Allenamento: pensieri sparsi

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  • Sal Alo
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    Allenamento: pensieri sparsi

    Salve a tutti,

    vi leggo da circa un anno, anche se non mi faccio sentire. Mi presento velocemente dicendo che mi alleno saltuariamente da dieci anni (ora ne ho 24) più per allenamenti di forza che di massa (non mi sento di dire powerlifting, a me interessa essere forte in tutti gli esercizi, diciamo che il mio ideale di tipo forte è il ragazzone "strongman", a cui non mi avvicino proprio per niente).
    Nonostante il saltuario allenamento, mi sono sempre più interessato alla teoria dell'allenamento, studiato un pò di biochimica giusto per capire qualcosina ma sono stato attratto di più dalla crescita a livello macroscopico e totalmente affascinato dalle innumerevoli situazioni che oppongo la pratica e la teoria! Ho letto svariati libri, quello che amo è Oltre Brawn, che comprendo sempre più man mano che... leggo altri libri. L'ho letto almeno venti volte, e ancora traggo informazioni rileggendolo.

    Il motivo per il quale mi permetto di disturbarvi sono delle "connessioni" che mancano al mio modello di allenamento e teoria dell'allenamento, vorrei poter avere delle risposte precise a domande precise, se possibile.

    1. Il corpo si migliora quando sottoposto ad uno "stress", quindi se facciamo capire al corpo che è inadatto ad un'attività, esso migliorerà. Dopo che lo stress ha invaso il corpo, esso è peggiore di prima dell'applicazione, per tornare allo stato precedente lo "sforzo", bisogna aspettare del tempo. Se si aspetta un periodo "corretto" addirittura il corpo sarà migliore rispetto a prima di aver applicato lo sforzo.
    Ora per me sarebbe ovvio fare "supercompensare" sempre il corpo e comunque, invece tutto ciò non è così ovvio, anzi. Da ciò che capisco il corpo potrebbe trarre giovamento da essere posto sotto sforzo ripetutamente PRIMA di aver supercompensato. Mi sembra di capire che guadagni di massa eccellenti si ottengono proprio così. Totale supercompensazione solo per la forza. Porto l'esempio classico dei ciclisci che hanno belle cosce muscolose che, tuttavia, sono sicuramente allenate prima di aver supercompensato (alcuni dicono in perenne stato di superallenamento). E allora chiedo, perché i maratoneti no? Sembrano usciti dal campo di concentramento eppure fanno tanti km, non riesco a vedere molte differenze con i ciclisti, per favore illuminatemi.

    2. Forza e massa sono tra di loro correlate secondo qualche legge (formula) che non è uguale per tutti ma ogni persona ha la propria. Ciò per me significa:
    a. Se Caio si allena per la forza, ad un certo punto la massa è costretta ad aumentare perché con dato livello di forza, per dire 5, la persona CAIO non può avere meno di massa 2 (per la propria legge interna che lega massa e forza). Quando la forza scatta al prossimo livello 6, la legge interna di CAIO impone che con forza 6, deve avere massa 2,5, quindi si allenoa per la forza, sviluppa la forza, ma il corpo impone "piccoli" aumenti di massa giusto per supportare la forza, sicuramente il minimo indispensabile.
    b. Se mi alleno per la massa vale il discorso inverso.
    c. Il tizio con fisico da collezionista di francobolli che fa 300kg di stacco da terra ha una massa muscolare bassisima a causa della sua legge interna sfavorevole, ovvero qualcosa come Forza = Massa_muscolare * 300, ovvero a piccoli incrementi di massa corrispondo grandissimi aumenti di forza e visto che non può sollevare miliardi di kg a causa della natura umana, la massa ha un potenziale ridottissimo perché limitata dalla forza che un umano non può svilupparo all'infinito (dalla formula si evince Massa_musclare = Forza/300). Di contro il tipo che ha Massa_muscolare = Forza * 100, vedrà a piccoli incrementi di forza corrispondere enormi guadagni di massa muscolare, qualcosa come spesso si vede con i bodybuilder pro (ok discorso doping bla bla bla ma rende l'idea).
    d. Aumentare la massa tramite aumenti di forza è una cosa che riesco ad immaginare, aumentare la forza tramite la massa, è una cosa che non riesco proprio a "modellizzare", qualche esempio per favore?
    e. Se desidero forza, mi allenerò prevalentemente per la forza, tranne piccoli periodi duranti quali voglio un aumento di forza dovuto all'aumento della massa, massa che mi permetterà un ulteriore aumento di forza a pari "livello".

    3. Lo stesso stress non porta miglioramenti per sempre. Il corpo migliora finché ritiene di essere in grado di poter fronteggiare egregiamente quello specifico stress, subito dopo non migliora ulteriormente. Fin qui è chiaro e palese per me, ciò che voglio sottolineare è che il corpo si abitua pian piano anche allo sport stesso, si arriverà ad un punto nel quale nessuno allenamento anche mai provato di quello sport darà miglioramenti per il corpo è totalmente assuefatto allo sport. Questo è uno spunto di riflessione per me da tempo e spero lo sia anche per voi. In pratica voglio dire che il sollevatore di panca da 180kg al suo livello può fare tutti gli allenamenti di questo mondo anche mai provati, ma il corpo ormai non considerà più un pericolo il sollevamento alla panca, qualunque allenamento si faccia. Molti lo chiamano "limite genetico", la visione appena esposta è da pazzi o può essere presa in considerazione? Se non ci fosse alcun limite genetico ma solo un arresto di supercompensazione perché il corpo si è ormai assuefatto al movimento/sport?

    4. Il punto precedente è rafforzato dall'idea che un principiante migliorerà indipendentemente dal programma di allenamento proprio perché lo sport che sta iniziando sconvolge talmente il corpo da allarmarlo e costringerlo a crescere per fronteggiare le nuove necessità.

    Spero mi aiuterete a comprendere meglio questi punti elencati, ho tante altre domande che magari farò in seguito se mi sarà concesso, l'avere chiarimenti in merito i punti precedenti per me rappresenta davvero tanto. Perdonate la scrittura poco chiara, ho scritto il tutto alle 6 del mattino. Grazie a tutti!
    Last edited by Sal Alo; 06-01-2007, 07:08:18.
    Ogni serie inizia al raggiungimento del numero prestabilito di ripetizioni e finisce con un numero variabile di assistenti intenti a liberarti dal bilanciere.
  • Luna Caprese
    Bodyweb Member
    • Jun 2005
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    #2
    1. è vero che il corpo risponde alle richieste dell' ambiente ma detto così non ti fornisce nessuma indicazione su come sollecitarlo ; la supercompensazione con il famoso grafico sinusoidale vale solo per i primi tempi in cui ci si allena ; in seguito la supercompensazione avviene per "accumulazione" nel tempo .
    I Maratoneti sono secchi perchè ricchi di fibre rosse sennò non sarebbero emersi in quella specialità ; inoltre si fanno 30 km al giorno tutti i giorni e nonostante mangino un paio di kg di spaghetti al giorno rimangono secchi lo stesso .
    Come sai le fibre rosse non ingrossano o lo fanno di pochissimo .
    I ciclisti invece hanno anche fibre bianche altrimenti non potrebbero fare degli scatti poderosi per questo sviluppano anche massa nelle gambe . Non a caso i velocisti hanno le gambe più grosse dei passisti .

    2. forza e massa sono 2 cose diverse : la forza dipende dalla coordinazione tra i gruppi di fibre mentre la massa dipende dal fatto che una parte dell' energia fornita proviene degli amminoacidi incatenati nelle proteine muscolari : questa partecipazione degli amminoacidi dipende dal livello di intensità del lavoro : se è molto intenso si arriva al 15 % di energia proveniente dall' ossidazione degli amminoacidi incatenati , specie i 3 ramificati .
    Esiste cmq una relazione tra la sezione trasversale della cellula muscolare e la forza ed alcune persone hanno aumenti di massa anche allenandosi per la forza pura ; bisogna però vedere che tipo di allenamento facevano prima per capire bene le cose .

    3. il limite genetico esiste sennò a quest' ora io peserei 300 kg senza un filo di grasso , i velocisti farebbero i 100 m. in 3 secondi , i nuotatori in acqua s' impennerebbero come motoscafi ed i powerlifters solleverebbero 1000 kg con il mignolo della mano più debole .

    4. vero , poi però bisogna programmare se si vuole andare avanti

    "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
    sigpic

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    • Bebbo
      IL LATITANTE
      • Sep 2004
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      • Nel regno della fantasia
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      #3
      Intanto benvenuto sul forum.
      Mi riprometto di leggere tutto attentamente più tardi, perchè ho dato una prima occhiata e mi sembra interessante, insomma riflessioni che non sono le solite seghe mentali
      sigpic


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      • Ferdix
        bibitone ABuser
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        • Novara
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        #4
        luna... hai voglia di dare un'occhiata al mio post??

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        • menez
          SdS - Moderator
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          #5
          Originariamente Scritto da Sal Alo Visualizza Messaggio
          Salve a tutti,

          vi leggo da circa un anno, anche se non mi faccio sentire. Mi presento velocemente dicendo che mi alleno saltuariamente da dieci anni (ora ne ho 24) più per allenamenti di forza che di massa (non mi sento di dire powerlifting, a me interessa essere forte in tutti gli esercizi, diciamo che il mio ideale di tipo forte è il ragazzone "strongman", a cui non mi avvicino proprio per niente).
          Nonostante il saltuario allenamento, mi sono sempre più interessato alla teoria dell'allenamento, studiato un pò di biochimica giusto per capire qualcosina ma sono stato attratto di più dalla crescita a livello macroscopico e totalmente affascinato dalle innumerevoli situazioni che oppongo la pratica e la teoria! Ho letto svariati libri, quello che amo è Oltre Brawn, che comprendo sempre più man mano che... leggo altri libri. L'ho letto almeno venti volte, e ancora traggo informazioni rileggendolo.

          Il motivo per il quale mi permetto di disturbarvi sono delle "connessioni" che mancano al mio modello di allenamento e teoria dell'allenamento, vorrei poter avere delle risposte precise a domande precise, se possibile.

          1. Il corpo si migliora quando sottoposto ad uno "stress", quindi se facciamo capire al corpo che è inadatto ad un'attività, esso migliorerà . Dopo che lo stress ha invaso il corpo, esso è peggiore di prima dell'applicazione, per tornare allo stato precedente lo "sforzo", bisogna aspettare del tempo. Se si aspetta un periodo "corretto" addirittura il corpo sarà migliore rispetto a prima di aver applicato lo sforzo.
          Ora per me sarebbe ovvio fare "supercompensare" sempre il corpo e comunque, invece tutto ciò non è così ovvio, anzi. Da ciò che capisco il corpo potrebbe trarre giovamento da essere posto sotto sforzo ripetutamente PRIMA di aver supercompensato. Mi sembra di capire che guadagni di massa eccellenti si ottengono proprio così. Totale supercompensazione solo per la forza. Porto l'esempio classico dei ciclisti che hanno belle cosce muscolose che, tuttavia, sono sicuramente allenate prima di aver supercompensato (alcuni dicono in perenne stato di superallenamento). E allora chiedo, perché i maratoneti no? Sembrano usciti dal campo di concentramento eppure fanno tanti km, non riesco a vedere molte differenze con i ciclisti, per favore illuminatemi. Oltre Brawn non è sufficiente per chiarire le basi dell'allenamento. Occorrerebbe partire da un buon testo di fisiologia dello sport e di metodologia dell'allenamento e poi, risalire a testi specifici. Quando si parla di compensazione in genere si ragiona con questi termini: che tipo di qualità condizionale alleno? quale metabolismo energetico? quale il tempo di ripristino?
          E' evidente che in base alle risposte potrai stabilire di variare giornalmente l'entità del carico o natura della contrazione o del metabolismo energetico in modo tale che, pur allenandoti ogni giorno solleciti forme differenziate di risposte energetiche in modo tale da ottenere una "turnazione" dell'impegno cosicchè quando un sistema recupera, l'altro è utilizzato.


          2. Forza e massa sono tra di loro correlate secondo qualche legge (formula) che non è uguale per tutti ma ogni persona ha la propria. Ciò per me significa:
          a. Se Caio si allena per la forza, ad un certo punto la massa è costretta ad aumentare perché con dato livello di forza, per dire 5, la persona CAIO non può avere meno di massa 2 (per la propria legge interna che lega massa e forza). Quando la forza scatta al prossimo livello 6, la legge interna di CAIO impone che con forza 6, deve avere massa 2,5, quindi si allenoa per la forza, sviluppa la forza, ma il corpo impone "piccoli" aumenti di massa giusto per supportare la forza, sicuramente il minimo indispensabile.
          Interessante, ma la forza, si dipende dalla massa, ma non esclusivamente dalla massa, infatti dipende anche dalla coordinazione tra i muscoli che lavorano insieme in un dato movimento cioè coordinazione intermuscolare, e dalla coordinazione intramuscolare ovvero la coordinazione interna propria del muscolo. Aggiungerei anche il ruolo preminente svolto dai fosfati ricchi di energia.
          b. Se mi alleno per la massa vale il discorso inverso.
          c. Il tizio con fisico da collezionista di francobolli che fa 300kg di stacco da terra ha una massa muscolare bassisima a causa della sua legge interna sfavorevole, ovvero qualcosa come Forza = Massa_muscolare * 300, ovvero a piccoli incrementi di massa corrispondo grandissimi aumenti di forza e visto che non può sollevare miliardi di kg a causa della natura umana, la massa ha un potenziale ridottissimo perché limitata dalla forza che un umano non può svilupparo all'infinito (dalla formula si evince Massa_musclare = Forza/300). Di contro il tipo che ha Massa_muscolare = Forza * 100, vedrà a piccoli incrementi di forza corrispondere enormi guadagni di massa muscolare, qualcosa come spesso si vede con i bodybuilder pro (ok discorso doping bla bla bla ma rende l'idea).
          d. Aumentare la massa tramite aumenti di forza è una cosa che riesco ad immaginare, aumentare la forza tramite la massa, è una cosa che non riesco proprio a "modellizzare", qualche esempio per favore? la risposta al lavoro muscolare è relativo alle modificazioni metaboliche, cellulari, enzimatiche e via così, ed è tradotto esternamente anche dall'aumento della massa muscolare, che risulta essere un adeguamento adattivo esteriore. Chi solleva pesi per ricercare l'ipertrofia è a conoscenza del fatto che attraverso sistemi rivolti all'aumento dell'ipertrofia avviene sempre e comunque un aumento della forza, i 90 chili di un mese fa, sollevati per 6 ripetizioni con difficoltà, diventeranno 8 ripetizioni, segno evidente di un aumento della forza,a cui si riscontra anche una "specializzazione" del tessuto muscolare(maggior densità, maggior volume).
          e. Se desidero forza, mi allenerò prevalentemente per la forza, tranne piccoli periodi duranti quali voglio un aumento di forza dovuto all'aumento della massa, massa che mi permetterà un ulteriore aumento di forza a pari "livello".

          3. Lo stesso stress non porta miglioramenti per sempre. Il corpo migliora finché ritiene di essere in grado di poter fronteggiare egregiamente quello specifico stress, subito dopo non migliora ulteriormente. Fin qui è chiaro e palese per me, ciò che voglio sottolineare è che il corpo si abitua pian piano anche allo sport stesso, si arriverà ad un punto nel quale nessuno allenamento anche mai provato di quello sport darà miglioramenti per il corpo è totalmente assuefatto allo sport. Questo è uno spunto di riflessione per me da tempo e spero lo sia anche per voi. In pratica voglio dire che il sollevatore di panca da 180kg al suo livello può fare tutti gli allenamenti di questo mondo anche mai provati, ma il corpo ormai non considerà più un pericolo il sollevamento alla panca, qualunque allenamento si faccia. Molti lo chiamano "limite genetico", la visione appena esposta è da pazzi o può essere presa in considerazione? Se non ci fosse alcun limite genetico ma solo un arresto di supercompensazione perché il corpo si è ormai assuefatto al movimento/sport?In questo sport, ma del resto in tutti gli sport, per raggiungere un limite assoluto non è sufficiente la pratica in senso lato, occorre essere nati, ovvero essere geneticamente predisposti. I miglioramenti con gli anni sono lentissimi, ma tutti gli atleti di questo mondo sanno che molte sono le vie per giungere alla perfezione, fra queste, nuovi metodi, nuovi stimoli, nuovi allenatori, nuovo ambiente e altre piccole cose.

          4. Il punto precedente è rafforzato dall'idea che un principiante migliorerà indipendentemente dal programma di allenamento proprio perché lo sport che sta iniziando sconvolge talmente il corpo da allarmarlo e costringerlo a crescere per fronteggiare le nuove necessità.Migliorerà meglio e con possibilità di continuare a migliorare negli anni, se e qualora verrà seguito da persone competenti.

          Spero mi aiuterete a comprendere meglio questi punti elencati, ho tante altre domande che magari farò in seguito se mi sarà concesso, l'avere chiarimenti in merito i punti precedenti per me rappresenta davvero tanto. Perdonate la scrittura poco chiara, ho scritto il tutto alle 6 del mattino. Grazie a tutti!
          ciao.
          GUTTA CAVAT LAPIDEM
          http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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          • IronPaolo
            Bodyweb Senior
            • Dec 2005
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            #6
            Ciao!

            Quello che dici è una parte del tutto (non che io conosca questo "tutto" eh...)

            La teoria della supercompensazione è in discussione, in quanto troppo semplice per spiegare le cose. Non che la devi buttare via, ma ci sono teorie che sopperiscono alle sue carenze.

            In pratica, la supercompensazione vede lo stress e il recupero come monolitici. Come dice Menez, devi considerare quale sistema energetico hai stressato.

            Vedi nella pratica come se ci fossero tante curve di supercompensazione che vengono eseguite contemporaneamente... banalmente, tu puoi fare panca oggi alla morte e un bello squat domani. Eppure sei "stressato", no?

            Chiaro che alla lunga l'adattamento ti porterà a dei livelli che sempre più difficilmente riuscirai a superare, ma... quale è il tuo limite massimo? Difficile dirlo, anche perchè variare gli stimoli è quasi un'arte, che necessita di affinamenti costanti che vengono dallo studio della teoria e dalle prove pratiche in campo, cioè allenandosi.

            Il libro di McRobert che tu hai letto è sì una buona base, ma è, appunto, solo quella. Ed è insufficiente per tanti aspetti. In altre parole, spremi fino alla fine quei metodi, poi quando non ti daranno più nulla, non è che hai raggiunto i tuoi limiti, semplicemente devi esplorare cose nuove.

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            • Sal Alo
              Bodyweb Member

              • Oct 2006
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              #7
              Grazie per il benvenuto e per le risposte che sto leggendo molto attentamente e integrando nel mio "modello" che spero di poter modificare ulteriormente ponendo altre domande.
              Ogni serie inizia al raggiungimento del numero prestabilito di ripetizioni e finisce con un numero variabile di assistenti intenti a liberarti dal bilanciere.

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              • MetalMeltdown
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                #8
                1- Per me il top McRobert l'ha raggiunto con "Tecnica di allenamento con i pesi". "Oltre Brawn" ha segnato un'epoca, ma proprio come tale è superato. Condivido Menez, quando dice che bisognerebbe partire da letture di fisiologia, anatomia, biomeccanica, ecc, prima di leggere libri di allenamento. Invece tutti tendiamo a fare il contrario. Le supercompensazioni sono tante (glicogeno, turnover proteico, SNC...) e dipende dai tuoi obiettivi quale frequenza di lavoro utilizzare in un certo momento. I vari autori HIT e BII hanno fatto un lavoro enorme per farci credere che se si esegue una quarta serie o se per sbaglio si riallena un muscolo prima di 6-8 giorni, si "catabolizza", si muore di sovrallenamento e scoppia la Terza Guerra Mondiale; o che squattare con 200kg e arrivare al cedimento vita natural durante sia più sicuro che allenarsi come quei pazzi dell'alto volume, cioè gli stessi pazzi che sono stati il 99% dei campioni, dai tempi di Sandow ad oggi. In realtà le cose non sono proprio così semplici. Poi ci sono tecniche particolari che prevedono in effetti di riallenarsi prima dell'avvenuto recupero, ma perchè qui si ricerca volutamente il catabolismo in vista di una successiva, appunto, maggiore supercompensazione.

                2- Il tizio con fisico da francobollaio che fa 300kg di stacco non esiste: proprio perchè è ovvio che allenarsi comporta comunque un qualche aumento di forza o di massa, sia che ci alleniamo in un senso o nell'altro. Menez ha risposto in modo esauriente.

                3- Concordo con quanto detto da LunaCaprese. E bisogna aggiugere che è pressochè impossibile essere "assuefatti" da uno sport. Primo perchè interviene prima la vecchiaia. Secondo perchè le variabili, i metodi, le tecniche e i sistemi bastano e avanzano per una vita intera di allenamento. Terzo perchè oltre a questi ci sono anche le diete, gli integratori, le tecniche di recupero, ecc. Quarto perchè ogni persona sana di mente inserirà nel proprio sport altri "sport" nell'ambito di una preparazione atletica global.

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                • IronPaolo
                  Bodyweb Senior
                  • Dec 2005
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                  #9
                  Originariamente Scritto da MetalMeltdown Visualizza Messaggio
                  è pressochè impossibile essere "assuefatti" da uno sport. Primo perchè interviene prima la vecchiaia. Secondo perchè le variabili, i metodi, le tecniche e i sistemi bastano e avanzano per una vita intera di allenamento. Terzo perchè oltre a questi ci sono anche le diete, gli integratori, le tecniche di recupero, ecc. Quarto perchè ogni persona sana di mente inserirà nel proprio sport altri "sport" nell'ambito di una preparazione atletica global.


                  Personalmente, ogni volta che ho detto "questo è il mio limite" ho scoperto che allenandomi differentemente potevo migliorare e che le nuove conoscenze mi hanno fatto capire che i miei "limiti" erano dovuti a degli errori.

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                  • Sal Alo
                    Bodyweb Member

                    • Oct 2006
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                    #10
                    Mi rendo conto di essere molto molto legato ai dettami BII, la paura di poter essere sovrallenato e la verità è che potrei aumentare l'intensità fino a spaccarmi le ossa ma mai il volume, anzi quello va sempre ridotto!
                    Eheh mi rendo conto che la realtà è molto diversa (visto i tanti atleti che scrivono in questo forum che usano molto allenamenti di volume, postando anche ammirevoli risutati), sono qui anche per liberarmi da certi limiti e, per deformazione professionale, cerco proprio un modello da costruire e seguire.

                    Pongo altre domande, anche alla luce delle vostre risposte:
                    1. Esistono più sistemi che devono supercompensare per tornare in palestra in una condizione migliore per quella qualità allenata. Mi aspetto che non si possa isolare una qualità al 100%, quindi in una qualche misurà dovrò aspettare anche un minimo di compensazione dagli altri sistemi che entrano in gioco (un pò come il "giochino" che se alleno la forza aumento anche la massa e viceversa). Ciò che mi chiedo è se debba per forza aspettare che tutti i sistemi abbiano supercompensato, questo mi porta a pensare che la frequenza di allenamento ottimale per la massima performance coincida con il tempo del sistema che compensa più lentamente (visto che per allora tutti gli altri sistemi, che sono più veloci, avranno già supercompensato). Da questo mi chiedo, inoltre, se esiste il rischio che aspettando che, per esempio, il sistema nervoso si riprenda, io inizi a perdere massa muscolare o magari perdere la supercompensazione o ancora ad avere risultati molto lenti in termini di massa (assumento, come mi sembra di capire, che il muscolo abbia una velocità maggiore di ripresa rispetto al sistema nervoso).

                    2. Dal punto 1 mi viene facile capire il perché tanta gente si lamenta che metodi di allenamento con "tanto recupero" ottengano buoni guadagni di forza e molto modesti in termini di massa muscolare (vedi lamentele verso il BIIO).

                    3. Qualche consiglio su un buon testo di fisiologia magari con occhio di riguardo per il body building (anche in inglese)

                    Grazie come sempre e scusate se scrivo sempre di fretta (male), ho davvero poco tempo.
                    Ogni serie inizia al raggiungimento del numero prestabilito di ripetizioni e finisce con un numero variabile di assistenti intenti a liberarti dal bilanciere.

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                    • marco78
                      Banned
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                      #11
                      SAl il punto è come da te sottolineato. Se aspetti che il SNC recuperi quello muscolare "decompensa". Mi pare che su un articolo di Massaroni c'è scritto qualcosa a riguardo.
                      Però se vogliamo mettere a pensarci a tutte queste cose significa dover fare delle full sempre e cmq, ad esempio con il sistema H, M, L in modo da ovviare al problema della "decompensazione".
                      Ma siccome sono un empirico, ti dico che tanti sono cresciuti allenandosi nel modo classico, con gruppo muscolare allenato dopo 7 gg. Quindi perchè farci tanti problemi? Questo non vuol dire non dover provare sul proprio corpo altri sistemi, tipo HST...

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                      • IronPaolo
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                        #12
                        Devi informarti e documentarti. E poi... provare.

                        Poniti dei problemi "teorici" tipo questo:

                        Fai panca oggi, alla morte.
                        Domani sei disintegrato, ma fai squat. Lo fai alla grande.

                        Cioè... ti torna che sia possibile farlo? *****... panca E squat, per quale motivo devi "supercompensare" la panca per fare squat?

                        Il contrario funziona bene o male lo stesso, solo che fai panca un po' più scassato.

                        Pensa a questo:

                        Fai squat in 3x3x90% oggi
                        Domani fai squat 1x20

                        Oppure l'inverso.

                        Perchè il 1° funziona meglio del 2°?

                        Oppure fai squat 3x3x90% la mattina e squat 1x20 la sera. Funziona meglio (qui mi devi credere però...) di farli in 2 giorni differenti.

                        Perchè le cose non sono così semplici...

                        Il sovrallenamento è una condizione, come si suol dire... multifattoriale e, garantito, ben difficile da raggiungere.

                        E' più facile che vada in superallenamente un podista amatoriale che un palestrato amatoriale.

                        Una cosa difficile da far digerire è che tu se dopo 2-3 giorni di un allenamento mortale ne fai uno molto più blando, complessivamente recuperi meglio.

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                        • MetalMeltdown
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                          #13
                          Premettendo che concordo su tutta a linea con IronPaolo e MArco78......

                          Originariamente Scritto da Sal Alo Visualizza Messaggio
                          cerco proprio un modello da costruire e seguire.
                          Scordatelo. Il mio unico modello è di non averne. Ovvero, come ho già detto altrove in precedenza, esistono le scienze alla base dell'allenamento, esistono la biochimica, la fisiologia, l'endocrinologia, l'anatomia, ecc. Ma non esiste l'allenamento perfetto. Tanto non hai modo di sapere se e quale sistema ha supercompensato e quale no. Morale? Fregatene e sperimenta di tutto: metodi, sistemi, tecniche, full, split in ab, in abc, in abcd, full giornaliere, alta frequenza, alto volume, alta densità, alta intensità...ovviamente se metti da una perte togli dall'altra. Prova una cosa un mese? Ottieni? Continua ancora un mese e magari riprovalo in futuro. Non ottieni? Buttalo nel cesso e sotto con qualcos'altro. Ovviamente, con TESTA.

                          Originariamente Scritto da Sal Alo Visualizza Messaggio
                          mi chiedo, inoltre, se esiste il rischio che aspettando che, per esempio, il sistema nervoso si riprenda, io inizi a perdere massa muscolare o magari perdere la supercompensazione o ancora ad avere risultati molto lenti in termini di massa (assumento, come mi sembra di capire, che il muscolo abbia una velocità maggiore di ripresa rispetto al sistema nervoso).
                          Ti sei risposto da solo. Cominci a vedere i limiti del breve-intenso-infrequente.

                          Originariamente Scritto da Sal Alo Visualizza Messaggio
                          Qualche consiglio su un buon testo di fisiologia magari con occhio di riguardo per il body building (anche in inglese)
                          Io leggo varie cose, anche per studio, ma non saprei proprio cosa consigliarti, in quanto va bene tutto: biologia, anatomia, fisiologia...
                          .....bodyweb.

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