Salve a tutti,
vi leggo da circa un anno, anche se non mi faccio sentire. Mi presento velocemente dicendo che mi alleno saltuariamente da dieci anni (ora ne ho 24) più per allenamenti di forza che di massa (non mi sento di dire powerlifting, a me interessa essere forte in tutti gli esercizi, diciamo che il mio ideale di tipo forte è il ragazzone "strongman", a cui non mi avvicino proprio per niente).
Nonostante il saltuario allenamento, mi sono sempre più interessato alla teoria dell'allenamento, studiato un pò di biochimica giusto per capire qualcosina ma sono stato attratto di più dalla crescita a livello macroscopico e totalmente affascinato dalle innumerevoli situazioni che oppongo la pratica e la teoria! Ho letto svariati libri, quello che amo è Oltre Brawn, che comprendo sempre più man mano che... leggo altri libri. L'ho letto almeno venti volte, e ancora traggo informazioni rileggendolo.
Il motivo per il quale mi permetto di disturbarvi sono delle "connessioni" che mancano al mio modello di allenamento e teoria dell'allenamento, vorrei poter avere delle risposte precise a domande precise, se possibile.
1. Il corpo si migliora quando sottoposto ad uno "stress", quindi se facciamo capire al corpo che è inadatto ad un'attività, esso migliorerà. Dopo che lo stress ha invaso il corpo, esso è peggiore di prima dell'applicazione, per tornare allo stato precedente lo "sforzo", bisogna aspettare del tempo. Se si aspetta un periodo "corretto" addirittura il corpo sarà migliore rispetto a prima di aver applicato lo sforzo.
Ora per me sarebbe ovvio fare "supercompensare" sempre il corpo e comunque, invece tutto ciò non è così ovvio, anzi. Da ciò che capisco il corpo potrebbe trarre giovamento da essere posto sotto sforzo ripetutamente PRIMA di aver supercompensato. Mi sembra di capire che guadagni di massa eccellenti si ottengono proprio così. Totale supercompensazione solo per la forza. Porto l'esempio classico dei ciclisci che hanno belle cosce muscolose che, tuttavia, sono sicuramente allenate prima di aver supercompensato (alcuni dicono in perenne stato di superallenamento). E allora chiedo, perché i maratoneti no? Sembrano usciti dal campo di concentramento eppure fanno tanti km, non riesco a vedere molte differenze con i ciclisti, per favore illuminatemi.
2. Forza e massa sono tra di loro correlate secondo qualche legge (formula) che non è uguale per tutti ma ogni persona ha la propria. Ciò per me significa:
a. Se Caio si allena per la forza, ad un certo punto la massa è costretta ad aumentare perché con dato livello di forza, per dire 5, la persona CAIO non può avere meno di massa 2 (per la propria legge interna che lega massa e forza). Quando la forza scatta al prossimo livello 6, la legge interna di CAIO impone che con forza 6, deve avere massa 2,5, quindi si allenoa per la forza, sviluppa la forza, ma il corpo impone "piccoli" aumenti di massa giusto per supportare la forza, sicuramente il minimo indispensabile.
b. Se mi alleno per la massa vale il discorso inverso.
c. Il tizio con fisico da collezionista di francobolli che fa 300kg di stacco da terra ha una massa muscolare bassisima a causa della sua legge interna sfavorevole, ovvero qualcosa come Forza = Massa_muscolare * 300, ovvero a piccoli incrementi di massa corrispondo grandissimi aumenti di forza e visto che non può sollevare miliardi di kg a causa della natura umana, la massa ha un potenziale ridottissimo perché limitata dalla forza che un umano non può svilupparo all'infinito (dalla formula si evince Massa_musclare = Forza/300). Di contro il tipo che ha Massa_muscolare = Forza * 100, vedrà a piccoli incrementi di forza corrispondere enormi guadagni di massa muscolare, qualcosa come spesso si vede con i bodybuilder pro (ok discorso doping bla bla bla ma rende l'idea).
d. Aumentare la massa tramite aumenti di forza è una cosa che riesco ad immaginare, aumentare la forza tramite la massa, è una cosa che non riesco proprio a "modellizzare", qualche esempio per favore?
e. Se desidero forza, mi allenerò prevalentemente per la forza, tranne piccoli periodi duranti quali voglio un aumento di forza dovuto all'aumento della massa, massa che mi permetterà un ulteriore aumento di forza a pari "livello".
3. Lo stesso stress non porta miglioramenti per sempre. Il corpo migliora finché ritiene di essere in grado di poter fronteggiare egregiamente quello specifico stress, subito dopo non migliora ulteriormente. Fin qui è chiaro e palese per me, ciò che voglio sottolineare è che il corpo si abitua pian piano anche allo sport stesso, si arriverà ad un punto nel quale nessuno allenamento anche mai provato di quello sport darà miglioramenti per il corpo è totalmente assuefatto allo sport. Questo è uno spunto di riflessione per me da tempo e spero lo sia anche per voi. In pratica voglio dire che il sollevatore di panca da 180kg al suo livello può fare tutti gli allenamenti di questo mondo anche mai provati, ma il corpo ormai non considerà più un pericolo il sollevamento alla panca, qualunque allenamento si faccia. Molti lo chiamano "limite genetico", la visione appena esposta è da pazzi o può essere presa in considerazione? Se non ci fosse alcun limite genetico ma solo un arresto di supercompensazione perché il corpo si è ormai assuefatto al movimento/sport?
4. Il punto precedente è rafforzato dall'idea che un principiante migliorerà indipendentemente dal programma di allenamento proprio perché lo sport che sta iniziando sconvolge talmente il corpo da allarmarlo e costringerlo a crescere per fronteggiare le nuove necessità.
Spero mi aiuterete a comprendere meglio questi punti elencati, ho tante altre domande che magari farò in seguito se mi sarà concesso, l'avere chiarimenti in merito i punti precedenti per me rappresenta davvero tanto. Perdonate la scrittura poco chiara, ho scritto il tutto alle 6 del mattino. Grazie a tutti!
vi leggo da circa un anno, anche se non mi faccio sentire. Mi presento velocemente dicendo che mi alleno saltuariamente da dieci anni (ora ne ho 24) più per allenamenti di forza che di massa (non mi sento di dire powerlifting, a me interessa essere forte in tutti gli esercizi, diciamo che il mio ideale di tipo forte è il ragazzone "strongman", a cui non mi avvicino proprio per niente).
Nonostante il saltuario allenamento, mi sono sempre più interessato alla teoria dell'allenamento, studiato un pò di biochimica giusto per capire qualcosina ma sono stato attratto di più dalla crescita a livello macroscopico e totalmente affascinato dalle innumerevoli situazioni che oppongo la pratica e la teoria! Ho letto svariati libri, quello che amo è Oltre Brawn, che comprendo sempre più man mano che... leggo altri libri. L'ho letto almeno venti volte, e ancora traggo informazioni rileggendolo.
Il motivo per il quale mi permetto di disturbarvi sono delle "connessioni" che mancano al mio modello di allenamento e teoria dell'allenamento, vorrei poter avere delle risposte precise a domande precise, se possibile.
1. Il corpo si migliora quando sottoposto ad uno "stress", quindi se facciamo capire al corpo che è inadatto ad un'attività, esso migliorerà. Dopo che lo stress ha invaso il corpo, esso è peggiore di prima dell'applicazione, per tornare allo stato precedente lo "sforzo", bisogna aspettare del tempo. Se si aspetta un periodo "corretto" addirittura il corpo sarà migliore rispetto a prima di aver applicato lo sforzo.
Ora per me sarebbe ovvio fare "supercompensare" sempre il corpo e comunque, invece tutto ciò non è così ovvio, anzi. Da ciò che capisco il corpo potrebbe trarre giovamento da essere posto sotto sforzo ripetutamente PRIMA di aver supercompensato. Mi sembra di capire che guadagni di massa eccellenti si ottengono proprio così. Totale supercompensazione solo per la forza. Porto l'esempio classico dei ciclisci che hanno belle cosce muscolose che, tuttavia, sono sicuramente allenate prima di aver supercompensato (alcuni dicono in perenne stato di superallenamento). E allora chiedo, perché i maratoneti no? Sembrano usciti dal campo di concentramento eppure fanno tanti km, non riesco a vedere molte differenze con i ciclisti, per favore illuminatemi.
2. Forza e massa sono tra di loro correlate secondo qualche legge (formula) che non è uguale per tutti ma ogni persona ha la propria. Ciò per me significa:
a. Se Caio si allena per la forza, ad un certo punto la massa è costretta ad aumentare perché con dato livello di forza, per dire 5, la persona CAIO non può avere meno di massa 2 (per la propria legge interna che lega massa e forza). Quando la forza scatta al prossimo livello 6, la legge interna di CAIO impone che con forza 6, deve avere massa 2,5, quindi si allenoa per la forza, sviluppa la forza, ma il corpo impone "piccoli" aumenti di massa giusto per supportare la forza, sicuramente il minimo indispensabile.
b. Se mi alleno per la massa vale il discorso inverso.
c. Il tizio con fisico da collezionista di francobolli che fa 300kg di stacco da terra ha una massa muscolare bassisima a causa della sua legge interna sfavorevole, ovvero qualcosa come Forza = Massa_muscolare * 300, ovvero a piccoli incrementi di massa corrispondo grandissimi aumenti di forza e visto che non può sollevare miliardi di kg a causa della natura umana, la massa ha un potenziale ridottissimo perché limitata dalla forza che un umano non può svilupparo all'infinito (dalla formula si evince Massa_musclare = Forza/300). Di contro il tipo che ha Massa_muscolare = Forza * 100, vedrà a piccoli incrementi di forza corrispondere enormi guadagni di massa muscolare, qualcosa come spesso si vede con i bodybuilder pro (ok discorso doping bla bla bla ma rende l'idea).
d. Aumentare la massa tramite aumenti di forza è una cosa che riesco ad immaginare, aumentare la forza tramite la massa, è una cosa che non riesco proprio a "modellizzare", qualche esempio per favore?
e. Se desidero forza, mi allenerò prevalentemente per la forza, tranne piccoli periodi duranti quali voglio un aumento di forza dovuto all'aumento della massa, massa che mi permetterà un ulteriore aumento di forza a pari "livello".
3. Lo stesso stress non porta miglioramenti per sempre. Il corpo migliora finché ritiene di essere in grado di poter fronteggiare egregiamente quello specifico stress, subito dopo non migliora ulteriormente. Fin qui è chiaro e palese per me, ciò che voglio sottolineare è che il corpo si abitua pian piano anche allo sport stesso, si arriverà ad un punto nel quale nessuno allenamento anche mai provato di quello sport darà miglioramenti per il corpo è totalmente assuefatto allo sport. Questo è uno spunto di riflessione per me da tempo e spero lo sia anche per voi. In pratica voglio dire che il sollevatore di panca da 180kg al suo livello può fare tutti gli allenamenti di questo mondo anche mai provati, ma il corpo ormai non considerà più un pericolo il sollevamento alla panca, qualunque allenamento si faccia. Molti lo chiamano "limite genetico", la visione appena esposta è da pazzi o può essere presa in considerazione? Se non ci fosse alcun limite genetico ma solo un arresto di supercompensazione perché il corpo si è ormai assuefatto al movimento/sport?
4. Il punto precedente è rafforzato dall'idea che un principiante migliorerà indipendentemente dal programma di allenamento proprio perché lo sport che sta iniziando sconvolge talmente il corpo da allarmarlo e costringerlo a crescere per fronteggiare le nuove necessità.
Spero mi aiuterete a comprendere meglio questi punti elencati, ho tante altre domande che magari farò in seguito se mi sarà concesso, l'avere chiarimenti in merito i punti precedenti per me rappresenta davvero tanto. Perdonate la scrittura poco chiara, ho scritto il tutto alle 6 del mattino. Grazie a tutti!
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