***** ragazzi avete partecipato!!
DIco la mia in maniera sparsa...
Uno specialista polmonare che fuma non mi piace. Avete mai visto le foto dei polmoni con enfisema, o di chi ha il cancro? Ecco... Uno che lavora in certi campi dovrebbe avere idea delle conseguenze e... non fumare.
Idem il dietologo obeso. Ovvio che le sue conoscenze non sono influenzate dalla sua forma fisica. Ma, *****, uno che conosce le conseguenze dell'obesità dovrebbe sapere che è meglio non essere obesi e... non esserlo.
Poi, chiaramente, una siga e una coca cola ci scappano. Ma non 2 pacchetti o 2 BigMac al giorno.
Per l'istruttore, vedo che è la stessa cosa. La credibilità si ottiene sudandosela. Uno che insegna i pesi non può non averli praticati, dài... non sarà enorme, non sarà fortissimo, ma uno veramente esperto li ha praticati quanto basta per averli vissuti, ed è questa esperienza che gli dà credibilità e che lo porta a scindere le cazzate dalle cose serie.
Io non mi farei allenare da uno che conosce tutti gli schemi Sheiko a memoria ma non sa fare la panca, per il semplice motivo che non saprà capire le sensazioni che provo. E questo è vero in tutti gli sport. La pratica della teoria è necessaria.
Come può insegnare il rest-pause uno che non ha mai provato la sensazione di vomito di una serie di squat tiratissima? Lo stesso, come fa ad insegnare la tripla estensione uno che non ha mai fatto strappo a livelli decenti?
Un minimo di forma fisica ci vuole, perchè se è vero che uno è un bravo allenatore... perchè non allena se stesso? Questo il buon Poliquin l'ha capito, infatti è bello grosso, sfruttando questo meccanismo psicologico di associare a quello grosso quello competente, cosa che non è vera, ma sicuramente nel suo caso l'essere grosso è una conferma della sua competenza. E della sua furbizia nel business.
Poi, essere allenatori è una specie di vocazione, ci si nasce.
DIco la mia in maniera sparsa...
Uno specialista polmonare che fuma non mi piace. Avete mai visto le foto dei polmoni con enfisema, o di chi ha il cancro? Ecco... Uno che lavora in certi campi dovrebbe avere idea delle conseguenze e... non fumare.
Idem il dietologo obeso. Ovvio che le sue conoscenze non sono influenzate dalla sua forma fisica. Ma, *****, uno che conosce le conseguenze dell'obesità dovrebbe sapere che è meglio non essere obesi e... non esserlo.
Poi, chiaramente, una siga e una coca cola ci scappano. Ma non 2 pacchetti o 2 BigMac al giorno.
Per l'istruttore, vedo che è la stessa cosa. La credibilità si ottiene sudandosela. Uno che insegna i pesi non può non averli praticati, dài... non sarà enorme, non sarà fortissimo, ma uno veramente esperto li ha praticati quanto basta per averli vissuti, ed è questa esperienza che gli dà credibilità e che lo porta a scindere le cazzate dalle cose serie.
Io non mi farei allenare da uno che conosce tutti gli schemi Sheiko a memoria ma non sa fare la panca, per il semplice motivo che non saprà capire le sensazioni che provo. E questo è vero in tutti gli sport. La pratica della teoria è necessaria.
Come può insegnare il rest-pause uno che non ha mai provato la sensazione di vomito di una serie di squat tiratissima? Lo stesso, come fa ad insegnare la tripla estensione uno che non ha mai fatto strappo a livelli decenti?
Un minimo di forma fisica ci vuole, perchè se è vero che uno è un bravo allenatore... perchè non allena se stesso? Questo il buon Poliquin l'ha capito, infatti è bello grosso, sfruttando questo meccanismo psicologico di associare a quello grosso quello competente, cosa che non è vera, ma sicuramente nel suo caso l'essere grosso è una conferma della sua competenza. E della sua furbizia nel business.
Poi, essere allenatori è una specie di vocazione, ci si nasce.
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