Per quelli che...il pompaggio

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  • matrix23
    Crazy T&F Accountant
    • Feb 2007
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    #46
    Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
    Io ho notato che devi concentrarti a tenere le scapole inchiodate alla panca, durante tutto il movimento. Così sì che le senti davvero bene. Inoltre io ci metto 15 kg e faccio un 2x15 molto produttivo e sentito. C'è gente che ci piazza 30 kg e ne fa 20-25.... Ora dico, le faceva Arnold con 30 kg e sudava, quindi da qualche parte qualcosa non quadra. Poi però qualcuno si lamenta del dolore a spalle e gomiti

    C'è gente che va giù nemmeno a parallelo al terreno, muove le spalle, sale spingendo di spalla, e fa toccare i manubri sopra (o addirittura li incrociano! : ). Sommando tutto vien fuori una bella differenza.
    Originariamente Scritto da 123456789 Visualizza Messaggio
    Se devo essere sincero io mi sto trovando meglio a farle con le braccia più piegate nel punto basso (come fanno i pro). Ho la sensazione che ci sia uno sforzo più costante...
    Originariamente Scritto da Yashiro Visualizza Messaggio
    Ovvio, non si fanno a braccia tese. Semiflesse e fisse come angolazione, e si scende finché la propria mobilità articolare lo permette. E poi si risale, concentrandosi di indirizzare lo sforzo ai pettorali. Allora sì che diventan dure!
    quoto!!!!

    "Le cose sono 2 a questo mondo: o sei qualcuno o non sei nessuno" http://www.youtube.com/watch?v=RVCSw1DRENg

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    • menez
      SdS - Moderator
      • Aug 2005
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      #47
      come ho scritto prima se il pompaggio avviene per:

      inibizione della fase eccentrica, il pompaggio utilizza in percentuale la fase concentrica e in teoria risparmia energie per questo solo aspetto, sfruttando meno l'allungamento probabilmente lavorerà meno sulle cellule satelliti, e maggiormente sulla ipertrofia indotta da vascolarizzazione e da "strofinamento" dei ponti acto-mio. in questo caso la tecnica sarà quella di Isotensione o tensione continua.
      Con la seconda fase probabilmente si accentua la formazione di mioblasti dovuto proprio al rallentamento della discesa ma, questo avrebbe carattere sommatorio con i benefici indotti dalla fase concentrica. In questo caso la tecnica è la concentrazione del Point Under Stretch ovvero il punto di massimo allungamento (situazione critica).
      Così le croci descritte sopra potrebbero svilupparsi in questo modo:
      1) isotensione, mantenere la tensione costante in salita e discesa, focalizzando l'arco di movimento entro una porzione in cui non avvengono cali di tensione. In questo caso il numero delle reps potrebbe non essere elevato.
      2) P.U.S, raggiungere il punto di massimo allungamento "fisiologico", qui ricordiamo che siamo in fase di apertura delle croci, in questo istante risalgo di pochi centimentri per poi ritornare al punto più basso, micro-rep parziali in P.U.S tre, e poi risalgo per completare una ripetizione completa.
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
      https://www.facebook.com/menegazzi.alberto

      MANX SDS

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