Gli schemi di Paolino

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  • IronPaolo
    Bodyweb Senior
    • Dec 2005
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    #31
    Grazie a tutti quelli che hanno letto, non hanno fatto poco...

    Originariamente Scritto da mysterio Visualizza Messaggio
    Iron Paolo,complimenti veramente perchè sei uno che lo sport lo analizza con metodo razionale,critico,sperimentale e non solo teorico.
    Sei uno scienziato dello sport !!!!

    Una curiosità : ho letto e mi ha fatto molto piacere la conferma della validità del PIRAMIDALE INVERSO .
    Ma secondo te,questo principio,si può applicare più ampiamente all'intera seduta di allenamento?
    Nel senso di eseguire ,ad esempio per il petto : primo esercizio panca piana a basse rep , secondo esercizio panca inclinata manubri con circa 8 rep , e infine un paio di esercizi di croci con ripetizioni più alte (10 o 12 )
    Il primo del piramidale inverso potrebbe ampliarsi a principio della seduta di allenamento partendo da un esercizio per stimolare le fibre di tipo 2 credo(quelle per la forza) ,e poi a scalare per arrivare all'ultimo esercizio di pompaggio ?
    Questo è quanto avrei scritto in seguito, mettendo insieme i pezzi per creare un'intera seduta.

    Di fatto, esplicitamente o meno, quelli che ottengono risultati, fanno in questo modo.

    La seduta, in pratica, "degrada" da neurale a metabolico, seguendo la stanchezza, passando da cose a alta concentrazione di testa a cose a più bassa concentrazione.

    Chi fa sollevamenti olimpici passa da, che so... strappo (1, massimo 2 rip) a power clean (idem) a stecco (a rip più alte, 3-5).

    Ma, guarda la scheda di Master:

    Originariamente Scritto da master wallace Visualizza Messaggio
    panca
    Una serie pesante da tre quattro reps
    Un massimale
    una serie da 10-12

    tre serie di croci su panca

    due serie di parallele

    due serie al pectoral machine

    quattro serie ai cavi

    spinte con manubri su panca

    Circa.Tutte le serie sono in pump sulle 10-12
    Annegato nel pump c'è lo stesso principio. Si preme sempre a tutta, ma quello che cambia è il coinvolgimento neurale, che cambia. Maggior coinvolgimento delle fibre a alta soglia di attivazione, con tutte le solite implicazioni neurali, poi esercizi via via più semplici per dare volume alla seduta.

    Il concetto è che empiricamente chi si allena da una vita "scopre" come funzionano le cose, cosa funziona meglio e cosa funziona peggio. Chi studia queste cose le formalizza in una teoria, trovando delle spiegazioni fisiologiche a quello che la pratica mostra. Poi, la teoria esposta sembra nata in una notte dalla mente di uno scienziato secco con la barba.

    Quello che manca a chi "pratica" è proprio questa formalizzazione in uno schema teorico completo, da cui il fatto che ogni volta viene riscoperta la ruota.

    Se ci pensi bene, non c'è niente di innovativo nel dire che si fa una cosa difficile (perciò per poche volte) e via via che ci si stanca si vanno a fare cose più facili (perciò per più volte), però, *****... poi alla fine non è così!

    Quello che dici te è perciò giusto: si tratta però di trovare il giusto equilibrio. Cosa è meglio? Cambiare esercizio ad ogni serie del 2-4-6-8? Oppure fare ogni esercizio in 2 serie tipo 2x2, 2x4, 2x6, 2x8, oppure fare, che so... 1x4 di un esercizio, 2x6 del secondo, 2x8 del terzo?

    E quale è la sequenza ottimale degli esecizi? Quale scegli? Come vedi, a fronte di un'idea valida, quello che conta è ANCHE come questa si viene a sviluppare.

    Ma, come sempre, è tutto questo casino che rende divertente provare e sperimentare. Se per allenarsi ed ottenere fosse sufficiente seguire, che so... 3 schemi e 4 regole, saremmo tutti enormi, in un mondo di enormi, perciò l'allenamento non avrebbe nemmeno valore...

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    • dij
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      • Feb 2007
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      • Milano
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      #32
      Bellissimo Articolo. Complimenti

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      • marcokrt 1984
        MAD GENIUS
        • Jul 2006
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        #33
        Simply the best! E sono uno che le letture le sa scegliere bene..."maledizione, dove ho lasciato l'ultimo libro di Harry Potter?"

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        • mysterio
          Bodyweb Member
          • Mar 2007
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          • Bergamo
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          #34
          Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
          Grazie a tutti quelli che hanno letto, non hanno fatto poco...



          Questo è quanto avrei scritto in seguito, mettendo insieme i pezzi per creare un'intera seduta.

          Di fatto, esplicitamente o meno, quelli che ottengono risultati, fanno in questo modo.

          La seduta, in pratica, "degrada" da neurale a metabolico, seguendo la stanchezza, passando da cose a alta concentrazione di testa a cose a più bassa concentrazione.

          Chi fa sollevamenti olimpici passa da, che so... strappo (1, massimo 2 rip) a power clean (idem) a stecco (a rip più alte, 3-5).

          Ma, guarda la scheda di Master:



          Annegato nel pump c'è lo stesso principio. Si preme sempre a tutta, ma quello che cambia è il coinvolgimento neurale, che cambia. Maggior coinvolgimento delle fibre a alta soglia di attivazione, con tutte le solite implicazioni neurali, poi esercizi via via più semplici per dare volume alla seduta.

          Il concetto è che empiricamente chi si allena da una vita "scopre" come funzionano le cose, cosa funziona meglio e cosa funziona peggio. Chi studia queste cose le formalizza in una teoria, trovando delle spiegazioni fisiologiche a quello che la pratica mostra. Poi, la teoria esposta sembra nata in una notte dalla mente di uno scienziato secco con la barba.

          Quello che manca a chi "pratica" è proprio questa formalizzazione in uno schema teorico completo, da cui il fatto che ogni volta viene riscoperta la ruota.

          Se ci pensi bene, non c'è niente di innovativo nel dire che si fa una cosa difficile (perciò per poche volte) e via via che ci si stanca si vanno a fare cose più facili (perciò per più volte), però, *****... poi alla fine non è così!

          Quello che dici te è perciò giusto: si tratta però di trovare il giusto equilibrio. Cosa è meglio? Cambiare esercizio ad ogni serie del 2-4-6-8? Oppure fare ogni esercizio in 2 serie tipo 2x2, 2x4, 2x6, 2x8, oppure fare, che so... 1x4 di un esercizio, 2x6 del secondo, 2x8 del terzo?

          E quale è la sequenza ottimale degli esecizi? Quale scegli? Come vedi, a fronte di un'idea valida, quello che conta è ANCHE come questa si viene a sviluppare.

          Ma, come sempre, è tutto questo casino che rende divertente provare e sperimentare. Se per allenarsi ed ottenere fosse sufficiente seguire, che so... 3 schemi e 4 regole, saremmo tutti enormi, in un mondo di enormi, perciò l'allenamento non avrebbe nemmeno valore...

          Grande IronPaolo, sono lusingato dalla tua risposta...
          allora aspetterò con ansia il tuo seguento articolo sul principio dell'intensità decrescente applicata alla seduta di allenamento...
          ora mi incuriosisci...quale sarà il miglio metodo per applicare correttamente ed efficacemente questo principio e quindi scegliere correttamente gli esercizi in sequenza,e le serie per ogni esercizio ?
          Dalla mia infinitesima esperienza posso solo dire che sicuramente come primo esercizio adotterò un multiarticolare , come panca piana,squat,lento avanti,ecc , ma anche qui ... adotterò un 3x3 ? oppure applicherò il piramidale inverso già da ad ogni serie di tale esercizio ?...

          Bè come dici tu se le cose fossero troppo semplici e scontate non ci sarebbe nemmeno gusto...
          sigpic

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          • sonodavide
            Bodyweb Member
            • Sep 2006
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            #35
            Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
            Grazie a tutti quelli che hanno letto, non hanno fatto poco...



            Questo è quanto avrei scritto in seguito, mettendo insieme i pezzi per creare un'intera seduta.

            Di fatto, esplicitamente o meno, quelli che ottengono risultati, fanno in questo modo.

            La seduta, in pratica, "degrada" da neurale a metabolico, seguendo la stanchezza, passando da cose a alta concentrazione di testa a cose a più bassa concentrazione.

            Chi fa sollevamenti olimpici passa da, che so... strappo (1, massimo 2 rip) a power clean (idem) a stecco (a rip più alte, 3-5).

            Ma, guarda la scheda di Master:



            Annegato nel pump c'è lo stesso principio. Si preme sempre a tutta, ma quello che cambia è il coinvolgimento neurale, che cambia. Maggior coinvolgimento delle fibre a alta soglia di attivazione, con tutte le solite implicazioni neurali, poi esercizi via via più semplici per dare volume alla seduta.

            Il concetto è che empiricamente chi si allena da una vita "scopre" come funzionano le cose, cosa funziona meglio e cosa funziona peggio. Chi studia queste cose le formalizza in una teoria, trovando delle spiegazioni fisiologiche a quello che la pratica mostra. Poi, la teoria esposta sembra nata in una notte dalla mente di uno scienziato secco con la barba.

            Quello che manca a chi "pratica" è proprio questa formalizzazione in uno schema teorico completo, da cui il fatto che ogni volta viene riscoperta la ruota.

            Se ci pensi bene, non c'è niente di innovativo nel dire che si fa una cosa difficile (perciò per poche volte) e via via che ci si stanca si vanno a fare cose più facili (perciò per più volte), però, *****... poi alla fine non è così!

            Quello che dici te è perciò giusto: si tratta però di trovare il giusto equilibrio. Cosa è meglio? Cambiare esercizio ad ogni serie del 2-4-6-8? Oppure fare ogni esercizio in 2 serie tipo 2x2, 2x4, 2x6, 2x8, oppure fare, che so... 1x4 di un esercizio, 2x6 del secondo, 2x8 del terzo?

            E quale è la sequenza ottimale degli esecizi? Quale scegli? Come vedi, a fronte di un'idea valida, quello che conta è ANCHE come questa si viene a sviluppare.

            Ma, come sempre, è tutto questo casino che rende divertente provare e sperimentare. Se per allenarsi ed ottenere fosse sufficiente seguire, che so... 3 schemi e 4 regole, saremmo tutti enormi, in un mondo di enormi, perciò l'allenamento non avrebbe nemmeno valore...

            Adesso ho io una domanda.

            Come mai questo principio, che funziona splendidamente a livello micro, viene letteralmente invertito a livello macro?

            > Ad esempio la DFT, (non so se il ciclo russo ne fa parte ma ora lo sto seguendo proprio grazie ad un tuo articolo) prevede PRIMA un periodo di accumulo e POI uno di intensificazione... cioè prima ci si stanca con le cose "facili" e poi ci si mette alla prova con l'aumento del carico... come mai non è più sensato fare l'esatto opposto?
            http://www.lovelypages.net

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            • Spartacus88
              Bodyweb Member
              • Apr 2007
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              #36
              Ciao Paolo prima di tutto mi comlipiementoxil seguente splendido articolo...di cui proverò la schedina che ci hai messo su a partire da martedi personalizzandola a quelle che credo siano le mie esigenzecosi vediamo se riesco a rompere un dannato stallo sulla panca...Stamane ho anche letto l'altro splendido articoloPh attack...e come noncredo proprio che quest'anno le cartine al tornasole andranno a rubba...
              sigpic

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              • Marco pl
                Bodyweb Senior
                • Apr 2007
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                • Palermo
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                #37
                Originariamente Scritto da sonodavide Visualizza Messaggio
                Adesso ho io una domanda.

                Come mai questo principio, che funziona splendidamente a livello micro, viene letteralmente invertito a livello macro?

                > Ad esempio la DFT, (non so se il ciclo russo ne fa parte ma ora lo sto seguendo proprio grazie ad un tuo articolo) prevede PRIMA un periodo di accumulo e POI uno di intensificazione... cioè prima ci si stanca con le cose "facili" e poi ci si mette alla prova con l'aumento del carico... come mai non è più sensato fare l'esatto opposto?
                Non devi ragionare come un bber, dal momento che il ciclo russo non è un classico allenamento da bber. Un bber fa forza per usare carichi maggiori in un range ipertofico, quindi è naturale fare prima forza e poi massa. Ma un atleta di forza mira all'acquisizione di massa funzionale alla sua attività per costruirisi una base, avere più fibre da contrarre, prevenire gli infortuni e gli squilibri.

                Nel caso del russo il 6x6@80% e il 2x2@100% sono i punti cruciali del ciclo, entrambi difficili, ma per ragioni diverse: uno per picco di volume l'altro per picco di intensità. Il piramidale inverso (che dovrebbe essere invece chiamato diretto, dati gli enormi vantaggi rispetto a quello classicamente chiamato diretto) lo puoi applicare al singolo esercizio, o a un gruppo di esercizi che abbiano una relazione, ma applicarlo alle sedute sarebbe forse insensato. Dico forse perchè in accordo con la DFT un ciclo ben programmato fatto da diverse sedute si comporta come un unica seduta in ottica di supercompensazione. Potrebbe quindi non essere insensato fare per 4 giorni consecutivi una cosa del genere:
                I: 3x3@85%
                II: 3x6@80%
                III: 3x8@75%
                IV: 3x20 pompaggio
                Poi 2-3 giorni di pausa e si riparte con un incremento di carico.
                In questo modo però non si realizza mai un volume sufficientemente ipertofico per ogni singola seduta, cosa che considero fondamentale per la massa. Quindi per come la vedo io al momento, il piramidale non è applicabile a un gruppo di sedute, ma solo alla singola seduta o al singolo esercizio.
                IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
                CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
                LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

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                • IronPaolo
                  Bodyweb Senior
                  • Dec 2005
                  • 1938
                  • 377
                  • 16
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                  #38
                  Originariamente Scritto da sonodavide Visualizza Messaggio
                  Adesso ho io una domanda.

                  Come mai questo principio, che funziona splendidamente a livello micro, viene letteralmente invertito a livello macro?

                  > Ad esempio la DFT, (non so se il ciclo russo ne fa parte ma ora lo sto seguendo proprio grazie ad un tuo articolo) prevede PRIMA un periodo di accumulo e POI uno di intensificazione... cioè prima ci si stanca con le cose "facili" e poi ci si mette alla prova con l'aumento del carico... come mai non è più sensato fare l'esatto opposto?
                  La domanda è interessante, ti rispondo dicendo quello che penso io, ma chiaramente qui ci vorrebbe Buzzichelli o gente simile.

                  Perciò, leggi il tutto con un IMHO davanti.

                  I piani sono differenti. Il "piramidale inverso" o più semplicemente il "fai la cosa più difficile all'inizio" è un modo di gestire la fatica mentale/fisica nella seduta, l'altro è un modo per ottenere una risposta adattativa.

                  Considera una seduta: tu fai una prova impegnativa, poi sei "stanco" ma per dare volume totale alla seduta ti sposti su cose più "semplici". Ai fini prestativi e di adattamento, quello che è importante è solo la prima parte. Il resto è una ricerca dell'ipertrofia, ma in teoria potresti interrompere la seduta.

                  Se prendi il ciclo russo, per proseguire il tuo esempio, quando sei nella fase di intensificazione tu hai un volume molto basso, che so... 4x4, 3x3. Ci aggiungi volume con altre cose che non è previsto dallo schema base. Questo perchè a te non interessa semplicemente la parte prestazionale.

                  Considera una serie di sedute. Il miglior modo di creare un adattamento positivo è proprio quello di andare in salita. Stimoli simili ma incrementali.

                  Però, se vuoi, facciamo un cambio di scala.

                  Dilatiamo il tempo e consideriamo una seduta. Il riscaldamento ti porta ad usare pesi sempre più elevati prima di partire. Perciò tu stai facendo come su una serie di sedute, in pratica. Poi parti, dai il meglio per quello che ti è richiesto. Non c'è, in fondo, tanta differenza. Il riscaldamento serve per creare un adattamento temporaneo al carico.

                  Non è una cazzata, perchè l'uso del riflesso miotatico con carichi sovramassimali su movimenti parziali è l'estremizzazione di questo ragionamento

                  Ora comprimiamo il tempo. Prendi una serie di sedute con un picco alla fine. Considera solo il picco. Dopo, tu cosa fai? Ti dedichi ad altre cose, meno... "intense". Un ciclo di pompaggio, di definizione, di quello che ti pare. Cioè tu fai una cosa difficile e poi, di nuovo, una cosa facile. Ed è, di nuovo, la stessa cosa.

                  Senza farla troppo mistica, basta molte volte usare il buon senso del contadino. Se fai una cosa impegnativa, dopo non puoi farne un'altra. Se vuoi fare una cosa impegnativa, arrivaci per gradi.

                  Tra l'altro, a dimostrazione di quanto il tutto sia complicato perchè il corpo umano è flessibile, se tu fai ti massacri i pettorali, e sei cotto, puoi comunque fare squat. C'è una specificità nella fatica.

                  Allo stesso tempo, il corpo umano recupera molto velocemente, entro certi limiti, specialmente di testa. Se tu fai panca la mattina, dopo 3 ore puoi rifarla nuovamente con un calo minimo delle prestazioni (un 10%, provato). E il cortisolo? Se non ti riesce allenarti 2 volte al giorno, ti alleni ad allenarti 2 volte al giorno e ci riuscirai. Se tu esageri, il tuo corpo terrà fino ad un certo punto, e poi crollerà tutto insieme, come se lottasse fino alla fine prima di soccombere.

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                  • Albe
                    Mental Case
                    • Dec 2000
                    • 18165
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                    • nella mia mente
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                    #39
                    Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio

                    A me piace non tanto sentire i muscoli che lavorano, il corpo che pompa, ma quella strana sensazione di ansia e di esaltazione quando ricerco la concentrazione per una alzata, il peso che è sotto il mio controllo, che fa quello che dico io, l'isolamento mentale durante il lavoro, il cuore che batte fortissimo, le gambe di burro, il non sapere se ce la farai oppure no.
                    parole sante anche per me.....è il fatto di cagarsi addosso ad ogni prova che mi esalta e mi fa andare avanti
                    Powerlifting instructor level III FIPL/AIF
                    Certified Personal Trainer by International Sports Sciences Association
                    Master Slim coach by 4move

                    CONTATTI: tecalbe@hotmail.it / Facebook
                    / Blog personale

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                    • Enteromorfa
                      Banned
                      • Oct 2007
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                      #40
                      Paolo, ma in base a queste considerazioni, noto che dunque le serie in stripping, a scalare, e le superserie riassumono tutto un allenamento in un unica serie.. si parte forte, poi si abbassa i pesi e alla fine è pompaggio.. un po' come un piramidale inverso di una serie.Quello che mi chiedo è: ma ha un senso fare più serie di questo tipo (stripping, a scalare..ecc)..?Dopo aver fatto l'ultima serie con peso più leggero.. possiamo pure dire di avere stimolato tutte le fibre.. ma ricominciare la serie da capo, rifarla, ha un senso?non è come fare il pirmidale diretto?non ci si trova penalizzati nelle ripetizioni con molto peso dal lavoro svolto con le reps con meno peso precendenti?
                      Euppure vedo che se per esempio (pur facendo come primo es di un allenameno una serie a basse reps ad un fondamentale) faccio panca alta manubri 6 reps con 38 poi 8 reps con 26.. se ci torno con un altra serie tiro comunque fuori almeno altre 3-4 reps con 38 e almeno 5 con 26... questa seconda serie è inutile?o comunque per quanto sia allenante il sistema in sè non è altrettanto efficente che non fare per esempio 3x5 con 38 e 3x8 con 26?
                      Infine.. sempre parlando di superserie, stripping.. ecc. può capitare che succeda nelle ultime serie di allenarsi con carichi inferiori al 70-60% del max.. ma se si dice che per avere risposta ipertrofica si deve usare almeno il 60-70% del max.. quelle serie sono allora inutili?sono serie spazzatura?
                      Last edited by Enteromorfa; 28-01-2008, 12:05:52.

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                      • BIGSHOW77
                        Padre Karras user
                        • Aug 2006
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                        • sopra la panca assieme alla capra
                        • Send PM

                        #41
                        bell'articolo,cmq non condivido quanto detto sul piramidale classico.


                        che poi spinto dall'innovazione molte di queste cose,quasi tutte a dire la verita',le ho provate pure io,ma sul piramidale non ritengo si possa dire che sia inutile o che se ne elenchino solamente i difetti.

                        d'altronde se il piramidale fosse la peggiore tecnica di allenamento non sarebbe,come è in realta',quella + diffusa,o sbaglio ?

                        anche xchè la gente,che non voglio pensare sia stupida,fa una cosa,vede se gli conviene,poi passa ad altro-come il 4x10-se nel suo contesto fosse cosi' inutile,xchè lo si usa ? posso citare almeno 2 conoscenti,al tempo + forti di me (non ora,temo x loro,anche se continuano ad allenarsi) che si allenano tuttora in 4x10. iniziando la piana con 10 x 90 kg

                        conosco gente che nn ha mai messo piede in una palestra ed a istinto ha cominciato e continuato ad allenarsi con il piramidale,quindi lo si potrebbe considerare anche come qualcosa di istintivo,ma com'è che x il bbuilding la gente usa il piramidale ? com'è che in palestra nn si vedono spesso queste cose ?

                        ci sono molti modi di organizzare un piramidale classico,modi di proggredire,modi di settare i carichi,un'8,6,4 potrebbe x esempio essere un 6,6,,8,6,4 o tante altre cose diverse.che cmq funzionano,visto che quando ho ripreso ad allenarmi,ed in casa....ci tengo a farlo notare,avevo trepidazione a terminare la panca con un 4x30 kg ad ogni lato del bilanciere,mentre recentemente ho confermato un 6x120 kg.




                        bel risultato x qualcosa che non dovrebbe funzionare



                        usando altre cose che chi ha dato uno sguardo al mio diario sa,ma usando principalmente il piramidale classico. probabile pure che poi x il discorso neurale metabolico poi non sia questa grande cosa,fatto sta che quando passo a schemi differenti ,io che ho leve lunghe almeno, non posso tenerle a lungo pena dolori vari alle articolazioni,mentre col piramidale classico,abbastanza adattato se vogliamo, tutto fila liscio,i carichi aumentano,la massa pure.



                        poi qualcuno dovrebbe spiegarmi proprio come fate a non farvi male iniziando sempre con una serie da 4 con solo il riscaldamento prima.

                        morale della favola...i carichi possono benissimo salire anche con tecniche non "scientificamente" perfette,posto che incrementare il carico sia strettamentissimamente necessario in ambito bbing, e posto pure che la scienza puo' benissimo dire che il latte acido sberla verso un colore x se titolato con la fenoftaleina,ma non è ancora riuscita a scoprire la causa esatta del xchè avvenga la crescita muscolare.


                        tutto questo imho
                        Last edited by BIGSHOW77; 28-01-2008, 12:17:52.
                        That's much too vulgar a display of power, Karras.

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                        • Enteromorfa
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                          #42
                          Originariamente Scritto da BIGSHOW77 Visualizza Messaggio
                          bell'articolo,cmq non condivido quanto detto sul piramidale classico.

                          ci sono molti modi di organizzare un piramidale classico,modi di proggredire,modi di settare i carichi,un'8,6,4 potrebbe x esempio essere un 6,6,,8,6,4 o tante altre cose diverse.che cmq funzionano,visto che quando ho ripreso ad allenarmi,ed in casa....ci tengo a farlo notare,avevo trepidazione a terminare la panca con un 4x30 kg ad ogni lato del bilanciere,mentre recentemente ho confermato un 6x120 kg.




                          bel risultato x qualcosa che non dovrebbe funzionare



                          usando altre cose che chi ha dato uno sguardo al mio diario sa,ma usando principalmente il piramidale classico. probabile pure che poi x il discorso neurale metabolico poi non sia questa grande cosa,fatto sta che quando passo a schemi differenti ,io che ho leve lunghe almeno, non posso tenerle a lungo pena dolori vari alle articolazioni,mentre col piramidale classico,abbastanza adattato se vogliamo, tutto fila liscio,i carichi aumentano,la massa pure.



                          poi qualcuno dovrebbe spiegarmi proprio come fate a non farvi male iniziando sempre con una serie da 4 con solo il riscaldamento prima

                          anche io ho avuto miglioramenti con il piramidale classico.Ma solo nel momento in cui sul 10-8-6-4-4 ho cominciato ad usare le prime due serie come "avvicinamento" e quindi non certo molto faticose mettendo incrementi di 10kg.

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                          • BIGSHOW77
                            Padre Karras user
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                            • sopra la panca assieme alla capra
                            • Send PM

                            #43
                            Originariamente Scritto da Enteromorfa Visualizza Messaggio
                            anche io ho avuto miglioramenti con il piramidale classico.Ma solo nel momento in cui sul 10-8-6-4-4 ho cominciato ad usare le prime due serie come "avvicinamento" e quindi non certo molto faticose mettendo incrementi di 10kg.
                            ecco,visto ? stessa cosa che ho sempre fatto io,ma dico,ora-chiunque abbia usato il piramidale x almeno 2 mesi sa di non dover partire a razzo con la prima serie allenante,io in passato facevo 10-8-8-6-4, con punte di 10-8-8-6-6-4-4,ma le prime 2,3 erano sempre di riscaldamento.

                            in reata' penso che nessuno di chi abbia avuto risultato con il pramidale classico abba fatto in realta' 10x10rm,8x8rm,6x6rm,4x4rm.

                            xchè certe cose,puoi essere anche analfabeta (uno dei 2 grossi del 4x10 di sopra,fabiano,x inciso era analfabeta) ma le scopri proprio a livello intimo.
                            That's much too vulgar a display of power, Karras.

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                            • IronPaolo
                              Bodyweb Senior
                              • Dec 2005
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                              #44
                              Ragazzi, mi piace che rispondete, *****!

                              Grazie Albe, quel sottile senso di panico crea una vera dipendenza

                              Una piccola parentesi. Quando correvo ed ero militare, ho conosciuto persone che si allenavano a modino, che programmavano a modino, che facevano balzi, pliometria, esplosività, le ripetute in maniera religiosa, curavano l'alimentazione e il riposo, si allenavano alle ore ideali. Poi c'era chi faceva le cose a *****, in licenza non dormiva mai, quando tornava era una vera merda, ogni allenamento era una gara, di notte giocavano a carte. I due "profili" coglievano quasi gli stessi risultati.

                              Perchè... le cose sono difficili. La macchina umana è complessa. Ti alleni con tutti i crismi del mondo, ma riversi sull'allenamento delle aspettative assurde, toperai di brutto. Vai in palestra superscazzato senza aspettarti nulla, fai il miglior allenamento della tua vita. In barba a tutte le psicostronzate del mondo.

                              x Enteromorfa: il tuo post, i tuoi dubbi, sono leciti e corretti. Estremizziamo ancora di più. Nella tua ottica il miglior allenamento del mondo è l'Heavy Duty. Monoserie alla morte a scalare. Tutte le fibre coinvolte, tutte esaurite.

                              Ma se così fosse, avremmo trovato il metodo perfetto. Il fatto che non sia così, denota che questo metodo non esiste. Perchè l'uomo della palestra, senza scherzare, se pensa che una cosa funzioni... la fa, per quanto possa essere dura.

                              Io mi sono fatto questa idea: la chiave è nel carico E nel volume. Inutile caricare dei pesi assurdi. Metti... meno e fai un numero ragionevole di ripetizioni, per dare volume.

                              Se tu dopo uno stripping, carichi ancora e ce la fai a fare un'altro giro, perchè no? Evidentemente hai ancora da esaurire. Va a finire che facendo così, un qualcosa che apparentemente è "contro" la teoria, tu ottieni di più rispetto a chi invece questa teoria la segue.

                              Ma il punto è che la teoria, in se, è una semplificazione. Chi la teoria la conosce bene, questa cosa la sa, e perciò ne conosce i limiti. CHi la conosce peggio... ti dirà che sbagli.

                              Tu non è che devi SEMPRE usare l'80% del massimale, ma, in un anno, questo numero, o similiari, deve comparire molto spesso.

                              L'alternanza degli stimoli è la chiave. Se tu fai sempre due serie di stripping, queste funzionano. Se fai sempre 6x3, questo funziona. Non stiamo parlando di 1x100 o 100x1 o cazzate simili. Se alterni dei periodi di 6x3 + 2x8 a due serie di stripping dove cerchi di farne un'altra nel ciclo, questo è meglio.

                              La ciclizzazione e variazione degli stimoli è l'efficienza massima.

                              Le serie spazzatura sono un'altra cosa: immagina che tu stai esegui un terzo stripping scalando però il peso, e poi un quarto scalandolo ancora. C'è un punto in cui ti appare evidente che potresti proseguire all'infinito con quel carico, riposando 30" ogni serie, e andando avanti per altre 5 serie. Ecco, quelle e le precedenti sono "spazzatura", solo consumo calorico. Allora, meglio la bicicletta per 1 ora.

                              Oppure, stai facendo della spazzatura se tu, per fare DUE stripping metti un peso nella prima serie inferiore a quanto potresti fare se ne facessi solo una, di serie. Perchè non è quello il senso dello stripping. Se tu, cioè, ti fissi sul fare due serie piuttosto che sul fare delle belle ripetizioni potenti.

                              Altro tipo di serie spazzatura è quella che vedo fare a chi non può permettersi un certo tipo di tecnica ma... insiste.

                              In quest'ottica a me il piramidale 8-6-4 come vedo fare non piace. Regolarmente, chi lo fa come lo vedo fare io, è inchiodato su pesi bassi da mesi. Uno come te, BIGSHOW, di certo non fa questa roba qua, nè mi verrebbe a chiedere (come mi è successo) "ma è meglio poco peso molte ripetizioni o molto peso poche ripetizioni"?

                              Il fatto che TU sia riuscito ad arrivare a quel ragguardevole risultato è interessante. Sicuramente, per arrivarci, tu hai strizzato lo schema così a fondo che ne hai tratto il meglio, analizzando le configurazioni migliori e peggiori. E questo è un aspetto difficile da comunicare agli altri: quando le variabili in gioco sono tante, la teoria è solo una guida. Perchè per essere spendibile, è volutamente semplice, ma allora è solo una linea guida.

                              Solo l'esperienza sul campo può dividere le cazzate dalle cose serie, e l'esperienza consiste nel perseverare con caparbietà, ma anche nell'osservare e ragionare.

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                              • BIGSHOW77
                                Padre Karras user
                                • Aug 2006
                                • 8917
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                                • sopra la panca assieme alla capra
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                                #45
                                Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio

                                In quest'ottica a me il piramidale 8-6-4 come vedo fare non piace. Regolarmente, chi lo fa come lo vedo fare io, è inchiodato su pesi bassi da mesi. Uno come te, BIGSHOW, di certo non fa questa roba qua, nè mi verrebbe a chiedere (come mi è successo) "ma è meglio poco peso molte ripetizioni o molto peso poche ripetizioni"?

                                Il fatto che TU sia riuscito ad arrivare a quel ragguardevole risultato è interessante. Sicuramente, per arrivarci, tu hai strizzato lo schema così a fondo che ne hai tratto il meglio, analizzando le configurazioni migliori e peggiori. E questo è un aspetto difficile da comunicare agli altri: quando le variabili in gioco sono tante, la teoria è solo una guida. Perchè per essere spendibile, è volutamente semplice, ma allora è solo una linea guida.

                                Solo l'esperienza sul campo può dividere le cazzate dalle cose serie, e l'esperienza consiste nel perseverare con caparbietà, ma anche nell'osservare e ragionare.
                                si ma questo mi sembra un modo elegante di tergiversare,eh

                                le cose sono due: o il piramidale classico nn funziona oppure non lo fa,non puoi ritrattare dopo che io dico che lo pratico e su di me funziona,o funziona oppure no,è una linea guida come anche tutte le altre che hai descritto.

                                la mia idea è che tu nn lo abbia provato abbastanza frequentemente (liberissimo di nn farlo,x carita') e/o che non ti piaccia (liberissimo anche in questo caso,a me nn piace la nera che faceva la gatta nella trasmissione di Papi,vedi un po'...),ma se nell'articolo lo descrivi in quella esecuzione peggiore,quella eseguita da un neofita alla seconda settimana di palestra,al quale a sua volta è stata insegnata da un'istruttore che si è qualificato un mese fa,insomma eh...

                                poi leggiamo quel wave loading manifesto....bau,l'onda singola....cazz,ma è un piramidale classico,seppur adattato...


                                dovrebbe aumentare temporaneamente la forza ? si,lo fa, quando uso il piramidale(8,6,4) nell'esercizio dopo sono molto + forte,nel mio diario lo constato spesso,il caso + drammatico il leg extension,che dopo uno squat piramidale decolla di brutto-e quando decolla di brutto,migliora le gambe.

                                e allora? se lo chiamo "onda singola" sono troppo figo al passo con l'allenamento scientifico e fuzionale del 2007,mentre se lo chiamo piramidale classico sono un cerebroleso rimasto negli anni '80 ?

                                sono la stessa cosa,le loro zampette sono tutte e 2 uguali,specialmente quella destra.

                                poi con tutto il rispetto xchè chiaramente da quello che scrivi nn ci guadagni una mazza e lo fai solo x passione,ed ancora auguri x gli articoli su ON, ma sarebbe + corretto affermare che



                                PREMESSO che il piramidale classico è la tecnica di incremento + diffusa






                                si CONSIDERA il fatto che molti tra questi palestrari (x usare un tuo termine)







                                NON APPLICHINO questo metodo in maniera sensata








                                in sostanza se moltissimi lo praticano vi è la possibilita' che esponenzialmente ci sia chi lo applichi male,ed essendo la tecnica la + diffusa facciamo 2 conti....ma sempre x il fatto che sia la tecnica + diffusa probabile pure che molti ne traggano un vantaggio cosi' palese dal farli desister a provare qualcos'altro.

                                questo mi sembrerebbe + adatto del dire che non funzioni a prescindere
                                That's much too vulgar a display of power, Karras.

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