Se trovo un articolo che parlavo proprio di quello lo posto ... c'e' anche il link allo studio (200 pagine. per il piacere di Achillez)
Ripercorrendo la mia lunga ed improduttiva carriera culturistica, mi ricordo che a 20 anni ogni serie di ogni allenamento era al cedimento. Non era uno sforzo particolare, era cosi' e basta.
Col passare del tempo e' vero che sono cresciuto di qualche decina di kg e quindi sono diventato piu' forte e quindi c'e' piu' "stress" per via dei carichi maggiori (neanche piu' di tanto comunque ...) ... pero' adesso al cedimento mi viene "voglia" una volta al mese, non di piu', e per pochissime serie ... se mi metto di buzzo buono e ci provo piu' spesso mi costa, a livello biologico, troppo ... sono cotto per giorni e giorni ...
Spesso, spt ultimamente, si legge che non e' tanto il cedimento quanto la progressione dei carichi che conta ... e la cosa e' ragionevole ... senonche', per progredire, prima o poi arrivi al punto in cui devi allenarti al cedimento ... o no?
Pero' il concetto di partire dal "minimo" carico allenante e poi proseguire gradualmente con piccoli incrementi, nell'ottica di "usare le cartucce" che si hanno a disposizione (ovvero il carico che passa tra quello iniziale e quello dell'ipotetico cedimento) in modo piu' lento possibile ... in modo da avere sempre un carico allenante arrivando il piu' tardi possibile al cedimento che decreta la fine del "ciclo" ... (leggi HST per qualche dettaglio sul concetto).
Inoltre, ultima considerazione a ruota libera ... il cedimento, o comunque gli allenamenti "troppo" intensi, sono lunghi da recuperare ... mi viene in mente il paragone con un trauma (si tratta in realta' di microtraumi) ... un intensita' "troppo" elevata ti mette in una condizione come quella di aver subito un trauma ... e il recupero dopo un trauma non necessariamente ti porta in supercompensazione ... anzi spesso ti devi sobbarcare un periodo di riabilitazione prima di tornare al punto di partenza ... mentre forse allenamenti meno traumatici ma piu' frequenti e con carico progressivo seguono meglio la "teoria" della supercompensazione a lungo termine ...
Me lo chiedo perche' tutte le volte che provo ad allenarmi alla "Cianti" puro, quindi tutta propriocezione, movimenti millimetrati, sempre al cedimento, pochissime serie per rientrare nei 40-50 minuti (con recuperi di 3 minuti ci stanno pochissime serie) ... tanti giorni tra le sedute ... alla fine gli allenamenti sono si belli sentiti, ma mi sembra che la qualita' che (forse) migliora leggermente sia la qualita' muscolare, mentre la massa e la forza vanno pian piano sempre piu' giu' ...
Eagle

Ripercorrendo la mia lunga ed improduttiva carriera culturistica, mi ricordo che a 20 anni ogni serie di ogni allenamento era al cedimento. Non era uno sforzo particolare, era cosi' e basta.
Col passare del tempo e' vero che sono cresciuto di qualche decina di kg e quindi sono diventato piu' forte e quindi c'e' piu' "stress" per via dei carichi maggiori (neanche piu' di tanto comunque ...) ... pero' adesso al cedimento mi viene "voglia" una volta al mese, non di piu', e per pochissime serie ... se mi metto di buzzo buono e ci provo piu' spesso mi costa, a livello biologico, troppo ... sono cotto per giorni e giorni ...
Spesso, spt ultimamente, si legge che non e' tanto il cedimento quanto la progressione dei carichi che conta ... e la cosa e' ragionevole ... senonche', per progredire, prima o poi arrivi al punto in cui devi allenarti al cedimento ... o no?
Pero' il concetto di partire dal "minimo" carico allenante e poi proseguire gradualmente con piccoli incrementi, nell'ottica di "usare le cartucce" che si hanno a disposizione (ovvero il carico che passa tra quello iniziale e quello dell'ipotetico cedimento) in modo piu' lento possibile ... in modo da avere sempre un carico allenante arrivando il piu' tardi possibile al cedimento che decreta la fine del "ciclo" ... (leggi HST per qualche dettaglio sul concetto).
Inoltre, ultima considerazione a ruota libera ... il cedimento, o comunque gli allenamenti "troppo" intensi, sono lunghi da recuperare ... mi viene in mente il paragone con un trauma (si tratta in realta' di microtraumi) ... un intensita' "troppo" elevata ti mette in una condizione come quella di aver subito un trauma ... e il recupero dopo un trauma non necessariamente ti porta in supercompensazione ... anzi spesso ti devi sobbarcare un periodo di riabilitazione prima di tornare al punto di partenza ... mentre forse allenamenti meno traumatici ma piu' frequenti e con carico progressivo seguono meglio la "teoria" della supercompensazione a lungo termine ...
Me lo chiedo perche' tutte le volte che provo ad allenarmi alla "Cianti" puro, quindi tutta propriocezione, movimenti millimetrati, sempre al cedimento, pochissime serie per rientrare nei 40-50 minuti (con recuperi di 3 minuti ci stanno pochissime serie) ... tanti giorni tra le sedute ... alla fine gli allenamenti sono si belli sentiti, ma mi sembra che la qualita' che (forse) migliora leggermente sia la qualita' muscolare, mentre la massa e la forza vanno pian piano sempre piu' giu' ...
Eagle

Commenta