Da ragazzo frequentavo le "officine del culturismo", apro parentesi: le chiamo "officine" per due ragioni, la prima architettonica, strutturale, in quanto molto spesso si trattava di locali malsani, ex officine o magazzini, e l'altra perché sembrava veramente di "andare a fare un lavoro", se non altro per l'odore di ruggine, di grasso di catena, e per chi allenandosi, esibiva un abbigliamento molto improbabile, ricordo proprio ora di un capostazione il quale era solito, prima di entrare al lavoro usato, allenarsi togliendosi della divisa solamente berretto, giacca e cravatta poi panca, lat machine e bicipiti e via. Vabbè....altri tempi....
I Maestri più o meno mitici incontrati, mi hanno sempre spiegato che l'addome si allena........non allenandolo.
Bastava contrarlo per alcuni secondi durante l'arco della giornata, e il tono e l'efficienza addominale era pari a una seduta completa di situps e altro.
Non avevano tutti i torti.
Recenti studi dimostrano la bontà di tali affermazioni.
In effetti, quello che tentavano di dirmi era ragionevole e sorprendentemente "moderno".
Oggi, direi da anni, si parla di tecnica "vacuum" o retrazione dell'addome, per conferire non solo all'addome ma al tronco intero, una tonicità e un rafforzamento molto utile per affrontare sedute di sollevamento pesi.
Lo studio poi è andato oltre.
Oggi si parla di retrazione o svuotamento, in quanto all'azione di diminuzione della circonferenza della vita si associa anche l'espirazione (cautela!!).
Ma non solo, uno studioso canadese, certo McGill propone l'ingabbiamento, ovvero una "coattivazione simultanea del trasverso, obliqui interni, esterni e del retto addominale". Secondo tale autore, non è il caso di ritrarre l'addome, ma semplicemente di attivare i muscoli.
A tale scopo, questi esercizi sono "terapeutici" perché rafforzano due punti "strategici" del nostro organismo: l'addome e la zona lombare, parti attivate profondamente in tutti i nostri movimenti vitali.
Oltre agli esercizi su menzionati è bene parlare dell'esercizio di plank.
L'utilizzo di esercitazioni in Plank, contribuisce a migliorare la muscolatura addominale profonda, con grande beneficio anche per la muscolatura vertebrale. Da alcuni anni questi esercizi sono inseriti in tutti i programmi di preparazione, compresi quelli militari. Il loro fine è di coinvolgere tutta la muscolatura del tronco.
Si ricorda che negli esercizi in appoggio sui gomiti in posizione prona, la nuca deve essere in estensione e soprattutto la muscolatura addominale, dorsale e dei glutei deve essere alla massima tensione. Negli esercizi di side plank, il dorso deve essere mantenuto forzatamente dritto, il tallone appoggia a terra con tutto il lato del piede.
Queste posizioni, mantenute per cicli da un minuto (due minuti in fase avanzata) rafforzano la stabilizzazione di tutto il corpo,
rendendosi particolarmente utili prima di affrontare sessioni di velocità, di salto, di sollevamento pesi.
I Maestri più o meno mitici incontrati, mi hanno sempre spiegato che l'addome si allena........non allenandolo.
Bastava contrarlo per alcuni secondi durante l'arco della giornata, e il tono e l'efficienza addominale era pari a una seduta completa di situps e altro.
Non avevano tutti i torti.
Recenti studi dimostrano la bontà di tali affermazioni.
In effetti, quello che tentavano di dirmi era ragionevole e sorprendentemente "moderno".
Oggi, direi da anni, si parla di tecnica "vacuum" o retrazione dell'addome, per conferire non solo all'addome ma al tronco intero, una tonicità e un rafforzamento molto utile per affrontare sedute di sollevamento pesi.
Lo studio poi è andato oltre.
Oggi si parla di retrazione o svuotamento, in quanto all'azione di diminuzione della circonferenza della vita si associa anche l'espirazione (cautela!!).
Ma non solo, uno studioso canadese, certo McGill propone l'ingabbiamento, ovvero una "coattivazione simultanea del trasverso, obliqui interni, esterni e del retto addominale". Secondo tale autore, non è il caso di ritrarre l'addome, ma semplicemente di attivare i muscoli.
A tale scopo, questi esercizi sono "terapeutici" perché rafforzano due punti "strategici" del nostro organismo: l'addome e la zona lombare, parti attivate profondamente in tutti i nostri movimenti vitali.
Oltre agli esercizi su menzionati è bene parlare dell'esercizio di plank.
L'utilizzo di esercitazioni in Plank, contribuisce a migliorare la muscolatura addominale profonda, con grande beneficio anche per la muscolatura vertebrale. Da alcuni anni questi esercizi sono inseriti in tutti i programmi di preparazione, compresi quelli militari. Il loro fine è di coinvolgere tutta la muscolatura del tronco.
Si ricorda che negli esercizi in appoggio sui gomiti in posizione prona, la nuca deve essere in estensione e soprattutto la muscolatura addominale, dorsale e dei glutei deve essere alla massima tensione. Negli esercizi di side plank, il dorso deve essere mantenuto forzatamente dritto, il tallone appoggia a terra con tutto il lato del piede.
Queste posizioni, mantenute per cicli da un minuto (due minuti in fase avanzata) rafforzano la stabilizzazione di tutto il corpo,
rendendosi particolarmente utili prima di affrontare sessioni di velocità, di salto, di sollevamento pesi.
Commenta