in una ipotesi di progettazione del periodo di definizione compaiono così numerose tecniche la cui esecuzione agisce su due aspetti:
1) difficoltà esecutiva attraverso esercizi la cui esecuzione rende "difficili"
2) un lavoro decisamente più semplice in termini di carico, ma protratto per un numero di ripetizioni tali da determinare il cedimento muscolare.
con gli interventi sopra sono state prese in considerazione alcune ipotesi di lavoro:
ciclo di definizione:
mesociclo uno
settimana 1 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
settimana 2 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
mesociclo due
settimana 3 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
settimana 4 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
mesociclo tre
settimana 5 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
settimana 6 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
tuttavia sebbene le oscillazioni delle intensità dovrebbero in qualche modo equivalersi, si potrebbe optare anche per una sistemazione o "oscillazione alternata":
ciclo di definizione:
mesociclo uno
settimana 1 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
settimana 2 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
mesociclo due
settimana 2 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
settimana 3 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
mesociclo tre
settimana 5 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
settimana 6 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
sono state formulate alcune domande:
è facile ai più raggiungere una buona definizione?
da cosa dipende?
perchè un lavoro dinamico e tendenzialmente veloce con poco recupero dovrebbe definirmi?
come imposto il lavoro?
il punto di partenza è pur sempre la forza, non potremmo pensare diversamente.
detto questo se dovessimo dar corpo al concetto forza in definizione, senza dubbio dovremmo pensare alla forza ipertrofica, questa si aggira da un minimo di 6 ripetizioni fino a 10, svolte lentamente con ampi angoli di lavoro.
preferibilmente dovremmo mantenere un recupero elevato e raggiungere l'ultima rep con le nostre forze naturalmente con grosso impegno volitivo e muscolare.
gli esercizi tendenzialmente di base, sebbene potremmo richiedere un'applicazione simile di forza anche per esercizi complementari.
manca la motivazione della definizione.
ognuno di noi nel periodo considerato deve spietatamente controllare e verificare la propria condizione generale di simmetria e massa muscolare.
quali le parti carenti?
quali le aree da migliorare?
di quanto potrebbero migliorare?
ognuno potrebbe dare la sua risposta.
il duplice impegno:
1) lavoro sul dettaglio
2) lavoro sulla definizione
non sempre dettaglio e definizione sono sinonimi.
potrei avere un dorsale ampio e spesso anche definito, ma carente di dettaglio individuato nella zona centrale e lombari.
il dettaglio è l'elemento chiave, lavorando per il dettaglio in genere si migliora in definizione, mentre se lavoro genericamente per la definizione non è detto che esalti il o i dettagli.
per questo la strutturazione della tabella deve nascere dalla visualizzazione critica del settore muscolare, considerando il o i dettagli e scegliere opportunamente degli esercizi in grado di stimolare a fondo le porzioni interessate.
il dettaglio è il fondamento del periodo di definizione.
con questo concetto occorre dare un senso, da ora in avanti, all'allenamento personalizzato, ridefinendo e riscrivendo il nostro allenamento.
se siamo carenti di polpacci, il nostro motivo annuale di allenamento deve essere il dettaglio polpacci.
ognuno di noi dovrebbe porsi obbiettivi in grado di condurci a migliorare una o più componenti muscolari del corpo.
cosa accade in realtà?
in realtà non avviene questo, anche per mancanza di spirito critico.
la realtà vuole che si ragioni di forza e massa muscolare, meno di livello muscolare o simmetria.
parallelamente all'accrescimento dei gruppi muscolari, un particolare impegno sarà profuso per il dettaglio di gruppi carenti.
occorre qui porsi la domanda del come fare?
data la ridondanza di informazioni mi limiterò a segnare alcuni passi:
1) tutti gli esercizi base e complementari fondamentalmente allenano in percentuale differente tutta la muscolatura.
2) alcuni esercizi, i complementari colpiscono più a fondo aree o porzioni di fibre di una stessa muscolatura
3) il dettaglio deve essere evidenziato con i punti 1 e 2 ma mentre con il punto 1 comprendo e sento durante il lavoro, che questo esercizio ha caratteristiche globali sulla muscolatura impegnata, con il punto 2 riesco a indirizzare uno sforzo maggiormente incisivo sul gruppo muscolare, questo determina una condizione psicologica appagante in quanto, sento "lavorare di più" sul dettaglio.
ognuno di noi deve provare esercizi specifici per il dettaglio.
comprendere che a volte, potrebbe essere anche un esercizio di base a soddisfare questa sensazione.
ciò che sento, in questo caso, è per certi versi, la cosa giusta.
può anche essere una sensazione momentanea, nel momento in cui non percepisco più tale appagamento, ricerco immediatamente un esercizio in grado di stimolare la stessa sensazione.
1) difficoltà esecutiva attraverso esercizi la cui esecuzione rende "difficili"
2) un lavoro decisamente più semplice in termini di carico, ma protratto per un numero di ripetizioni tali da determinare il cedimento muscolare.
con gli interventi sopra sono state prese in considerazione alcune ipotesi di lavoro:
ciclo di definizione:
mesociclo uno
settimana 1 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
settimana 2 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
mesociclo due
settimana 3 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
settimana 4 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
mesociclo tre
settimana 5 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
settimana 6 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
tuttavia sebbene le oscillazioni delle intensità dovrebbero in qualche modo equivalersi, si potrebbe optare anche per una sistemazione o "oscillazione alternata":
ciclo di definizione:
mesociclo uno
settimana 1 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
settimana 2 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
mesociclo due
settimana 2 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
settimana 3 esercizi livello 1 peso elevato tecniche speciali
mesociclo tre
settimana 5 esercizi livello 2 peso medio A tecniche speciali
settimana 6 esercizi livello 3 peso medio B tecniche speciali
sono state formulate alcune domande:
è facile ai più raggiungere una buona definizione?
da cosa dipende?
perchè un lavoro dinamico e tendenzialmente veloce con poco recupero dovrebbe definirmi?
come imposto il lavoro?
il punto di partenza è pur sempre la forza, non potremmo pensare diversamente.
detto questo se dovessimo dar corpo al concetto forza in definizione, senza dubbio dovremmo pensare alla forza ipertrofica, questa si aggira da un minimo di 6 ripetizioni fino a 10, svolte lentamente con ampi angoli di lavoro.
preferibilmente dovremmo mantenere un recupero elevato e raggiungere l'ultima rep con le nostre forze naturalmente con grosso impegno volitivo e muscolare.
gli esercizi tendenzialmente di base, sebbene potremmo richiedere un'applicazione simile di forza anche per esercizi complementari.
manca la motivazione della definizione.
ognuno di noi nel periodo considerato deve spietatamente controllare e verificare la propria condizione generale di simmetria e massa muscolare.
quali le parti carenti?
quali le aree da migliorare?
di quanto potrebbero migliorare?
ognuno potrebbe dare la sua risposta.
il duplice impegno:
1) lavoro sul dettaglio
2) lavoro sulla definizione
non sempre dettaglio e definizione sono sinonimi.
potrei avere un dorsale ampio e spesso anche definito, ma carente di dettaglio individuato nella zona centrale e lombari.
il dettaglio è l'elemento chiave, lavorando per il dettaglio in genere si migliora in definizione, mentre se lavoro genericamente per la definizione non è detto che esalti il o i dettagli.
per questo la strutturazione della tabella deve nascere dalla visualizzazione critica del settore muscolare, considerando il o i dettagli e scegliere opportunamente degli esercizi in grado di stimolare a fondo le porzioni interessate.
il dettaglio è il fondamento del periodo di definizione.
con questo concetto occorre dare un senso, da ora in avanti, all'allenamento personalizzato, ridefinendo e riscrivendo il nostro allenamento.
se siamo carenti di polpacci, il nostro motivo annuale di allenamento deve essere il dettaglio polpacci.
ognuno di noi dovrebbe porsi obbiettivi in grado di condurci a migliorare una o più componenti muscolari del corpo.
cosa accade in realtà?
in realtà non avviene questo, anche per mancanza di spirito critico.
la realtà vuole che si ragioni di forza e massa muscolare, meno di livello muscolare o simmetria.
parallelamente all'accrescimento dei gruppi muscolari, un particolare impegno sarà profuso per il dettaglio di gruppi carenti.
occorre qui porsi la domanda del come fare?
data la ridondanza di informazioni mi limiterò a segnare alcuni passi:
1) tutti gli esercizi base e complementari fondamentalmente allenano in percentuale differente tutta la muscolatura.
2) alcuni esercizi, i complementari colpiscono più a fondo aree o porzioni di fibre di una stessa muscolatura
3) il dettaglio deve essere evidenziato con i punti 1 e 2 ma mentre con il punto 1 comprendo e sento durante il lavoro, che questo esercizio ha caratteristiche globali sulla muscolatura impegnata, con il punto 2 riesco a indirizzare uno sforzo maggiormente incisivo sul gruppo muscolare, questo determina una condizione psicologica appagante in quanto, sento "lavorare di più" sul dettaglio.
ognuno di noi deve provare esercizi specifici per il dettaglio.
comprendere che a volte, potrebbe essere anche un esercizio di base a soddisfare questa sensazione.
ciò che sento, in questo caso, è per certi versi, la cosa giusta.
può anche essere una sensazione momentanea, nel momento in cui non percepisco più tale appagamento, ricerco immediatamente un esercizio in grado di stimolare la stessa sensazione.
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