Tesi su Stretching e Forza

**charlie_one** · 11-12-2007, 19:42:59

old jack in cosa ti laurei?

**Old_Jack** · 11-12-2007, 19:56:16

scienze motorie

**Old_Jack** · 13-12-2007, 14:41:35

Ok voglio porre un quesito tosto: si sa che la sviluppo della forza muscolare si sviluppa maggiormente nel range articolare in cui io lo esercito. Se faccio ad esempio contrazioni isometriche tenendo una gamba alzata tesa io sviluppero una forza specifica in quello specifico range articolare. Qualcuno mi sa dire perche? Se il movimento e sempre lo stesso ma cambia l'ampiezza di questo, perche si sviluppa una forza specifica? Cosa succede dentro il muscolo percui in quel punto uno sviluppa piu forza?

**Old_Jack** · 13-12-2007, 18:24:01

uppo se qualcuno riescie a rispondermi

***the_drifter*** · 13-12-2007, 18:34:17

non ho ben capito cosa intendi...alleni il muscolo al max range articolare e lo abitui a essere sollecitato in posizione "critica" e siamo d'accordo, ma il tuo dubbio qual'è?

(non che io sappia poi risponderti sicuramente eh...

)

**charlie_one** · 14-12-2007, 22:53:30

Originariamente Scritto da Old_Jack Visualizza Messaggio

Ok voglio porre un quesito tosto: si sa che la sviluppo della forza muscolare si sviluppa maggiormente nel range articolare in cui io lo esercito. Se faccio ad esempio contrazioni isometriche tenendo una gamba alzata tesa io sviluppero una forza specifica in quello specifico range articolare. Qualcuno mi sa dire perche? Se il movimento e sempre lo stesso ma cambia l'ampiezza di questo, perche si sviluppa una forza specifica? Cosa succede dentro il muscolo percui in quel punto uno sviluppa piu forza?

secondo il principio SAID (adattamento specifico alla domanda imposta) il corpo infatti si adatta e compensa specifiche caratteristiche che gli vengono richieste [D. de Angelis]

ecco perche' se uno si allena in isometria sviluppera una certa forza isometrica ecc.

anche se in realta non e' solo ed esclusivamente cosi, nel senso che le capacita acquisite entro un certo limite possono essere traslate quindi per esempio allenando la forza concentrica aumentera' l'efficienza anche in quella isometrica

io la vedo cosi

***menez*** · 14-12-2007, 22:58:58

Originariamente Scritto da Old_Jack Visualizza Messaggio

Ok voglio porre un quesito tosto: si sa che la sviluppo della forza muscolare si sviluppa maggiormente nel range articolare in cui io lo esercito. Se faccio ad esempio contrazioni isometriche tenendo una gamba alzata tesa io sviluppero una forza specifica in quello specifico range articolare. Qualcuno mi sa dire perche? Se il movimento e sempre lo stesso ma cambia l'ampiezza di questo, perche si sviluppa una forza specifica? Cosa succede dentro il muscolo percui in quel punto uno sviluppa piu forza?

ehm...

.

**Old_Jack** · 23-12-2007, 21:21:51

bene, leggendo a destra e a manca ho trovato molte cose interessanti, finalmente ho capito il perche si sviluppa una forza specifica. Il discorso è un po lungo, ma riassumendo moltissimo, succede che il muscolo si aggiusta in lunghezza, ossia il numero di sarcomeri varia per cercare di far combaciare il picco di sovrapposizione tra actina e miosina, al punto in cui io solitamente esercito la forza. Di conseguenza se io esercito la forza in range articolari molto ampi il numero di sarcomeri tendera ad aumentare per poter spostare il picco di forza ad una lunghezza muscolare maggiore. Purtroppo non saprei spiegarlo con parole piu semplici. Per chi è interessato consiglio di cercare jones e rutherford su internet, gli articoli ovviamente son tutti in inglese.
A tesi finita magari faro un abstract.

**Old_Jack** · 23-12-2007, 21:31:26

p.s. piccola correzione, il principio said non è stato scoperto da de Angelis ma solo da lui citato, e cmq è molto semplicistico dire che "il corpo si adatta e compensa specifiche caratteristiche che gli vengono richieste". Oltretutto non vorrei dire baggianate ma il principio SAID è principalmente rivolto alla velocita di esecuzione di un gesto. Dice in sostanza che quando mi alleno, la velocita di esecuzione di un movimento non deve essere inferiore al 75% della velocita in cui io poi lo devo fare. Ad esempio se il gesto finale è quello di lanciare una pallina, nell'allenare i muscoli coinvolti devo farlo ad una velocita non inferiore al 75% di quella del gesto vero e propio.
Non è una critica a de Angelis, anzi W de angelis, pero qui è piu interessante capire invece il perche, esercitando la forza in certe angolazioni, sviluppo una forza piu o meno specifica in quel punto. Questo lo spiegano abbastanza bene appunto Jones e Rutherford in alcune loro ricerche oltre ad altri autori.

***menez*** · 23-12-2007, 23:00:26

nel vasto campo della fisiologia di esercizio fisico, molti studi sono in accordo, altri contraddicono i primi, insomma i risultati di molti studi sono a volte discordi.
Ad esempio molti soggetti "testati potrebbero essere sedentari, altri tennisti di 14 anni, altri ancora pallavolisti femmine, altri ancora adulti di 45 anni, altri asmatici, insomma occorre valutare oltre l'oggetto di studio, anche i soggetti di tali ricerche.
Pensiamo ad esempio a PEDro che è un database delle evidenze scientifiche in fisioterapia. "E' stato creato per dare un accesso rapido a dati bibliografici ed a riassunti di studi randomizzati controllati e revisioni sistematiche in fisioterapia.
La maggior parte degli studi clinici del database hanno un punteggio che rappresenta la valutazione della loro qualità per aiutare a discriminare velocemente fra studi che hanno maggiori probabilità di essere validi ed interpretabili, da quelli che non lo sono".
In questo caso un database aiuta il ricercatore o lo studente a "capire" quali studi possono ritenersi utili e attendibili, quali non.

**mens** · 26-12-2007, 19:42:51

allora possimo scambiarci qualche informazione dato che io faccio quasi esclusivamente preparazione atletica (forza, costruzione muscolare, massa e forza ecc..) fammi sapere