ragà ho trovato un vecchio post che parla di questa "speciale" versione per le alzate laterali di arnold,, ovvero eseguirle su panca inclinata, sdraiati su di un fianco..
riguardo a questo esercizio ho trovato un articolo molto interessante,, ne riporto la parte più interessante.. volevo capire se la soluzione proposta dall'autore dell'articolo per ovviare i punti deboli di questo esercizio ed ottimizzarlo è valida oppure no secondo il vostro parere.. (non tanto il numero di ripetizioni ma più che altro la soluzione delle superserie)
Ma non basta: a conferma della bontà dell'esercizio, l'analisi elettromiografica relativa alla stimolazione del deltoide laterale, lo posiziona davanti ad altri esercizi estremamente più diffusi (fatevi spiegare dal vostro istruttore perché continua ostinatamente a farveli eseguire, visto che sono meno efficaci….) come le già citate alzate laterali all'impiedi o le alzate laterali ai cavi.
Nonostante tali vantaggi anche questo esercizio presenta dei punti deboli: il punto di massimo sforzo si raggiunge quando il braccio è parallelo al suolo, per cui il movimento tende a perdere efficacia in prossimità della posizione di massima contrazione.
Cosa si può fare allora per ottimizzarlo?
Beh, un'idea potrebbe essere quella di eseguire una superserie di Alzate laterali sdraiatisu un fianco e di Alzate laterali nella classica posizione in piedi; in tal modo, prima si cerca di preaffaticare il deltoide senza interessare particolarmente il trapezio e poi si completa il movimento sfruttando anche la posizione di massima contrazione.
Ecco un possibile esempio:
APERTURE LATERALI COMPOSTE IN SUPERSERIE: 3 x 5 + 5-7 (ossia 5 ripetizioni in posizione inclinata + 5-7 ripetizioni in superserie in piedi, un braccio per volta)
riguardo a questo esercizio ho trovato un articolo molto interessante,, ne riporto la parte più interessante.. volevo capire se la soluzione proposta dall'autore dell'articolo per ovviare i punti deboli di questo esercizio ed ottimizzarlo è valida oppure no secondo il vostro parere.. (non tanto il numero di ripetizioni ma più che altro la soluzione delle superserie)
Un esercizio, a volte (sicuramente a torto!) dimenticato, che può aiutare tantissimo per massimizzare lo sviluppo dei deltoidi laterali è quello delle Alzate laterali sdraiatisu un fianco (alcuni lo denominano Alzate laterali su panca "stile Arnold", in quanto esiste una famosa foto che ritrae il noto campione austriaco intento ad eseguire tale esercizio).
Osservando il movimento, si può facilmente notare che - a causa della posizione inclinata del corpo - il punto morto iniziale dell'apertura laterale in piedi classica è assente e che il trapezio è molto meno interessato. Ma non basta: a conferma della bontà dell'esercizio, l'analisi elettromiografica relativa alla stimolazione del deltoide laterale, lo posiziona davanti ad altri esercizi estremamente più diffusi (fatevi spiegare dal vostro istruttore perché continua ostinatamente a farveli eseguire, visto che sono meno efficaci….) come le già citate alzate laterali all'impiedi o le alzate laterali ai cavi.
Nonostante tali vantaggi anche questo esercizio presenta dei punti deboli: il punto di massimo sforzo si raggiunge quando il braccio è parallelo al suolo, per cui il movimento tende a perdere efficacia in prossimità della posizione di massima contrazione.
Cosa si può fare allora per ottimizzarlo?
Beh, un'idea potrebbe essere quella di eseguire una superserie di Alzate laterali sdraiatisu un fianco e di Alzate laterali nella classica posizione in piedi; in tal modo, prima si cerca di preaffaticare il deltoide senza interessare particolarmente il trapezio e poi si completa il movimento sfruttando anche la posizione di massima contrazione.
Ecco un possibile esempio:
APERTURE LATERALI COMPOSTE IN SUPERSERIE: 3 x 5 + 5-7 (ossia 5 ripetizioni in posizione inclinata + 5-7 ripetizioni in superserie in piedi, un braccio per volta)
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