Ciao a tutti. Riassumendo per chi non segue il mio diario, negli ultimi tempi facevo una multifrequenza fullbody con progressioni sui fondamentali, ma l'istruttore di sala che anche diventato un amico nell'ultimo anno mi ha chiesto di fargli da cavia per un modo diverso di allenamento che ha appreso da un personal trainer brasiliano venuto dalle nostre parti qualche giorno. Come split è una mono da 3 o 4 giorni, come cosa particolare è che si abbassano un po' i carichi (a volte anche tanto) facendo esecuzioni lentissime, tipo 10 secondi la fase concentrica e 8 l'eccentrica. Guardando nel 3D delle metodologie penso di avere identificato questa tecnica nel super slow.
Per farvi un esempio di uno dei 3 giorni che mi sono allenato questa settimana:
Petto/Bicipiti/Tricipiti: Distensioni manubri panca curva: 4x6 (16kg a manubrio)
Croci manubri panca curva: 3x6 (14kg a manubrio)
Crossover ai cavi: 3x6 (15kg per parte)
Pullover: 4x6 (16kg)
Curl bilanciere: 2x6 (22,5kg)
Curl manubri: 3x6 (manubri da 6kg)
Curl ai cavi con corda: 3x6 (30kg)
Pushdown presa prona barra a corno di bue: 2x8 (35kg)
Pusdown presa supina barra a corno di bue: 2x8 (35kg)
Bilanciere EZ distensioni pressa stretta: 4x6 (18kg)
I carichi sono più bassi di quelli che uso di solito (per esempio il pullover lo faccio solitamente con 6-8kg in più), le ripetizioni sono quasi sempre basse perché facendoli così lente il tempo di contrazione è maggiore.
Vi dico le mie impressioni. Appena ho visto i carichi mi sembrava una perdita di tempo, ma poi andando così lento il carico percepito era assolutamente maggiore di quello normalmente percepito, i muscoli sono in tensione continua, ho avuto la miglior connessione mente/muscolo da quando ho iniziato ad allenarmi, riuscendo a percepire al meglio i muscoli contratti. Per esempio nelle distensioni manubri mi sembrava che rispetto al solito i tricipiti aiutassero molto meno e che il carico facesse lavorare molto di più il petto. O nel curl anche solo mettendo dischi da 5kg andare così lento faticavo tantissimo sia in fase concentrica che (e forse ancora di più) in quella negativa, dove invece di lasciare andare giù il bilanciere facevo resistenza contro la forza di gravità andando lento. Nella pressa 45° ho dovuto abbassare i carichi tipo di 60-70kg ma alle ultime ripetizioni le gambe tremavano un po' dallo sforzo. Alla fine dell'allenamento nonostante i carichi bassi ero stanco come dopo un allenamento normale, il giorno dopo (anche se so che non sono indice per forza di aver fatto un buon lavoro) avevo doms sempre nonostante i carichi usati minori.
I miei quesiti a cui non ho trovato risposta nonostante la lettura del 3D: questa tecnica va bene solo per alcuni esercizi o è possibile impostare un allenamento utilizzando questo metodo per ogni esercizio? Il dover abbassare i carichi visto il tipo di esecuzione comporta che poi ritornando a un'esecuzione normale rischi di aver perso forza? Un tipo di allenamento del genere può dare benefici in termini di massa e/o forza? Dato che è una tecnica in cui riesco ad avvertire meglio i muscoli coinvolti isolando al meglio quello che mi interessa colpire, ha senso fare un lavoro del genere in una multifrequenza fullbody?
Io visto che l'istruttore di sala è un mio amico sono mezzo fregato, nel senso che mi ha chiesto di fidarmi di lui ecc e non voglio che si offenda, ma a me fare mono non piace e nonostante la fatica avvertita durante gli esercizi la paura che l'abbassamento dei carichi mi faccia perdere forza c'è (lo squat che lo faccio solitamente con 80/90 kg l'ho fatto con 20kg!). Per il principio che i muscoli debbano avere stimoli diversi per crescere la mia idea è che negli esercizi base vada bene un esecuzione classica, lasciando il superslow per i complementari. Ma per ora l'istruttore mi sta facendo fare tutto, e se non fosse che sto seguendo delle progressioni a parte che faccio prima dell'allenamento super slow non mi ha fatto fare degli esercizi che per me sono fondamentali come panca piana bilanciere, stacco, trazioni, dips.
Avete dei pareri per esperienza diretta o per ragionamento attraverso le vostre conoscenze? Scusate la lunghezza del messaggio.
Per farvi un esempio di uno dei 3 giorni che mi sono allenato questa settimana:
Petto/Bicipiti/Tricipiti: Distensioni manubri panca curva: 4x6 (16kg a manubrio)
Croci manubri panca curva: 3x6 (14kg a manubrio)
Crossover ai cavi: 3x6 (15kg per parte)
Pullover: 4x6 (16kg)
Curl bilanciere: 2x6 (22,5kg)
Curl manubri: 3x6 (manubri da 6kg)
Curl ai cavi con corda: 3x6 (30kg)
Pushdown presa prona barra a corno di bue: 2x8 (35kg)
Pusdown presa supina barra a corno di bue: 2x8 (35kg)
Bilanciere EZ distensioni pressa stretta: 4x6 (18kg)
I carichi sono più bassi di quelli che uso di solito (per esempio il pullover lo faccio solitamente con 6-8kg in più), le ripetizioni sono quasi sempre basse perché facendoli così lente il tempo di contrazione è maggiore.
Vi dico le mie impressioni. Appena ho visto i carichi mi sembrava una perdita di tempo, ma poi andando così lento il carico percepito era assolutamente maggiore di quello normalmente percepito, i muscoli sono in tensione continua, ho avuto la miglior connessione mente/muscolo da quando ho iniziato ad allenarmi, riuscendo a percepire al meglio i muscoli contratti. Per esempio nelle distensioni manubri mi sembrava che rispetto al solito i tricipiti aiutassero molto meno e che il carico facesse lavorare molto di più il petto. O nel curl anche solo mettendo dischi da 5kg andare così lento faticavo tantissimo sia in fase concentrica che (e forse ancora di più) in quella negativa, dove invece di lasciare andare giù il bilanciere facevo resistenza contro la forza di gravità andando lento. Nella pressa 45° ho dovuto abbassare i carichi tipo di 60-70kg ma alle ultime ripetizioni le gambe tremavano un po' dallo sforzo. Alla fine dell'allenamento nonostante i carichi bassi ero stanco come dopo un allenamento normale, il giorno dopo (anche se so che non sono indice per forza di aver fatto un buon lavoro) avevo doms sempre nonostante i carichi usati minori.
I miei quesiti a cui non ho trovato risposta nonostante la lettura del 3D: questa tecnica va bene solo per alcuni esercizi o è possibile impostare un allenamento utilizzando questo metodo per ogni esercizio? Il dover abbassare i carichi visto il tipo di esecuzione comporta che poi ritornando a un'esecuzione normale rischi di aver perso forza? Un tipo di allenamento del genere può dare benefici in termini di massa e/o forza? Dato che è una tecnica in cui riesco ad avvertire meglio i muscoli coinvolti isolando al meglio quello che mi interessa colpire, ha senso fare un lavoro del genere in una multifrequenza fullbody?
Io visto che l'istruttore di sala è un mio amico sono mezzo fregato, nel senso che mi ha chiesto di fidarmi di lui ecc e non voglio che si offenda, ma a me fare mono non piace e nonostante la fatica avvertita durante gli esercizi la paura che l'abbassamento dei carichi mi faccia perdere forza c'è (lo squat che lo faccio solitamente con 80/90 kg l'ho fatto con 20kg!). Per il principio che i muscoli debbano avere stimoli diversi per crescere la mia idea è che negli esercizi base vada bene un esecuzione classica, lasciando il superslow per i complementari. Ma per ora l'istruttore mi sta facendo fare tutto, e se non fosse che sto seguendo delle progressioni a parte che faccio prima dell'allenamento super slow non mi ha fatto fare degli esercizi che per me sono fondamentali come panca piana bilanciere, stacco, trazioni, dips.
Avete dei pareri per esperienza diretta o per ragionamento attraverso le vostre conoscenze? Scusate la lunghezza del messaggio.
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