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Domanda di concetto (per esperti)

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    #31
    in compenso abbiamo BW...

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      #32
      Originariamente Scritto da Spaino Visualizza Messaggio
      Il lavoro si definisce come


      L = F x s

      L: Lavoro
      F: Forza
      s: spostamento

      Dunque per compiere lavoro bisogna imprimere una forza F, ma anche percorrere uno spazio s.
      Se io ad esempio sto facendo squat sto compiendo del lavoro, perchè esso sarà dato dal prodotto della forza necessaria a contrastare il peso del bilancere per lo spostamento compiuto dal baricentro del mio corpo.
      E il lavoro effettivamente è avvertito dalla fibre muscolari che alla fine della serie saranno affaticate.

      Se io ad esempio rimango con le ginocchia flesse per 5 min con un bilancere sulla schiena ma senza compiere un movimento s applicherò sempre una forza F tale da contrastare il peso del bilancere, ma non starò compiendo del lavoro (secondo la definizione).

      Eppure alla fine dei 5 min il muscolo sarà cmq affaticato.
      Chi è in grado di spiegare la differenza tecnica tra i due tipi di lavoro?
      beh in realta nello squat il lavoro esercitato dal carico e ke quindi deve essere contrastato dal corpo è L=mgh,il lavoro potenziale esercitato dal bilanciere lungo la schiena dove m è la massa,g l attrazione gravitazionale e h l altezza da terra ovvero la ltezzad i ki squatta meno la testa

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        #33
        Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
        in compenso abbiamo BW...
        uso questo 3d per farti i complimenti per il post iniziale de "La legge universale dell'allenamento", l'ho trovato molto ben fatto e soprattutto chiarificatore (guarda che però si vede la matrice ingegneristica eh? )

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          #34
          Originariamente Scritto da MikaelPROBass Visualizza Messaggio
          beh in realta nello squat il lavoro esercitato dal carico e ke quindi deve essere contrastato dal corpo è L=mgh,il lavoro potenziale esercitato dal bilanciere lungo la schiena dove m è la massa,g l attrazione gravitazionale e h l altezza da terra ovvero la ltezzad i ki squatta meno la testa
          scrivere mg o scrivere F è la stessa cosa

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            #35
            Originariamente Scritto da Spaino Visualizza Messaggio
            scrivere mg o scrivere F è la stessa cosa
            ritorno a studiare xla maturità forse è meglio

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              #36
              Originariamente Scritto da Spaino Visualizza Messaggio
              uso questo 3d per farti i complimenti per il post iniziale de "La legge universale dell'allenamento", l'ho trovato molto ben fatto e soprattutto chiarificatore (guarda che però si vede la matrice ingegneristica eh? )
              Grazie, di cuore

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                #37
                Dunque, tento di scrivere un pó come viene... il discorso é che il lavoro puó essere compiuto non solo dalle forze esterne (in questo caso il peso del bilancere sposta il punto di applicazione andando su e giú ad esempio quando facciamo la panca piana, e possiamo calcolare il lavoro fatto da noi, sfruttando quello subito dal bilancere, perhcé devono essere uguali e opposti) che da quelle interne. Se sto fermo con una busta della spesa in mano, dopo un pó inizio a sentire fatica..perché? .. la risposta é che sebbene la busta della spesa rimanga ferma, in realtá le forze interne al sistema (che siamo noi che la sorreggiamo) caratterizzate dai microspostamenti di muscoli, flusso di sangue e cosí via, compiono un lavoro variando l'energia cinetica delle particelle che compongono i nostri muscoli..il sistema in pratica internamente é piú "agitato".. in altre parole le forze interne ad un sistema (schematizzato dal bodybuilder, mentre il bilancere é considerato "l'ambiente") sebbene non possano cambiare la quantitá di moto totale del sistema (II legge della dinamica) né il suo momento angolare totale (ancora seconda legge dell a meccanica), possono invece compiere lavoro. questo lavoro avviene a spese dell'energia interna del sistema, infatti dopo un pó che abbiamo un bilancere fermo in mano accusiamo la fatica. Faccio un altro esempio, se abbiamo una bomba ferma che esplode in mille pezzi, sebbene la quantitá di moto (che é una grandezza vettoriale) rimanga nulla (un pezzo va a destra, l'altro deve andare a sinistra per la sua conservazione), tuttavia abbiamo dell'energia cinetica che prima non avevamo..da dove arriva questa energia? dall'energia interna, in particolare dal lavoro prodotto dalle forze interne, che risulterá minore di quella iniziale. Infatti, la bomba non la puoi riutilizzare..hai speso tutta l'energia interna (o meglio potenziale) di cui disponevi, rtasformandola in energia cinetica proprio in virtú del lavoro compiuto dalle forze interne.
                è inutile che metti marmitta e variatore...c è una costante universale...

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                  #38
                  Ragazzi io non ho letto tutta la discussione ma la formula:
                  Lavoro = Forza * Spostamento mi sembra fuori luogo.

                  Il discorso si rifà semmai all'energia cinetica e potenziale.
                  E=m*g*h

                  La forza che noi applichiamo in isotonia è uguale e contraria alla forza peso che esercita il bilanciere verso il basso.
                  Se il bilanciere pesa 60Kg avrà, a seconda del punto di riferimento:
                  E= 60*9.81*altezza da terra e la direzione è verso il basso

                  La nostra forza esercitata è pari a -E e rivolta verso l'alto. Siccome c'è equilibrio delle forze lo spostamento è 0 xkè la "forza risultante" è 0.

                  Lo spostamento aumenta l'energia cinetica perchè aumenta l'altezza dal punto 0 ma la forza da applicare deve essere >0. Se <0 allora si scende, se=0 si resta fermi, se>0 si sale.

                  Per aumentare il lavoro è necessario introdurre il principio delle leve. Ad angoli diversi si ha una concetrazione diversa a seconda della lunghezza del braccio, cioè di una leva.

                  Il lavoro può quindi essere calcolato in funzioni di seno e coseno con una formula che non mi ricordo.

                  Esiste: sistema muscolo-leva e sistema leva-bilanciere. E' l'interazione di 2 sistemi: il bilanciere che pigia su una leva, e il muscolo che fà forza sulla leva per vincere il peso. Quindi prima si considera l'energia sviluppata dal primo sistema poi quella del secondo che avrà in più la forza peso esercitata dal bilanciere.

                  Cmq non mi è ancora chiaro del tutto...

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                    #39
                    quello che dici è corretto in parte perchè la mgh o meglio la mg è sempre la stessa da qualsiasi altezza da terra, quando il bilanciere è fermo. poi l'energia mgh è quella quando lo lasci cadere da diverse altezze.
                    Il lavoro si potrebbe calcolare per astrazione, ovvero immagnando che, mentre teniamo fermo il bilanciere, la sua forza peso divenga nulla per un istante in quel caso gli sarebbe applicata proprio la forza che stavano esercitando per lo spostamento relativo.
                    Last edited by Totaldemawesome; 21-06-2007, 22:55:29.

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                      #40
                      il bilanciere ha energia potenziale: se lasciato, compierebbe lavoro positivo.
                      tu, con i muscoli (e quindi la tua "energia muscolare") fai si che tale lavoro non venga compiuto e quindi fai un lavoro "negativo" (dal punto di vista del bilanciere, positivo dal tuo punto di vista), sprecando energia...ergo, il muscolo si affatica

                      quello che hai scritto tu L = F * s è inteso in un sistema isolato, su cui non agiscono forze esterne (esempio, nello spazio non compieresti alcun lavoro per mantenere il bilanciere, per il solo fatto che il bilanciere, se lasciato, non tenderebbe a cadere; compieresti lavoro se volessi spingerlo)...
                      in un sistema non isolato (quello in cui viviamo) non dimentichiamoci della forza peso...
                      --
                      Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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                        #41
                        credo... e sottolineo credo... che in realtà il movimento ci sia benchè noi non lo vediamo: è la deformazione delle fibre muscolari. Il caso in esame corrisponde (modello approssimato of course) a quello della risposta statica di una trave incastrata.

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                          #42
                          Originariamente Scritto da Spine Visualizza Messaggio
                          credo... e sottolineo credo... che in realtà il movimento ci sia benchè noi non lo vediamo: è la deformazione delle fibre muscolari. Il caso in esame corrisponde (modello approssimato of course) a quello della risposta statica di una trave incastrata.
                          esatto, che nel caso bio meccanico si traduce in energia chimica (hai fatto "Scienza delle Costruzioni" vero?)

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                            #43
                            Originariamente Scritto da Dargor Visualizza Messaggio
                            Ragazzi io non ho letto tutta la discussione ma la formula:
                            Lavoro = Forza * Spostamento mi sembra fuori luogo.

                            Il discorso si rifà semmai all'energia cinetica e potenziale.
                            E=m*g*h

                            La forza che noi applichiamo in isotonia è uguale e contraria alla forza peso che esercita il bilanciere verso il basso.
                            Se il bilanciere pesa 60Kg avrà, a seconda del punto di riferimento:
                            E= 60*9.81*altezza da terra e la direzione è verso il basso

                            La nostra forza esercitata è pari a -E e rivolta verso l'alto. Siccome c'è equilibrio delle forze lo spostamento è 0 xkè la "forza risultante" è 0.

                            Lo spostamento aumenta l'energia cinetica perchè aumenta l'altezza dal punto 0 ma la forza da applicare deve essere >0. Se <0 allora si scende, se=0 si resta fermi, se>0 si sale.

                            Per aumentare il lavoro è necessario introdurre il principio delle leve. Ad angoli diversi si ha una concetrazione diversa a seconda della lunghezza del braccio, cioè di una leva.

                            Il lavoro può quindi essere calcolato in funzioni di seno e coseno con una formula che non mi ricordo.

                            Esiste: sistema muscolo-leva e sistema leva-bilanciere. E' l'interazione di 2 sistemi: il bilanciere che pigia su una leva, e il muscolo che fà forza sulla leva per vincere il peso. Quindi prima si considera l'energia sviluppata dal primo sistema poi quella del secondo che avrà in più la forza peso esercitata dal bilanciere.

                            Cmq non mi è ancora chiaro del tutto...
                            infatti hai fatto un pò di confusione tra energia cinetica e potenziale
                            ad ogni modo abbiamo già chiarito l'origine del dubbio

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                              #44
                              Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
                              il bilanciere ha energia potenziale: se lasciato, compierebbe lavoro positivo.
                              tu, con i muscoli (e quindi la tua "energia muscolare") fai si che tale lavoro non venga compiuto e quindi fai un lavoro "negativo" (dal punto di vista del bilanciere, positivo dal tuo punto di vista), sprecando energia...ergo, il muscolo si affatica

                              quello che hai scritto tu L = F * s è inteso in un sistema isolato, su cui non agiscono forze esterne (esempio, nello spazio non compieresti alcun lavoro per mantenere il bilanciere, per il solo fatto che il bilanciere, se lasciato, non tenderebbe a cadere; compieresti lavoro se volessi spingerlo)...
                              in un sistema non isolato (quello in cui viviamo) non dimentichiamoci della forza peso...
                              infatti è proprio la definizione di "lavoro" fatto in palestra che stride con quella fisica

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                                #45
                                ripensandoci deve proprio essere così, dunque potete togliere il "credo" al messaggio di prima... Schematizzando con un modello a un grado di libertà (trascurando percià la massa della nostra gamba) il sistema risulta essere descrivibile come in figura:
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