrasto i piedi con le "zampe" anteriori della panca, ma poi provandolo ho notato che questo rende particolarmente intenso l'esercizio presumo perchè la superficie di appoggio per la parte estrema della schiena viene a mancare quindi riesci a stringere maggiormente le scapole può essere un vantaggio perchè permette un abbassamento più profondo.
                              GUTTA CAVAT LAPIDEM
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