Le fasi di accumulo e intensificazione (Nelson Ayotte)

**Metalzone** · 14-08-2007, 18:51:00

Non interessa proprio a nessuno questo argomento?

***rocky 80*** · 14-08-2007, 19:07:08

a me moltissimo...continua...

**ataru75** · 14-08-2007, 19:09:15

Ragazzi, olympian spesso traduce, dopo 2 anni, articoli che si trovano sulle board usa.
Pensate solo a Poliquin..
Se non siete analfabeti in inglese ed avete una vera curiositò, cercate in google

**Metalzone** · 14-08-2007, 19:30:56

ataru75 sono daccordo, ma solo alcuni articoli non tutti!

**ataru75** · 14-08-2007, 22:44:45

Sì ma pensa che Poliquin scriveva su t nation 3 anni prima che lo "scoprissero" su olympian

***master wallace*** · 14-08-2007, 22:48:13

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Non interessa proprio a nessuno questo argomento?

Troppi numeri.Il BB non e' matematica.

**Francesco C** · 15-08-2007, 00:04:12

Quoto totalmente Ataru75, tant'è vero che nel mio e-book THE TRAINING che è uscito ormai da qualche anno, i programmi di accumulo ed intensificazione - corredati di tutte le tabelle del caso - sono trattati in ben due capitoli...

Comunque, ecco qualche informazione al riguardo...

Parto dalla premessa - che può sembrare presuntuosa, ma che assolutamente non lo è - che quando acquisisco nuove informazioni o definizioni o procedure, cerco sempre di "rielaborare i concetti" secondo le mie esigenze (o di quelle dei miei allievi) al fine di migliorarle (ovviamente non è poi detto che ci riesca... ) e ottimizzarle; ciò mi porta spesso a dicostarmi dal "significato ortodosso" di un termine o a rivedere in maniera consistente una certa metodologia, ma onestamente non me ne frega più di tanto... a me (ed ai miei allievi) interessano i risultati e non la definizione esatta di un termine o l'applicazione "banale" di un metodo!

- Andando al dunque... il termine INTENSIFICAZIONE - per come penso di aver capito - deriva dal concetto di intensità derivante dalla pesistica o dalla preparazione atletica: intensità = % di carico utilizzato...
Come si ottiene ciò? Essenzialmente applicando metodi che consentono di utilizzare un "maggiore" (ovviamente rispetto al corrispondente ciclo di intensificazione) carico sugli attrezzi...
E qui entra un gioco un primo problema sull'ortodossa definizione di tale protocollo di lavoro; una procedura (ad esempio un 5 x 5) che può essere di intensificazione per un bodybuilder potrebbe essere di accumulo per un powerlifter che normalmente utilizza % di carico carichi maggiori.

- di contro il termine ACCUMULO si riferisce ad un protocollo di lavoro mirato ad un volume di allenamento maggiore e ad una conseguente riduzione dell'intensità... quindi più serie (ovviamente rispetto al corrispondente ciclo di accumulo), più buffer, più ripetizioni...
- questi mesocicli diversi, non possono, MA DEVONO svolgersi nell'ambito di uno stesso macrociclo... anzi una loro "alternanza" può costituire l'ossatura di un macrociclo...

***menez*** · 15-08-2007, 00:48:07

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Sull'ultimo numero di Olympian's News ho trovato una trattazione molto importante riguardante le fasi di accumulo e di intensificazione, più in generale della periodizzazione dell'allenamento, concetto fondamentale per ogni bodybuilder che si rispetti.

In particolare Nelson Ayotte distingue due fasi: intensificazione e accumulo; e procede così:

Fase: Intensificazione
Qualità: Forza Relativa
Range Rip: 1-5
Tempo Tot. Sotto Tensione: 10-20"

Fase: Intensificazione
Qualità: Ipertrofia Funzionale
Range Rip: 6-8
Tempo Tot. Sotto Tensione: 20-40"

Fase: Accumulo
Qualità: Ipertrofia
Range Rip: 9-12
Tempo Tot. Sotto Tensione: 40-70"

Fase: Accumulo
Qualità: Resistenza
Range Rip: 13 o più
Tempo Tot. Sotto Tensione: 70" o più

Tuttavia queste informazioni sono note alla maggior parte dei bobybuilder, ma la difficoltà è strutturare un allenamento seguendo i diversi parametri illustrati da Ayotte.

A voi la parola!

Bibliografia: "L'importanza della pianificazione e periodizzazione degli allenamenti" di Matteo Guida (Olympian's News, n° 84)

mesociclo di intensificazione.
mesociclo di accumulo.
tradotto, se si vuole: mesociclo introduttivo due microcicli di intensificazione
mesociclo di base due microcicli di accumulo.
Non condivido il concetto di forza relativa iniziale, non so voi, forse rendeva meglio l'idea forza ipertrofica.
Un concetto interessante che può muovere la ricerca è il tut.
Se questo rappresenta un parametro di intensità dosato a sua volta dalla velocità esecutiva e dall'entità del carico, è curioso come nel periodo di accumulo il tut aumenta dimostrando a sua volta, un aumento in parallelo del volume con l'intensità.
Allora verrebbe da domandarsi se applicassi un' esecuzione molto lenta per un numero nferiore di ripetizione e con un carico intermedio procederei allo stesso modo ad un aumento di volume ed intensità e agirei lo stesso in accumulo.

**Francesco C** · 15-08-2007, 10:51:34

Nelson Ayotte è - almeno penso - un preparatore atletico e l'impostazione che presenta mi sembra piuttosto orientata in quesl senso...
A mio modo di vedere, per i bodybuilders - nella maggior parte dei casi - ci si può limitare ad un'alternanza delle fasi 2 e 3.

***menez*** · 15-08-2007, 13:37:06

infatti, sono in linea con francesco, il problema, presumo annoso, è identificare una programmazione per atleti culturisti natural.
Mancano, a mio avviso, delle linee guida ( sforzi in tal senso ci sono e sono encomiabili, mi riferisco ai vari autori italiani e agli studi condotti e pubblicati da francesco), ma manca una "corposità", probabilmente in questo settore mi riferisco alla costruzione del corpo nelle sue simmetrie e nelle sue dimensioni, ancora permangono ombre e dubbi circa l'impostazione allenante di atleti preparati chimicamente. Credo sia l'unico sport al mondo in cui il campione o meglio, quello che fa, vale più di ogni teoria anche se questa scaturisse da studi accreditati di autori consapevoli e seri. Colpevole anche una sottocultura dilagante e dura da estirpare, ho letto alcune posizioni a mio giudizio dure ma delle quali condivido fortemente il senso, da parte di f. nei confronti di persone/a "grosse/a" e per questo con "voce in capitolo", ai quali tutto è consentito, anche l'essere nella loro "ignoranza" saggi per molti inconsapevoli clienti.

**silver2** · 15-08-2007, 13:53:33

Originariamente Scritto da Francesco C Visualizza Messaggio

Quoto totalmente Ataru75, tant'è vero che nel mio e-book THE TRAINING che è uscito ormai da qualche anno, i programmi di accumulo ed intensificazione - corredati di tutte le tabelle del caso - sono trattati in ben due capitoli...

Comunque, ecco qualche informazione al riguardo...

Parto dalla premessa - che può sembrare presuntuosa, ma che assolutamente non lo è - che quando acquisisco nuove informazioni o definizioni o procedure, cerco sempre di "rielaborare i concetti" secondo le mie esigenze (o di quelle dei miei allievi) al fine di migliorarle (ovviamente non è poi detto che ci riesca... ) e ottimizzarle; ciò mi porta spesso a dicostarmi dal "significato ortodosso" di un termine o a rivedere in maniera consistente una certa metodologia, ma onestamente non me ne frega più di tanto... a me (ed ai miei allievi) interessano i risultati e non la definizione esatta di un termine o l'applicazione "banale" di un metodo!

- Andando al dunque... il termine INTENSIFICAZIONE - per come penso di aver capito - deriva dal concetto di intensità derivante dalla pesistica o dalla preparazione atletica: intensità = % di carico utilizzato...
Come si ottiene ciò? Essenzialmente applicando metodi che consentono di utilizzare un "maggiore" (ovviamente rispetto al corrispondente ciclo di intensificazione) carico sugli attrezzi...
E qui entra un gioco un primo problema sull'ortodossa definizione di tale protocollo di lavoro; una procedura (ad esempio un 5 x 5) che può essere di intensificazione per un bodybuilder potrebbe essere di accumulo per un powerlifter che normalmente utilizza % di carico carichi maggiori.

- di contro il termine ACCUMULO si riferisce ad un protocollo di lavoro mirato ad un volume di allenamento maggiore e ad una conseguente riduzione dell'intensità... quindi più serie (ovviamente rispetto al corrispondente ciclo di accumulo), più buffer, più ripetizioni...
- questi mesocicli diversi, non possono, MA DEVONO svolgersi nell'ambito di uno stesso macrociclo... anzi una loro "alternanza" può costituire l'ossatura di un macrociclo...

Questa non mi è nuova,eh Francesco...???

Originariamente Scritto da Francesco C Visualizza Messaggio

Nelson Ayotte è - almeno penso - un preparatore atletico e l'impostazione che presenta mi sembra piuttosto orientata in quesl senso...
A mio modo di vedere, per i bodybuilders - nella maggior parte dei casi - ci si può limitare ad un'alternanza delle fasi 2 e 3.

E'il braccio destro di C.P.

**Francesco C** · 15-08-2007, 15:07:15

Originariamente Scritto da silver2 Visualizza Messaggio

Questa non mi è nuova,eh Francesco...???

Originariamente Scritto da silver2 Visualizza Messaggio

E'il braccio destro di C.P.

Si, questo lo so... sicuramente sarà molto bravo, ma onestamente - per quanto ho avuto modo di leggere - ancora "non ne inquadro lo spessore".
Ho visto alcune sue tabelle di allenamento e - parere personalissimo - mi sono sembrate assolutamente "normali"...

**Francesco C** · 15-08-2007, 15:23:52

Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio

infatti, sono in linea con francesco, il problema, presumo annoso, è identificare una programmazione per atleti culturisti natural.
Mancano, a mio avviso, delle linee guida ( sforzi in tal senso ci sono e sono encomiabili, mi riferisco ai vari autori italiani e agli studi condotti e pubblicati da francesco), ma manca una "corposità", probabilmente in questo settore mi riferisco alla costruzione del corpo nelle sue simmetrie e nelle sue dimensioni, ancora permangono ombre e dubbi circa l'impostazione allenante di atleti preparati chimicamente. Credo sia l'unico sport al mondo in cui il campione o meglio, quello che fa, vale più di ogni teoria anche se questa scaturisse da studi accreditati di autori consapevoli e seri. Colpevole anche una sottocultura dilagante e dura da estirpare, ho letto alcune posizioni a mio giudizio dure ma delle quali condivido fortemente il senso, da parte di f. nei confronti di persone/a "grosse/a" e per questo con "voce in capitolo", ai quali tutto è consentito, anche l'essere nella loro "ignoranza" saggi per molti inconsapevoli clienti.

Personalmente ho massimo rispetto per "grossi" e meno grossi

... e non può esserci dubbio su ciò in quanto molti "grossi" sono miei amici e addirittura tanti li alleno o li "supervisiono"...

La posizione che ogni tanto - magari esagerando - esterno scaturisce proprio dal rendermi conto che alcuni (per fortuna non tutti; non è assolutamente corretto generalizzare) "grossi" presentino alcuni "fantasiosi" (a mio personalissimo modo di vedere) programmi di lavoro come L'UNICO motivo dei loro progressi ...
Ben venga la libertà di espressione, ma certe "affermazioni" possono avere - a mio personalissimo modo di vedere - come conseguenza il fuorviare o illudere tanti ragazzi... facendo perdere loro del tempo (per non parlare delle fatiche inutili)...