in alcuni interventi divengono consuete le richieste circa l'efficacia o meno dei piramidali per definizione "classici". Un esempio su tutti, base ampia, 12-10-8-6.
Disparate le risposte ma in genere in linea con la ricerca, utili e non da abolire, non mi spingo ad analizzarne le motivazioni.
L'aspetto su cui vorrei soffermarmi è rappresentato dal recupero utilizzato tra le varie serie dei piramidali a base ampia.
Molto spesso viene liquidato con 2 minuti o 1 minuto e 30.
La realtà è che il processo di recupero a cui è strettamente correlata la buona riuscita del sistema piramidale classico, deve osservare alcune e non definitive caratteristiche fondamentali:
1) i parametri si ristabiliscono con tempi e secondo tempi diversi (aspetto anche soggettivo).
2) il recupero si sviluppa in modo uniforme, dapprima è rapido e in seguito diviene più lento.
L'aumento di carico determina uno spostamento dell'impiego della percentuale di fibre grandi o potenti o bianche, notoriamente queste necessitano di tempi di ristabilimento maggiori.
Non sarebbe quindi del tutto errato inserire un aumento di intervallo di recupero proprio in parallelo con l'aumento del carico stesso.
Se mantenessi costante il recupero,ma elevassi l'intensità del carico, potrei non determinare l'efficacia del sistema usato, anche perchè il secondo punto (Hebestreit, Simonson ed alt.) conferma che inizialmente il recupero è rapido, ma con il seguitare delle serie e, ragion di più, con l'aumento del carico, diviene sempre più lento.
Quindi se si optasse per un piramidale a base ampia, sarebbe opportuno prevedere dei tempi di recupero in aumento fino a raggiungere un massimo prima dell'ultima serie. In tal modo le serie sarebbero condotte con un profilo energetico o assetto più performante espresso dalle entità di carichi in linea con le percentuali di 1Rm.
Disparate le risposte ma in genere in linea con la ricerca, utili e non da abolire, non mi spingo ad analizzarne le motivazioni.
L'aspetto su cui vorrei soffermarmi è rappresentato dal recupero utilizzato tra le varie serie dei piramidali a base ampia.
Molto spesso viene liquidato con 2 minuti o 1 minuto e 30.
La realtà è che il processo di recupero a cui è strettamente correlata la buona riuscita del sistema piramidale classico, deve osservare alcune e non definitive caratteristiche fondamentali:
1) i parametri si ristabiliscono con tempi e secondo tempi diversi (aspetto anche soggettivo).
2) il recupero si sviluppa in modo uniforme, dapprima è rapido e in seguito diviene più lento.
L'aumento di carico determina uno spostamento dell'impiego della percentuale di fibre grandi o potenti o bianche, notoriamente queste necessitano di tempi di ristabilimento maggiori.
Non sarebbe quindi del tutto errato inserire un aumento di intervallo di recupero proprio in parallelo con l'aumento del carico stesso.
Se mantenessi costante il recupero,ma elevassi l'intensità del carico, potrei non determinare l'efficacia del sistema usato, anche perchè il secondo punto (Hebestreit, Simonson ed alt.) conferma che inizialmente il recupero è rapido, ma con il seguitare delle serie e, ragion di più, con l'aumento del carico, diviene sempre più lento.
Quindi se si optasse per un piramidale a base ampia, sarebbe opportuno prevedere dei tempi di recupero in aumento fino a raggiungere un massimo prima dell'ultima serie. In tal modo le serie sarebbero condotte con un profilo energetico o assetto più performante espresso dalle entità di carichi in linea con le percentuali di 1Rm.
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