Una certa astrazione, sintetizzata da Master, nella suddivisione del grande ciclo annuale.
Ayotte identifica 5 macrocicli: generale-specifico-precompetitivo-competitivo-transizione.
Premetto solamente che una tale suddivisione, veniva già utilizzata con maggiore o minore successo negli anni 80 e 90 negli sport ciclici (nuoto-ciclismo su pista) e nei giochi sportivi.
Innanzittutto nella forma originale la partecipazione alle gare di avvicinamento era prevista, anche se le gare di maggior importanza si realizzavano al 4° macrociclo.
Per chi deve gareggiare ad esempio, il 4° macrociclo rappresenta una massima messa in forma troppo lontana dalla fase iniziale, probabile che la massima messa in forma con una programmazione simile sia raggiunta nel 3° macrociclo.
Un altro aspetto importanteche è piuttosto vago circa i sistemi da utilizzare, dando una priorità all'aspetto qualitativo. Mi spiego meglio: nei macrocicli i carichi vengono sostituiti gradualmente da altri, e quelli precedenti creano le cosiddette basi morfofunzionali per un'azione efficace sull'organismo di quelli successivi.
Quindi non è chiara la suddivisione espressa dalla tabellina allegata circa la distribuzione dei microcicli di forza relativa-ipertrofia funzionale(?)-ipertrofia-resistenza(?).
A me sembra molto più pratica e funzionale una pianificazione della preparazione annuale a più cicli che si basa su macrocicli differenti l'uno dall'altro sia per quanto riguarda gli obbiettivi principali, sia i contenuti delle sedute di allenamento, pur avendo in comune l'orientamento di ottenere comunque dei risultati in termini di ipertrofia alla fine di ogni macrociclo.
Ayotte identifica 5 macrocicli: generale-specifico-precompetitivo-competitivo-transizione.
Premetto solamente che una tale suddivisione, veniva già utilizzata con maggiore o minore successo negli anni 80 e 90 negli sport ciclici (nuoto-ciclismo su pista) e nei giochi sportivi.
Innanzittutto nella forma originale la partecipazione alle gare di avvicinamento era prevista, anche se le gare di maggior importanza si realizzavano al 4° macrociclo.
Per chi deve gareggiare ad esempio, il 4° macrociclo rappresenta una massima messa in forma troppo lontana dalla fase iniziale, probabile che la massima messa in forma con una programmazione simile sia raggiunta nel 3° macrociclo.
Un altro aspetto importanteche è piuttosto vago circa i sistemi da utilizzare, dando una priorità all'aspetto qualitativo. Mi spiego meglio: nei macrocicli i carichi vengono sostituiti gradualmente da altri, e quelli precedenti creano le cosiddette basi morfofunzionali per un'azione efficace sull'organismo di quelli successivi.
Quindi non è chiara la suddivisione espressa dalla tabellina allegata circa la distribuzione dei microcicli di forza relativa-ipertrofia funzionale(?)-ipertrofia-resistenza(?).
A me sembra molto più pratica e funzionale una pianificazione della preparazione annuale a più cicli che si basa su macrocicli differenti l'uno dall'altro sia per quanto riguarda gli obbiettivi principali, sia i contenuti delle sedute di allenamento, pur avendo in comune l'orientamento di ottenere comunque dei risultati in termini di ipertrofia alla fine di ogni macrociclo.
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