La
scheda di allenamento definitiva
Di
IronPaolo, DCSS Certificate Trainer
Preso dalla frenesia
dello scrittore (non pagato, ovviamente), una volta tanto la "faccio io
una scheda". In questo articolo illuminerò le vostre menti con la
conoscenza suprema delle domande fondamentali della vita. Quale è la frequenza
ottimale di allenamento? Quante serie, quante ripetizioni? La luce della
conoscenza sconfiggerà il buio che vi attanaglia e vi opprime... (via con il
Vento Divino, grazie...)
Bene, ecco la scheda,
da fare 4 volte a settimana, tirando tutto alla morte
ah ah ah ah... ci siete cascati eh... dite di sì, dài.
Scusate, non ho resistito....
Anche il titolo non
può che essere una piccola provocazione... del resto, in alternativa avrei attirato la vostra attenzione solamente inserendo un
XXX
Sappiamo tutti che il
corpo umano sia complesso, che le individualità
dominino. Però abbiamo due correnti di pensiero del tutto contrapposte nel
mondo del bodybuilding. Da una parte c'è chi vuole imbrigliare l'allenamento in
metodiche rigide e fisse, per certi aspetti quasi maniacali. Nell'altra sponda,
invece, imperversa il relativismo assoluto. "Devi provare quello che per
te funziona". Io rifiuto entrambi. Ovviamente ci sono delle individualità,
però penso che, anche se la "retta via" non esiste, di certo uno schema
di comportamenti ragionevoli e plausibili esiste.
Riusciamo a prevedere
il moto dei pianeti da qui a milioni di anni, possibile
che non ci sia modo di stabilire come far crescere un pezzo di carne?
Cercherò di essere
pragmatico e pratico. Non sarò preciso, non ho le conoscenze giuste. Userò
l'accetta, la motosega, la trivellatrice per quello che voglio fare. Seguitemi.
I parametri di
allenamento sono molteplici, ne elenco qualcuno. Frequenza, volume, serie,
ripetizioni, recuperi, anzianità di allenamento, carichi utilizzati. Con i
primi che mi sono venuti in mente, siamo a 7. E sono tutti sinergici,
correlati, dipendenti. Difficile stabilire un ottimo, già così. Però, siamo
pratici. Chi un minimo mastica di queste cose si rende conto che ci sono delle
configurazioni assurdamente stupide, alcune fattibili ma
non da tutti, altre su cui si può discutere.
Esempio: panca 4x20
recupero 10 minuti 7 giorni a settimana o panca 1x1 una volta al mese è ragionevole pensare che siano delle gran cazzate,
no? Possiamo dire che alcune configurazioni di parametri non abbiano senso. Non
è perciò vero che "si deve provare per giudicare". Ci sono dei
confini allo spazio infinito delle possibilità. Mi sembra un punto di partenza
minimale ma importante.
Continuiamo a
circoscrivere il nostro mondo. Il non farlo è l'altro errore che porta al
fallimento del nostro scopo. Chiediamoci: cosa vogliamo fare nei nostri
allenamenti? Ovvio che una preparazione per un 100 metrista sia
differente da quella di un giocatore di basket (pur mantenendo una base comune)
e da uno che in palestra ricerca le sfide personali.
Ambito di riferimento
Perciò, ecco l'ambito
di cui IO voglio parlare. Io mi rivolgo a persone che vogliono migliorare i
propri carichi, che hanno una decente padronanza degli esercizi, che si sono
allenati in maniera più o meno costante e più o meno plausibile. Chi, insomma,
in palestra emerge dalla massa, chi è "fortarello", è il mio target.
Non sto a definire Kg, performance etc. Avete capito benissimo. Altrimenti non
stareste leggendo.
Perciò, qui non
troverete Westside, Simmons, Sheiko, vascolarizzazione, definizione, massa,
ipertrofia funzionale, elastici per esercizi al contrario,
fasce da domare, preparazioni specifiche per gli sport, taper o tempo
run. Non sarei in grado. Mi rivolgo invece agli onestissimi sollevatori di
rotelle di ferro che ne vogliono sollevare sempre di più. Personalmente,
l'incremento dei carichi massimali deve essere uno degli scopi di chi và in
palestra. Per il semplice motivo che chi và in palestra... deve sembrare che la
pratichi. 70-80Kg di panca non sono un buon risultato,
su tutte le scale di riferimento. Questo và migliorato. Stop.
Non voglio sentire
discorsi che deviano da questo. Non vi ascolto, o se lo faccio poi non sarò
politically correct nella risposta. Se mi volete mandare in bestia, iniziate un
discorso tipo "ma nel bodybuilding il carico è un
mezzo, non un fine". Accetto questo da chi è 90Kg
al 10% di grasso e fà quanto meno 130Kg di panca o da un qualunque culturista
che gareggia. Tutti quelli sotto questi numeri si riempiono solo la bocca e, di
fatto, ristagnano.
L'altro aspetto che
chiedo a chi mi legge è di essere curiosi, di andare
oltre gli schemi, di leggere senza preconcetti. Dovete pensare con la mente
sgombra, dovete disimparare quello che sapete, dovete porvi come se non sapeste nulla. Solo così potete apprendere cose nuove.
Questa è la mia strategia in qualunque campo. Quando non la seguo, di solito mi
perdo cose importanti.
Per ottenere
risultati con la scheda definitiva, dovete estirparvi dal cervello questi
concetti: sono un hardgainer, ho un metabolismo basso, ho le ossa troppo
piccole per avere risultati, sono troppo alto, non supercompenso, andrò in
superallenamento, non ho tempo, devo tirare tutto alla morte per avere risultati,
no pain no gain, mi alleno come quello grosso, per la massa servono 8
ripetizioni, per la forza ne servono 3. Prendete tutto questo, prendete tutti i
vostri preconcetti e i vostri timori e buttateli nel cesso.
La regola aurea deve
essere: mi guardo allo specchio, chi vedo? Bene, l'allenamento è progettato per
quel tizio. Siete atleti di qualche sport? Bene, allenatevi per quello. Siete
atleti forti nel vostro sport? La scheda sarà diversa. Siete dei semplici
amatori? Altra scheda. Siete amatori ma fate la scheda
del campione del mondo di powerlifting? Ok, avete in mano il biglietto di un
treno che deraglierà alla prima curva. Guardatevi, poi buttate giù la vostra
scheda.
La frequenza ottimale
La frequenza di
allenamento ottimale qual'è? Non esiste, ovviamente. E' un parametro dei tanti
da settare e dipende da altrettanti parametri. Non sono mai stato rigido su
questo. 2,3,4,5 volte alla settimana... Se uno è
studente universitario, senza moglie, senza figli, solo la donna, accudito
dalla mamma e vuole allenarsi 10 volte alla settimana, bene, che lo faccia. Se
uno ha famiglia ma riesce a trovare il tempo e la
voglia di allenarsi 5 volte, che lo faccia... basta che inquadri tutto
all'interno di una pianificazione.
Non voglio sentire
"E' impossibile per un natural...". C'è gente che lavora nelle
miniere, nei cantieri giorno dopo giorno, senza morire perchè non
supercompensa, se ci si allena 3-4 volte non ci porteranno in un gulag
siberiano.
Perciò, quale è la
giusta frequenza? E' semplicissimo: quella che voi ritenete di poter tenere con
ragionevole facilità sulla base della vostra vita. Poichè quello che conta è la
costanza di allenarsi, meglio 2 volte sicure che 3 che poi sono 2. Fissate il
numero e costruite la scheda di conseguenza. Non il contrario, non "per la
panca la frequenza ottimale è...", ma esattamente l'opposto: "posso
allenarmi x volte, quale è in questo caso lo schema ottimale?".
Sembra stupido, ma
non lo è. Dovete considerare comunque che a parità di allenamento ottimale, chi
si allena di più, ottiene di più. Questo è sicuramente un dato di fatto ed è
anche logico, se ci pensate. Senza voler però affrontare questo argomento,
osservando il mondo intorno a noi, chi pratica una attività
sportiva si allena parecchio, tantissimo. Possibile che milioni di persone in
centinaia di anni non abbiano capito che ci si deve allenare di meno? Tenetelo
a mente.
L'errore che si
commette sempre, invece, è di allenarsi 4 volte con una programmazione da 2
giorni, raddoppiando. Questo non funziona. Perciò, fissate la
frequenza. Se l'ottimo fosse 6 volte a settimana ma voi avete liberi il lunedì
e il mercoledì... sticazzi, vi allenerete 2 volte. Lo accettate,
andate avanti.
Alla fine una
frequenza di 3 volte a settimana è ottimale. Sul pianeta, tutti fanno così.
Lunedì, mercoledì, venerdì. Sembra impossibile, ma se si analizzano le flames
fra metodologie di allenamento, sulla frequenza ottimale nella media ci si
attesta su 3 volte. Chi fà il westside nel powerlifting professionista ha una
frequenza di 4 volte, chi segue i precetti hardgainer di 2. Ragazzi... non
esisterà questa (beep) di frequenza ottimale, però poi quasi tutti fanno 3
volte a settimana perchè 3 volte a settimana il tempo lo trova anche il padre
di famiglia che lavora e viaggia... Liquidata la frequenza
ottimale.
La durata delle
sedute
Non attaccate con la
storia del cortisolo e del testosterone. Non è che dopo 1 ora vi frustano se il
cortisolo sale. E ancora, possibile che questo cortisolo salga "a
soglia"? Cioè, fino a 59 minuti è tutto ok, allo scadere dell'ora si
scatena nel vostro corpo una tempesta ormonale tale da farvi catabolizzare
tonnellate di muscoli...
Anche qui, ragionate.
Scegliete dei giorni in cui avete più tempo libero disponibile (o meglio,
createvelo, ma questo è un altro discorso). Se avete 3 ore, allenatevi 3 ore.
Se avete 20', allenatevi 20'.
Mi sembra chiaro,
che, come sopra, a parità di allenamento ottimale, chi si allena per più tempo
ottiene di più. Mi sembra anche chiaro che se è pur vero che in 20' si possano
fare diverse cose "produttive", se cambiarsi e farsi la doccia dura
più dell'allenamento, qualcosa che non và c'è.
Ragionevolmente, la
durata di una seduta è di 50-70 minuti. Ragionevolmente. Poi come sempre potete
adattare tutto, basta essere coscienti di cosa si fà. Potete allenarvi tutti i
giorni 20', che so... ogni mattina. Potete allenarvi una volta a settimana 4
ore, potete fare tutto. E già capite che i due parametri sono correlati. Però,
allenarsi è un momento di rilassamento. Se deve essere una corsa, alla lunga vi
fermerete. Un'oretta è l'ideale.
Un aspetto importante
che però è sottovalutato: modulate le durate delle sedute. In pratica, fate
sedute di durata differente. Una più lunga dell'altra se vi allenate due volte.
Psicologicamente, quando dovete fare quella lunga, avete il conforto mentale
che la prossima volta sarà quella corta. Se modulate anche il lavoro
all'interno, siete a posto: una lunga ma "rilassante", una corta ma
"intensa".
E' una cosa ovvia
quella che ho scritto? Fatelo allora, dato che funziona. Ci sono innumerevoli
motivi per cui funziona. Diciamo che l'organismo
risponde molto bene alle variazioni di uno stimolo, piuttosto che allo stimolo
in se.
Quali giorni
preferire? Ritmi circadiani, bioritmi, cicli di licantropia... potete immaginarvi
la mia risposta a questo punto. Quando potete? Quelli sono i giorni. Comunque,
a grandi linee, più la distanza è uniforme, meno si avrà un effetto
deallenante. Perchè, checchè se ne dica, più gli allenamenti sono distanti e
meno è l'effetto allenante. I DOMS non sono sinonimo del fatto che la scheda
funzioni eh.. Se però avete 2 giorni di fila fissi a
disposizione, la scheda si adatterà a quelli. Se una volta la distanza fra le
sedute non sarà di 2 giorni ma di zero giorni... vi
allenerete lo stesso.
Struttura delle
sedute
Queste sono schede
per chi veramente ha voglia di fare, per chi le esegue veramente nel tempo. Non
per quelli che provano e poi smettono. Chi si allena con costanza deve però
anche comprendere che lo stress mentale di tirare ogni serie alla morte può
alla lunga portare a demotivazione. Non importa quante serie fate, ma se ognuna
è supertirata, ognuna è pianificata, in ognuna vi riversate delle aspettative,
bene, questo alla lunga vi farà sclerare.
Dovete uscire dalla
logica del "mi sono impegnato se ho vomitato". Questa è la logica dei
paurosi che non si mettono in gioco, mi spiace ma io
la penso così. "Non ci capisco un (beep), sicuramente sbaglio, ma se non
altro mi sono impegnato". Allenarsi è anche essere intelligenti, non
buttarsi a testa bassa senza ragionare. Per mantenere nel tempo la giusta
motivazione, le mie sedute sono di fatto sempre
strutturate allo stesso modo da 20 anni a questa parte. Sia quando mi
massacravo di cose inutili, sia ora che faccio il powerlifting. La struttura è
la stessa.
Perciò, ogni
seduta deve essere composta da:
Cioè: via via che la
seduta si svolge nel tempo e voi vi stancate, passate ad attività sempre meno
impegnative per la vostra testa. Perchè non troncare subito dopo la 1° parte e
metterci meno tempo? Meno tempo, più "intensità", la seduta sarebbe
più "produttiva". Perchè non è la stessa cosa. I complementari vi
servono per dare volume alla seduta, per modulare l'intensità, per correggere
difetti, la parte finale per svolgere in "decompressione mentale" esercizi
comunque importanti per il corretto equilibrio muscolare.
Così facendo, svolti
i compiti, potete andare a giocare. Appagati che il vostro dovere l'avete
fatto. Addirittura, se vi allenate 3 o 4 volte, un'intera sessione può essere
fatta di complementari o rilassamento. O addirittura di rilassamento. Anche la
tensione psicologica và modulata. Il modo peggiore per allenarsi è fare in
fretta cose impegnative. Riflettete un attimo su questo aspetto. E' un buon
metodo per allenarsi con costanza.
Durata di una scheda
Quanto una scheda possa portare benefici è a questo punto dovuto ai parametri
sopra riportati. E a parità di questi, più siete allenati, più potete far
durare la scheda. Oppure il contrario? Chiaramente, dipende. Da quello che ci
mettete dentro. Vale però sempre la regoletta di pianificare prima i risultati
attesi, perciò anche il tempo che ci mettete per conseguirli. Farò più avanti
un esempio che dovrebbe chiarificare questo aspetto.
Anche qui, praticità.
Una scheda può traguardare al massimo 8 settimane, ma è molto dura. Se questo
accade e siete persone che avete abbastanza anni di allenamento, sicuramente
all'interno delle 8 settimane sono individuabili delle sub-fasi (potrei
chiamarli mesocicli, ma è un termine troppo importante per quello che voglio
dire), perciò di fatto la scheda base ha una durata
inferiore.
Ancora, più la scheda
è lunga nelle settimane e più dovete essere bravi a pianificare correttamente.
Certe volte vedo programmazioni su 6, 8 o anche 12 mesi. Tanto di cappello. Io
non riesco a pianificare la mia vita intera oltre i 2 mesi, figuriamoci un anno
di allenamento. Ci riuscite? Ok, buon per voi. Anche qui, però, la praticità è
un must. Schede di 3-4 settimane permettono il giusto grado di flessibilità: le
porto fino in fondo, analizzo i pregi ed i difetti. 2 settimane sono poche per
vedere come reagisco, ma 3 o 4 sono di certo significative
quanto basta per tirare le somme. Poi faccio i cambiamenti del caso e
vado avanti. Non c'è nulla di innovativo. Una semplice retroazione.
L'errore più
catastrofico è pensare ad un programma di allenamento come un insieme statico
di "regole". Siate invece flessibili. La prima scheda sarà lontana
dalla perfezione quanto lo sono io dalla bellezza di Brad Pitt (perciò, molto molto lontano). La seconda scheda sarà meglio e così
via. Sperare di beccarci alla prima è utopistico.
Sarebbe interessante
dedurre delle regolette tipo quelle del legame fra numero di serie e numero di
ripetizioni. Una cosa del tipo: dopo X allenamenti si cambia scheda. Mi sembra
chiaro infatti che se mi alleno 1 volta a settimana
posso pianificare anche 10 settimane: sono 10 allenamenti. La mia idea è: dopo
12-16 allenamenti si deve cambiare. Cioè la durata di una scheda secondo me è data da
|
Frequenza
settimanale |
Durata scheda in
settimane |
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2 |
6-8 |
|
|
3 |
4-5 |
|
|
4 |
3-4 |
|
|
5 |
2-3 |
|
|
6 |
2 |
|
Mi raccomando: è una
mia idea questa, non fate un search su Google... è
solo per parlare.
Esercizi
Scegliete 2-3
esercizi che pianificherete e seguirete nei carichi, 4-5 esercizi
complementari. Ora vi farò un palloso elenco di esercizi. Vi prego solo di
notare che la distinzione fra "base" e "complementari" è
data semplicemente dal posizionamento sulla scheda, perciò dall'importanza che
voi gli date.
Come esempio per
decriptare il terribile passaggio sopra riportato, se voi decidete che fate la panca piana come esercizio base su cui volete
migliorare, userete come complementare la panca stretta o la panca inclinata.
Viceversa, se vi interessa la panca stretta, la piana e l'inclinata sono
complementari.
Esempio di esercizi
fra cui potete scegliere per base e complementar: panca, squat, stacco
classico, trazioni con sovraccarico, lento avanti, parallele zavorrate. Questi
sono i più classici. Oppure varianti più esotiche perchè meno conosciute, quali
board press, floor press, stacco sumo, stacco sui rialzi, front squat. Non mi dite "ma non hai scritto..." Ci sarà sempre un
esercizio che non è scritto...
Pur essendo pedante,
vi prego di notare che ci sono esercizi che considerare come "base" è
azzardato: pur non essendoci nulla di male, fare un ciclo di allenamenti per
migliorare il lento con i manubri o il french press mi sembra alquanto opinabile.
Però, stante la definizione data, qualunque esercizio su cui riverso
aspettative di miglioramento è da considerarsi "base".
Voglio però sperare
che voi scegliate esercizi dove si possa smuovere molto peso perchè molto peso
significa anche molta ipertrofia. E' vero quello che ho appena scritto? Bene,
altro lunghissimo articolo. Ma in altra sede.
Schema delle serie e
delle ripetizioni
Le manette di
regolazione del nostro mezzo sono tantissime quando si
parla di serie e ripetizioni. HST, BIIO, EDT, X-Reps, MIT, HIT, HIIT, BII,
Heavy Duty, POF... li ho pensati e li ho scritti. Se ci mettiamo a tavolino ne
tiriamo fuori altrettanti... ah ecco, l'8x8 di Vince Gironda. Bene, vi darò la
mia personale visione del mondo, con una panoramica di quanto io ho utilizzato,
buttando via quello che non funziona.
Breve premessina: chi
pensa che quelle che scriverò siano tutte (beep) e che si debba semplicemente
spingere e soffrire sotto i pesi, può ritirare alla cassa il kit di
sopravvivenza e andare ad allenarsi fra gli aborigeni australiani, oppure fare
un salto nel Paleolitico Superiore. Pur ottenendo risultati, queste persone
sono destinate a non ottenere mai il pieno delle loro possibilità, che facciano
100Kg o 150Kg di panca. Come sempre, funziona tutto,
ma ci sono cose che funzionano meglio, altre peggio.
Un importante punto
di attenzione è che negli esercizi di base và pianificata a priori una
progressione di carico. Progressione ragionevole, ok, ma sempre tale. Solo così
ci si può rendere conto se stiamo tirando troppo o stiamo andando in folle. Mi
raccomando: "cercate di aggiungere ogni volta 1 o
2Kg non è una progressione, ma una scommessa". E se non ce la fate?
Ripetete oppure no? O tornate indietro.
Se pianificate una
progressione, questa poi la seguite fino in fondo, nel bene e nel male. Solo
così potrete capire veramente se siete stati bravi oppure no, che criticità
avete incontrato, che limiti avete avuto. Solo se affronterete i carichi più
sfidanti potrete testare i vostri limiti e questo bagaglio di esperienze è fondamentale
per la successiva scheda. Se andate a caso di volta in volta otterrete meno
informazioni. E' un'arte da affinare anche la capacità di pianificare i
risultati che volete ottenere. Se ci pensate, è una delle più preziose abilità
nel campo dell'allenamento.
Il ragionamento alla
base delle vostre scelte deve essere: "scelgo un
ciclo sufficientemente breve per impostare una progressione da portare fino in
fondo e accorgermi di cosa ha funzionato o meno". Viceversa potete dire:
"il ciclo ha la durata giusta per poter
concludere la progressione anche se qualcosa non ha funzionato".
Con queste premesse,
la questione "cedimento sì, cedimento no" perde di significato.
Pianificate, poi tentate di eseguire quello che avete pianificato.
Semplicemente, il cedimento è escluso. Se andate a cedimento, significa che non
potete eseguire una data ripetizione. Se c'è scritto 10x2 e fate 8x2, 1, 1
avete messo troppo. Avete sbagliato. Non dico che sia giusto, ma dico che
dovete essere coerenti con le vostre premesse. Mentre in certi sistemi il
cedimento è una conseguenza delle premesse, qui invece si ha l'esclusione.
Potrei stare
decantarvi i pregi di non adare a cedimento, di quanto io abbia
perso non capendolo prima. "Vorrei che qualcuno me lo avesse detto
prima quello che sto per dirvi, avrei risparmiato anni della mia vita..." Chi è? Un cucciolo di tirannosauro per chi indovina!
Comunque, brevemente, il cedimento impedisce di fare le cose per bene. Scoperto
a mie spese. In altre parole, si deve poter eseguire tutte le rip di tutte le
serie senza aiuto e arrivando che l'ultima rip dell'ultima serie è veramente al
limite. Perchè invece non tirare tutto? Perchè i Kg devono salire e anche
rapidamente ma senza stress. Nei complementari ci sbizzarriremo con l'acido
lattico e il bruciore. Il non raggiungere il cedimento concentrico è la chiave
per prolungare un ciclo senza bruciarsi.
Una nota sul numero
delle ripetizioni. Tendenzialmente, negli esercizi base deve rimanere basso.
Mediamente, 3 o 4. Il basso numero ha dei grossi benefici, uno dei quali è il
basso stress mentale e la buona forma di esecuzione. Chi
infatti dice che esegue serie da
Provate un esempio
estremo: fate una serie da 10 di squat frontale con un carico impegnativo. Se
non state attenti, vi ritroverete il bilanciere in collo dato che le vostre
spalle cederanno per prime. Infatti nel front squat il
numero di ripetizioni è circa 3.
Basse ripetizioni
permettono di concentrarsi su queste e non sul finirle. Perchè le serie durano
"poco". Questo non può che crearvi meno ansia per l'allenamento che
dovrete fare.
Ah... tutto quello
che ho scritto può evocarvi immagini sbagliate quali il maniaco delle schede di
forza, forte ma panzone, informe, oppure uno che non si impegna. Provate e poi
mi direte. Posto due schemi fra i tanti che possono essere utilizzati.
Esercizi base -
schemi a carico fisso
Una regolina che ho
letto negli scritti di Poliquin che è carina e funziona, è che si deve cercare
di mantenere costanti il volume totale di ripetizioni di allenamento in
allenamento. Ciò significa che per aumentare il carico devono aumentare le
serie e diminuire le ripetizioni per serie. Facciamo un esempio che vale più
delle contorsioni carpiate che scriverei.
Fisso la progressione
su 6 settimane (oppure su 3 settimane con 2 allenamenti di questo tipo a
settimana). Ipotizzo un massimale di panca di 100Kg e
pianifico così:
Notate la struttura:
1° settimana a alte ripetizioni e basso recupero. Fatica cumulativa con carico
facile. 2° settimana scalate le ripetizioni, meno acido lattico. 3° settimana
scalate 1 serie e incrementate a 1'30 che è un discreto aumento, i carichi
devono salire di conseguenza e 4 ripetizioni ve lo permettono. 4° settimana. Incrementate ancora perchè 2' è un discreto
recupero. 5° e 6° settimana, le triple e le doppie vi
fanno incrementare ancora.
Notate anche che le
ripetizioni totali scalano "dolcemente". In questo modo il volume
totale non cambia a differenza delle schede vecchio stampo tipo 4x4, 3x3, 2x2
che alla fine non sono divertenti perchè i carichi diventano elevati e
stressanti e si perde un sacco di tempo per una manciata di serie dato che di
solito i recuperi sono 4'-5'. Qui il numero di serie relativamente elevato
compensa con le poche ripetizioni.
Infine, notate come a
me non piacciano progressioni a microcarichi. Troppo tempo sugli stessi Kg.
Viceversa, qui ogni allenamento è differente, perciò... vario. E i carichi
salgono pur essendo impegnativi. Concorderete con me che un 5x2x95Kg
per uno che ha 100Kg sia un bell'impegno. Questi schemi hanno la caratteristica
di essere... stordenti. Essendo parecchie serie "corte" ogni serie
finisce subito ma la concentrazione deve rimanere alta
per tutto l'allenamento. Questo è un cambiamento rispetto agli schemi che si
trovano in palestra. Non li rimpiangerete.
Compreso il
trucchetto, è facile inventare schemi nuovi, dando a questa idea una vita di
diversi mesi, se non di qualche semestre. Poi, come tutte le cose, anche questa
cesserà di funzionare. Altri schemi sono: 5x4, 6x3, 8x2, 10x1. Il 10x1 di
stacco con 1' di recupero è una delle cose più "ganze" che abbia mai fatto. In poco tempo un discreto volume di
ripetizioni con Kg elevatissimi.
Non ho scritto le %
del massimale ma ho lasciato un range di Kg (che poi
su 100Kg di massimale sono la stessa cosa). E' voluto.
In altre parole, non sono in grado di dare indicazioni, nè dovete voi fissarvi.
Altrimenti per ogni combinazione dovrebbero essere presenti le %. Su un 8x1? E
su un 12x1? Flessibilità.
Seguendo questo
principio e sfruttando delle progressioni "corte" di 3-4 settimane,
pianificate un ciclo con delle %, poi traducetele in Kg. Guardate il foglio.
Deve essere sfidante ma non impossibile. Poi eseguite. Se fate un 5x4 come
primo allenamento e questo è troppo, decidete se i futuri carichi sono
corretti. Idem se è poco. Se lo fosse, potete anche
fare 6x4. Cioè: non è che vi strappano le unghie se volete fare di più, e
viceversa. Alla fine avrete una prima scheda la cui pianificazione varia nel
tempo. Però la seconda sarà già più precisa.
Per fare un esempio:
io ho fatto quest'inverno un ciclo con un 8x2x120Kg.
Da allora sono migliorato. Posso dire con ragionevole certezza che se mai rifacessi lo stesso ciclo pianificherò per fare 8x2x125Kg.
Sono migliorato di 5Kg sul massimale, tiro su i
carichi di 5Kg. Non sto a vedere quanto siano 125Kg
come % del massimale. E' una questione di avere pratica. Voi la acquisirete.
Esercizi di base -
Schemi a carico variabile
Si tratta in pratica
di un piramidale inverso, però anch'esso con una progressione pianificata.
Personalmente, opterei per lo schema precedente. Però mentre il primo
rappresenta una rottura con il passato degli schemi classici, questo schema
porta ad una transizione più dolce.
Anche qui, faccio un
esempio con i soliti Kg precedenti.
In questa i Kg sono
più difficili da settare. Comunque, considerate il classico piramidale inverso ma
non a cedimento. La progressione è data dall'incremento dei Kg e dal decremento
delle ripetizioni, come nel caso precedente. Chiaro che potete caricare secondo
me di più dei Kg che ho fissato, specialmente nell 1/1/1 dove si possono
caricare 100Kg: il fatto che si scalino i Kg nelle
ultime serie permette di concentrarsi sulle prime a carico elevato.
Come vedete è molto
simile a schemi ben conosciuti in palestra. La differenza è che invece di fare 4-6-8 tutte alla morte, che sono 4-5-7 perchè il resto è un
aiuto, qui si scrive prima quello che si vuole fare. Altra differenza, in
palestra se si dice "4-6-8" sempre quello
sarà, qui invece lo schema cambia.
A scelta, potete
mantenere il carico costante nelle ultime serie, o scalarlo. Senza cedimento,
però. Mai. Se non siete soddisfatti, aggiungete una serie. In questo caso la
strategia è comunque peggiore del caso precedente, dove la serie che inserite è
allo stesso carico allenante dell'intero allenamento. Aggiungere una serie a Kg
più bassi o, peggio, a Kg più bassi dell'ultima fatta è come prendere la
spazzatura dal cassonetto e riportarla in casa. Spazzatura era, spazzatura
rimane. In questo caso, se l'allenamento non vi soddisfa, sfogatevi nei complementari.
Questo schema è un
po' più "istintivo" nella pianificazione del precedente, che
certamente è più semplice. A maggior ragione, è importante la pratica.
Schemi per i complementari
In questo caso vi
potete sbizzarrire nelle combinazioni che preferite. Considerate sempre di
sviluppare un volume decente su un range di ripetizioni più elevato. Non dovete
pianificare, non dovete essere impegnati mentalmente. Poichè scrivete un
diario, leggete la volta precedente alla seduta che state facendo e decidete lo
schema e il peso. Vedrete che comunque avrete un filo logico e non sarà del
tutto a caso.
Solitamente, io
scelgo 2 esercizi, eseguendo il primo con serie da 6 ripetizioni, a scalare o
meno, il secondo con serie da 8 ripetizioni, a scalare o meno. Perciò: 3x6 nel
1° esercizio, 2x8 nel secondo esercizio. Poichè anche qui nessuno vi aiuta, non
raggiungerete mai il cedimento concentrico.
Però è buono anche uno schema tipo 4/4/6/6 nel primo esercizio e 1x8+2+2 (cioè
un doppio scarico di peso) nel secondo.
Come regola, fate i complementari con uno schema opposto a quello degli
esercizi base. Se il base è a carico costante, i
complementari in piramidale inverso e viceversa.
Uno schema che a me
piace tantissimo perchè mi permette di generare tantissimo volume di qualità
elevata è questo: un piramidale a salire e a scendere con 1' di recupero.
Quando salite, vi state adattando al carico. Poi raggiungete il tetto della
piramide, fate 2 o 3 serie da 1, poi tornate indietro, magari incrementando di
1 ripetizione tutte le serie a scendere. Dovete sempre avere un margine di almeno
1 o 2 ripetizioni. Quando arrivate in cima, cominciate a bruciare questo
margine. Provatelo, è impegnativo alla fine.
Come esempio, vi
porto questo: nell'ultimo ciclo abbinavo la board press (panca con una
tavoletta da 10cm sul petto) come base alla panca
stretta come complementare. Nella board press mettevo 160-165Kg per delle prove
massimali. Passando alla panca stretta, i 100-120Kg mi sembravano banali.
Ridendo e scherzando, salendo con i Kg di 10 o 5Kg
ogni volta, sono riuscito a fare 3x70Kg - 3x80Kg - 3x90Kg - 2x100Kg - 2x105Kg -
2x110Kg - 1x115Kg - 3x1x120Kg (io avevo 125Kg di massimale) per poi tornare
indietro in 2x115 - 3x110 - 4x105 - 5x100 - 6x95. Tutto con 1' di recupero.
L'importante è: non
fissatevi troppo. Nel numero di esercizi, nelle ripetizioni, nelle serie.
Giudicate quale carenze avete ed agite di conseguenza.
Schemi per la parte
finale della scheda
In questo caso,
dovete fare quello che più vi piace. Con un minimo di oculatezza, però. Se
avete il giorno dopo l'allenamento di panca, non fate panca, nè gruppi
muscolari che coinvolgono petto e spalle. Fate, che so... trazioni, pulley.
Addirittura, se vi
volete allenare 4 volte, un'intera seduta dedicatela allo scazzo più totale.
Questo non significa che dovete andare in palestra e impegnarvi nella caccia
della fauna femminile. O meglio, fatelo (se vi riesce eh... come ci sono quelli
che in palestra fanno 500Kg di squat, ci sono anche quelli che imbroccano con
il solo sguardo) però poi non chiedetevi perchè le
cose non funzionano.
Potete, ad esempio,
concentrarvi su un particolare che non eseguite bene in una alzata,
oppure fare tutto quello per cui non avete mai tempo. Di solito quello che
succede è che anche la parte destrutturata dell'allenamento dopo poche sedute
assume una sua struttura.
Esempi di schede - 2
volte a settimana
Perchè
"solo" 2 volte? Perchè lavorare a "risorse infinite" è
facile. Una scheda per chi ha tempo, massaggi, attrezzature, integratori,
escort e quant'altro è facile... ben più sfidante è una scheda a "risorse
limitate". Perciò, 2 volte alla settimana, per
chi non ha tempo. Chi ha tempo E voglia, che si alleni di più. Chi non ne ha.... in 2 volte si fanno tantissime cose.
Giorni da preferire:
Lun-Ven o quanto meno 3 e 4 giorni di distanza, ma và bene anche 2 giorni di
fila. Proviamo a scrivere una scheda impegnativa per panca,
squat e stacco. (B - base, C - complementare,
CCCP - come (beep) ci pare, acronimo non mio...). Durata: 6 settimane
A) Panca + Squat,
"lungo" e impegnativo, circa 75'
B) Stacco,
"corto" e meno impegnativo, circa 50"
Questa non è uno
scherzo... garantito. Possiamo complicarla quanto volete.
Variazione 1 - 3
volte a settimana: il 3° allenamento di 30' è tutto CCCP. Consiglio perciò per
i giorni: Lun, Gio, Ven. Il venerdì fate un circuito di 5 esercizi per 3 volte.
Variazione 2 -
frequenza ideale per la panca: nell'allenamento B inserite un'altra sessione di
panca, che però deve essere incentrata su una variante dell'esercizio su cui vi
volete concentrare.
Consiglio: o un
movimento molto "lungo" quale la panca stretta che ha una corsa
superiore alla piana, o uno molto "corto" come una board press da 10cm dove la corsa è più corta e caricate di più. Usate
anche uno schema del tutto differente rispetto all'altra seduta. Un piramidale
inverso è l'ideale. E un complementare solo. Allungate la 2° seduta.
Variante 3 - 3 volte alla settimana, così:
A) Panca + Squat,
circa 70'
B) Stacco, circa 50"
C) Panca, circa 40'
Ho diluito il 2°
allenamento di panca, ho spostato un po' di esercizi in modo da ripartire
meglio i carichi. Poi, chiaramente, sono idee. Non statemi a dire "ma non
alleno il brachiale" o "lo sternocleidomastoideo non è correttamente
stimolato". Ci possono essere svarioni anche grossi perchè sono degli
appunti!
Variante 4 - 3 volte
a settimana, così (metto solo i base, dato che poi
avete capito...):
In questo caso le tre
alzate di base sono suddivise nei 3 giorni.
Voglio sottolineare
come, con un minimo di regole e di coerenze e un pugno di esercizi e schemi si possano creare schede molto varie e sempre diverse. Non è
che una scheda funzionante debba essere innovativa come la scoperta della
Fusione Fredda. Quello che conta è comprendere le logiche. Le applicazioni
vengono di conseguenza!
Conclusioni
Quello che ho tentato
di presentare, a parte gli scherzi, le imprecisioni, le assurdità, è un sistema
di allenamento che si basa sulla coerenza. Ho tentato, forse riuscendoci, di
partire da dei presupposti e tirare fuori delle conclusioni. Cioè delle
proposte di allenamento che possano avere una base logica.
E' UN sistema di
allenamento, nella mia intenzione ragionevolmente plausibile per la normale platea
di persone che frequentano una palestra. Ovvio, non và bene per il powerlifting
o per il nuoto. Non ho trattato argomenti come lo scarico, il test dei
massimali o più semplicemente come deve fare un tizio che non ha mai testato il
suo 1RM ad impostare delle percentuali di questo. Del resto... è la scheda di
allenamento definitiva, non l'enciclopedia del bodybuilding definitiva...
Vedetela come un
inizio. Provate, se volete, registrate i risultati in termini di carichi e di
sensazioni, postate un diario e ne discutiamo. La volta successiva farete
tesoro di tutto questo e dopo un po' di tempo rileggendo questo assurdo scritto
troverete i bachi che non vi fanno andare avanti.
Infine, due consigli
spassionati.
Non fidatevi mai di
quello che raccattate su Internet, nemmeno di questa roba, però leggete ed
informatevi, ragionate, mediate e... allenatevi. Non fossilizzatevi.
L'evoluzione è la chiave della sopravvivenza, colazione pagata a chi indovina
la citazione.
Cercate di apprendere
da chi non è come voi e imparatene i pregi. Se siete dei maniacali
programmatori della vostra vita, fate un po' le cose a cazzo come chi entra in
palestra e aggredisce i pesi spingendo alla morte, sollevando carichi
inimmaginabili. Perchè riescono dove altri non riescono? Perchè non si fanno
troppe seghe mentali. Copiate un po' questo atteggiamento. Viceversa, se siete
dei marine della palestra, quelli che se non vomitano non sono contenti,
osservate perchè il tizio piccolino, che scrive il diario dopo ogni serie, si
riscalda nello stacco con il vostro massimale. E fate un po' come fà lui.
Ah... ricordatevi
anche che non vi pagano per andare in palestra. Perciò, divertitevi.