Attualmente il panorama del bodybuilding agonistico e' realmente sconcertante ( secondo me, non me ne voglia nessuno, spero ). Se e' vero che il numero degli agonisti si e' ridotto sensibilmente rispetto a vent' anni fa, e' pur vero che il livello di chi gareggia e' praticamente ad un piano semi professionistico. Il livello delle gare infatti quast' anno e' stato altissimo, di qualsivoglia federazione vogliate, e questo a prescindere dal livello di popolarita' della gara e dal periodo in cui si e' tenuta. Ho gareggiato per 3 anni di seguito nell' AINBB, nel 2002, 2003 e 2004. Ogni anno ho visto un livello sempre crescente sia in termini numerici che in termini di eccellenza atletica. Nel 2002 sono arrivato 5° al grand prix di garlasco, contando su un' ottima definizione, nel 2003 4° a Chiavari in grand prix ( sempre grazie ad un' ottima definizione ), nel 2004 ai campionati Italiani di Vicenza mi hanno letteralmente surclassato e fatto nero. In quell' occasione ho capito che il livello degli atleti aveva raggiunto livelli sbalorditivi, e considerate che ero 67 Kg con il 5% di grasso corporeo, pertanto non ero sicuramente grosso, ma molto ben definito. Ebbene, chi mi ha preceduto era definito come (se non piu' di )me ma molto piu' voluminoso. Vi ricordo che l' AINBB attualmente rappresenta l' unica alternativa per un natural, perche' esegue controlli antidoping anche a sorpresa, e molti atleti sono stati beccati positivi al test, e non hanno poi gareggiato. Non parliamo poi del livello agonistico di federazioni tipo wabba o IFBB, li' ci troviamo di fronte a dei veri e propri extraterrestri e per un natural non c'e' assolutamente possibilita' di potersi confrontare, a meno che non siate dei mostri di genetica ( tanto vale farsi fare qualche foto in riva al mare ). Cio' che mi impaurisce pero' maggiormente e' lo stile di vita dei bodybuilders hardcore : vita relegata in palestra o quasi, diete estreme che non ti consentono una normale esistenza ne' tantomeno di sentirti bene fisicamente e psicologicamente ( per non parlare dell' istinto di autodistruzione che accompagna tutto il resto, su cui non voglio far menzione per non scatenare polemiche ). Ma perche' tutto cio......? Non si dovrebbe andare in palestra per stare meglio ? Io sono un testardo, e alle volte potrei sbattere 100 volte la testa contro il muro pur di arrivare a quanto agognato. Mi alleno con passione dal 1983, e ho 41 anni . Non c'e' mai stata una volta che abbia voltato le spalle all' allenamento con i pesi, io ho sempre ADORATO allenarmi. E mi sono piaciute sempre le gare, sia di bodybuilding che di powerlifting. Ovviamente non posso che essere insoddisfatto dell' attuale panorama agonistico per quel che riguarda il bodybuilding : come puo' uno prepararsi ad una gara se ha uno stile di vita normale, con lavoro e famiglia che lo impegnano per gran parte della giornata ? Come puo' uno accettare di sottoporsi a diete cosi' estreme come quelle propinate dai preparatori agonistici odierni, se lavora 8 ore al giorno e magari esegue lavori pesanti ? Ma soprattutto ( e qui spero di non far scoppiare una bomba ), perche' devo accettare di rovinarmi la salute ? ma perche' non si puo' competere affidandosi solo a quanto la natura ci ha regalato, facendo affidamento esclusivamente sulla propria genetica ? C'e' forse il timore di non attirare le folle cosi' come farebbe l' esibizione da Olympia di markus Ruhl ? Certo, mi direte voi, il bodybuilding non e' per tutti. O lo accetti cosi' com'e' o niente. No ragazzi, io non ci sto. Non e' l' idea di bodybuilding che mi ero fatto quando vent' enne mi apprestavo a partecipare ai campionati triveneti della FIACF e sognavo di diventare come Frank Zane. E come me la pensano sicuramente molti altri atleti praticanti di palestra, magari ex agonisti che hanno appeso il costume al chiodo perche' non hanno accettato compromessi, o semplicemente perche' non riuscivano piu' ad identificarsi con il bodybuilding agonistico quale quello propostoci al giorno d' oggi. Io ho un sogno. E spero si realizzi. Atleti natural al 100 %, di quelli che sanno ammazzarsi sotto i pesi e stare a dieta senza rischiare un iponatremia per disidratazione pre gara. Di quelli che pur essendo a dieta e allenandosi con diligenza spendono 2 ore della propria giornata in compagnia dei figli. Di quelli che ragionano in termini : Cultura Fisica = salute, e si allenano a tutta forza in uno scantinato con attaccato al muro il poster di Steve reeves. Di quelli che al posto degli integratori o di qualche schifezza di dubbia origine preferiscono di gran lunga petto di pollo e albumi d'uovo. Di quelli che esibiscono un fisico MOLTO in forma 365 giorni l' anno , con addominali evidenti ma senza un viso scarno dagli zigomi pronunciati e dagli occhi che sembrano perdersi nelle loro cavita'. Ho conosciuto veri atleti in WDFPF, e organizzatori nonche' presidenti che amano il nostro sport , senza guardarci dentro fini lucrativi. Sarebbe bello organizzare una gara stile anni 50-60 : una prova di forza seguita da un' esibizione di sviluppo muscolare senza dare eccessivo clamore e " spettacolarita' " , a questa seconda prova. Magari una gara di resistenza su panca seguita appunto da un confronto dei vari atleti sul piano dello sviluppo muscolare, con confronti sulle pose obbligatorie e senza al limite le pose libere . E soprattutto senza mallarsi, e senza clamori particolari quali palchi di gara stile 2 Torri. Ricreare in pratica un ambiente di gara tipo quello che c'era ai tempi delle prime gare di Arnold ( avrete pur visto, penso, Pumping Iron ). Puo' darsi che la mia idea sia per molti un po' retro', o forse molti potrebbero pensare che il tutto si trasformerebbe in una " baracconata ". Se ci credete realmente , o per meglio dire se avete la stessa idea che ho io sulla Cultura Fisica, vi accorgerete che non si tratta di una brutta iniziativa, e soprattutto vuol essere un messaggio semplice e chiaro che il bodybuilding e' salute. parliamone, amici. Attualmente il panorama del bodybuilding agonistico e' realmente sconcertante ( secondo me, non me ne voglia nessuno, spero ). Se e' vero che il numero degli agonisti si e' ridotto sensibilmente rispetto a vent' anni fa, e' pur vero che il livello di chi gareggia e' praticamente ad un piano semi professionistico. Il livello delle gare infatti quast' anno e' stato altissimo, di qualsivoglia federazione vogliate, e questo a prescindere dal livello di popolarita' della gara e dal periodo in cui si e' tenuta. Ho gareggiato per 3 anni di seguito nell' AINBB, nel 2002, 2003 e 2004. Ogni anno ho visto un livello sempre crescente sia in termini numerici che in termini di eccellenza atletica. Nel 2002 sono arrivato 5° al grand prix di garlasco, contando su un' ottima definizione, nel 2003 4° a Chiavari in grand prix ( sempre grazie ad un' ottima definizione ), nel 2004 ai campionati Italiani di Vicenza mi hanno letteralmente surclassato e fatto nero. In quell' occasione ho capito che il livello degli atleti aveva raggiunto livelli sbalorditivi, e considerate che ero 67 Kg con il 5% di grasso corporeo, pertanto non ero sicuramente grosso, ma molto ben definito. Ebbene, chi mi ha preceduto era definito come (se non piu' di )me ma molto piu' voluminoso. Vi ricordo che l' AINBB attualmente rappresenta l' unica alternativa per un natural, perche' esegue controlli antidoping anche a sorpresa, e molti atleti sono stati beccati positivi al test, e non hanno poi gareggiato. Non parliamo poi del livello agonistico di federazioni tipo wabba o IFBB, li' ci troviamo di fronte a dei veri e propri extraterrestri e per un natural non c'e' assolutamente possibilita' di potersi confrontare, a meno che non siate dei mostri di genetica ( tanto vale farsi fare qualche foto in riva al mare ). Cio' che mi impaurisce pero' maggiormente e' lo stile di vita dei bodybuilders hardcore : vita relegata in palestra o quasi, diete estreme che non ti consentono una normale esistenza ne' tantomeno di sentirti bene fisicamente e psicologicamente ( per non parlare dell' istinto di autodistruzione che accompagna tutto il resto, su cui non voglio far menzione per non scatenare polemiche ). Ma perche' tutto cio......? Non si dovrebbe andare in palestra per stare meglio ? Io sono un testardo, e alle volte potrei sbattere 100 volte la testa contro il muro pur di arrivare a quanto agognato. Mi alleno con passione dal 1983, e ho 41 anni . Non c'e' mai stata una volta che abbia voltato le spalle all' allenamento con i pesi, io ho sempre ADORATO allenarmi. E mi sono piaciute sempre le gare, sia di bodybuilding che di powerlifting. Ovviamente non posso che essere insoddisfatto dell' attuale panorama agonistico per quel che riguarda il bodybuilding : come puo' uno prepararsi ad una gara se ha uno stile di vita normale, con lavoro e famiglia che lo impegnano per gran parte della giornata ? Come puo' uno accettare di sottoporsi a diete cosi' estreme come quelle propinate dai preparatori agonistici odierni, se lavora 8 ore al giorno e magari esegue lavori pesanti ? Ma soprattutto ( e qui spero di non far scoppiare una bomba ), perche' devo accettare di rovinarmi la salute ? ma perche' non si puo' competere affidandosi solo a quanto la natura ci ha regalato, facendo affidamento esclusivamente sulla propria genetica ? C'e' forse il timore di non attirare le folle cosi' come farebbe l' esibizione da Olympia di markus Ruhl ? Certo, mi direte voi, il bodybuilding non e' per tutti. O lo accetti cosi' com'e' o niente. No ragazzi, io non ci sto. Non e' l' idea di bodybuilding che mi ero fatto quando vent' enne mi apprestavo a partecipare ai campionati triveneti della FIACF e sognavo di diventare come Frank Zane. E come me la pensano sicuramente molti altri atleti praticanti di palestra, magari ex agonisti che hanno appeso il costume al chiodo perche' non hanno accettato compromessi, o semplicemente perche' non riuscivano piu' ad identificarsi con il bodybuilding agonistico quale quello propostoci al giorno d' oggi. Io ho un sogno. E spero si realizzi. Atleti natural al 100 %, di quelli che sanno ammazzarsi sotto i pesi e stare a dieta senza rischiare un iponatremia per disidratazione pre gara. Di quelli che pur essendo a dieta e allenandosi con diligenza spendono 2 ore della propria giornata in compagnia dei figli. Di quelli che ragionano in termini : Cultura Fisica = salute, e si allenano a tutta forza in uno scantinato con attaccato al muro il poster di Steve reeves. Di quelli che al posto degli integratori o di qualche schifezza di dubbia origine preferiscono di gran lunga petto di pollo e albumi d'uovo. Di quelli che esibiscono un fisico MOLTO in forma 365 giorni l' anno , con addominali evidenti ma senza un viso scarno dagli zigomi pronunciati e dagli occhi che sembrano perdersi nelle loro cavita'. Ho conosciuto veri atleti in WDFPF, e organizzatori nonche' presidenti che amano il nostro sport , senza guardarci dentro fini lucrativi. Sarebbe bello organizzare una gara stile anni 50-60 : una prova di forza seguita da un' esibizione di sviluppo muscolare senza dare eccessivo clamore e " spettacolarita' " , a questa seconda prova. Magari una gara di resistenza su panca seguita appunto da un confronto dei vari atleti sul piano dello sviluppo muscolare, con confronti sulle pose obbligatorie e senza al limite le pose libere . E soprattutto senza mallarsi, e senza clamori particolari quali palchi di gara stile 2 Torri. Ricreare in pratica un ambiente di gara tipo quello che c'era ai tempi delle prime gare di Arnold ( avrete pur visto, penso, Pumping Iron ). Puo' darsi che la mia idea sia per molti un po' retro', o forse molti potrebbero pensare che il tutto si trasformerebbe in una " baracconata ". Se ci credete realmente , o per meglio dire se avete la stessa idea che ho io sulla Cultura Fisica, vi accorgerete che non si tratta di una brutta iniziativa, e soprattutto vuol essere un messaggio semplice e chiaro che il bodybuilding e' salute. parliamone, amici.