Originariamente Scritto da bizz_it
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fibre bianche e fibre rosse
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Matt10
Originariamente Scritto da angy87tutti gli uomini hanno SEMéRE IL TESTOSTERNO ALTO
Originariamente Scritto da balesono in ferie fino a giovedìpoi ritorno operativo
Originariamente Scritto da greenday2ma tu bale sei sempre in ferie.Prima il pentamestre...ora che ***** hai i corsi di recupero?
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Originariamente Scritto da Giskard_Reventlov Visualizza MessaggioQuesti studi mi lasciano perplesso, perchè da quello che ho studiato io le fibre rosse non possono diventare bianche e nemmeno le bianche possono diventare rosse.
Il massimo che si può ottenere è un forzamento del loro assetto metabolico e nemmeno di tutte le fibre.
Le fibre che sono coinvolte in questo cambiamento sono le cosidette fibre bianche che possiamo in maniera semplicistica suddividere in 2a e 2b.
Le 2a usano un metabolismo ossidativo glicolitico, le 2b un metabolismo essenzialmente glicolitico (ovvio che qualche mitocondrio lo si trova sempre :P).
Ora, per quanto riguarda il cambiamento dell'assetto metabolico di queste due tipologie di fibre bisogna dire che è più difficile aumentare l'assetto in capacità glicolitiche mentre più facile è cambiare quello in capacità ossidative. (ma non è brutta cosa e ora spiego perchè :P)
Se osserviamo le dimensioni di una fibra 2a comparata con una fibra 2b vedremo che la 2a ha dimensioni maggiori mentre l'ultimo posto della graduatoria spetterà alle fibre rosse.
Insomma se riusciamo a cambiare l'assetto metabolico delle 2b in 2a avremo fibre muscolari più ipertrofiche.
Quindi il succo è questo: se volete la massa non concetratevi esclusivamente sulla forza esplosiva ma trovate una via di mezzo
(i powerlifter sono grossi ci mancherebbe, ma non come i bodybuilder)
Altra piccola puntualizzazione sulle fibre rosse: diciamo che rappresentano circa il 50% delle nostre fibre muscolari chi più chi meno... perchè non allenarle modificando il nostro allenamento anche sulla resistenza qualche volta? E ricordatevi anche la vascolarizazzione che con la disponibilità di più capillari per fibra aumenta di conseguenza anche il volume.
Secondo il mio modesto parere bisogna cercare di stimolare tutte le fibre che madre natura ci ha dato intervallando periodi di allenamento diversi.
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Originariamente Scritto da Giskard_Reventlov Visualizza MessaggioQuesti studi mi lasciano perplesso, perchè da quello che ho studiato io le fibre rosse non possono diventare bianche e nemmeno le bianche possono diventare rosse.
Il massimo che si può ottenere è un forzamento del loro assetto metabolico e nemmeno di tutte le fibre.
Le fibre che sono coinvolte in questo cambiamento sono le cosidette fibre bianche che possiamo in maniera semplicistica suddividere in 2a e 2b.
Le 2a usano un metabolismo ossidativo glicolitico, le 2b un metabolismo essenzialmente glicolitico (ovvio che qualche mitocondrio lo si trova sempre :P).
Ora, per quanto riguarda il cambiamento dell'assetto metabolico di queste due tipologie di fibre bisogna dire che è più difficile aumentare l'assetto in capacità glicolitiche mentre più facile è cambiare quello in capacità ossidative. (ma non è brutta cosa e ora spiego perchè :P)
Se osserviamo le dimensioni di una fibra 2a comparata con una fibra 2b vedremo che la 2a ha dimensioni maggiori mentre l'ultimo posto della graduatoria spetterà alle fibre rosse.
Insomma se riusciamo a cambiare l'assetto metabolico delle 2b in 2a avremo fibre muscolari più ipertrofiche.
Quindi il succo è questo: se volete la massa non concetratevi esclusivamente sulla forza esplosiva ma trovate una via di mezzo
(i powerlifter sono grossi ci mancherebbe, ma non come i bodybuilder)
Altra piccola puntualizzazione sulle fibre rosse: diciamo che rappresentano circa il 50% delle nostre fibre muscolari chi più chi meno... perchè non allenarle modificando il nostro allenamento anche sulla resistenza qualche volta? E ricordatevi anche la vascolarizazzione che con la disponibilità di più capillari per fibra aumenta di conseguenza anche il volume.
Secondo il mio modesto parere bisogna cercare di stimolare tutte le fibre che madre natura ci ha dato intervallando periodi di allenamento diversi.
2a=trofismo 10-12 rep
2b=trofismo 6-10 rep
2c=forza 1-5 rep
(non sono date specifiche metaboliche).
che intendi con allenamento alla resistenza?sigpic
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Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggiosul libro di Rhea le fibre bianche sono divise in
2a=trofismo 10-12 rep
2b=trofismo 6-10 rep
2c=forza 1-5 rep
(non sono date specifiche metaboliche).
che intendi con allenamento alla resistenza?
(come per l'addome...)
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prendila per quello che è (ho letto che è semplicistico anche pensare che le fibre bianche si trasformino in rosse),
comunque, parlando in modo molto grezzo:
serie da 40 rep rischiano di trasformare fibra bianca in rossa?
se sì o se forse, in che circostanze?
tnxsigpic
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Le fibre intermedie che sono circa il 2% del totale sono quelle che possono modificare il proprio metabolismo a favore di un tipo di allenamento o un altro. StopLast edited by Power clean; 22-03-2008, 14:45:48.Dottore in Scienze Motorie
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Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggioprendila per quello che è (ho letto che è semplicistico anche pensare che le fibre bianche si trasformino in rosse),
comunque, parlando in modo molto grezzo:
serie da 40 rep rischiano di trasformare fibra bianca in rossa?
se sì o se forse, in che circostanze?
tnx...io però intendo con allenamenti di resistenza aerobica
(fondo/mezzo fondo/ecc)
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Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggiosul libro di Rhea le fibre bianche sono divise in
2a=trofismo 10-12 rep
2b=trofismo 6-10 rep
2c=forza 1-5 rep
(non sono date specifiche metaboliche).
che intendi con allenamento alla resistenza?
Per quanto riguarda allenamento di resistenza intendevo un allenamento con un numero di ripetizioni intorno alle 15 e anche qualcosina in più senza esagerare, chiedo scusa per non essermi spiegato bene prima
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comunque...citando il compianto Gilles Cometti (che non è stato proprio l'ultimo dei pirla)
"Dalla fisiologia sappiamo che la trasformazione delle fibre da lente in veloci è molto difficile e questo perchè le fibre obbediscono al loro tipo di innervazione:se esse ricevono degli impulsi veloci le fibre diverranno rapide, al contrario se ricevono degli impulsi lenti..."
scorcio preso da "la preparazione atlrtica dei giochi di squadra:quali strategie"
un convegno che ha tenuto a milano.
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Impulso lento o veloce fisiologicamente è scorretto e nn significa nulla. Si deve parlare di frequenza alta o bassa di stimolo. Ripeto sono le intermedie che si "trasformano" cambiando il loro metabolismo. Ma sono circa il 2%Dottore in Scienze Motorie
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Stando a quello che dici il cambiamento della fisiologia è irrisorio = 2 % max
Un pattern di stimolazione che privilegi la mobilitazione di fibre rosse piuttosto che bianche può generale cambiamenti ‘composizionali’, nell’aspetto estetico della muscolatura, oltre che ovviamente nella prestazione, ma in qualunque momento reversibile. . .sigpic
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Originariamente Scritto da stepa Visualizza MessaggioStando a quello che dici il cambiamento della fisiologia è irrisorio = 2 % max
Un pattern di stimolazione che privilegi la mobilitazione di fibre rosse piuttosto che bianche può generale cambiamenti ‘composizionali’, nell’aspetto estetico della muscolatura, oltre che ovviamente nella prestazione, ma in qualunque momento reversibile. . .Dottore in Scienze Motorie
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Originariamente Scritto da Totaldemawesome Visualizza MessaggioSono d'accordo con power clean, magari fosse possibile, ma non lo è, ma poi a parte questo, a noi interessa l'aspetto prestazionale e qui i miglioramenti sono davvero irrisori, non ci serve una biopsia o uno studio ultrascientifico, quello che la natura ti ha dato te lo tieni, spiacenti.
i miglioramenti sono molto e molto evidenti con una programmazione sensata.
se non cosa ci si allena a fare?..
e poi ti parlo per esperienza diretta e trasversa in campo sportivo.
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Ci si allena chiaramente per tanti motivi. Di certo uno degli obbiettivi utilizzando i pesi (negli sport) è quello di allenarsi a stimolare/migliorare la frequenza di stimolo delle fibre bianche, attraverso differenti modalità di lavoro sulle espressioni di forza.Dottore in Scienze Motorie
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