allenamento contrario

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    allenamento contrario

    mi sono imbattuto in una serie di appunti di allenamento condotte da Dobrowolskij e Golowin e mi sembrano interessanti quali spunti da inserire nell'ambito di routine allenanti.
    La metodica è semplice: inserire una contrazione isometrica prima del movimento dinamico.
    Come procedere?
    consideriamo per facilità lo squat, si tratta di inserire una pausa di 2-3 sec prima di smuovere il peso verso l'alto, ovvero il punto di partenza è l'accosciata e non la posizione di distensione.
    Quindi: accosciata di 3 secondi, a seguire distensione e immediato ritorno all'accosciata, qui stop di tre o due secondi, quindi riparto.
    così su altri esercizi compatibili quali panca, pulley,trazioni e tanti altri.
    Questa tensione preliminare è in grado di stimolare e attivare un numero maggiore di unità neuronali.
    A mio parere è interessante, va studiato l'inserimento in una routine ma credo possa essere di grande aiuto per uno stimolo aggiuntivo alla produzione di forza.
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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    #2
    conoscevo questa tecnica, quando giocavo a calcio avvolte ci portavano in palestra e la usavamo nello squat.

    a quanto pare la tensione preliminare quindi può essere favorevole alla stimolazione e attivazione di unità neuronali, anche se io a dire il vero pensavo fosse deleteria perchè avrebbe diminuito la prestazione nelle fasi concentriche ed eccentriche dell'esercizio.
    sigpic milf member n° 7

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    • menez
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      #3
      si credo dead che tu abbia ragione infatti, senz'altro avviene un considerevole aggiustamento del carico dato che la sosta sottrae energia totale preziosa e anche in termini "nervosi", però l'ho trovato interessante quale inserimento in una seduta di bbing in quanto ne ho intraviste le possibilità di esaurimento "anomalo". A tal scopo ho provato ad esempio su panca con alcuni atleti, uno dei quali dotato di una forza di base medio-alta provenendo dal rugby professionistico.
      Ho volutamente creato una base di allenamento di questo tipo:
      panca orizzontale bilancere
      6 con 90 regolari recupero 2 minuti
      6 con 92.5 regolari con rec 2min
      6 con 95 regolari con 2 min.
      scarico a 80Kg, quindi
      6 con sosta di 3 secondi in posizione bassa, inserito aiuto nelle ultime due,recupero 3 minuti
      6 con con sosta di 2 secondi nella posizione bassa, inserito aiuto nell'ultima.recupero 3minuti
      ultima serie in stripping:
      4 con 75 2sec di sosta
      3 con 70 2sec sosta
      3 con 65 2sec sosta
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
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      • luigi_ego
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        #4
        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
        si credo dead che tu abbia ragione infatti, senz'altro avviene un considerevole aggiustamento del carico dato che la sosta sottrae energia totale preziosa e anche in termini "nervosi", però l'ho trovato interessante quale inserimento in una seduta di bbing in quanto ne ho intraviste le possibilità di esaurimento "anomalo". A tal scopo ho provato ad esempio su panca con alcuni atleti, uno dei quali dotato di una forza di base medio-alta provenendo dal rugby professionistico.
        Ho volutamente creato una base di allenamento di questo tipo:
        panca orizzontale bilancere
        6 con 90 regolari recupero 2 minuti
        6 con 92.5 regolari con rec 2min
        6 con 95 regolari con 2 min.
        scarico a 80Kg, quindi
        6 con sosta di 3 secondi in posizione bassa, inserito aiuto nelle ultime due,recupero 3 minuti
        6 con con sosta di 2 secondi nella posizione bassa, inserito aiuto nell'ultima.recupero 3minuti
        ultima serie in stripping:
        4 con 75 2sec di sosta
        3 con 70 2sec sosta
        3 con 65 2sec sosta


        ma poi si riusciva a muovere??
        le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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          #5
          Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
          si credo dead che tu abbia ragione infatti, senz'altro avviene un considerevole aggiustamento del carico dato che la sosta sottrae energia totale preziosa e anche in termini "nervosi", però l'ho trovato interessante quale inserimento in una seduta di bbing in quanto ne ho intraviste le possibilità di esaurimento "anomalo". A tal scopo ho provato ad esempio su panca con alcuni atleti, uno dei quali dotato di una forza di base medio-alta provenendo dal rugby professionistico.
          Ho volutamente creato una base di allenamento di questo tipo:
          panca orizzontale bilancere
          6 con 90 regolari recupero 2 minuti
          6 con 92.5 regolari con rec 2min
          6 con 95 regolari con 2 min.
          scarico a 80Kg, quindi
          6 con sosta di 3 secondi in posizione bassa, inserito aiuto nelle ultime due,recupero 3 minuti
          6 con con sosta di 2 secondi nella posizione bassa, inserito aiuto nell'ultima.recupero 3minuti
          ultima serie in stripping:
          4 con 75 2sec di sosta
          3 con 70 2sec sosta
          3 con 65 2sec sosta
          ma comunque la fase di trattenuta fatta all'inizio della serie sempre? io trovo che sia una buona cosa farla successivamente alla serie, anche se in questo modo non ci si può giovare della maggiore attivazione neuronale.
          sigpic milf member n° 7

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          • menez
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            #6
            si dead, la traduzione originale conferma ".....consiste nell'inserire una fase di contrazione isometrica prima del movimento dinamico....."
            Come già dicevo sopra (dicevo non io, ma l'autore), è proprio questa tensione anticipatoria che attiva un numero elevato di unità funzionali neuronali.
            comunque a noi interessa il principio, da questo poi possono partire altre considerazioni all'altezza della situazione.
            GUTTA CAVAT LAPIDEM
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              #7
              Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
              si dead, la traduzione originale conferma ".....consiste nell'inserire una fase di contrazione isometrica prima del movimento dinamico....."
              Come già dicevo sopra (dicevo non io, ma l'autore), è proprio questa tensione anticipatoria che attiva un numero elevato di unità funzionali neuronali.
              comunque a noi interessa il principio, da questo poi possono partire altre considerazioni all'altezza della situazione.
              diciamo che in pratica ha lo stesso fine che può avere un allenamento col carico a onda, a grandi linee o sbaglio?
              sigpic milf member n° 7

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              • menez
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                #8
                credo dead che per esser sicuri di cosa si parli è necessario porre la questione in relazione alla definizione di carico ad onda, non per mancanza di fiducia nei tuoi confronti ma per evitare che magari stiamo parlando di cose diverse con terminologie uguali, che cosa intendi per struttura di carico ad onda?
                GUTTA CAVAT LAPIDEM
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                  #9
                  forse ora mi confondo menez, ma in un allenamento col carico a onda non si alternare serie a range diversi di rep, una tipologia potrebbe anche essere diciamo tipo un 5-1-5-1?
                  in cui dopo la prima serie da 1 rep vi è un attivazione neuronale che permette di eseguire la seconda serie da 5 con un carico superiore a quanto è stato possibile fare nella prima serie da 5.

                  poi ci sono vari tipi di onde, ma io mi ero informato su questa in specifico e ho trovato buoni feedback.
                  illuminami menez, ora credo di avere un vuoto in testa.
                  sigpic milf member n° 7

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                  • menez
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                    #10
                    nessun timore dead, hai detto bene.
                    Il carico a onda è interpretato su "stili" personali o di pensiero.
                    L'idea a cui mi riferisco io è quella di Poliquin, il quale attinge da fonti scientifiche, infatti il principio allenante è di uno scenziato tedesco molto conosciuto nell'ambiente della ricerca il nome è Schmitbleicher Dietmar.
                    Il principio di allenamento valido considera alcune onde di allenamento in genere sono sufficienti due, ma atleti di levatura possono arrivare anche a 4.
                    un'onda è composta di tre serie in genere queste sono composte di un numero di ripetizioni scelto a seconda dell'obbiettivo primario:
                    a)forza
                    b)ipertrofia
                    evidentemente per la forza le ripetizioni saranno tipo 3-2-1
                    mentre per una risposta più ipertrofica, ad esempio 7-5-3.
                    Il principio è che se io ad esempio ho un massimale di 95 kg sulla panca, allora agirò in questo modo:
                    prima onda:
                    3 reps con 75kg
                    rec 4 minuti
                    2 reps con 82kg
                    rec 4 minuti
                    1 rep con 90kg

                    pausa di 4 minuti

                    seconda onda
                    3 reps con 78kg
                    rec 4 min
                    2 reps con 85kg
                    rec 4 min
                    1 rep con 92kg

                    se viene eseguita correttamente la seconda onda, allora puoi passare alla terza onda.
                    Come vedi i carichi sono in crescendo e lo studioso di cui sopra ha chiamato questo principio allenante "facilitazione neurologica post tetanica" nome difficile per esprimere in soldoni, una certa agevolazione nello sviluppo di forza nelle serie successive alla prima.
                    Se nell0'ambito di questo sistema inserisci il metodo "alleanamento contrario" allora nel caso della panca, inizierai tutte le reps delle onde con il bilancere a sfiorare il petto per 2-3 secondi.Un lavoro molto duro.
                    GUTTA CAVAT LAPIDEM
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                      #11
                      Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                      mi sono imbattuto in una serie di appunti di allenamento condotte da Dobrowolskij e Golowin e mi sembrano interessanti quali spunti da inserire nell'ambito di routine allenanti.
                      La metodica è semplice: inserire una contrazione isometrica prima del movimento dinamico.
                      They la chiamava "stop a mezza via" e l' isometrica durava 5 secondi

                      cmq una contrazione isometrica diventa efficace man mano che passano i secondi per cui si dovrebbero fare circa 12 secondi di isometria , ovviamente se si facesse isometria "a parte" non uno stop a mezza via all' interno di una serie
                      "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
                      sigpic

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                        #12
                        si è vero.
                        Se mi permetti vorrei sottolineare quanto fosse all'altezza They in materia, infatti nel "manuale tecnico fiacf" egli descriveva il procedimento Stop a mezza via così (lo trascrivo interamente):
                        "è l'arresto a mezza strada, durante la contrazione, dell'attrezz, mantenendolo fermo in questa posizione per almeno 5 sec (contare mentalemente).
                        In pratica è una contrazione isometrica fatta dopo una serie di isotoniche, e compendia in un esercizio i vantaggi delle due. Viene raccomandata per una capillarizzazione e sforzi ulteriori, solitamente durante l'esecuzione di esercizi di esercizi per il petto, le braccia o le spalle.
                        Da non abusare per periodi troppi lunghi o su intere tabelle: normalmente si fa durante l'ultima serie di ogni esercizio".
                        GUTTA CAVAT LAPIDEM
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                          #13
                          il mitico opuscolino azzurro

                          è servito a tanti di noi
                          "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
                          sigpic

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                            #14
                            Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza Messaggio
                            il mitico opuscolino azzurro

                            è servito a tanti di noi
                            ...sono uno dei tanti.
                            un saluto.
                            GUTTA CAVAT LAPIDEM
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