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Riporto per chi l'aveva chiesto le modalità standard di lavoro(sono standard appunto perchè poi su questi ci si possono costruire i mezzi allenanti):
Alattacide: 1-4 reps,rest completi
Lattacide: 4-8 reps,rest completi. A cedimento diventano alattacide+lattacide
SSF: 8-12 reps rest incompleti, 12+ reps rest incompleti , e altre modalità
Alattacide+lattacide+ssf 8-12 reps rest completi,a cedimento diventano 50-50% tra fibre bianche e rosse.
Poi come giustamente detto da qualcun altro dipende anche dall'esecuzione e da altri fattori,ma grossomodo queste sono le modalità "ordinate" per fibre.
Inoltre un BB può utilizzare in modo fruttuoso i mezzi allenanti dei PL e WL treando benefici indiretti e diretti per il suo scopo.
Devo dire che la mia domanda iniziale ha stuzzicato il confronto che speravo e alla fine, per me che sono un neofita, mi ha permesso di venire a conoscenza di un sacco di info utili (un grazie a tutti ) spero non soltanto per me.
Ora posso cominciare a fare le cose con cognizione di causa.
l'unico punto però è che le rosse NON DIVENTANO BIANCHE ne tantomeno crescono di numero (....meglio che mi blocco quà sennò rischio di occupare tutto il server...) quindi il giochetto dei rest-pause e dei set composti vale fin quando le bianche e le intermedie sono out (vale a dire che il gioco non vale la candela...) e cercare di stimolare "tutte le fibre" è un pò dispersivo
(ovvio che sono opinioni mie, quindi non fateci troppo caso...)
I rest pause in genere sono mezzi più per fibre bianche,tantè che non adrebbero fatti al alte reps o perdono di significato avvicinandosi allo stripping che è per le ssf.
Io credo che il punto chiave è: un bb deve stimolare quello che ha.
Quindi è charo che se hai le fibre di Yates o di un buon WL o di un centometrista farai pochi set pesanti e finita lì.
Se però non lo sei devi fare tutto quello che serve, e anche l'aumento di volume delle fibre rosse diviene importante, se non fondamentale.
Oh poi non è solo un fatto di colore,ma anche di quantità di fibre,se ce ne sono poche e magari con poco potenziale iperplasico non si fanno i miracoli.
Tantè che l'esempio più classico di push VS pump è Yates-Neubret. Il secondo era rossissimo,si allenava con volumi pazzeschi ma ha ottenuto ottimi risultati comunque perchè aveva moltissime fibre.
Quindi il gioco vale la candela solo se....e per questo senza un pò di introspezione non lo si può sapere,poi in ogni caso ci vogliono anni di esperienza. (cosa che io non ho ancora)Certo che sapere dove andare a parare non è malaccio.
Devo dire che la mia domanda iniziale ha stuzzicato il confronto che speravo e alla fine, per me che sono un neofita, mi ha permesso di venire a conoscenza di un sacco di info utili (un grazie a tutti ) spero non soltanto per me.
Ora posso cominciare a fare le cose con cognizione di causa.
Si ma non ti puoi fermare li, fai un search sulle fibre che c'è parecchia roba,il discorso diviene molto complesso.
comunque non è vero che le fibre rosse non possono diventare bianche.
è molto più difficile il passaggio da fibra rossa a bianca, ma non fisiologicamente impossibile.
comunque non è vero che le fibre rosse non possono diventare bianche.
è molto più difficile il passaggio da fibra rossa a bianca, ma non fisiologicamente impossibile.
non c'è niente da illuminare.
semplicemente prendendo un qualsiasi testo di fisiologia si legge che il passaggio da fibra rossa a bianca NON è IMPOSSIBILE.
è molto difficile, soprattutto rispetto al contrario. ma non impossibile.
non c'è niente da illuminare.
semplicemente prendendo un qualsiasi testo di fisiologia si legge che il passaggio da fibra rossa a bianca NON è IMPOSSIBILE. è molto difficile,soprattutto rispetto al contrario. ma non impossibile.
I rest pause in genere sono mezzi più per fibre bianche,tantè che non adrebbero fatti al alte reps o perdono di significato avvicinandosi allo stripping che è per le ssf.
Io credo che il punto chiave è: un bb deve stimolare quello che ha.
Quindi è charo che se hai le fibre di Yates o di un buon WL o di un centometrista farai pochi set pesanti e finita lì.
Se però non lo sei devi fare tutto quello che serve, e anche l'aumento di volume delle fibre rosse diviene importante, se non fondamentale.
Oh poi non è solo un fatto di colore,ma anche di quantità di fibre,se ce ne sono poche e magari con poco potenziale iperplasico non si fanno i miracoli.
Tantè che l'esempio più classico di push VS pump è Yates-Neubret. Il secondo era rossissimo,si allenava con volumi pazzeschi ma ha ottenuto ottimi risultati comunque perchè aveva moltissime fibre.
Quindi il gioco vale la candela solo se....e per questo senza un pò di introspezione non lo si può sapere,poi in ogni caso ci vogliono anni di esperienza. (cosa che io non ho ancora)Certo che sapere dove andare a parare non è malaccio.
Si ma non ti puoi fermare li, fai un search sulle fibre che c'è parecchia roba,il discorso diviene molto complesso.
Una caratteristica essenziale del tessuto muscolare è la sua plasticità, che permette una trasformazione di un tipo di fibra nel tipo opposto, malgrado la stretta dipendenza della fibra dal motoneurone. Questa situazione si realizza in alcune situazioni patologiche ed in seguito a stimoli esterni quali l’allenamento intensivo o la stimolazione elettrica funzionale. I muscoli sottoposti ad allenamento a sforzi progressivi e lunghi nel tempo, ad esempio quelli richiesti da un maratoneta, si modificano nella loro tipologia attraverso una trasformazione delle fibre di tipo II esauribili e veloci, in fibre di tipo I a contrazione lenta e con alta resistenza allo sforzo. Al contrario un allenamento prolungato nel tempo, a sforzi rapidi ma di breve durata, quali quelli richiesti da un velocista, trasforma le fibre di tipo I resistenti e lente, in fibre di tipo II a contrazione veloce ma rapidamente esauribili, o meglio ipertrofizza questi tipi di fibre. Ne consegue una ipertrofia muscolare con evidente predominanza tipologica di un tipo di fibra nei muscoli allenati. L’assetto tipologico del muscolo si ripristina, tornando a quello del muscolo normale, dopo interruzione prolungata dell’allenamento atletico, con il ritorno cioè ad una vita sedentaria.
quello che ho sottolineato è una vera stupidaggine...
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la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie
Questi studi mi lasciano perplesso, perchè da quello che ho studiato io le fibre rosse non possono diventare bianche e nemmeno le bianche possono diventare rosse.
Il massimo che si può ottenere è un forzamento del loro assetto metabolico e nemmeno di tutte le fibre.
Le fibre che sono coinvolte in questo cambiamento sono le cosidette fibre bianche che possiamo in maniera semplicistica suddividere in 2a e 2b.
Le 2a usano un metabolismo ossidativo glicolitico, le 2b un metabolismo essenzialmente glicolitico (ovvio che qualche mitocondrio lo si trova sempre :P).
Ora, per quanto riguarda il cambiamento dell'assetto metabolico di queste due tipologie di fibre bisogna dire che è più difficile aumentare l'assetto in capacità glicolitiche mentre più facile è cambiare quello in capacità ossidative. (ma non è brutta cosa e ora spiego perchè :P)
Se osserviamo le dimensioni di una fibra 2a comparata con una fibra 2b vedremo che la 2a ha dimensioni maggiori mentre l'ultimo posto della graduatoria spetterà alle fibre rosse.
Insomma se riusciamo a cambiare l'assetto metabolico delle 2b in 2a avremo fibre muscolari più ipertrofiche.
Quindi il succo è questo: se volete la massa non concetratevi esclusivamente sulla forza esplosiva ma trovate una via di mezzo
(i powerlifter sono grossi ci mancherebbe, ma non come i bodybuilder )
Altra piccola puntualizzazione sulle fibre rosse: diciamo che rappresentano circa il 50% delle nostre fibre muscolari chi più chi meno... perchè non allenarle modificando il nostro allenamento anche sulla resistenza qualche volta? E ricordatevi anche la vascolarizazzione che con la disponibilità di più capillari per fibra aumenta di conseguenza anche il volume.
Secondo il mio modesto parere bisogna cercare di stimolare tutte le fibre che madre natura ci ha dato intervallando periodi di allenamento diversi.
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