Originariamente Scritto da menez
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Se così fosse si dovrebbe prediligere, dunque, il lavoro di volume con carichi "adeguati" nella misura in cui si attivano le fibre maggiormente ipertrofizzabili, ma non "eccessivi" da stressare il snc impedendo di completare il lavoro stesso.
E di qui, il ruolo del buffer. E, chiaramente, della progressione dei carichi per evitare l'adattamento (stallo).
Per quanto riguarda il versante dieta, da quanto detto, mi parrebbe di capire che i giorni di wo sarebbe opportuno tenere i carbo medio alti per esprimere una buona capacità di lavoro, mentre i giorni di recupero dovrebbero supercompensare il processo di ricostruzione tessutale mediante una quantità di proteine "giusta"... però anche qui ci sono parecchi punti nebulosi e poco chiari...
Mi diresti la tua in merito?
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